Il piano Colao come metafora di un altro piano di rinascita più grande ed eterno!

Il piano Colao come metafora di un altro piano di rinascita più grande ed eterno!


Questa settimana l’intervista di Mario Calvagno al pastore avventista Daniele Benini sull’attualità prende spunto dall’incipit dell’articolo di Roberto Perotti su “La Repubblica” dell’8 giugno 2020 dal titolo “Conte e il piano Colao: quattro montagne da scalare”.
Citiamo testualmente: “Il piano Colao è un documento per molti versi impressionante. Per la prima volta si mettono nero su bianco una serie di proposte concrete e organiche per rivoltare l’Italia come un calzino”.

Benini, dopo aver risposto ad alcune domande sul tema, commenta anche il testo biblico di Romani 8:31-35, dove Paolo di Tarso, fra l’altro, scrive: “(…) Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Dio non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi; perciò, come potrebbe non darci ogni cosa insieme con lui? (…)”. Questo è il piano di salvezza per grazia, mediante la fede in Gesù, che Dio propone a tutta l’umanità. E’ il piano che rivoluziona la vita di ciascuno; il piano per eccellenza, definitivo, eterno!

Foto: Public Co da Pixabay

Il razzismo ha ancora cittadinanza fra noi

Il razzismo ha ancora cittadinanza fra noi


Un capitano in pensione della polizia di St. Louis, in Missouri, è stato ucciso durante i saccheggi in cui sono degenerate in questi giorni le proteste contro la morte dell’afroamericano George Floyd a Minneapolis, dopo che un poliziotto gli ha premuto il ginocchio sul collo mentre lo arrestava.
Il razzismo e la violenza hanno ancora cittadinanza fra noi, in tutti i paesi e anche in Italia. Cosa si può fare per cambiare direzione?

Paolo Apostolo ci dà delle indicazioni: “Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è qui né Giudeo né Greco; non c’è né schiavo né libero; non c’è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù. Se siete di Cristo, siete dunque discendenza d’Abraamo, eredi secondo la promessa (Galati 3:27-29).

Intervista di Mario Calvagno al pastore avventista Daniele Benini.

Foto: ID 184804829 © Arienne Davey | Dreamstime.com

Coronavirus. Alla ricerca della felicità

Coronavirus. Alla ricerca della felicità


Nel tempo del Covid19 la felicità è il corso gratuito online della Yale University dal titolo “The Science of Well Being” della psicologa Laurie Santos.
Il boom di iscrizioni è avvenuto, come scrive Federica Maccotta su wired.it, proprio nel periodo pandemico con un incremento del 295% da dicembre 2019 al 26 marzo 2020 secondo quanto dichiara Yale.
Nel primo ciclo, nella primavera 2018, le iscrizioni erano state quasi 1200; comunque un record assoluto, mai raggiunto fino a quel momento in oltre 300 anni di storia dell’università.
La sera del 26 marzo 2020, stando alla BBC, 1,3 milioni di persone si erano iscritte al corso online. Mentre veniva completato l’articolo su Wired, la mattina del 31 marzo (quindi solo cinque giorni dopo), il contatore segnava quasi 1,7 milioni. Al 26 maggio 2020, giorno in cui mandiamo in onda il programma, al corso sono iscritti circa 2.600.000 “studenti”. Questi numeri vorranno pur dire qualcosa…

Mario Calvagno ha intervistato il pastore avventista Daniele Benini per avere un suo commento.
Perché tanto bisogno di felicità? L’apostolo Paolo ci dà un consiglio importante su come raggiungerla: “…il regno di Dio non è mangiare e bere, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo” (Romani 14:17).

Foto: news.yale.edu/

Lo dicono gli scienziati: la preghiera può dare una spinta positiva alla salute mentale!

Lo dicono gli scienziati: la preghiera può dare una spinta positiva alla salute mentale!


L’articolo di Paolo Valentino sul Corriere della Sera del 19 maggio 2020, basato su quello di Elisabeth Bernstein sul Wall Street Journal, riporta diverse ricerche scientifiche che comprovano l’efficacia della preghiera nel produrre effetti misurabili in chi la pratica costantemente considerando Dio come “un partner o un collaboratore”.

Se ci si rivolge a Dio “immaginando una conversazione a cuore aperto con qualcuno con cui non si è parlato da tempo”, la preghiera “può calmare il sistema nervoso, rendere meno reattivi alle emozioni negative e meno arrabbiati” dice, fra gli altri, David H. Rosmarin, direttore dello Spirituality and Menthal Health Program del McLean Hospital di Belmont, Massachusetts.

Mario Calvagno ha intervistato sull’articolo il pastore avventista Daniele Benini, che nelle sue risposte ha commentato anche un importante consiglio di Gesù: “…tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa” (Matteo 6:6).

Foto di: Reenablack da Pixabay_

L’ostilità feroce degli hater contro Silvia/Aisha e il suo velo islamico

L’ostilità feroce degli hater contro Silvia/Aisha e il suo velo islamico


“Dal tripudio all’odio: contro Silvia Romano è il momento del branco” è il titolo dell’articolo che commentiamo questa settimana nella rubrica delle news.

Già l’incipit dell’articolo di Michela Marzano su “La Repubblica” di lunedì 11 maggio 2020 ci racconta di una situazione impressionante: “Dalla gioia all’odio, dalla commozione agli insulti: sui social, in poco meno di 48 ore, il ritorno in Italia di Silvia Romano è diventato oggetto di scherno, di volgarità, di tifoserie contrapposte, di fango e vomito”.

Mario Calvagno ha intervistato sul tema il pastore avventista Daniele Benini che ha aggiunto un breve commento sul Vangelo di Matteo 5:41-48 dove Gesù ci esorta ad amare non soltanto chi la pensa, e si comporta, diversamente da noi, ma perfino i nostri nemici.

Covid19, Amazon Prime TV e Bibbia. Un “Upload” eterno in piena libertà

Covid19, Amazon Prime TV e Bibbia. Un “Upload” eterno in piena libertà


Questa settimana lo spunto per la consueta intervista di Mario Calvagno al pastore avventista Daniele Benini su una notizia interessante, nasce dall’articolo di Gabriele Romagnoli su “La Repubblica” di mercoledì 6 maggio 2020.

Il tema descritto riguarda “Upload”, serie TV fantascientifica di Amazon Prime, in cui chi sta per morire viene “caricato” (da cui l’Upload del titolo) in una realtà virtuale alternativa. Le limitazioni che ne conseguono sembrano avere qualche attinenza con noi, oggi, come commenta Romagnoli.

Ma la fantascienza viene superata non solo dalla nostra realtà da Covid19 ma anche dal futuro che attende l’umanità, in cui i credenti in Gesù, dopo la resurrezione dei morti, vivranno eternamente in una situazione oggi inimmaginabile muovendosi in “nuovi cieli e nuova terra”.
Parlano chiaro le descrizioni fatte dai profeti biblici Giovanni (Apocalisse 21:4) e Isaia (Isaia 65:25).

Foto: ID 21454957 © Dirk Ercken | Dreamstime.com

Il Covid-19 ci può dare saggezza?

Il Covid-19 ci può dare saggezza?


“Stamattina sono tornato sul tetto a guardare il mondo. Il sole sorgeva su un mare grigioverde arato dal vento. Erano anni che non vivevo una simile bellezza. La Terra respirava, gioiva del giusto tempo sabbatico. E lì mi sono chiesto: saprò tornare alla normalità? Oppure è la normalità il problema?”
Paolo Rumiz nel suo articolo dal titolo “E se non sapessi ritornare alla normalità?” per la rubrica “Robinson – Diario dalla quarantena” su “La Repubblica” del 27 aprile 2020.

Da queste parole abbiamo preso spunto questa settimana con il pastore avventista Daniele Benini.

L’emergenza coronavirus ci può trasformare in meglio? Può insegnarci alcune cose sulle quali finora non avevamo posto la nostra attenzione? Possiamo sfruttare questa occasione negativa per migliorarci e diventare più saggi?

Salomone scrive in Ecclesiaste 3:1-9 alcuni concetti che possono aiutarci a comprendere la vera essenza della vita.

Intervista di Mario Calvagno

Foto: ID 152154744 © Serturvetan | Dreamstime.com

Covid-19. “Garden-therapy” ma anche “Soul-training” per il nostro benessere

Covid-19. “Garden-therapy” ma anche “Soul-training” per il nostro benessere


Nell’intervista di Mario Calvagno al pastore avventista Daniele Benini alcune considerazioni che prendono spunto dall’articolo di Irma D’Aria dal titolo “Garden-therapy, coltivare fa bene alla salute” su “La Repubblica” del 21 aprile 2020.
Dinanzi alla difficoltà di fare esercizio fisico rinchiusi in casa a causa del coronavirus, l’articolista riporta alcuni risultati scientifici che evidenziano come il contatto con la terra rafforzi il nostro sistema immunitario. Dedicare mezz’ora al giorno alla coltivazione dell’orto o anche soltanto a un vaso di fiori alla finestra, è una scelta che può risultare a vantaggio del nostro benessere fisico, morale e spirituale. L’apostolo Paolo dà importanza all’allenamento del corpo, ma in 1° Timoteo 4:6-9 ci incoraggia maggiormente ad “allenarci” ogni giorno all’amore e alla conoscenza di Dio attraverso la lettura della Bibbia, la preghiera, la comunione. Questa pratica ci garantisce la vita quaggiù e ci dà la promessa della vita futura.

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Dopo il coronavirus, come saremo?  “Ognuno diventa quello che è”

Dopo il coronavirus, come saremo? “Ognuno diventa quello che è”


Nell’intervista di Mario Calvagno al pastore avventista Daniele Benini alcune considerazioni che prendono spunto dall’articolo di Michele Serra dal titolo “Come saremo? Come già siamo” su “La Repubblica” del 13 aprile.
Oggi nell’ambito dello sviluppo di questa pandemia che ha sconvolto l’esistenza umana del pianeta, noi diventeremo quello che già siamo, con i nostri dolori e le nostre paure.
Quando inizierà la fase 2 e anche la fase 3, nulla tornerà mai come prima. Avremo difficoltà a entrare nel nuovo ordine di cose, non tanto di idee ma di stile di vita, perché non ci si rende conto che quello che è successo è qualcosa che ha sconvolto il vivere sociale come noi avevamo già sconvolto la natura e i suoi equilibri.
La spiritualità, il rapporto con noi stessi, c’entra molto con il nostro vivere sociale. L’apostolo Paolo ci offre una possibile soluzione e ci esorta a comprendere che il credente in qualsiasi latitudine del pianeta si trovi, ha il privilegio di una prospettiva della vita osservata da un’angolatura diversa, che lo aiuta a vivere in un modo nuovo: “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove” (2 Corinzi 5:17).
Si può riuscire a vivere serenamente il presente carichi di fiducia per il domani. E’ una sfida per il credente vivere l’esperienza della metanoia, della trasformazione, del cambiamento, in base a quello che è successo e che succederà.

Foto: ID 125611514 © Sezamnet | Dreamstime.com

Dopo il coronavirus, come saremo?  “Ognuno diventa quello che è”

Dopo il coronavirus, come saremo? “Ognuno diventa quello che è”


Nell’intervista di Mario Calvagno al pastore avventista Daniele Benini alcune considerazioni che prendono spunto dall’articolo di Michele Serra dal titolo “Come saremo? Come già siamo” su “La Repubblica” del 13 aprile.
Oggi nell’ambito dello sviluppo di questa pandemia che ha sconvolto l’esistenza umana del pianeta, noi diventeremo quello che già siamo, con i nostri dolori e le nostre paure.
Quando inizierà la fase 2 e anche la fase 3, nulla tornerà mai come prima. Avremo difficoltà a entrare nel nuovo ordine di cose, non tanto di idee ma di stile di vita, perché non ci si rende conto che quello che è successo è qualcosa che ha sconvolto il vivere sociale come noi avevamo già sconvolto la natura e i suoi equilibri.
La spiritualità, il rapporto con noi stessi, c’entra molto con il nostro vivere sociale. L’apostolo Paolo ci offre una possibile soluzione e ci esorta a comprendere che il credente in qualsiasi latitudine del pianeta si trovi, ha il privilegio di una prospettiva della vita osservata da un’angolatura diversa, che lo aiuta a vivere in un modo nuovo: “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove” (2 Corinzi 5:17).
Si può riuscire a vivere serenamente il presente carichi di fiducia per il domani. E’ una sfida per il credente vivere l’esperienza della metanoia, della trasformazione, del cambiamento, in base a quello che è successo e che succederà.

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Coronavirus. Ѐ tempo di Pasqua, lo dice Conte. E la Bibbia cosa insegna?

Coronavirus. Ѐ tempo di Pasqua, lo dice Conte. E la Bibbia cosa insegna?


Il presidente del Consiglio, nel suo ultimo intervento, ha parlato della Pasqua imminente come spunto per una rinascita. Ha fatto appello ai credenti, porgendo però il destro anche ai laici. La politica spesso usa immagini ed episodi biblici in maniera contestuale e Conte ha richiamato un episodio storico che ha un significato anche per noi che viviamo all’epoca del Covid-19. Pasqua, passaggio, liberazione, oggi non significa ripiegarsi sulla situazione che ci impone di vivere nelle nostre case, nelle nostre famiglie, ma significa riappropriarsi degli elementi essenziali. La presenza di Dio non si manifesta in piazza o nei luoghi pubblici, ma nell’intimità.

L’apostolo Paolo in 1 Corinzi 5:6-8 afferma. “Il vostro vanto non è una buona cosa. Non sapete che un po’ di lievito fa lievitare tutta la pasta? Purificatevi del vecchio lievito, per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata. Celebriamo dunque la festa, non con vecchio lievito, né con lievito di malizia e di malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità”. Il Covid-19 ci ha sbattuto in faccia l’arroganza di questa nostra umanità. Pensavamo di avere il controllo di tutto e improvvisamente ci rendiamo conto di essere impotenti. La Pasqua diventa allora passaggio dall’arroganza agli azzimi di sincerità. La verità è Cristo, nostra Pasqua.

Intervista di Mario Calvagno al pastore avventista Daniele Benini.

Il coronavirus ci salverà dall’inquinamento?

Il coronavirus ci salverà dall’inquinamento?


Nell’intervista di Mario Calvagno ascoltiamo il commento del pastore avventista Daniele Benini sull’articolo di Repubblica del 31 marzo 2020 a firma di Sandro Iannaccone, dal titolo Inquinamento: cala il biossido d’azoto, ma i venti portano le polveri sottili.
Qual è la situazione dell’inquinamento mondiale ed europeo ai tempi del coronavirus? Considerato che alcune restrizioni imposte hanno creato beneficio per l’inquinamento atmosferico, è importante capire che bisogna ridurre alcuni elementi frutto del progresso per mettere il sistema terra nella condizione di vivere in misura più sana ed equilibrata.
Nel libro di Isaia, il profeta prospetta la vita sulla terra alla fine dei tempi e dice, in alcuni passi, che “…gli altolocati languono e la terra è profanata dai suoi abitanti perché hanno trasgredito le leggi e derubato il pianeta terra…” (Isaia 24: 4-12). Quando torneremo alla normalità, sapremo fare tesoro dell’esperienza di questo periodo? O il traffico aumenterà perché si usano i mezzi propri per paura di infettarsi in quelli pubblici? Dopo il Covid-19 rispetteremo il pianeta terra?

Foto di Ralf Kunze da Pixabay

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