Il pastore avventista tirocinante Alessandro Butera ci guida nel commento della parabola dei due figli: «”Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si avvicinò al primo e gli disse: ‘Figliolo, va’ a lavorare nella vigna oggi’. Ed egli rispose: ‘Vado, signore’; ma non vi andò. Il padre si avvicinò al secondo e gli disse la stessa cosa. Egli rispose: ‘Non ne ho voglia’; ma poi, pentitosi, vi andò. Quale dei due fece la volontà del padre?”. Essi gli dissero: “L’ultimo”. E Gesù a loro: “Io vi dico in verità: i pubblicani e le prostitute entrano prima di voi nel regno di Dio. Poiché Giovanni è venuto a voi per la via della giustizia, e voi non gli avete creduto; ma i pubblicani e le prostitute gli hanno creduto; e voi, che avete visto questo, non vi siete pentiti neppure dopo per credere a lui» (Matteo 21:28-32). È più importante agire o parlare? Cosa ci insegna Gesù attraverso questa parabola?

Intervista a cura di Alessia Calvagno.

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