Anna Fusolini – Sabato 30 marzo, il Dipartimento locale della Scuola del Sabato, come consueto ogni tredicesimo sabato, ha organizzato un programma speciale per la chiesa. I ragazzi della classe Cornerstone hanno elaborato un power point per illustrare l’organizzazione della nostra chiesa. Abbiamo preparato il sermone, basato sul Salmo 23, in cui tutte le generazioni hanno dato il loro contributo con meditazioni, video, canti e musica. Nel pomeriggio è abbiamo proiettato un film sull’Apocalisse, argomento del trimestre, seguito da un dibattito con la comunità. Il sabato di è concluso con un momento conviviale e muffin a volontà preparati da Patrick Capelli.
Patrizia Evola – Sabato 23 febbraio, il Dipartimento Aplr locale ha organizzato la Giornata della libertà religiosa. Nella predicazione, il pastore ha ricordato che la chiesa è chiamata a svolgere l’importante compito di opporsi ai nuovi «faraoni» che negano a noi e ad altri la libertà di culto e di coscienza. Nel pomeriggio, si è parlato di libertà e del rispetto dell’individuo con un incontro dal titolo «Abuso emotivo: parole che feriscono. Cosa possiamo fare?», trattato dall’ospite, Marilena Velicogna, dell’associazione «Liberamente» e volontaria del centro antiviolenza. Il tema ha suscitato un vivacissimo dialogo in cui tutti hanno avuto la possibilità di parlare e di fare domande. L’incontro si è concluso con la merenda magistralmente preparata da Bruna Codeluppi.
Anna Fusolini – Sabato 9 febbraio, la chiesa ha accolto come ospite il Maestro Alberto Martelli di Bologna. La sua predicazione, su Filemone 1:6, ci ha dato modo di approfondire la più breve delle epistole paoline, che ha una ricchezza straordinaria. In essa vediamo come l’amore di Dio ha lavorato nel cuore di Paolo e ci troviamo di fronte alla piena realizzazione del piano di Cristo. Se il problema della schiavitù oggi non si pone più nei medesimi termini di allora, per molti aspetti la questione resta aperta. Le ingiustizie economiche, sociali e anche religiose sono attuali. Nel pomeriggio si è parlato di «Musica, il linguaggio dell’anima e del mondo affettivo». Al termine la comunità ha ringraziato l’ospite con un dono e un pensiero: «Dove le parole falliscono la musica parla».
Laura Paris – Per avere famiglie più forti e più sane, è necessario un concetto di amore che trascenda il bisogno narcisistico di cercare l’altro perché «ci rende felice». C’è bisogno di un amore sensibile e affidabile. Un amore che chiede affetto ma che è anche capace di dare stabilità al patto. C’è bisogno di sfatare tanti luoghi comuni e con esso un passato che trascina modelli non corretti che inevitabilmente riportiamo nella nostra quotidianità. Da qui siamo partiti con Roberto Iannò e Anna Calà, sabato 9 febbraio, durante la loro visita nella nostra chiesa. E siamo arrivati a… C’è bisogno per le giovani generazioni, come lo è stato in passato, di conoscere un amore totale come solo Dio ce lo ha insegnato (cfr. Ezechiele 16:8, 60).
Mimma Graziano – Il 3 novembre 2018, la nostra comunità era piena di membri e ospiti per un sabato speciale durante il quale Tizzoni ed Esploratori si sono occupati del servizio di culto. Non solo del sermone, ma anche di apertura e chiusura della Scuola del Sabato, nonché del servizio diaconale, della musica, della storia per i bambini più piccoli e la distribuzione di un sacchettino di semi. In un clima di ordine ed eleganza, sono emerse spontaneità, proprietà di linguaggio, entusiasmo e padronanza dei vari passaggi. I canti, suonati con la chitarra, erano tutti appropriati. Il sermone, per la prima volta gestito senza la presenza di un adulto, era incentrato sulla parabola del seminatore. Questo giorno speciale ha rivelato le capacità di questi giovani.
Gianmarco Puglisi – Il 15 dicembre 2018, la nostra comunità ha vissuto un sabato particolare. Il Dipartimento della Scuola del Sabato locale ha organizzato un programma speciale a cominciare dalla mattina. In classe unica, abbiamo affrontato il problema delle divisioni all’interno della comunità, dopo una discussione simulata presentata da due giovani. Poi, i bambini e i ragazzi hanno allietato la comunità con i loro canti. Il gruppo è un concentrato di nazionalità e culture diverse che cantano insieme tenendosi per mano. Guardando i loro sorrisi, possiamo veramente sperare, per il futuro, in una chiesa migliore. Dopo l’agape, abbiamo proseguito il pomeriggio pregando, meditando la parola di Dio e cantando. La meditazione conclusiva del pastore e un rinfresco hanno chiuso il sabato.
Mariuxi Cruz – Il 22 dicembre, i bambini hanno condiviso un programma speciale con tutta la comunità in occasione del tredicesimo sabato. Il servizio, l’adorazione e la grazia sono stati gli elementi del tema esposto. Dopodiché si è svolta la cerimonia di passaggio nelle diverse classi della Scuola del Sabato, seguita da un messaggio musicale e, per concludere con gioia, dalla scoperta dell’«amico leale», gioco organizzato tra i bambini. È stato un programma vario, durato un’ora, che ha avuto come fonte la Bibbia e il ritorno alla carta, nell’era della scrittura elettronica.
Claudia Secareanu Balboni – Sabato 8 dicembre, è tornato tra noi il past. Richard Ehoussou, responsabile nazionale del Servizio intercultura. Nel sermone, incentrato su Atti 7:34 – ovvero sulle parole di testimonianza di Stefano in riferimento a Esodo 3:7, 8 e a Geremia 29:12,13 – ci ha esortato a riflettere su quanto siano attuali in questi tempi. Nel pomeriggio, dopo la condivisione del pranzo in una gioiosa agape, il past. Richard ha approfondito il sermone del mattino, guidandoci nello studio sulla chiamata di Dio. In particolar modo ha illustrato come la multiculturalità e la multietnicità siano un arricchimento per l’unità della chiesa che testimonia la Parola, mettendola in pratica al suo interno, per meglio trasmetterla all’esterno tra la gente.
Ilaria Bellio – Sabato 8 dicembre, il sermone è stato tenuto dai giovani sul tema «Essere o non essere sulla strada giusta», cioè come si fa a capire quali sono i piani di Dio per noi. Ognuno ha parlato di un personaggio diverso, biblico e non, che non sempre ha scelto la strada giusta. Paolo, Mandela e Colgate sono, ad esempio, persone che hanno scelto la strada giusta; mentre Hitler è uno di quei personaggi che ha scelto la strada del male. Il sermone è stato intervallato da diversi canti eseguiti dal coro. Nella conclusione, a proposito di come Dio ci guida nella strada del bene, è stato citato il versetto: «Io ho cercato l’eterno ed egli mi ha risposto e mi ha liberato da tutti i miei spaventi» (Salmi 34:4).
Domenico Gullì – Sabato 15 dicembre, la chiesa di Milano brasiliana ha accolto le comunità latinoamericana, filippina e romena di Cologno Monzese per vivere insieme un sabato interculturale di fine anno. Ospite per l’occasione è stato il past. Andrei Cretu, direttore del Campo Nord, che ha predicato sul tema dell’incontro: «Qual è il segno che lascerai?».
Al culto e alle attività di gruppo pomeridiane hanno partecipato anche i pastori Bacilio Custodio, Vincenzo Badica e Ady Lascu. Si è discusso di consacrazione e di missione nella vita. È stato bello vedere la chiesa piena, con circa 300 fratelli e sorelle di tante nazionalità differenti, culturalmente unite in Cristo come un’unica famiglia.
Questi incontri tra le nostre comunità diventano sempre più frequenti. Lavoriamo anche insieme per portare avanti nuovi progetti da mettere a disposizione dei cittadini di Cologno Monzese e Sesto San Giovanni.
Viorel Bostan – Sabato 10 novembre, invece del culto che solitamente si fa la mattina, i bambini della nostra chiesa hanno preparato un bellissimo programma con canti corali per ringraziare e lodare Dio, brani strumentali, poesie e salmi. Il tutto per ricordarci che il Signore ci vuole bene e ci sta sempre accanto. Ognuno di loro ha usato il suo dono per lodare il Signore.
Roberta Vittori – Sabato 8 dicembre, il nostro ospite, Hanz Gutierrez, professore di teologia sistematica presso la Facoltà avventista di Villa Aurora, a Firenze, ci ha ricordato che i diritti di cui godiamo oggi li abbiamo ottenuti grazie a chi ha lottato prima di noi. I diritti umani fanno parte della pratica della fede, non si può dare peso solo alla parte teologica, perché sarebbe una fede miope. Come credenti, non possiamo rimanere fermi e accontentarci delle lotte fatte dagli altri. Le libertà che vengono difese sono trasversali, sono per tutti. Bisogna raccogliere dalla Bibbia gli stimoli, tenendo in considerazione i bisogni del Paese in cui viviamo, per fare in modo che i diritti personali vengano sempre rispettati.
