Il Censis descrive i nostri giovani come «esuli in fuga», affermando che a loro appartiene «un dissenso senza più conflitti», che cioè essi dicono di no ma senza più lottare. Hanno perso la speranza di poter cambiare qualche cosa, non solo non credono più di poter avere il mondo nuovo che cantava Guccini, ma neppure di migliorare un po’ il mondo vecchio che stiamo lasciando loro. Il Censis continua parlando di «sonnambulismo» della nostra società, lamentando il fatto che essa è «precipitata in un sonno profondo del calcolo raziocinante».  Così si esprime il teologo Vito Mancuso in un suo recente intervento su La Stampa di Torino (4-12-20239. ne abbiamo parlato con il pastore avventista Nino Plano.

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