Cesare Zausa, studente della Facoltà avventista di Teologia, ci guida nel commento del libro biblico dei Proverbi. In questa puntata ci soffermiamo in particolare su alcuni versetti del capitolo 30:

  • “Parole di Agur, figlio di Iaché. Massime pronunciate da quest’uomo per Itiel, per Itiel e Ucal. Certo, io sono più ignorante di ogni altro, e non ho l’intelligenza di un uomo. Non ho imparato la saggezza, e non ho la conoscenza del Santo. Chi è salito in cielo e ne è disceso? Chi ha raccolto il vento nel suo pugno? Chi ha racchiuso le acque nella sua veste? Chi ha stabilito tutti i confini della terra? Qual è il suo nome e il nome di suo figlio? Lo sai tu? Ogni parola di Dio è affinata con il fuoco. Egli è uno scudo per chi confida in lui” (vv. 1-5);
  • “Ci sono quattro animali fra i più piccoli della terra, e tuttavia pieni di saggezza: le formiche, popolo senza forza, che si preparano il cibo durante l’estate; i conigli, popolo non potente, che fissano la loro abitazione nelle rocce; le locuste, che non hanno re, e procedono tutte, divise per schiere; la lucertola, che puoi prendere con le mani, eppure si trova nei palazzi dei re” (vv. 24-28).

Intervista a cura di Alessia Calvagno.

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