I dieci comandamenti. New start spirituale

I dieci comandamenti. New start spirituale

Michele Abiusi – Ripercorrendo l’esperienza della liberazione dalla schiavitù in Egitto, Dio si esprime così rivolto al popolo d’Israele: “Voi avete visto quello che ho fatto agli Egiziani e come vi ho portato sopra ali d'aquila e vi ho condotti a me” (Esodo 19:4).

Sempre partendo da questa esperienza, Dio consegna a Mosè, sul Monte Sinai, due tavole scritte col proprio dito, per una nuova partenza, un nuovo inizio. È l’introduzione a tutto ciò che segue. “Dio allora pronunciò tutte queste parole: ‘Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di schiavitù’” (Esodo 20:1-2).

In questi versetti sono evidenti tre punti: 
– Dio tuo (conosciuto); 
– che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto; 
– dalla condizione di schiavitù.

Gli Ebrei le definivano le dieci parole; noi li conosciamo come i dieci comandamenti. 

Queste dieci parole non sono state divise aritmeticamente sulle due tavole. Nella prima ve ne sono quattro e nella seconda sei. I primi quattro comandamenti regolano la nostra relazione con Dio, gli altri sei quella con gli uomini; anche perché il nostro rapporto con il prossimo dipende da quello con Dio. Vediamoli brevemente, riproponendoci di esaminarli più dettagliatamente uno per uno, in seguito.

1. Non avere altri dèi oltre a me. Non permettere a niente di interporsi tra me e te, non renderti di nuovo schiavo di te stesso, permettendo al tuo io di sentirsi un dio anche quando non te ne rendi conto. Concedimi di lavorare nella tua parte inconscia affinché la mia immagine ripristinata (e non la tua o quella di qualsiasi altro) risieda in te.

2. Non ti fare scultura alcuna. Non crearti immagini sbagliate anche di Dio, non permettere alle tue idee, anche religiose, o a immagini che ti puoi creare, di riportarti nella schiavitù da cui ti ho tolto. Non adorarti, sentendoti a posto anche spiritualmente.

3. Non pronunciare il nome di Dio invano. Non usiamo il nome dell’Eterno invano solo con la bestemmia o nominandolo senza motivo. Possiamo profanarlo presentando agli altri un a sua immagine sbagliata, facendo dire a Dio cose che non sono sue, ma nostre. Non permettere al tuo ego di sentirsi un dio e parlare al suo posto.

4. Ricordati del giorno del sabato… lavora sei giorni… Con amore ho messo da parte un giorno per toglierti dalla schiavitù della vita quotidiana. È per te e per coloro che sono nella tua casa, affinché tu permetta anche agli altri di godere della libertà che ti offro. Ricordati. Non devi ricordarti solo che un tempo (alla creazione) osservavi questo giorno, ma ricordati che per amore io sono entrato nella tua valenza, creando il sabato e riposandomi dopo sei giorni creativi. Ho fatto il primo passo per incontrarti e ora ti offro la gioia di entrare nel sabato, affinché quella relazione sia ripristinata.

Entrando ora tu nella mia valenza, ti permetto di estraniarti dalla schiavitù giornaliera e ti faccio accedere alla dimensione del cielo. Entrando nel sabato ti santifichi se lo vivi nella dimensione che io ti propongo. Non renderti schiavo della tua vita.

5. Onora tuo padre… Impara il rispetto. Solo onorando e rispettando i tuoi genitori, che rappresentano la tua autorità fin da piccolo, imparerai ad avere rispetto per Dio. Questo non significa sottomissione cieca, ma prendere le proprie decisioni pur rispettando i genitori.

6, 7, 8, 9, 10. Non renderti schiavo dei tuoi desideri inappagati. Non permettere al tuo inconscio di fare i capricci come un bambino piccolo, tanto che razionalmente decidi di accondiscendere. Solo permettendo a Dio di lavorare in noi per toglierci dalla nostra schiavitù possiamo poi avere un buon rapporto con gli altri; altrimenti chi ci circonda vedrà sempre un bambino che non riesce a crescere, pronto a fare capricci per qualsiasi cosa non può avere.

Il new-start spirituale che ci viene offerto è uno stile di vita nuovo, non costituito da regole o proibizioni, ma una nuova partenza in cui saremo liberi di vivere la nostra vita incentrandola su Cristo anziché su noi stessi. Una vita fatta di coerenza, priva della schiavitù di apparire quello che non siamo. Liberi di entrare nella dimensione del cielo, senza preoccuparci della routine. Liberi di ascoltare la voce di Dio con la certezza che è lui a parlare e non il nostro ego inappagato. Liberi di entrare nella dimensione del cielo con la certezza di vivere l’incontro con il Padre, non in un momento estatico, ma come stile di vita.

Questa è la mia esperienza quotidiana, la mia gioia e desidero invitare anche te a questa nuova partenza, con coraggio.
Credimi, ne vale veramente la pena!

Prepararci al ritorno di Gesù. Messaggio del presidente della Chiesa mondiale

Prepararci al ritorno di Gesù. Messaggio del presidente della Chiesa mondiale

HopeMedia Italia – Nel nuovo video, il past. Ted N. C. Wilson parla della necessità di essere pronti per il ritorno di Gesù. “In questi ultimi mesi abbiamo vissuto tante crisi che si sono susseguite, una dopo l’altra, in un modo che non ha precedenti. Disastri globali, incendi, pandemie, disordini civili, esplosioni, problemi di ogni tipo tra gruppi di persone e conseguenti difficoltà, terremoti e altro ancora. Tutto ciò ci ricorda che questi sono tempi insoliti”.

Il messaggio del presidente della Chiesa avventista mondiale incoraggia e offre speranza.

Guarda il video

 

[Traduzione e doppiaggio a cura di Espoir Medias (www.magazineavventista.com)]

Le nuove tecnologie ci sfidano a una nuova comunicazione

Le nuove tecnologie ci sfidano a una nuova comunicazione

Parte il nuovo sito HopeMedia Italia

Vincenzo Annunziata – L’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno (Uicca) tramite l’Ente Voce della Speranza (VdS) ha dato vita al Centro unico media avventistaHopeMedia Italia”. Un bel cambiamento nel modo di concepire la comunicazione da parte della denominazione e di considerare le forze in campo.

Quali sono le ragioni di questa nuova struttura?
La Chiesa avventista in Italia ha accolto una sfida dalle nuove tecnologie nel campo della comunicazione: l’importanza di avere un brand unico che identifichi la comunicazione e l’informazione avventista verso l’interno e l’esterno. La struttura avventista comunicativa in Italia è composta da varie entità: radio, televisione, web, carta stampata.

Considerato che oggi non esiste più un profilo identitario dei vari canali d’informazione e che le identità confluiscono insieme, in quanto il digitale impone un approccio multimediale unico per podcast radio e video, informazione su internet e sui social, è stata creata una direzione editoriale unica per un unico centro multimediale, con un portale unico per articoli d’informazione, radio, televisione e social.

Quali sono i compiti del centro unico?
Il centro unico provvede alla copertura dell’informazione interna con notizie da dipartimenti e istituzioni, eventi istituzionali ed ecclesiastici locali e nazionali, ed eventi speciali. La copertura dell’informazione esterna è suddivisa per aree tematiche di interesse – per esempio interreligiosità, spiritualità, ambiente e salvaguardia del creato, solidarietà e sviluppo, salute, famiglia, temi etici individuali e pubblici, diritti umani, legalità e giustizia, e altro ancora – ed eventi specifici della cronaca.

Come si compone la struttura?
Oltre a un board che sovrintende il tutto, il centro ha una sua redazione e dei tecnici operativi. Il direttore dell’Ente Voce della Speranza è il referente del board per la pianificazione e la gestione dell’attività del centro, che viene coordinato insieme al direttore di produzione del centro media avventista. Nella redazione abbiamo quindi: direttore VdS, direttore HopeMedia Italia (Hmi), capo redattori emittenti Radio vs, capo redattrice Uicca e la presenza di ulteriori persone per tutti i servizi collegati, tecnici, grafica e video.

Cosa succederà alle diverse entità comunicative della Chiesa in Italia?
In pratica, la radio continuerà a utilizzare il suo canale di trasmissione in FM e anche in Dab (trasmissioni in digitale) dove già attualmente è possibile, oltre a usare il canale satellitare e lo streaming internet. Così come Il Messaggero Avventista (mensile su carta) continuerà ad avere una sua versione cartacea per abbonamento.
I prodotti digitali saranno tutti pubblicati sul sito unico hopemedia.it, oltre a ulteriori piattaforme come la nuova App HopeMedia Italia, l’App Rvs Italy (in aggiornamento) e l’App Hope Channel che permette di poter vedere lo streaming video sul televisore di casa.

I vecchi archivi non saranno persi, chiunque digiterà i siti ilmessaggeroavventista.it, news.avventisti.it, radiovocedellasperanza.it e hopechannel.it sarà dirottato sul nuovo sito e nel 90% dei casi direttamente alla pagina richiesta con il vecchio indirizzo.

Newsletter
Anche le due attuali newsletter, Maol (Il Messaggero Avventista online) e NA (Notizie Avventiste) saranno accorpate; quindi avremo una sola newsletter settimanale che conterrà il meglio della settimana pubblicato su hopemedia.it

In conclusione, quale obiettivo ci prefissiamo?
L’obiettivo è la realizzazione di un portale unico che comprende articoli web, podcast video e audio, e che includerà anche i corsi biblici per corrispondenza e online. Ci auguriamo che questa nuova struttura possa al meglio servire la chiesa italiana ed essere un centro unico per informare sia all’interno che all’esterno.
Al nuovo centro, un sistema integrato multipiattaforma, in cui carta, video, FM e web rimandano all’unicità e specificità dei contenuti, che si integra anche con le realtà avventiste europee e internazionali, è stato dato il nome di HopeMedia Italiawww.hopemedia.it 

 

 

Televisione – Protestantesimo

Televisione – Protestantesimo

Domenica mattina 4 ottobre, dopo le ore 8, RaiDue trasmette una nuova puntata di Protestantesimo dal titolo “Il futuro della terra”. Gli scienziati dicono che entro il 2050 in mare avremo più plastica che pesci; ma non è questo il futuro che vogliamo per i nostri figli e nipoti. La cattiva gestione dei rifiuti sta mettendo a rischio il nostro pianeta. È ancora possibile cambiare rotta e preservare il Creato che Dio ci chiede di tutelare?

Le repliche della puntata andranno in onda martedì notte 6 ottobre, alle ore 1.40, e domenica notte 11 ottobre, alle ore 00.30, sempre su RaiDue.

Per rivedere tutte le puntate andate in onda dal 2013 a oggi: Video

Protestantesimo su Facebook

I social media assorbono la nostra vita

I social media assorbono la nostra vita

Uno sguardo perspicace a un potente sistema di modifica del comportamento.

Articolo adattato da un sermone tenuto il 26 agosto 2020.

Tim Lale – Una delle migliori e più recenti diagnosi del male presente nel mondo arriva da Jaron Lanier. Forse non avete sentito parlare di lui, ma il sessantenne di Berkeley, in California, è stato definito un oracolo della tecnologia, la coscienza della Silicon Valley, un uomo che ha a cuore il benessere degli altri, uno scienziato informatico con soluzioni dal cuore grande.

A quanto pare vi è molto da sapere su Jaron Lanier e non abbiamo tempo di scoprirlo qui. Basti dire che è uno degli individui più famosi della Silicon Valley e le persone lo hanno definito brillante e di buon cuore.

Lanier ha scritto diversi libri sugli effetti della tecnologia sugli esseri umani, tra cui uno nel 2010 intitolato You Are Not a Gadget: A Manifesto. L’ultima opera, che non ho letto, si chiama Ten Arguments for Deleting Your Social Media Accounts Right Now, pubblicata nel 2018.

In un recente articolo, l’autore voleva convincere Jaron Lanier a fare una previsione: “Quest’anno è come un bivio… Siamo sull’orlo della rovina o della rivoluzione o di entrambe. … Voglio qualcuno, voglio Jaron Lanier, che mi dica dove stiamo andando e se andrà bene quando ci arriveremo”.

In risposta Lanier aveva affermato, per prima cosa, che non cercava di dire alla gente come vivere. Per lui, i documenti americani fondanti, come li chiama, puntano alla ricerca della felicità. Poiché si tratta di una ricerca, il suo non è un tentativo di definire cosa essa sia per chiunque. “Penso che la priorità numero uno sia quella di non creare incentivi perversi che rovinano la ricerca di significato e felicità, o di decenza e miglioramento” aveva ribadito.

In altre parole, la priorità massima nel mondo è evitare di creare incentivi affinché le persone non rovinino la possibilità, per se stesse o per gli altri, di perseguire la felicità, la decenza e il miglioramento in futuro. Quindi, non rovinare il mondo che si ha ora per non dover, in seguito, desiderare di riaverlo quando è fuori portata.

Eppure, è proprio ciò che fa la razza umana.

All’interno della contorta frase sugli incentivi perversi vi è la diagnosi di Lanier su ciò che i social media hanno prodotto all’umanità globale dal 2000 circa. Egli sottolinea che, all’inizio delle loro imprese, i principali attori, Google, Facebook e Twitter, presero tutti una decisione consapevole, che oggi si sta rivelando un errore colossale.

Le tecnologie di queste aziende furono inventate in un’epoca, l’ultima parte del XX secolo, in cui la cultura originaria riguardo a Internet era che tutto dovesse essere gratuito, in modo da estendere il più possibile l’uguaglianza. Quindi, la decisione consapevole presa da quegli imprenditori tecnologici per le nuove società basate su Internet fu quella di offrire qualcosa che sembrasse gratuito.

Si tratta di un modello gratuito basato sulla pubblicità. Ma la tacita e oscura verità del modello è che la merce in questo business sono gli esseri umani utilizzatori del servizio. Ciò include tutti coloro che pensano di utilizzare la ricerca Google gratuitamente.

Per inciso, mentre ascoltavo e leggevo alcune delle cose dette da Jaron Lanier, aspettavo di sentirlo usare la terminologia teologica per parlare del male e non l’ho ancora sentito pronunciare una sola parola che suoni come idea o vocabolario teologici. Non si tratta di una critica. Per me, il suo modo di descrivere con eloquenza il dilemma morale che la razza umana deve affrontare a causa dei social media è molto più interessante per questo motivo. Sembra descrivere il gran conflitto (espressione usata dagli avventisti per indicare la battaglia in corso tra Dio e Satana) senza sapere cosa sia effettivamente.

Sebbene abbia compreso parte di quanto si cela dietro i social media, Lanier ha detto qualcosa in un “Ted talk”, che mi ha aiutato a capire meglio con cosa abbiamo a che fare. Ha affermato di non pensare ai social media come ai social media. Li considera un gigantesco sistema di trasformazione del comportamento, costruito su un modello pavloviano di ricompensa e punizione, che crea dipendenza. Ma non solo rende dipendenti, è anche soggetto ad algoritmi tendenti a premiare qualsiasi cosa ottenga una risposta umana maggiore e a eliminare ciò che ottiene una risposta minore. Sapete perché? Più risposta umana ottieni, più soldi guadagni.

Quindi, ciò che questi algoritmi hanno realizzato in 20 anni è identificare inconsapevolmente quell’enorme errore commesso da imprenditori tecnologici come Zuckerberg e Dorsey. Gli algoritmi messi in moto identificano le risposte umane più forti e le amplificano, le amplificano e le amplificano.

Ed eccoci al 2020. Sapete quali sono le risposte umane più rapide e più forti? Quelle negative. Sono paura e odio. Lanier ha sottolineato un loop particolare che trova molto angosciante. Ha indicato il modo in cui Black Lives Matter è diventato così famoso, così rapidamente, attraverso i social media alcuni anni fa, e poi ha indicato la risposta, quella che diventa altamente amplificata: la diffusione della supremazia bianca e altri tipi di odio. Ha affermato che i social media presentano questi gruppi completamente opposti gli uni agli altri nella società, e poi aumentano il loro conflitto per ottenere maggiori profitti.

Alcune aziende, è vero, hanno iniziato a boicottare Facebook per aver permesso agli algoritmi di amplificare l’odio e minare la democrazia, e altre conseguenze detestabili, ma vi è una ragione e non è biblica. Lanier sottolinea che le aziende boicottano Facebook perché vendono prodotti ai giovani che sono infuriati per l’odio su Facebook, e non vogliono perdere le vendite. Non è una decisione morale ma di autodifesa. Questa è la via del mondo.

Quindi, l’autore dell’articolo alla fine ha chiesto a Lanier: “E il futuro? Andrà bene?”. L’informatico ha risposto: “Forse”.

Come sappiamo, nessun essere umano può scrutare il futuro. Nessun oracolo tecnologico traccerà il corso dell’umanità. Jaron Lanier ha identificato i social media come un sistema di modifica del comportamento, ma io lo vedo come un classico sistema di cambiamento del cuore umano. Mi ricorda il modo in cui alcune società nel XX secolo ascoltarono un messaggio di odio amplificato e la maggior parte delle persone permisero che entrasse nel loro cuore e definisse il loro comportamento. Sapete di cosa parlo.

Scorgo dei pericoli per i seguaci di Cristo. Le tecnologie hanno fagocitato abbastanza bene la cultura, e il nostro usarle e tuffarci in esse significa non solo che veniamo in stretto contatto con alcune delle peggiori influenze, ma potremmo anche diventare talmente immersi da essere degradati dalla tecnologia senza accorgercene. Secondo Lanier, i social media sono peggiori delle sigarette, queste ti uccidono ma, mentre lo fanno, non ti degradano in quanto essere umano.

Per me, quindi, la realtà della croce di Gesù e, soprattutto ora, la presenza dello Spirito Santo dentro di noi e intorno a noi diventano sempre più importanti.

Paolo disse ai Corinzi: “ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, anzi le cose che non sono, per ridurre al niente le cose che sono, perché nessuno si vanti di fronte a Dio” (1 Co 1:27-29, il corsivo è nostro).

Poco prima l’apostolo aveva affermato: “ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per gli stranieri pazzia; ma per quelli che sono chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio” (vv. 23 e 24).

Confesso che ci sono stati alcuni giorni in cui la cultura intorno a me è stata una grande distrazione. Posso affermarne il potere. Perché si tratta di potere!
Cosa o chi ha il potere di modificare i nostri cuori? Gesù può agire dall’interno delle nostre teste. Ha solo bisogno che gli diamo lo spazio mentale ed emotivo. Se lo spazio è pieno del male presente oggi, avrà bisogno del nostro permesso per spazzarlo via.

L’unico sistema di modifica del comportamento più potente dei social media è Gesù che parla attraverso lo Spirito Santo direttamente alle nostre menti per cambiarci. Questo è ciò che desidero oggi per me e per te.

(Tim Lale è uno scrittore freelance di Burtonsville, Maryland, Stati Uniti, che ha lasciato Facebook nel 2017, dopo 10 tristi anni, ma non è sfuggito a Twitter)

 

[Fonte Adventist Review. Traduzione: L. Ferrara]

 

Ripresa degli incendi in California

Ripresa degli incendi in California

Alcuni aggiornamenti dalle istituzioni avventiste.

Notizie Avventiste – Solo poche settimane dopo essere state minacciate dal fuoco, le comunità di Angwin e St. Helena, nella California settentrionale, devono di nuovo affrontare gli incendi che hanno causato l’evacuazione di migliaia di persone. A darne notizia l’Adventist News Network (Ann). Il “Glass Fire” (#GlassFire), iniziato alle 4 del mattino del 27 settembre in un’area a ovest di Angwin e a nord di Deer Park e St. Helena, si è diffuso rapidamente e ora si estende su oltre 44,5 chilometri quadrati.

Anche diverse istituzioni avventiste sono state colpite dopo essere state evacuate, come il Pacific Union College che ha dovuto trasferire gli oltre 200 studenti presenti nel campus, e l’intera comunità di Angwin che ha lasciato la zona per misura precauzionale.

Adventist Health gestisce il St. Helena Hospital, il più antico ospedale avventista in funzione. Il personale ha potuto evacuare tutti i 55 pazienti e trasferirli in altre strutture. L’incendio è arrivato vicino al nosocomio, ma i vigili del fuoco sono stati in grado di controllare le fiamme.

Dai rapporti dei dirigenti della chiesa nella regione, diversi pastori non hanno più la casa e la scuola elementare avventista di Foothills, a Deer Park, ha perso uno degli edifici nel suo campus. “Vi chiediamo di pregare per i nostri studenti, le famiglie e il personale” è l’appello del preside Rob Ingram.

Anche l’Haven Adventist Church Community Service Center, situato vicino alla scuola Foothills, è stato distrutto dall’incendio, ma l’edificio principale della chiesa nei pressi del St. Helena Hospital non è stato danneggiato. Punto di riferimento storico avventista locale, Elmshaven, che ha ospitato la co-fondatrice della denominazione, Ellen G. White, prima di morire, è sfuggita ai danni del fuoco.

Il “Glass Fire” minaccia ancora molte case e attività commerciali, per questo i dirigenti avventisti della zona chiedono di pregare in particolare per le comunità di Angwin e Sant’Elena

I miei talenti per Gesù

I miei talenti per Gesù

 

25° anniversario dei Ministeri in favore dei Bambini alla Conferenza Generale

Mariarosa Cavalieri – Il Dipartimento Children’s Ministries della Conferenza Generale celebra 25 anni di ministero in favore dei bambini e degli adolescenti! Lode a Dio per il dono immenso che essi rappresentano per noi, per la nostra chiesa, oggi e per il futuro.

Per festeggiare questo evento, bambini e ragazzi, vi invitiamo a mostrarci i vostri talenti e doni nell’iniziativa «I miei talenti per Gesù». Il tema è: Gesù è il mio migliore amico.

Aspettiamo di ricevere le vostre migliori opere artistiche, poesie o produzioni multimediali. I progetti dei vincitori saranno inclusi nella pubblicazione che la Conferenza Generale produrrà in occasione dell’anniversario.

Per iscrivervi, scrivete entro il 15 ottobre a uicca.mib@avventisti.it presentando il vostro progetto.

(Per informazioni utili alla presentazione delle proprie opere, consultare www.children.adventist.org o la pagina Facebook: gcchildrensministries).

 

Scarica qui la locandina esplicativa in pdf.

Affrontare le delusioni. Nuovo video di Ted Wilson

Affrontare le delusioni. Nuovo video di Ted Wilson

Maol – «Il Signore sarà sempre con noi, ma il cammino cristiano non è sempre facile. Ci sono giorni in cui i cuori sono pieni di gioia e altri ricchi di sfide e non sappiamo cosa fare. Arrivano le delusioni perché non si mantengono le promesse o si prendono decisioni sbagliate». Inizia così il video di questa settimana che il presidente della Chiesa avventista mondiale, Ted N. C. Wilson, rivolge a tutti noi. Un messaggio di incoraggiamento, il suo, per aiutarci ad affrontare la quotidianità anche quando abbiamo davanti numerosi ostacoli.

Guarda il video.

[Traduzione e doppiaggio a cura di Espoir Medias (www.magazineavventista.com)]

Oriolo Romano – Battesimi

Oriolo Romano – Battesimi

Davide Scimenes – Sabato 12 settembre, la comunità ha avuto l’onore e la gioia di vedere scendere nelle acque battesimali Simona Florentina Lupan, Luigi Cesarini e sua figlia Paula Florinela Racotea. A ospitare questa festa è stato il bed and breakfast «L’Arco», nei pressi di Bassano Romano. Il past. Stefano Paris ha officiato la cerimonia. Il suo discorso verteva sulla scelta di porre Dio al centro della propria vita e lasciare il suo Spirito entrare in ognuno. Sono seguiti momenti di adorazione con bellissimi canti offerti dai giovani della nostra comunità. Tra lacrime di gioia, Luigi, Paula e Simona hanno testimoniato pubblicamente il loro «sì» al Signore. La celebrazione si è conclusa con un buffet offerto dalla chiesa.

[Foto pervenute dalla comunità in oggetto]

Francia. Nessuna barriera per il battesimo

Francia. Nessuna barriera per il battesimo

Maol – La miopatia che lo immobilizza in un corsetto sulla sedia a rotelle non ha impedito a Cedric di scendere nelle acque battesimali. La sua esperienza, raccontata da Jackson Sintina dalle pagine di EudNews, parte da una frase di Mark Twain: «Non sapevano che fosse impossibile, quindi l’hanno fatto». Così, quando in tanti dicevano: «Impossibile!». Cedric e sua moglie Sinthia hanno detto: «È possibile!».

La coppia, sposata da due anni, ha scelto di testimoniare pubblicamente con il battesimo, officiato il 12 settembre in Francia, la decisione di seguire Gesù.

«Ringrazio il Signore per aver mandato Sinthia sul mio cammino. Una donna che ha l’amore di Dio nel cuore» ha affermato Cedric nel giorno tanto atteso «Oggi, sono molto felice di sperimentare ciò che la gente pensava fosse impossibile. Lo abbiamo fatto. Ci siamo sposati due anni fa e oggi stringiamo un’alleanza con il Signore. Sia gloria a Dio!».

Questa testimonianza è un’ispirazione in molti modi.

Cedric, 39 anni, laureato in risorse umane, è stato responsabile delle assunzioni presso la società ferroviaria francese «Sncf Gares et Connexions» per cinque anni e responsabile paghe per altri tre anni, sempre alla Sncf. Negli ultimi due anni è stato consulente interno delle risorse umane al dipartimento finanziario del network Sncf.

Affetto da una miopatia che lo ha immobilizzato sulla carrozzina da quando era molto giovane, Cedric non può muovere braccia e gambe. È quindi totalmente dipendente. Ma questo non gli ha impedito di seguire la scuola normale né di ottenere un’istruzione superiore, lavorare, sposarsi e stringere il suo patto personale con il Signore tramite il battesimo.

È ovvio immaginare che non tutto è sempre filato liscio.
«Il mio percorso è stato molto difficile e pieno di insidie» ha sottolineato Cedric «soprattutto all’inizio degli studi universitari. Per esempio, a volte ho avuto problemi a far funzionare la carrozzina elettrica in inverno e sotto la pioggia. A quel tempo, non avevo nessuno che mi aiutasse e volevo quasi mollare tutto. Ma il Signore è sempre stato lì per me, lo so. Ha messo le persone sul mio cammino, che ha usato per compiere la sua opera nella mia vita. Ringrazio molto Dio per questo».

«Tra queste persone» ha continuato «penso al mio amico Jackson Sintina che mi ha invitato più volte a visitare la sua chiesa ad Aubervilliers [Parigi]. Ho sempre saputo che Gesù era il nostro Salvatore, l’ho sempre avuto dentro di me. A poco a poco, mi sono avvicinato sempre di più alla Bibbia e ne abbiamo parlato spesso con Jackson. E, di recente, mi ha chiesto di testimoniare della mia esperienza in diverse chiese della Federazione della Francia settentrionale nell’ambito del Weekend Special Handicap (Wesh), istituito dai Ministeri Avventisti a favore delle Persone Disabili. Ho pensato che sarebbe stato un modo umile e sincero per ringraziare Dio di tutto ciò che mi ha dato nella mia vita. Anche le prove servono a farci crescere; infatti, Dio ci ama. E posso testimoniare del suo amore».

Poi Cedric ha parlato di sua moglie e di come la loro unione sia una benedizione. «Ciò che ha rafforzato il mio rapporto con Dio è stato il mio incontro con Sinthia che ha cambiato radicalmente la mia vita» ha proseguito Cedric «Attraverso di lei vedo l’amore di Dio. È una donna che ama il Signore e vuole servirlo. È un vero dono del cielo. So che molte persone si pongono domande sulla nostra unione, ma il nostro matrimonio e il nostro battesimo sono perfettamente normali se crediamo veramente in Dio. Ciò che è impossibile per gli uomini, è possibile a Dio. Questo è il messaggio di speranza e di fede nella promessa di nostro Signore, che desideriamo condividere con voi, oggi, in questo articolo».

«Con Cedric e Sinthia la nostra chiesa può essere solo più forte» ha concluso Sintina «Allo stesso modo, loro due possono diventare più forti solo con Dio. Preghiamo dunque il Signore e agiamo affinché il Dio dell’impossibile ci aiuti a rendere le nostre chiese dei luoghi accoglienti in cui crediamo veramente che, sì, l’inclusione è possibile!».

[Foto: Ufb (Unione franco-belga)]

Pisa – Un sabato nella natura

Pisa – Un sabato nella natura

Ilaria Bellio – Il 19 settembre è stato un sabato speciale, trascorso in compagnia del nostro Dio creatore nel bel parco di San Rossore. In un primo momento si è tenuta la Scuola del Sabato in classe unica, con l’approfondimento del messaggio dei tre angeli, sempre rispettando le distanze anti-Covid. Poi, il nostro pastore, Evelin Stuparu, ha celebrato la santa Cena, con annessa lavanda dei piedi. È stato davvero un bel momento di sacralità e lo abbiamo sentito ancora di più essendo in mezzo alla natura. «Ecco quant’è buono e quant’è piacevole che i fratelli vivano insieme!» (Sl 133:1).

 

[Foto pervenute dalla comunità in oggetto]

 

Napoli – Battesimo

Napoli – Battesimo

 

Gianluca Mosca – Sabato 19 settembre, è stato un giorno di grande gioia per la comunità: la giovane Anna Claudia Mele ha consacrato la propria vita al Signore con il battesimo. Questa scelta è arrivata dopo tanti anni di studi con diversi pastori; il percorso di approfondimento della parola del Signore si è concluso con la past. Rebecca Gaisie che è scesa nelle acque battesimali con lei. Osservando tutte le norme di sicurezza riguardo il distanziamento sociale, erano presenti amici che non avevano mai assistito a una cerimonia del genere e molti fratelli e sorelle di chiesa che hanno visto crescere Anna Claudia. Abbiamo condiviso attimi molto emozionanti alla gloria del Signore.

 

 

[Foto pervenute dalla comunità in oggetto]

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