Un modo unico e con caratteristiche distintive, quello con cui Luca affronta il discepolato. Mette in relazione la missione della chiesa col ministero di Gesù, ponendo così uno schema fondamentale. Scrive che Cristo andò sulla montagna “per pregare” e precisa che passò tutta la notte a pregare il Padre. In questo modo, vuole porre l’accento con forza sull’importanza dell’avvenimento. L’appartarsi, la notte di preghiera, la localizzazione sulla montagna non mancano di simbolismo, conferiscono alla chiamata e alla scelta il valore ufficiale di un’investitura. Gesù ha inviato in missione i dodici e i settanta. I settanta siamo anche noi. La chiamata è rivolta a ogni credente per aiutare gli altri portando la buona notizia della salvezza di Gesù.

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano il pastore Francesco Mosca, direttore del mensile “Il Messaggero Avventista” e Vicepresidente della Federazione delle Amicizie ebraico-cristiane in Italia.

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