Godere della vita significa amare ogni cosa che ci viene accordata in dono, e anche della natura. Eppure, ogni giorno dobbiamo condividere tante distorsioni e mortificazioni.

Se nemmeno due anni di pandemia mondiale sono riusciti a cambiare l'egoismo e l'oppressione che generano violenza, guerre, miserie, quale altra bomba può spezzare i cuori duri come la pietra o come il ferro?

Nel libro di Ezechiele, al capitolo 36, Dio ci promette un cuore nuovo uno spirito nuovo. Siamo disposti ad accoglierlo in modo da capire la vita e di permettere che sia gioia per tutti?

Mario Calvagno e Carmen Zammataro commentano il testo della riflessione di Paolo Todaro, pastore avventista.

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