Chiesa avventista in Nord America risponde all’annuncio di un gruppo estremista pubblicato da un giornale del Tennessee

Chiesa avventista in Nord America risponde all’annuncio di un gruppo estremista pubblicato da un giornale del Tennessee

 

Maol – Il 21 giugno, la Regione Nordamericana (Nad) della Chiesa avventista ha rilasciato una dichiarazione dopo che un annuncio a pagamento di un’organizzazione estremista «cristiana» era stato pubblicato a tutta pagina, lo stesso giorno, nel quotidiano The Tennessean di Nashville. Lo rende noto l’Adventist News Network (Ann).

«La Chiesa avventista del settimo giorno in Nord America è profondamente turbata dalle due pubblicità offensive recentemente pubblicate nel Tennessean di Nashville» esordisce la dichiarazione.

«Le affermazioni fatte contro la comunità musulmana hanno causato dolore e conflitti. Rifiutiamo profondamente queste parole odiose e disoneste. Inoltre, dobbiamo essere chiari: non esiste alcun legame tra la Chiesa avventista e questo gruppo e i loro insegnamenti, che servono a ferire e a causare disarmonia» aggiunge il documento.

Domenica scorsa, il Tennessean, il più importante quotidiano nello stato del Tennessee, aveva pubblicato l’annuncio di un gruppo religioso estremista che citava la Bibbia e avvertiva i residenti di Nashville che una bomba nucleare sarebbe stata lanciata dall’Islam il 18 luglio. «L’avvertimento che stiamo fornendo consiste in elementi sia religiosi sia politici che richiedono alcune profonde considerazioni» diceva tra l’altro l’annuncio, citando il presidente russo Vladimir Putin e la Chiesa avventista del settimo giorno.

La risposta della Nad non si è fatta attendere e ha dichiarato, come sopra riportato, di non avere alcun legame con il gruppo estremista. Inoltre la dichiarazione aggiunge: «Uno dei punti dottrinali della Chiesa avventista afferma che “in Cristo noi siamo una nuova creatura: distinzioni di razza, cultura, livello d’istruzione, nazionalità, differenze di classe, fra ricchi e poveri o fra maschi e femmine, non devono rappresentare motivi di divisione. Siamo tutti uguali in Cristo che, mediante un unico Spirito, ci ha uniti a lui e gli uni con gli altri. Dobbiamo servire ed essere serviti senza parzialità o riserve (Punto 14 – L’unità nel corpo di Cristo)».

«La Chiesa avventista del settimo giorno chiede che il Tennessean di Nashville ripudi la pubblicità e dichiari pubblicamente che non esiste alcun legame tra la Chiesa avventista e questo gruppo» conclude la dichiarazione della Nad.

La gravità dell’annuncio nel voler danneggiare la Chiesa avventista è notevole perché non solo la menziona brevemente, ma usa citazioni di Ellen G. White, co-fondatrice della denominazione, fuori contesto.

«L’Ellen G. White Estate rifiuta qualsiasi interpretazione degli scritti di Ellen White per suggerire e prevedere un obiettivo specifico di disastro imminente, i tempi di tale evento o una connessione con i musulmani o qualsiasi altro gruppo di fede» ha affermato Jim Nix, direttore dell’Ellen G. White Estate, istituzione che si trova nella sede mondiale della Chiesa avventista.

Il Tennessean, quotidiano letto anche in diverse contee del Kentucky, ha subito rimosso l’annuncio dal web e ha chiesto scusa per l’accaduto rilevando che era «in violazione degli standard consolidati del giornale» e per questo avviava un’indagine.

«Chiaramente qulcosa non ha funzionato nei normali processi di attento esame dei nostri contenuti pubblicitari» ha affermato il vicepresidente del Tennessean, in una dichiarazione pubblicata online. Sembra infatti che i reparti notizie e vendita pubblicitaria del giornale operino in modo indipendente.

«L’annuncio è orribile… e sbagliato» ha aggiunto il vicepresidente «Non andava pubblicato, non era coerente con tutto ciò che il Tennessean rappresenta come istituzione».

 

 

Uno sguardo speciale alla profezia del Libro di Daniele. Messaggio di Ted Wilson

Uno sguardo speciale alla profezia del Libro di Daniele. Messaggio di Ted Wilson

 

Maol – Il presidente della Chiesa avventista mondiale, past. Ted Wilson, si riconnette di nuovo con tutti i membri per offrire un nuovo messaggio speciale di incoraggiamento. Nella cosiddetta «nuova normalità», sintomo del fatto che il mondo sta lentamente uscendo dall’emergenza Covid-19 e la gente ricomincia a muoversi, il presidente ribadisce: «Questo è un ottimo momento per approfondire la Parola di Dio, che non cambia mai. In particolare le profezie che forniscono la certezza che la Parola di Dio è assolutamente vera».

In questo video, il past. Wilson parla in modo specifico del capitolo 8 del Libro di Daniele.

Guarda il video.

 

[Traduzione e doppiaggio a cura di Espoir Medias (www.magazineavventista.com)]

 

 

È seconda al talent «The Voice of Bulgaria» con una canzone spirituale

È seconda al talent «The Voice of Bulgaria» con una canzone spirituale

 

Maol – Yoana Sashova ha 17 anni, è avventista di terza generazione e ha partecipato all’ultima edizione del talent «The Voice of Bulgaria» (La voce della Bulgaria), classificandosi seconda.

Ma Yoana, spiega Ivalina Ilieva dal sito EudNews, è anche musicista di terza generazione. Nella fase iniziale della gara, le cosiddette «blind audition», la sua voce ha fatto girare le sedie di tre dei quattro coach (tutti cantanti affermati), assicurandole un posto nel talent. Nella seconda fase del programma le è stato chiesto di interpretare una cover che l’ha resa una vera star. La sua versione della canzone ha scalato la classifica di YouTube ed è rimasta al primo posto per un mese intero, con oltre 3 milioni di visualizzazioni, superando la canzone cantata dall’artista originale.

La giovane non ha fatto mistero di essere una credente in Dio e a ha continuato a testimoniare la sua fede durante tutta la competizione. Molti sono stati i commenti positivi sui social media. Eccone alcuni: «Pregheremo per te. Grazie per aver presentato il nostro Dio nel modo più dignitoso – con parole, azioni, talento!»; «Sentire la tua bella voce e il suono unico della tua chitarra fa venire la pelle d’oca. Brava! Dio ti ha dato un talento che manca alla maggior parte dei cantanti bulgari!»; «C’è speranza per questo mondo se le persone sono riuscite ad apprezzare una ragazza modesta e di talento, senza silicone! Siamo troppo abituati alla volgarità e all’ostentazione, è un miracolo quando appare qualcosa di normale!».

Ai giornalisti che le chiedevano di non parlare della sua fede, Yoana rispondeva: «Non posso farci niente! Devo tutto a Dio!». In finale, dopo aver cantato la sua canzone spirituale, il suo coach le ha detto: «In questi tempi in cui le virtù e i valori sono in qualche modo obsoleti, sei apparsa come un raggio di luce, sei l’antitesi assoluta della realtà che ci circonda. Sei un simbolo di umanità, purezza e sincerità, di un grande dono di Dio. Per me sei una speranza!».

Nel commentare la sua ultima canzone intitolata Consolation, un altro coach ha osservato: «Sei una credente in Dio. Che Dio ti benedica!».

E poi, durante la finale, la stessa Yoana ha dichiarato rivolta al pubblico: «Dio è grande! Dio ti ama! Gli sono molto grata per avermi dato l’opportunità di essere qui». La sua intervista su Hope Channel Bulgaria ha suscitato un interesse senza precedenti e le persone continuano a lasciare commenti riguardo all’ottima impressione ricevuta dalla sua testimonianza.

«Ho conosciuto la famiglia di Yoana anni fa» ha affermato Corrado Cozzi, direttore delle Comunicazioni presso la Regione Intereuropea (Eud) della Chiesa, come riporta l’articolo di EudNews «È una famiglia con il dono della musica che trasmette con passione e con un profondo sentimento spirituale. Yoana poteva solo seguire questa passione e trasmetterla con lo stesso entusiasmo. Siamo orgogliosi di lei».

Yoana è una cantautrice, scrive testi e musica, e suona la chitarra. Lo scorso anno ha vinto il concorso per bambini di canti popolari bulgari. Frequenta la chiesa avventista rom di Kyustendil, città nel sud-ovest della Bulgaria. Nella comunità rom della città vive la popolazione avventista più densa d’Europa: 1.300 avventisti su 12.000 residenti; due sono le chiese dove si riuniscono.

Ascolta l’ultima canzone di Yoana a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=z_jF41KAq-M

 

[Foto: The Voice of Bulgaria]

Paraguay. Battezzata grazie all’attività dei Ministeri Femminili in carcere

Paraguay. Battezzata grazie all’attività dei Ministeri Femminili in carcere

 

Maol – Mariza si sentiva devastata. Suo figlio era in prigione ed era difficile accettare la sua assenza, ma sapeva di dover essere forte e di sostenerlo in questa situazione. Così Mariza si prenotò per visitare suo figlio quel sabato e andò a trovarlo come al solito.

Arrivata sul posto, la donna vide alcune persone radunate nel padiglione. Si avvicinò e chiese chi fossero e quale attività svolgessero. Le risposero con gentilezza che erano un gruppo di donne che si incontravano ogni sabato per visitare i detenuti e studiare la Bibbia, e che erano della chiesa avventista del settimo giorno. Sentendosi accolta, Mariza chiese di poter far parte del gruppo.

«Da luglio 2019 è la nostra fedele compagna. Ogni sabato è coinvolta nelle attività dei Ministeri Femminili e partecipa attivamente ai gruppi di studio» ha spiegato María Cristina González, direttrice del Ministeri Femminili (Mmff) della chiesa avventista centrale di Encarnación, in Paraguay.

Nell’ottobre dello stesso anno, Mariza sentì nel suo cuore il desiderio di essere battezzata e decise di studiare la Bibbia in modo più completo. Per questo chiese alle sue amiche dei Mmff di accompagnarla in questo processo e loro, con grande gioia, accettarono di esserle vicine.

Dopo diversi mesi di studio, sabato 6 giugno 2020 Mariza ha testimoniato pubblicamente il suo desiderio di cambiare vita e seguire Cristo. «Molto tempo fa avevo promesso a Dio che, se avessero rilasciato mio figlio, avrei dedicato il mio tempo a servirlo. E oggi, in compagnia di mio figlio, do la mia vita a Cristo e ribadisco la promessa: dedico il mio tempo al suo servizio» ha affermato nel giorno del suo battesimo.

Questo momento è diventato un simbolo di gratitudine a Dio per l’opera che i Mmff svolgono nel penitenziario regionale di Itapúa «El Cereso». Oggi Mariza continua il suo ministero nella prigione affinché più persone conoscano Cristo e vivano l’esperienza della conversione.

Come Mariza, molti hanno preso la decisione di seguire Cristo grazie al lavoro svolto dai Ministeri Femminili in Paraguay.

[Foto: Divulgación. Fonte: noticias.adventistas.org]

 

Condividere speranza e guarigione. Ne parla Ted Wilson

Condividere speranza e guarigione. Ne parla Ted Wilson

Maol – «Questa è stata una settimana molto impegnativa e difficile con episodi di razzismo e di pregiudizio» esordisce Ted Wilson, presidente della Chiesa avventista mondiale, nel suo nuovo messaggio alla comunità globale. Fa poi riferimento alle sofferenze causate dal Covid-19, agli sconvolgimenti economici, alla disoccupazione e a tante altre sfide in tutto il pianeta, per delineare il periodo critico in cui viviamo al momento.

Ma, «in tutto questo, Dio ci chiama ad essere le sue mani e i suoi piedi per portare guarigione e speranza a coloro che ci circondano» aggiunge Wilson. E subito ricorda uno dei suoi versetti preferiti: «O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene; che altro richiede da te il Signore, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio?» (Michea 6:8).

Guarda il video messaggio.

[Traduzione a cura di Espoir Medias (www.magazineavventista.com)]

Insegna la Bibbia a 45.000 follower su TikTok

Insegna la Bibbia a 45.000 follower su TikTok

 

In Brasile, il progetto della giovane Brenda Matos è molto seguito durante l’emergenza Covid-19.

Maol – In modo dinamico ma rilassato, la ventunenne brasiliana Brenda Matos condivide messaggi biblici con decine di migliaia di utenti di Internet, tramite i video pubblicati quotidianamente sul social media TikTok.

Mentre la pandemia continua a diffondersi nel Paese sudamericano, le iniziative online si moltiplicano. L’App TikTok, che presenta brevi video, è diventata sempre più popolare durante la quarantena.

Nelle produzioni fatte da casa sua, la giovane avventista condivide riflessioni cristiane, consigli su come studiare la Bibbia, suggerimenti per la lettura dei libri della cofondatrice della Chiesa, Ellen G. White, e una serie di storie sui riformatori protestanti. Il suo account TikTok ha 45.000 follower e i suoi post sono piaciuti più di 400.000 volte.

Brenda ha lanciato l’iniziativa dopo l’esordio della pandemia; ogni giorno raggiunge sempre più persone interessate ai contenuti biblici. Registra i brevi video con lo smartphone nella sua abitazione di Joinville, nello stato di Santa Catarina. L’idea le è venuta dopo aver guardato un video di Victor Bejota, pastore e conduttore della rete televisiva avventista Novo Tempo (che produce video per Internet), in cui parlava dell’influenza della gioventù cristiana sui social media.

Brenda non ha dimenticato il commento di Bejota e ha deciso di cominciare il suo progetto di evangelizzazione su Internet, ma prima ne ha fatto un soggetto di preghiera.

«Ho chiesto a Dio di svegliarmi per il culto di adorazione il sabato mattina» ricorda la giovane «Durante la notte, mi sono svegliata e non sono riuscita a riaddormentarmi. Poi ho capito che Dio voleva mostrarmi qualcosa, quindi mi sono alzata e ho pregato».

Una mattina ha scelto una canzone per iniziare la giornata e in quel momento la sua App della Bibbia le ha inviato la notifica del versetto quotidiano.

«Ho letto Giovanni 10:11, in cui Gesù si definisce il buon pastore che dà la vita per le pecore. Mi ha commosso molto e ho deciso di registrare il primo video parlando della Bibbia» ha spiegato.

Quel primo video, registrato ad aprile, è stato visualizzato da 40.000 persone. Era una riflessione sul testo biblico del Vangelo di Giovanni. Da allora, diverse migliaia di utenti (sono soprattutto i giovanissimi a seguire Tik Tok) guardano le sue pubblicazioni. «È incredibile. Mi sono così emozionata!» ha detto Brenda

Oltre a cliccare su «mi piace» e a seguire i suoi contenuti, le persone hanno interagito con i suoi post attraverso i commenti. In alcuni casi, parlano delle loro esperienze personali. «Una giovane donna» ha raccontato Brenda «mi ha inviato messaggi sul mio profilo Instagram e mi ha detto che aveva pensato al suicidio, ma dopo aver visto i miei consigli, si è resa conto che avrebbe potuto provare sollievo se avesse studiato la Bibbia».

Il successo dei video di Brenda Matos sull’app TikTok si riflette anche sui suoi follower del profilo Instagram, che sono più che raddoppiati. Per questo ha lanciato un progetto di studio della Bibbia anche su questo social network. «Di recente ho studiato il libro biblico di Marco con 15 persone, tra cui membri della chiesa avventista e persone di altre fedi» ha concluso la giovane.

 

[Foto: Olinda Matos. Fonte: South American Division News/Adventist Review]

 

 

Portland. Pastori avventisti partecipano alla manifestazione pacifica contro il razzismo

Portland. Pastori avventisti partecipano alla manifestazione pacifica contro il razzismo

 

Maol – Mercoledì 3 giugno, alcuni pastori della Federazione avventista dell’Oregon, negli Stati Uniti, tra cui il presidente Dan Linrud, sono arrivati nel centro di Portland per pregare con i manifestanti scesi in piazza per condannare l’ingiustizia razziale in America.

«La Scrittura rivela il gran conflitto tra il bene e il male in atto nel nostro mondo, reso evidente nella svalutazione e nell’oltraggio alle persone, e ci richiama a esprime l’amore e la bontà di Dio. Denunciamo il male del razzismo in tutte le sue forme e denunciamo l’ingiustizia del razzismo sistemico e del classismo. Sosteniamo coloro che protestano pacificamente contro l’ingiustizia e dimostrano azioni non violente nel promuovere l’uguaglianza» si legge nel comunicato diffuso dai dirigenti.

«È stata un’esperienza che mi ha colpito più di quanto mi aspettassi» ha affermato Linrud in un post su Facebook in cui racconta la sua partecipazione alla protesta.

La manifestazione di Portland è una delle tante svolte negli Stati Uniti e in molte città del mondo per protestare contro l’uccisione immotivata di George Floyd, un afroamericano, durante l’arresto da parte da un poliziotto bianco.

«Prima dell’inizio della corteo il nostro gruppo di pastori e leader avventisti ha parlato e pregato con la folla. In seguito, tanti spettatori casuali ci hanno detto che apprezzavano ciò che dicevamo e facevamo perché non pensavano che una chiesa o una denominazione a Portland fosse interessata a qualcosa di così significativo».

Linrud ha precisato che lui e gli altri manifestanti, per due volte durante l’evento, si sono inginocchiati per 8 minuti e 46 secondi, il tempo in cui l’ex poliziotto aveva premuto il ginocchio sul collo di George Floyd, uccidendolo.

«Faceva male restare inginocchiati sull’asfalto così a lungo; ma mi sono sentito peggio quando ho pensato a cosa doveva aver provato George Floyd nell’avere il ginocchio sul collo e la faccia per terra… Straziante».

[Foto: Facebook/Garth Dottin. Fonte: Adventist Today]

 

L’Eud sulle relazioni con le confessioni religiose

L’Eud sulle relazioni con le confessioni religiose

 

EudNews/Maol – La Regione Intereuropea della Chiesa ha recentemente votato un documento sui rapporti interreligiosi. Una delle domande che spesso gli avventisti del settimo giorno si pongono è l’adeguatezza che pastori e leader, i quali ricoprono incarichi di responsabilità, partecipino alle attività e alle organizzazioni ecumeniche e interreligiose. Considerata la complessità della questione, dire un semplice sì o no non risponde in modo soddisfacente alla domanda.

Radicata sulla Bibbia, la Chiesa avventista del settimo giorno ha prodotto vari documenti e dichiarazioni sui rapporti con le altre chiese ed entità. Essa favorisce il dialogo e le relazioni cordiali di reciproco rispetto e comprensione con altre confessioni religiose, a tutti i livelli della nostra organizzazione ecclesiale.

«Siamo pienamente convinti e difendiamo con forza la libertà di coscienza e la libertà religiosa in quanto diritti di tutti gli esseri umani, anche di coloro che la pensano diversamente da noi» ha affermato Mario Brito, presidente della Regione Intereuropea (Eud) della Chiesa.

La Chiesa avventista crede che tutti gli esseri umani siano creati a immagine di Dio e quindi meritino amore e rispetto più profondi. Nonostante le differenze, gli avventisti non dovrebbero rifuggire da coloro che pensano, credono e si comportano come fanno.

L’esperienza ha dimostrato che il contesto del dialogo interreligioso è un ambiente eccellente per noi, per relazionarci con i leader di altre confessioni religiose, conoscere loro personalmente e gli insegnamenti delle comunità che rappresentano. Questo crea anche un ambiente adatto per farci capire, dato che abbiamo la possibilità di spiegare ciò in cui crediamo e i punti di vista avventisti in diverse altre aree della vita e della missione della nostra chiesa. Una relazione amichevole e rispettosa può spezzare molti pregiudizi infondati e promuovere una proficua cooperazione in tanti settori di interesse comune.

Il dialogo e la comprensione reciproca non significano, tuttavia, essere d’accordo con gli altri solo per mantenere relazioni cordiali.

Diventare membro di un’organizzazione ecumenica, ad esempio, implica l’accettazione di principi e linee guida che potrebbero essere in contraddizione con la nostra comprensione dell’unità della chiesa, dell’ecclesiologia e della missione. Pertanto, la Regione Intereuropea raccomanda vivamente che gli avventisti abbiano lo status di osservatori, consulenti o ospiti.

L’obiettivo principale del documento, votato durante l’ultimo Comitato esecutivo dell’Eud, è quello di affermare in modo chiaro e conciso quale sia la posizione della Chiesa avventista circa il rapporto con le altre confessioni religiose e raccomandare a tutti, individui ed entità, di rispettarle.

Comunque, il voto non preclude il dialogo e le relazioni cordiali di reciproco rispetto con le altre confessioni religiose, a tutti i livelli della nostra organizzazione ecclesiale.

 

 

Tempesta tropicale Amanda. Tante famiglie sfollate in El Salvador

Tempesta tropicale Amanda. Tante famiglie sfollate in El Salvador

 

Maol – Amanda, la tempesta tropicale che ha colpito El Salvador il 31 maggio, ha ucciso 16 persone e provocato molti danni a strade e ponti a causa dell’esondazione dei fiumi. Migliaia di persone sono rimaste senzatetto in aree già profondamente colpite dalla pandemia del coronavirus.

I dirigenti della Chiesa informano che le case di oltre 160 famiglie avventiste sono state distrutte o allagate. Le persone hanno vissuto momenti tragici in cui hanno perso tutto quello che avevano;  molte di loro hanno trovato riparo nei rifugi. Non ci sono morti tra i membri di chiesa.

«In questi tempi difficili qui a El Salvador, con il Covid-19 e questo disastro naturale che ha colpito così tante persone e tanti membri, continuiamo tutti a guardare in alto e a contare su Dio» ha affermato il past. Abel Pacheco, presidente della Chiesa avventista salvadoregna, in un messaggio speciale rivolto ai fedeli dopo la calamità.

Dopo aver riferito che due membri di chiesa sono morti di Covid-19 e 21 avventisti hanno contratto il virus, il past. Pacheco ha incoraggiato a mantenere forte la fiducia nel «Dio che ci protegge, nel Dio dei miracoli e nel Dio che aiuta in mezzo a tutto ciò che sta accadendo nel nostro Paese, mantenendo speranza nel Signore».

I dati governativi parlano di oltre 24.000 famiglie colpite in tutto il Paese centroamericano e di 160 rifugi approntati per accogliere gli sfollati.

Gli edifici della denominazione non hanno subito danni tranne la chiesa avventista di Barra Salada a Sonsonate, nella regione occidentale. L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e Soccorso (Adra) in El Salvador è impegnata nel distribuire alimenti a 800 famiglie. La rete di Adra International, Adra Inter-America e dei coordinamenti locali hanno unito i fondi per aiutare circa 300 famiglie con prodotti alimenti e articoli di prima necessità dalla prossima settimana. Intanto l’agenzia umanitaria ha già distribuito capi di abbigliamento per bambini e anziani a 100 famiglie.

«Ieri abbiamo avuto meno precipitazioni, ma questa mattina presto i rovesci si stanno intensificando; per questo i meteorologi hanno dichiarato che con Amanda è caduta la quantità di pioggia che cade in media in un anno» ha affermato Fabricio Rivera, direttore delle Comunicazioni nella Chiesa di El Salvador «E ora ci prepariamo a un’altra tempesta in arrivo nei prossimi giorni».

Lettera pastorale del presidente della Chiesa mondiale

Lettera pastorale del presidente della Chiesa mondiale

 

 

Ted N.C. Wilson – Nelle ultime settimane, ci sono state situazioni molto insolite in tutto il mondo. La pandemia Covid-19 ha causato la morte di tante persone e interrotto il modo di vivere quotidiano così come lo conosciamo. La violenza e l’odio continuano ad albergare nei cuori non convertiti, lo dimostrano i devastanti bombardamenti in luoghi quale l’Afghanistan. L’oppressione e la mancanza di libertà religiosa sono documentate in molte nazioni, tra cui il Burundi. Il terrorismo mostra la sua orribile presenza e colpisce persone innocenti in luoghi casuali del mondo. Le massicce migrazioni di profughi sono la conseguenza della mancanza di sicurezza e di instabilità politica ed economica. Incendi, eruzioni vulcaniche, cicloni e inondazioni devastanti in varie parti del pianeta creano caos con intensità crescente.

Finiscano odio e brutalità
In tutto il mondo i rapporti umani si sono logorati e la comprensione interpersonale è indebolita da bigottismo, rabbia e frustrazione. Di recente, si sono realizzati episodi di rabbia contro gli afroamericani disarmati, culminati con la morte orribile, insensata e brutale, di un afroamericano, disarmato e ammanettato, da parte di un poliziotto. Atti senza senso come questo possono aver luogo in varie situazioni in tutto il mondo. Coloro che perpetrano un trattamento così riprovevole nei confronti degli altri esseri umani vanno ritenuti responsabili secondo le leggi stabilite. Il ciclo di odio e brutalità deve cessare. Tuttavia, ciò accadrà solo quando le persone sottometteranno la propria vita e le proprie azioni a Dio. Tutti gli avventisti del settimo giorno del mondo sono invitati a pregare per le famiglie che hanno perso i loro cari in omicidi, nonché in seguito alle calamità naturali, al Covid-19 e ad altro. Cerchiamo di portare pace e guarigione ai cuori infranti e alle comunità frammentate.

Di solito tendiamo a reagire e a esigere la punizione. È solo quando ci umiliamo davanti al Signore che egli  può prendere il controllo della nostra vita e condurci in una esistenza secondo la sua santa parola. Come indica l’apostolo Paolo in Filippesi: «Così, miei cari, voi che foste sempre ubbidienti, non solo come quand’ero presente, ma molto più adesso che sono assente, adoperatevi al compimento della vostra salvezza con timore e tremore; infatti è Dio che produce in voi il volere e l’agire, secondo il suo disegno benevolo» (2:12-13).

Paolo ci dice di concentrarci sul nostro rapporto con Dio perché soltanto il Signore può operare in noi attraverso la sua giustizia, per giustificarci e santificarci, rendendoci sempre più simili a lui. Questa è opera di Dio ed è vitale quando ci avviciniamo alla fine dei tempi e all’imminente ritorno di Cristo.

I tempi in cui viviamo
Tutti gli avvenimenti disastrosi che accadono intorno a noi ci ricordano che viviamo negli ultimi giorni della storia terrena, in prossimità della seconda venuta di Gesù. Egli stesso predisse che alla fine dei tempi si sarebbero verificati disastri e grandi problemi. In Matteo 24 dice: «… Guardate che nessuno vi seduca. Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: “Io sono il Cristo”. E ne sedurranno molti. Voi udrete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, infatti bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine. Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi; ma tutto questo non sarà che principio di dolori. Allora vi abbandoneranno all’oppressione e vi uccideranno e sarete odiati da tutte le genti a motivo del mio nome. Allora molti si svieranno, si tradiranno e si odieranno a vicenda. Molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti. Poiché l’iniquità aumenterà, l’amore dei più si raffredderà. Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine» (vv. 4-14).

Romani 1 elenca molte caratteristiche di coloro che non consentono alla potenza di Dio di agire in loro. Questi sono individui «…  ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati. Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette» (vv. 29-32).

Come dovremmo rispondere a tutti questi peccati e attività malvagie che ci circondano e agli orribili atti di violenza contro gli esseri umani che avvengono localmente e a livello mondiale? Dio dà consigli molto precisi su come contrastare questi atti spregevoli di odio e animosità. In quanto cristiani, seguaci di Gesù, ci dà istruzioni attente e dirette tramite l’apostolo Paolo in Romani 12: «L’amore sia senza ipocrisia. Aborrite il male e attenetevi fermamente al bene. Quanto all’amore fraterno, siate pieni di affetto gli uni per gli altri. Quanto all’onore, fate a gara nel rendervelo reciprocamente. Quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore; siate allegri nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, provvedendo alle necessità dei santi, esercitando con premura l’ospitalità. Benedite quelli che vi perseguitano. Benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono. Abbiate tra di voi un medesimo sentimento. Non aspirate alle cose alte, ma lasciatevi attrarre dalle umili. Non vi stimate saggi da voi stessi. Non rendete a nessuno male per male. Impegnatevi a fare il bene davanti a tutti gli uomini. Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini. Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all’ira di Dio; poiché sta scritto: “A me la vendetta; io darò la retribuzione”, dice il Signore. Anzi, “se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché, facendo così, tu radunerai dei carboni accesi sul suo capo”. Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene» (vv. 9-21)

Difendiamo i principi eterni
Come avventisti del settimo giorno, difendiamo la verità biblica, i principi eterni, ciò che è giusto, ma anche le persone che hanno il cuore spezzato, i prigionieri, i ciechi e gli oppressi. Nel fare ciò, seguiremo il ministero di Cristo così come è espresso in Luca 4:18, con l’obiettivo spirituale di guidare le persone verso l’Agnello di Dio che può salvarle e trasformarle in nuove creature, come sottolinea 2 Corinzi 5:17, in attesa del suo imminente ritorno.

Ricordiamo che nel prossimo futuro, l’oppressione religiosa raggiungerà tutti i veri credenti nella Bibbia, che si identificano con le caratteristiche delle persone nell’ultimo giorno di Dio così come descritte in Apocalisse: «… Allora il dragone [Satana] s’infuriò contro la donna [la chiesa di Dio] e andò a far guerra a quelli che restano [il rimanente] della discendenza [il popolo di Dio degli ultimi giorni] di lei che [1] osservano i comandamenti di Dio e [2] custodiscono la testimonianza di Gesù» (12:17). E «la testimonianza di Gesù è lo spirito della profezia» (Ap 19:10).

Dio nutrirà il suo popolo tramite la sua giusta potenza, mentre le persone mostrano le due caratteristiche citate prima tra cui l’osservanza di tutti i comandamenti di Dio, incluso il quarto comandamento, il sabato settimo giorno… tutto attraverso la potenza di Dio, non la nostra.

Sappiamo che questa fedele conformità alle istruzioni divine susciterà una terribile reazione in coloro che si oppongono alla legge di Dio e al quarto comandamento, con conseguente persecuzione, violenza e rabbia contro chi segue Dio piuttosto che i giorni di culto decisi dagli uomini. Questa persecuzione sarà inflessibile e grave. Nel libro Il gran conflitto, di Ellen G. White, leggiamo: «L’ubbidienza alla Parola di Dio sarà considerata ribellione. Accecati da Satana i genitori saranno duri e severi con i figli credenti, che diserederanno e scacceranno di casa; i padroni opprimeranno i loro dipendenti che osservano i comandamenti. Si adempiranno alla lettera le parole dell’apostolo Paolo: “…tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati” (2 Timoteo 3:12). Quando i difensori della verità rifiuteranno di onorare la domenica come giorno di riposo, alcuni saranno carcerati, altri mandati in esilio e alcuni addirittura trattati come schiavi. Dal punto di vista della ragione umana tutto questo sembra impossibile, ma quando la potenza dello Spirito di Dio si ritirerà dalla terra e il mondo verrà a trovarsi sotto il dominio di Satana, che odia i comandamenti divini, allora accadranno cose molto strane. Il cuore umano che non prova timore e amore per il Signore può diventare molto crudele – p. 608.

Restiamo fedeli al Signore
Miei cari fratelli di chiesa in tutto il mondo, nel proclamare ora il messaggio dei tre angeli di Apocalisse 14: 6-12 con il progetto «Coinvolgimento totale dei membri», nel richiamare le persone alla vera adorazione di Dio producendo risveglio e riforma e nel ricevere il sigillo di Dio rispettando il suo sabato settimo giorno, in contrapposizione al marchio della bestia che mantiene un falso giorno di culto, riceveremo un’incredibile opposizione. Dio proteggerà e si prenderà cura del suo popolo mentre proclama anche il messaggio del quarto angelo di Apocalisse 18:1-4, l’appello a uscire da Babilonia e dalla confusione per essere fedeli a Dio, in contrapposizione alla dedizione verso attività religiose volute dagli uomini e focalizzate sulla tradizione piuttosto che solo sulla Bibbia.

Nel considerare la reazione avversa alla presentazione della piena verità biblica, sosteniamo coloro che oggi sono diffamati e trattati senza rispetto, mostrando loro l’amore di Cristo. Ricordiamo che la nostra libertà religiosa e i nostri diritti saranno ridotti e saremo noi a dover affrontare grandi difficoltà. Molti di noi dovranno affrontare lo stesso tipo di trattamento ingiusto e dispregiativo subito da molti oggi, ma ci affideremo completamente a Cristo per ogni nostro bisogno e mostreremo ancora l’amore di Cristo ai nostri oppressori, tutto tramite la potenza dello Spirito Santo. Dio ci accompagnerà.

Per la grazia divina, restiamo fedeli al Signore e alla sua verità intanto che aiutiamo coloro che affrontano tante difficoltà; ad essi possiamo indicare Cristo, la sua parola, la sua giustizia, il suo servizio nel santuario, il suo potere salvifico nel gran conflittoin atto, i messaggi dei suoi tre angeli, il suo messaggio sulla salute, la sua missione finale verso il mondo, inclusa la necessità di chiedere la pioggia dello Spirito Santo, e il suo imminente ritorno.

La potenza dell’opera editoriale

La potenza dell’opera editoriale

 

Ervin González – La Chiesa avventista del settimo giorno ha usato vari metodi per condividere con le persone il messaggio biblico della salvezza. Sono state organizzate conferenze pubbliche di evangelizzazione, iniziative evangelistiche locali e il ministero di piccoli gruppi. Sono stati offerti studi biblici e abbiamo condiviso il vangelo attraverso i Ministeri per la promozione della Salute. Inoltre sono stati usati altri metodi, come scuole, i social network e i ministeri della radio e della televisione.

Tutti questi mezzi di evangelizzazione hanno portato significativi benefici alla crescita e all’espansione della chiesa, raggiungendo migliaia di persone in tutto il mondo. Tuttavia, esiste un altro modo speciale di evangelizzare, un metodo che si è dimostrato molto efficace ed è stato uno dei pilastri essenziali della chiesa, utilizzato sin dalle sue origini per promuovere il suo sviluppo: l’evangelizzazione attraverso l’editoria.

Attualmente, i Ministeri Avventisti per le Pubblicazionicomprendono almeno tre settori. In primo luogo, i colportori regolari e gli studenti che dedicano del tempo al colportaggio: lavorano con grande impegno per condividere il vangelo porta a porta. In secondo, luogo i membri di chiesa che acquistano libri e riviste, li leggono per nutrire la propria fede e poi li regalano. In terzo luogo, ogni membro di  chiesa che partecipa agli eventi annuali di distribuzione di libri missionari.

I vantaggi dell’utilizzo di pubblicazioni avventiste per l’evangelizzazione
Il metodo migliore. Nel parlare del ruolo delle pubblicazioni e del colportaggio, Ellen G. White ha affermato che “è un’opera missionaria di primissimo ordine, ed è un metodo valido e di successo che può essere impiegato per presentare alle persone le verità importanti per questo tempo» – Colporteur Ministry, p. 6. L’efficacia di questo metodo sta nel fatto che l’evangelizzazione attraverso le pubblicazioni è individuale. Le persone vengono visitate nelle loro case, nelle attività commerciali, negli uffici, nelle aziende e nei vari ambiti di lavoro, ed è condivisa la meravigliosa storia d’amore di Dio e il suo ultimo messaggio di avvertimento. Pertanto, le persone possono conoscere Gesù e accettarlo come loro Salvatore.

Ingresso in nuovi territori. Le pubblicazioni sono un strumento importante per introdurre il messaggio del vangelo e poter entrare in nuovi territori, e grandi o piccole città. I colportori evangelisti vengono mandati a lavorare in zone dove non ci sono avventisti; visitano le persone nelle loro case e lasciano delle pubblicazioni, e ottenendo risultati meravigliosi. I libri lasciati nelle case sono messaggeri silenziosi che, quando letti, conducono le persone alla conoscenza dell’amore del Salvatore. E. g. White scrisse che Dio si prende cura della sua verità e verrà il giorno in cui verrà letta, così «più di mille saranno presto convertiti in un giorno, la maggior parte dei quali hanno iniziato a convincersi grazie alla lettura delle nostre pubblicazioni» – Colporteur Ministry, p. 151.

Forza per i nuovi membri. Quando i nuovi credenti accettano Gesù e sono battezzati, imparano a leggere e a usare la letteratura avventista come lo strumento migliore, più semplice ed economico per condividere la loro fede e crescere spiritualmente. Più un nuovo credente mette in pratica questa attività missionaria, più la conoscenza della persona sulla Bibbia e le sue dottrine arricchisce la sua esperienza di conversione e pone le basi della sua fede.

Sperimentare la potenza il potere dello Spirito Santo. Nel condividere la propria fede attraverso le pubblicazioni, i membri di chiesa sperimentano spesso la potenza e la guida dello Spirito Santo nella propria vita. Quando aprono la bocca per condividere il messaggio di salvezza, parlano con saggezza perché lo Spirito li guida, forma, insegna e aiuta a ricordare e suggerisce loro le parole giuste per convincere la gente del grande amore di Gesù.

Raggiungere ogni tipo di persona. Molti membri di chiesa hanno avuto esperienze meravigliose dopo aver testimoniato del vangelo a vari tipi di persone, grazie alle nostre pubblicazioni. Questo è un metodo efficace per raggiungere tutti – persone semplici o intellettuali, uomini e donne d’affari o famoso, persone insignificanti o importanti – e insegnare loro la parola di Dio che fornisce forza spirituale. Tutto ciò è di particolare importanza in questi tempi difficili e incerti, a causa della pandemia che ha prodotto paura, angoscia, disperazione, dolore e sofferenza.

Le mani di Dio per nutrire gli altri. I membri di chiesa diventano le mani di Dio per portare «cibo» spirituale, attraverso le nostre pubblicazioni, a persone che hanno fame dell’amore di Gesù. Mentre aprono le pagine dei nostri libri e riviste, e apprendono le disposizioni pianificate da Dio per il loro benessere, possono scoprire le meraviglie della cura e della protezione divina. Sono rafforzati nella Parola, imparano a fidarsi di Dio e vedono soddisfatti i loro bisogni spirituali, mentali e fisici.

Ora è il momento di predicare il vangelo attraverso le nostre pubblicazioni. Finché abbiamo questa opportunità, dobbiamo condividere ogni libro e rivista disponibile con altre persone.

Quando verrà il momento e perderemo la nostra libertà di predicare in chiese, case o in qualsiasi altro luogo, questi «messaggeri silenziosi» saranno nelle case delle persone e lo Spirito Santo guiderà gli uomini e le donne a prenderli e leggerli. Scopriranno così l’amore di Dio e le verità viventi della Bibbia. Saremo sorpresi nel vedere i risultati.

È tempo che i membri di chiesa leggano e ricevano nutrimento spirituale dalle nostre pubblicazioni al fine di rafforzare la loro fede in Dio, per poi condividerle le con altre persone.

La nostra letteratura reca il messaggio della salvezza e quello del ritorno di Gesù, e quindi prepara le persone a incontrare il proprio Dio.

 

(Ervin González è il direttore dei Ministeri per le Pubblicazioni presso la Regione Interamericana (Iad) della Chiesa)

[Fonte: Iad/Ann. Foto: pixabay]

Colombia. Programma spirituale dai balconi di casa

Colombia. Programma spirituale dai balconi di casa

 

Maol – Applausi, canti e musica dai balconi sono stati appuntamenti che hanno movimentato e caratterizzato il periodo del confinamento in casa sia in Italia sia in diversi altri Paesi del mondo. Nella Colombia settentrionale, sei famiglie avventiste di Barranquilla hanno dato a questa idea un veste spirituale e per circa due mesi si sono ritrovate ogni sera sui balconi del palazzo dove risiedono, per suonare e cantare inni, leggere la Bibbia, pregare e condividere un messaggio di speranza con i vicini e i passanti.

«Da quando il governo ha messo in atto le misure di allontanamento sociale il 24 marzo, siamo usciti ogni sera per far conoscere Dio e pregare per le preoccupazioni e le difficoltà della nostra comunità, per le persone che offrono un servizio vitale e per coloro che hanno chiesto di pregare per loro» ha affermato il past. Josué Torres, presidente della Federazione Atlantica della Chiesa nella Colombia del nord.

Torres e altre cinque famiglie pastorali, che vivono nel condominio di proprietà della Federazione, si sono affacciate tutte le sere alle 20 e hanno realizzato un programma di musica, letture e preghiere apprezzato dai vicini.

Nel messaggio inviato tramite WhatsApp, Alejandrina Manotas ha ringraziato le famiglie: «È stata una bellissima esperienza ascoltare, cantare e imparare i vostri inni».

A Julio César Vanegas, un residente del quartiere la cui figlia vive in Spagna, l’ascolto dei messaggi dalla sua terrazza ha portato speranza nella crisi. Ci sono anche altri vicini che come lui hanno accolto questo momento speciale quotidiano. «Le persone sono contente delle preghiere. Lo so perché mi chiamano per dirmi che ascoltano il programma dalle loro case. Vorrei che più persone approfondissero la parola di Dio» ha detto Vanegas.

Con il passare dei giorni, le famiglie hanno cambiato il modo in cui condividono i loro messaggi e hanno incorporato altre attività per una maggiore interazione con i vicini. Hanno distribuito il libro missionario Speranza in mezzo al caos di Mark Finley a oltre 80 famiglie della zona, poi hanno letto alcuni brani e posto degli indovinelli ai vicini per far trovare la citazione nel libro, mettendo in palio dei piccoli premi.

Il 25 aprile, nella giornata dell’infanzia, i bambini delle famiglie avventiste sono stati protagonisti con letture di salmi, preghiere, canti e messaggi di incoraggiamento e speranza.

Finora, circa 40 persone sono uscite sui loro balconi o terrazze per prendere parte al programma. In effetti, «abbiamo ricevuto messaggi da persone che vivono a diversi isolati di distanza e ascoltano e sono grati per il programma serale» ha aggiunto Torres.

L’iniziativa è stata replicata in varie zone di Barranquilla, ma il pastore Torres ha continuato a invitare i membri a condividere il messaggio di salvezza durante il lock-down. «Credo che sia una meravigliosa testimonianza di fiducia e speranza in Dio quella che abbiamo condiviso con i nostri vicini, ma credo che anche voi potete farlo ovunque siate e incoraggiare gli altri, facendo loro sapere che esiste un Dio nei cieli che ha l’universo sotto il suo controllo e difende, si accampa e si prende cura di tutti coloro che hanno fiducia in lui» ha concluso Torres.
[LF]

 

[Foto: North Colombia Union. Fonte: Inter-America Division/Ann]

 

 

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