Il pastore avventista Mihai Bumbar ci guida nella riflessione sul testo di Atti 16,25-28: «Verso mezzanotte, mentre Paolo e Sila stavano pregando e cantando inni al Signore, e gli altri prigionieri ascoltavano, all’improvviso ci fu un grande terremoto. La prigione fu scossa dalle fondamenta, tutte le porte si aprirono e le catene dei carcerati caddero a terra! Il carceriere, svegliatosi di soprassalto, quando vide le porte delle celle spalancate, pensò che i prigionieri fossero scappati e sguainò la spada per uccidersi. Ma Paolo gridò ad alta voce: “Non farlo! Siamo ancora tutti qui!”». Cosa ci insegnano questi versetti in merito al modo in cui possiamo tenere accesa la speranza anche in mezzo alle difficoltà della vita?

Intervista a cura di Alessia Calvagno.

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