In questo articolo vogliamo valutare più da vicino le implicazioni dell’amore. In che modo l’amore ci aiuta, come ci influenza, come dovremmo mostrarlo a coloro che ci circondano e come dovremmo riceverlo?

Mădălina Caravețeanu – Anche quando siamo felici, pieni di speranza e di successo, non importa quanto abbiamo e non importa quanto in alto siamo riusciti a salire, sentiamo ancora il bisogno di avere qualcuno con cui condividere le nostre esperienze. Perché anche lassù, in alto, senza amore da ricevere e condividere, non siamo niente.

In 1 Corinzi 13, l’apostolo Paolo descrive con parole profonde cos’è l’amore e cosa significa in realtà la sua mancanza: “Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo. Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla. 3 Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente” (vv. 1-3).

L’amore è la base della vita. Sviluppo equilibrato, buone qualità di carattere, fiducia in se stessi, visione sana della vita, stabilità e relazioni armoniose… Tutto inizia dallo stesso punto: l’amore. E nessuno vuole rimanerne senza.

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Molto prima che cominciassimo a dare amore, qualcuno sopra di noi ce lo donò e poi ci mostrò come vivere nell’amore: “Dio, infatti, ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna” (Giovanni 3:16, Cei).

Dio ci ha già dato la più grande prova del suo amore e del suo desiderio di trascorrere l’eternità con noi. Il modo in cui Gesù ha vissuto sulla terra, la sua cura per gli altri, l’attenzione ai loro bisogni e l’aiuto, la pace e il conforto offerti a tutti coloro che ha incontrato, sono il miglior esempio di cosa significhi amore autentico.

Lo psichiatra Karl Menninger ha affermato che “l’amore cura le persone, sia quelle che lo offrono sia quelle che lo ricevono”.[1]

Le persone sposate di età superiore ai 65 anni hanno un’aspettativa di vita maggiore rispetto alle persone single della stessa età, e il rischio di mortalità quasi raddoppia nei primi tre mesi dopo la perdita del coniuge. I malati di cancro sposati hanno un rischio inferiore di morire di malattia rispetto ai malati di cancro non sposati, sebbene il risultato potrebbe anche essere dovuto a differenze nelle cure e ritardi della diagnosi.

In ogni caso, il rischio di mortalità dei vedovi è più alto per quasi tutte le cause di malattia, compreso cancro, infezioni e malattie cardiovascolari.[2] Altre scoperte scientifiche sottolineano che le persone che condividono amore e affetto sono in grado di ottenere cose che altrimenti sarebbero impossibili quando agiscono da sole. In questo senso, uno studio condotto su coppie e persone sole ha rivelato che i partner legati emotivamente dall’amore e dalla profonda empatia hanno ottenuto in alcuni test punteggi fino a otto volte superiori rispetto ai singoli.

L’ossitocina è conosciuta come “l’ormone dell’amore”. Il suo rilascio è associato alla nascita di un bambino, all’allattamento al seno, all’empatia, alla fiducia e alla costruzione di relazioni. Numerosi studi affrontano il ruolo protettivo che questo ormone ha nel nostro organismo. Alti livelli di ossitocina sono stati correlati con una più rapida guarigione delle ferite. L’ossitocina aiuta anche nella gestione del dolore cronico e nell’invecchiamento. Sembra che abbiamo a portata di mano dei rimedi naturali, come l’istinto di amarsi e prendersi cura l’uno dell’altro. Nella Bibbia possiamo ritrovare la stessa esortazione nel Vangelo di Giovanni: “che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri” (13:34).

Per definizione, un trauma comporta una rottura che provoca cambiamenti sia nel cervello sia nel corpo, e distrugge il proprio senso di sicurezza. Le sue conseguenze neuropsichiatriche spesso portano a comportamenti sociali disordinati, come l’evitamento e l’isolamento, che finiscono per danneggiare le relazioni interpersonali. Questi comportamenti sono caratteristici della depressione e della sindrome da stress post-traumatico.

L’ossitocina, che è coinvolta nell’attaccamento fisiologico e nei comportamenti di attaccamento psicologico necessari per la sopravvivenza della specie, mitiga gli effetti del trauma fisico e psicologico sul cervello e sul corpo. Coinvolta nel ristabilire il legame di attaccamento dopo una rottura, l’ossitocina può svolgere un ruolo estremamente importante, che ci consente non solo di sopravvivere ma anche di far fronte alle avversità della vita o alle esperienze traumatiche.[3]

C’è del vero nell’espressione “l’amore guarisce”. L’amore è profondamente biologico. Influenza la nostra salute e il nostro benessere. Un cuore spezzato o una relazione fallita possono influenzarci molto; il dolore sconvolge la fisiologia umana e può persino accelerare la morte. Senza relazioni d’amore, le persone non riescono a prosperare, anche se tutti gli altri bisogni fondamentali sono soddisfatti. Essere coinvolti in attività sociali ci aiuta a far fronte allo stress.

Le persone che hanno relazioni e un forte supporto emotivo sono più resistenti ai fattori di stress rispetto a coloro che si sentono isolati o soli. Anche le lesioni cerebrali guariscono più velocemente negli animali che vivono in gruppo, rispetto a quelli che vivono isolati. Gli effetti protettivi delle interazioni positive sembrano basarsi sullo stesso mix di ormoni che portano un messaggio biologico di “amore” in tutto il corpo.

Epilogo 
1 Corinzi 13 si chiude così: “Ora, dunque, queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l’amore” (v. 13).
Non è sempre facile amare. Forse siamo stati fortunati a essere cresciuti in un ambiente caldo e sereno dove l’amore abbondava, o forse non abbiamo avuto questa esperienza di vita positiva. Se non sappiamo o non ci è stato insegnato come amare, dobbiamo avere il coraggio, la saggezza e la responsabilità di chiedere aiuto e di imparare a condividere il dono più prezioso che rimane con le persone: l’amore.
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Note 
[1] Charles L. Ford e Larry J. Young, “Harnessing the Healing Power of Love”, in Trends in Molecular Medicine, vol. 27, n. 9, 2021, pp. 833-834.
[2] Ivi 
[3] Samata R. Sharma, Xenia Gonda et al., “What’s Love Got to Do with It: Role of Oxytocin in Trauma, Attachment and Resilience”, in Pharmacology & Therapeutics, vol. 214, 2020, articolo n. 107602.

(Mădălina Caraveţeanu perora la causa dell’amore, perché oltre a tutti i benefici psicologici e spirituali, ha il potere di guarirci).

[Fonte: st.network. Traduzione: V. Addazio]

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