Dopo la Pentecoste di sangue in Nigeria e le recenti profonde divisioni che si sono verificate nella Chiesa ortodossa russa, è ancora possibile auspicare il dialogo ecumenico e interreligioso? Roberto Vacca lo ha chiesto a Erica Sfredda, presidente del SAE, Segretariato Attività Ecumeniche, un'associazione interconfessionale di laiche e laici per l'ecumenismo e il dialogo a partire dal dailogo ebraico-cristiano. 

La seconda parte dell'intervista verte sulla sessione estiva del SAE: infatti dal 24 al 30 luglio si svolgerà ad Assisi la 58a Sessione di formazione ecumenica dal titolo "In tempi oscuri, osare la speranza. Le parole della fede nel succedersi delle generazioni". Il tema della comunicazione della fede tra le generazioni verrà quest’anno approfondito con una particolare attenzione al  difficile tempo di cambiamento in atto: quali parole di speranza sappiamo trasmettere?

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