Nell’episodio descritto in Matteo 8:23-27, si coglie una metafora interessante, quella della vita: una sorta di navigazione. Il mare dell’esistenza è a volte calmo, a volte tempestoso, con imprevisti. Emerge, inoltre, l’elemento della paura. Si può avere paura ed essere vicino a Gesù?

Mario Calvagno e Carmen Zammataro ne parlano con Gianni Caccamo, pastore delle chiese avventiste di Bologna, Forlì e Modena.

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