Si può continuare a dialogare tra arabi ed ebrei e cristiani, si possono avere idee diverse su conflitti lontani e vicini, senza per questo creare distanze e indebolire amicizie? Non è una domanda retorica, la realtà di questi giorni (e di questi ultimi anni) ce lo insegna. Con il pastore Saverio Scuccimarri, decano della Facoltà avventista di teologia, prendiamo spunto da una lettera di un ascoltatore per riflettere su situazioni complesse a cui non è possibile sottrarsi, ma sulle quali è facile assumere posizioni viziate dal pregiudizio. 

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