Sul podio dell’Orchestra ceciliana, commoventi arie e imponenti scene corali rendono l’oratorio di Mendelssohn una delle più impressionanti composizioni sacre del romanticismo. Già in una lettera del 1838 Mendelssohn scrisse: “Con Elia avevo pensato in realtà a un vero profeta (…), di quelli di cui avremmo nuovamente bisogno al giorno d’oggi, forte, zelante, probabilmente anche cattivo, arrabbiato e sinistro, in contrasto sia con la brutta gente della corte sia con la brutta gente del popolo, quasi in contrasto con il mondo intero e tuttavia sostenuto come da un paio di ali d’ angelo”.

Ne parlano Mario Calvagno e Carmen Zammataro.

Info: www.santacecilia.it

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