Gli avventisti in Nevada rispondono alla tragedia di Las Vegas

Gli avventisti in Nevada rispondono alla tragedia di Las Vegas


Forniscono counseling alle vittime, donano sangue e distribuiscono panini ai soccorritori.

Ann/Notizie Avventiste – In una città sconvolta, le chiese cristiane avventiste sono costantemente in azione per aiutare le persone colpite, domenica notte, dalla strage a Las Vegas. Lunedì mattina, le chiese hanno aperto le porte alla comunità, per pregare con le persone che hanno vissuto la tragedia.

Nella chiesa “Mountain View”, gli avventisti hanno pregato con i cittadini dalle 8.00 del mattino alle 20.00 di sera. “Persone di tutto il mondo si sono offerte di aiutare Las Vegas e la nostra chiesa offre il suo contributo”, ha affermato il past. BJ Boles.

I pastori con formazione nel couseling hanno dedicato del tempo al volontariato negli ospedali della zona. Peter Neri e Neat Randriamialison, della chiesa cristiana avventista “Paradise”, sono tra i numerosi pastori che hanno confortato le persone ferite e le loro famiglie. “Hanno bisogno di una preghiera e di qualcuno con cui parlare”, ha spiegato Neri, “Sono stati molto disponibili a pregare con noi”.

I due pastori sono andati nel “Sunrise Hospital & Medical Center”, lunedì mattina presto. L’ospedale era stato isolato. La polizia all’ingresso li ha indirizzati al pronto soccorso e una volta lì, un volontario li ha condotti in una sala dove amici e famiglie dei pazienti aspettavano notizie dei loro cari. Per ore, i pastori hanno ascoltato le loro storie e pregato insieme. Sebbene il loro intervento sia stato ben accolto, i pastori ritengono che sia solo un piccolo contributo se si considera il forte bisogno delle persone coinvolte.

“Non eravamo pronti a una tale tragedia”, ha affermato Neri, “Avremmo potuto fare molto di più”. A questo proposito, la Federazione delle chiese cristiane avventiste di Nevada e Utah ha avviato un dialogo con i pastori locali per capire meglio come essere pronti e preparati in caso di catastrofi.

Ciononostante, gli interventi immediati delle chiese in risposta a questa crisi inaspettata sono importanti perché, essendo sul posto, individuano grande maggioranza dei bisogni e i modi per offrire soccorso.
Tanti avventisti hanno ingrossato le lunghe file di donatori di sangue presso la Croce rossa. Altri sono andati in chiesa per aiutare le persone in lutto che entravano.

Al sostegno alle vittime si aggiunge l’assistenza a chi è impegnato nei soccorsi.
“Abbiamo preparato 80 panini e li abbiamo distribuiti alla polizia e ai primi soccorritori”, ha affermato il past. Boles. La chiesa “Paradise” ha portato 12 scatole di sandwich alla stazione di polizia, martedì pomeriggio.

I pastori locali coordinano altre visite negli ospedali, per parlare e pregare con i familiari e gli amici dei feriti. Mercoledì 4 ottobre, nella chiesa cristiana avventista “Paradise”, si è svolta una veglia di preghiera per le vittime, i loro cari e per la comunità profondamente turbata dall’accaduto.

(Foto: Faith Hoyt, Federazione Nevada-Utah)

 

Gli avventisti in Nevada rispondono alla tragedia di Las Vegas

Il cordoglio della Chiesa cristiana avventista per la strage di Las Vegas


Notizie Avventiste
– Ancora violenza su persone inermi. Un uomo ha sparato sulla folla durante un concerto country a Las Vegas. È la peggiore strage con armi da fuoco della storia moderna degli Stati Uniti.

La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno ha espresso dolore per l’accaduto con i messaggi di Ted Wilson, presidente della Chiesa mondiale; Daniel Jackson, presidente della Regione nordamericana della denominazione; e Ricardo Graham, presidente dell’Unione delle chiese cristiane avventiste del Pacifico, che comprende anche le comunità del Nevada. A essi si aggiunge il cordoglio dell’Unione italiana nel ricordare in preghiera i feriti e le famiglie delle vittime di questa ennesima strage.

Dichiarazione della Chiesa mondiale
La scorsa notte è avvenuta una terribile tragedia in cui più di 500 persone sono state ferite e almeno 58 sono state uccise in seguito a un atto di violenza insensata a Las Vegas, in Nevada. Purtroppo, i funzionari temono che il bilancio delle vittime continuerà a salire, mentre centinaia di feriti sono in ospedale, alcuni gravi, che combattono per restare in vita.

Come presidente della Chiesa cristiana avventista esprimo le più sentite condoglianze alle famiglie colpite da questo atto orribile e desidero far loro sapere che in mezzo a questo caos, gli avventisti di tutto il mondo pregano per le famiglie delle vittime.

Crediamo che Gesù tornerà molto presto e la violenza, la sofferenza e il dolore avranno fine. Che possiamo essere radicati in questa beata speranza e che Dio ci dia forza e coraggio di portare conforto in un mondo sempre più incerto.
Ted N. Wilson

Dichiarazione della Regione nordamericana
La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno in America del nord è profondamente rattristata e turbata dalla sparatoria avvenuta alle prime ore del mattino del 2 ottobre a Las Vegas. 58 persone hanno perso la vita e oltre 500 sono rimaste ferite. I nostri pensieri e le preghiere vanno alle famiglie delle vittime e alle centinaia di spettatori del concerto che sono stati feriti in questa sparatoria insensata. Preghiamo anche per tutti i soccorritori e per il personale medico che aiutano i feriti e si occupano delle conseguenze del tragico evento.

È in questi momenti che gli americani devono essere uniti. Non esiste razza, sesso, etnia o religione nei momenti di necessità. Siamo tutti figli di Dio e abbiamo bisogno di compassione e di amore. Invitiamo tutte le persone, non importa quale sia la loro fede, a pregare per la guarigione di quanti sono stati feriti fisicamente e anche emotivamente, e per coloro che hanno perso i loro cari.
Daniel Jackson

Dichiarazione dell’Unione delle chiese cristiane avventiste del Pacifico
In quanto chiesa, gli avventisti di settimo giorno rifiutano la violenza. Siamo quindi sconvolti per la tragica perdita di vite umane, la notte scorsa, a Las Vegas. Esprimiamo cordoglio a coloro che hanno perso la famiglia e gli amici, e partecipiamo al loro lutto e alla loro sofferenza. Siamo contro chiunque causi morte e feriti; il nostro cuore soffre con coloro che sono stati colpiti dal dolore e dall’angoscia.

La Scrittura condanna chi usa la violenza; essa dice: “Il Signore… detesta l’empio e colui che ama la violenza” (Sl 11:5). Afferma molto chiaramente: “Lasciate da parte la violenza e le rapine, praticate il diritto e la giustizia” (Ez 45:9).

Come credenti, siamo chiamati a essere dalla parte di ciò che è buono, vero e giusto, e soprattutto a mostrare l’amore di Dio nel modo in cui viviamo. Aiuteremo coloro che sono colpiti dal dolore e continueremo a pregare per tutti quelli che piangono. Invece di restituire il male, supportiamo quelli che vogliono fare il bene. “Non rendete a nessuno male per male… Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene” (Rm 12:17-21).

Crediamo che “Il Signore è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto e salva gli umili di spirito” (Sl 34:18). Possa questo essere vero per tutti coloro che sono affranti e tristi in questo momento.
Ricardo Graham

In che Stato è la mafia?

In che Stato è la mafia?

V’invitiamo a collegarvi questa sera, lunedì 17 luglio 2017 dalle ore 20 alle ore 23, per poter seguire in direttala conferenza che si terrà a Palermo  in occasione dell’anniversario della strage di via d’Amelio.
La conferenza “In che Stato è la mafia?” è organizzata dall’Associazione culturale Falcone e Borsellino in collaborazione con la Rete Universitaria Mediterranea e ContrariaMente.

A 25 anni dalla bomba che uccise Paolo Borsellino insieme agli agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, resta ancora senza volto chi, dietro Cosa nostra, volle e ordinò l’eliminazione del magistrato a soli 57 giorni dalla strage di Capaci.
Ferite ancora aperte, che non potranno essere sanate fino a che non sarà data piena risposta a questi interrogativi irrisolti.

Interverranno in qualità di relatori Nino Di Matteo, sostituto procuratore nazionale antimafia; Giuseppe Lombardo, procuratore aggiunto di Reggio Calabria; Gianfranco Donadio, magistrato e attuale componente della commissione Moro; Antonio Ingroia, avvocato ed ex pm di Palermo; Saverio Lodato, giornalista e scrittore; Salvatore Borsellino, fondatore del movimento Agende Rosse e fratello di Paolo Borsellino; e il direttore di ANTIMAFIADuemila Giorgio Bongiovanni.
La conferenza sarà moderata dallo scrittore e giornalista Maurizio Torrealta.

Diretta streaming video su www.hopechannel.it/eventi-speciali
Diretta streaming sulle radio del circuito RVS: www.radiovocedellasperanza.org
Diretta sul canale satellitare Hotbird – Canale RVS Italy

COLLEGATEVI. CONDIVIDETE PER FAR CONOSCERE AFFINCHE’ NESSUNO POSSA DIMENTICARE!

Gli avventisti in Nevada rispondono alla tragedia di Las Vegas

Capodanno tragico a Istanbul

La solidarietà al popolo turco del presidente della Chiesa cristiana avventista in Europa.

C. Cozzi/Notizie Avventiste – Doveva essere una serata di festa per le circa 600 persone che avevano affollato la discoteca Reina, nel quartiere Ortakoy di Istanbul, per salutare il nuovo anno. Ma la festa si è trasformata in tragedia. Verso l’1.45 del mattino di domenica 1° gennaio, un uomo armato è entrato nel nightclub e ha iniziato a sparare, uccidendo 39 persone e ferendone altre 69.

Soltanto oggi, 2 gennaio, l’Isis ha rivendicato l’attentato.

L’uomo “con crudeltà e ferocia ha sparato una pioggia di proiettili sulle persone innocenti che erano lì per festeggiare il Capodanno e divertirsi”, ha dichiarato il governatore di Istanbul, Vasip Sahin, all’Huffington Post britannico.

Prima di poter realmente capire che cosa stesse succedendo, molti si sono buttati a terra per cercare un riparo e in tanti hanno perso la vita. Possiamo immaginare la terribile situazione vissuta nel momento un cui il terrorista consumava il suo attacco mortale.

Nel 2016, “Ankara e Istanbul sono stati teatro di diversi attentati condotti dal gruppo dello stato islamico o dai ribelli curdi, provocando la morte di oltre 180 persone”, riferisce l’Huffington Post.

“Abbiamo ancora nella mente le scene dell’attacco di Berlino e ora, di nuovo, il cuore è pieno di tristezza per il popolo di Istanbul, per coloro che sono morti, per quanti sono negli ospedali, per le famiglie che hanno i loro cari feriti o uccisi”, ha affermato il past. Mario Brito, presidente della Chiesa cristiana avventista della regione Intereuropea, che ha aggiunto, “Vogliamo ribadire che continuano a essere nelle nostre preghiere”.

Gli avventisti in Europa e nel mondo sono vicini alle famiglie che hanno perso i loro cari. “Pensiamo e preghiamo per voi”, ha aggiunto il presidente Brito, “Come abbiamo già detto in occasione dei vari orribili attacchi terroristici che hanno scosso l’Europa, e non solo, in questo ultimo anno, condanniamo fermamente la crudeltà di questi aggressori. Non possiamo accettare una tale mancanza di rispetto per la vita e la dignità umana. Aborriamo questa terribile violenza. Preghiamo che il Signore possa consolare le famiglie che hanno perso i loro cari e guarire quelli che sono stati feriti”, ha concluso il presidente Brito.

(Foto Osman Orsal/Reuters)

 

Gli avventisti in Nevada rispondono alla tragedia di Las Vegas

Preghiere degli avventisti per le persone colpite nell’attentato all’aeroporto di Istanbul

Wikipedia-Istanbul-airport-Milan-SuvajacL’attacco “è una nuova onda d’urto che strazia i nostri cuori”, ha detto il presidente dell’Unione avventista MENA.

ARnews/Notizie Avventiste – Il presidente della Chiesa cristiana avventista in Medio Oriente e Nord Africa (MENA), Rick McEdward, si è unito agli avventisti di tutta la regione, martedì 28 giugno, nella preghiera per le persone colpite dagli attentati suicidi avvenuti nel principale aeroporto di Istanbul. Un attacco sentito particolarmente “vicino a casa”, perché i dirigenti avventisti della regione e le loro famiglie spesso sono in viaggio e passano dall’aeroporto della capitale turca.

36 persone sono state uccise e 147 ferite quando tre kamikaze armati di bombe e fucili hanno sparato sulla folla e si sono fatti esplodere in uno scontro notturno con la polizia, all’ingresso del terminal internazionale dell’aeroporto Atatürk di Istanbul, uno dei più frequentati. L’attacco non è stato ancora rivendicato.

“Come chiesa e staff MENA preghiamo per le famiglie delle vittime e per coloro che sono ricoverati in ospedale”, ha affermato McEdward.

MENA è l’acronimo dell’Unione delle chiese cristiane avventiste di Medio Oriente e Nord Africa, di cui McEdward è presidente.

“In questo momento non siamo a conoscenza di alcun avventista colpito personalmente”, ha aggiunto McEdward. “Tuttavia, l’attacco di oggi a Istanbul è una nuova onda d’urto che strazia i nostri cuori”.

Pensando al fatto che solo all’inizio della settimana diversi dirigenti avventisti erano nello stesso scalo turco, il presidente ha affermato che l’attentato è un richiamo alla necessità di essere personalmente vigili e preparati a qualsiasi evento.

“Come avventisti, siamo chiamati a portare la luce nelle crisi e nella tragedia”, ha concluso, “per questo ogni evento può essere un’opportunità per vivere l’amore di Dio e condividere il messaggio del ritorno di Cristo, quando queste tragedie non ci saranno più”.

(Foto: Milan Suvajac / Wikipedia)

Gli avventisti in Nevada rispondono alla tragedia di Las Vegas

Le chiese avventiste di Orlando offrono servizi funebri gratuiti e counseling dopo la strage

csm_Forest_Lake_SDA_71cad3b501Cinque comunità della denominazione hanno espresso solidarietà alle famiglie colpite dalla tragedia

ANN/Notizie Avventiste – Domenica 12 giugno 2016 sarà ricordata come il giorno in cui è avvenuto la peggiore strage di massa nella storia recente degli Stati Uniti. In quella notte, un uomo armato ha aperto il fuoco nel Pulse, un popolare night club di Orlando, in Florida, uccidendo 49 persone e ferendone 53.

Cinque giorni dopo la tragedia, Dan Jackson, presidente della Chiesa cristiana avventista in America del Nord, si è recato a Orlando per confortare e incoraggiare le famiglie delle vittime.

Jackson si è fermato davanti a uno dei tanti memoriali dedicati alle vite spezzate quella notte e ha dato un messaggio di speranza. “Partecipiamo al dolore delle famiglie delle 49 vittime che hanno perso la vita, e delle 53 famiglie che ancora sperano e pregano per la piena guarigione dei loro cari, feriti nella tragedia”, ha affermato Jackson.

Poco dopo la strage, la chiesa cristiana avventista Forest Lake di Orlando ha pubblicato un annuncio su Facebook rivolto alle famiglie e agli amici delle vittime in cui si diceva disponibile a offrire servizi funebri gratuiti, nel proprio locale, a chi lo desiderasse e, volendo, di poterli anche trasmettere in diretta streaming per coloro che fossero impossibilitati a essere presenti di persona. Poco dopo, altre quattro comunità avventiste hanno dato uguale disponibilità a offrire gli stessi servizi

Inoltre, alcuni avventisti hanno donato il sangue per i feriti ancora ricoverati in ospedale.

Dal tenere servizi in spagnolo (presso la chiesa cristiana avventista di Forest City) ad aprire le porte al pubblico per pregare, trovare tranquillità e consolazione (nella comunità avventista centrale di Orlando), queste chiese sono diventate un rifugio sicuro per molti.

“Questa è l’occasione per manifestare solidarietà”, ha affermato Walter Castro, coordinatore dei Ministeri personali della denominazione in Florida, “Vogliamo mostrare amore e compassione, e far vedere alle giovani generazioni che siamo qui per le persone”.

 

Gli avventisti in Nevada rispondono alla tragedia di Las Vegas

La Chiesa cristiana avventista esprime cordoglio per il massacro di Orlando

Pixabay-roseDaniel R. Jackson: “Denunciamo con forza l’odio che ha portato a questa strage”.

Notizie Avventiste – Daniel R. Jackson, presidente della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno in America del Nord, ha rilasciato la seguente dichiarazione, il 12 giugno, subito dopo il massacro avvenuto presso il Club Pulse di Orlando, in Florida:

“La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno in America del Nord è affranta e piange la perdita di tante vite innocenti nella peggiore strage di massa della storia degli Stati Uniti. Porgiamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie delle 50 persone uccise e preghiamo per loro e per i 53 feriti, le loro famiglie, i loro cari e amici. Preghiamo anche per la comunità di Orlando, che ora vive in una situazione di angoscia e tristezza, in seguito a questa tragedia.

Denunciamo con forza l’odio che ha portato a questo massacro. La violenza non deve aver posto in questo paese e nel mondo. È spaventoso che queste vite siano state tragicamente stroncate a causa dell’odio. Preghiamo affinché l’amore di Dio possa confortare e consolare i cari delle vittime, la cui esistenza è diventata un incubo, questa notte.

Come cristiani, crediamo fermamente che l’odio per chiunque, fratello, sorella, amico o nemico, non venga da Dio, ma dal padre del male, il diavolo. Dobbiamo condannare tutte le espressioni di odio, dall’incitamento alla violenza mortale. Tutte le donne, i bambini e gli uomini di questo mondo, indipendentemente dal fatto se credono, vivono o amano come noi, sono figli di Dio.

Siamo certi che, alla fine, l’amore vincerà. Sappiamo che un giorno l’odio e il male non ci saranno più. Fino a quel giorno, continueremo a pregare che le comunità in questo mondo possano vivere senza paura.

‘Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l’amore’ (1 Corinzi 13:13)”.

(Immagine: Pixabay)

Pin It on Pinterest