Il pastore avventista tirocinante Nicolò D’Elia ci guida nel commento del testo di Matteo 6:26,28-29: «Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? […] E perché siete così ansiosi per il vestire? Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro». In questi versetti, che ci spronano a osservare attentamente la natura, troviamo un invito a lasciare andare le preoccupazioni. In che modo Dio ancora oggi ci parla attraverso il creato?

Intervista a cura di Alessia Calvagno.

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