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Mafia in Toscana. E la politica non sa cosa dire

Mafia in Toscana. E la politica non sa cosa dire

La risposta alla questione politica oggi, quattro giorni dopo lo scoppio dell’inchiesta, non è arrivata. Perché c’è un qui e ora – smaltimento rifiuti, strade costruite con scarti tossici, falde potenzialmente inquinate, leggi stravolte – di cui deve occuparsi la politica C’è, nel caso-Toscana, una questione politica che vale tanto quanto quella giudiziaria (La Nazione).

In questa nuova puntata di Sfogliando il giornale abbiamo parlato di questo argomanto con Andrea Bigalli, referente di LIBERA per la Toscana, intervistato da Roberto Vacca e Claudio Coppini.

Continua la lotta alla mafia, ma non mancano le incertezze

Continua la lotta alla mafia, ma non mancano le incertezze

Il pranzo di Pasqua con la famiglia è stato fatale a Giuseppe Calvaruso, ritenuto capo del mandamento mafioso palermitano di Pagliarelli che da tempo si era trasferito in Brasile e che era tornato in città per i giorni di festa, per poi partire per l'America. I carabinieri del comando provinciale, nel corso dell'operazione Brevis, lo hanno fermato mentre era con la sua famiglia per festeggiare la Pasqua. In questa puntata di Sfogliando il giornale, prendiamo spunto da questa vicenda per fare il punto sulla situazione del contrasto alla mafia con Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, una fondazione che ha come

“Sono a rischio le norme anti-mafia”, dice il presidente della Fondazione Caponnetto

“Sono a rischio le norme anti-mafia”, dice il presidente della Fondazione Caponnetto

Nell’udienza pubblica alla Consulta l’Avvocato di Stato ha aperto alla liberazione condizionale ai condannati all’ergastolo ostativo. Ha chiesto, infatti, ai giudici (…) di lasciare al magistrato di sorveglianza la possibilità di giudicare caso per caso le ragioni della mancata collaborazione che è condizione per ottenere il beneficio. La conseguenza sarebbe che il giudice, dopo 26 anni di carcere, può concedere la libertà vigilata anche ai boss irriducibili senza che abbiano mai manifestato alcuna intenzione di collaborare con la giustizia.

In attesa della decisione della Corte, Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, prende posizione e spiega: “Ammorbidire de facto l'ergastolo ostativo

“Sono a rischio le norme anti-mafia”, dice il presidente della Fondazione Caponnetto

“Sono a rischio le norme anti-mafia”, dice il presidente della Fondazione Caponnetto

Nell’udienza pubblica alla Consulta l’Avvocato di Stato ha aperto alla liberazione condizionale ai condannati all’ergastolo ostativo. Ha chiesto, infatti, ai giudici (…) di lasciare al magistrato di sorveglianza la possibilità di giudicare caso per caso le ragioni della mancata collaborazione che è condizione per ottenere il beneficio. La conseguenza sarebbe che il giudice, dopo 26 anni di carcere, può concedere la libertà vigilata anche ai boss irriducibili senza che abbiano mai manifestato alcuna intenzione di collaborare con la giustizia.

In attesa della decisione della Corte, Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, prende posizione e spiega: “Ammorbidire de facto l'ergastolo ostativo

“Sono a rischio le norme anti-mafia”, dice il presidente della Fondazione Caponnetto

“Sono a rischio le norme anti-mafia”, dice il presidente della Fondazione Caponnetto

Nell’udienza pubblica alla Consulta l’Avvocato di Stato ha aperto alla liberazione condizionale ai condannati all’ergastolo ostativo. Ha chiesto, infatti, ai giudici (…) di lasciare al magistrato di sorveglianza la possibilità di giudicare caso per caso le ragioni della mancata collaborazione che è condizione per ottenere il beneficio. La conseguenza sarebbe che il giudice, dopo 26 anni di carcere, può concedere la libertà vigilata anche ai boss irriducibili senza che abbiano mai manifestato alcuna intenzione di collaborare con la giustizia.

In attesa della decisione della Corte, Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, prende posizione e spiega: “Ammorbidire de facto l'ergastolo ostativo

21 marzo “Giornata delle vittime di mafia”

21 marzo “Giornata delle vittime di mafia”

Il 21 marzo è la "Giornata delle vittime di mafia". Abbiamo voluto ricordarle e fare il punto sul contrasto alle mafie nel nostro Paese con Andrea Bigalli, referente di LIBERA per la Toscana, intervistato da Claudio Coppini. Di seguito una breve sintesi.

"Don Bigalli, qual' è il senso e quali sono gli obiettivi di una giornata come questa?" "E' prima di tutto un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune a partire dalle

Attenzione ad abbassare la guardia con la mafia!

Attenzione ad abbassare la guardia con la mafia!

"Quello che abbiamo denunciato più volte con la Fondazione Caponnetto, e prima di noi diversi magistrati antimafia, sta accadendo". Inizia così l'intervista sul  regime carcerario di 41 BIS a Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, che ricorda, fra l'altro, che lo stesso Caponnetto riteneva decisivo quel regime carcerario per la lotta alla mafia. L'articolo 41-bis è una disposizione dell'ordinamento penitenziario italiano introdotta dalla legge 10 ottobre 1986, n. 663. Il comma 2-quater dell'art. 41- bis prevede che «i detenuti sottoposti al regime speciale di detenzione» siano «ristretti all'interno di istituti a loro esclusivamente dedicati, collocati preferibilmente in aree insulari, ovvero comunque all'interno di sezioni speciali e logisticamente separate dal resto dell'istituto…». In

Centenario di Antonino Caponnetto

Centenario di Antonino Caponnetto

In questa puntata di A tu per tu, in ricordo del giudice Antonino Caponnetto, in occasione del centenario della sua nascita, Claudio Coppini e Roberto Vacca intervistano Salvatore Calleri, presidente […]

La strage di Capaci e la lotta alla mafia

La strage di Capaci e la lotta alla mafia

Giovanni Falcone, all’anagrafe Giovanni Salvatore Augusto Falcone(Palermo, 18 maggio 1939 – Capaci, 23 maggio 1992), è stato un magistrato italiano, vittima di Cosa nostra insieme alla moglie Francesca Morvillo e

Pandemia e economia criminale

Pandemia e economia criminale

Prendendo spunto da un articolo di Roberto Saviano apparso su Repubblica di lunedì 23 marzo, Roberto Vacca intervista l’avvocato Luigi Ciatti, presidente dell’ambulatorio antiusura, e il pastore avventista Franco Evangelisti,

Altrobinario: Avviso pubblico

Altrobinario: Avviso pubblico

In questa puntata dell’Altrobinario Claudio Coppini e Roberto Vacca intervistano Giulia Migneco, responsabile comunicazioni di “Avviso pubblico“, un’Associazione nata nel 1996 per riunire gli Amministratori pubblici che si impegnano a

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