L’Altrobinario: Global Youth Day 2019

L’Altrobinario: Global Youth Day 2019


In occasione del “Global Youth Day“, manifestazione promossa dai giovani avventisti che si terrà sabato 16 marzo 2019 in varie città italiane e del mondo,  Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno intervistato Luca Faedda, pastore della chiesa avventista di Firenze. Il tema scelto per quest’anno dalla chiesa avventista italiana è quello delle dipendenze, in particolare la dipendenza dal gioco d’azzardo.

Tre minuti per decidere

Tre minuti per decidere

Maol – Marius Capota, giovane romeno di famiglia avventista, è stato indossatore e modello per le più prestigiose case di moda (Versace, Gucci, Dolce & Gabbana, Vivienne Westwood, Galliano, Etro, ecc.). A un certo punto si è reso conto di aver perso la direzione in un mondo che lo portava a continui compromessi con la sua coscienza e ad assumere abitudini negative per la sua vita. Per ritrovare se stesso ha dovuto fermarsi e capire quale direzione prendere.

Il suo percorso di conversione lo ha riportato a leggere la Bibbia, a ritrovare e riscoprire i valori e i principi ricevuti dalla sua famiglia e l’importanza del sabato.  Poi la scelta se continuare la carriera in ascesa nel mondo della moda o seguire la sua coscienza. Ha deciso di scegliere Dio e ora studia teologia presso la Facoltà avventista di Cernica, in Romania. Recentemente ha raccolto la sua esperienza in un libro intitolato Trei Minute (Tre minuti), dove racconta la sua lotta per i valori, la loro realizzazione e il successo autentico.

La rivista Respiro.ro lo ha intervistato. Pubblichiamo un estratto.

Domanda: Perché pensi che l’aspetto esteriore sia così importante oggi? Perché il «packaging» è più prezioso del contenuto?
Marius Capota: Penso che ci piaccia identificarci con le persone belle. Siamo attratti dalla bellezza e inevitabilmente, quando vediamo una pubblicità o un cartellone con una persona attraente ci identifichiamo. Creiamo nella nostra mente un’immagine piacevole di noi stessi, che ci fa sentire a nostro agio, anche se sappiamo che la realtà è molto diversa. Ci piace vivere nell’immaginazione, rifugiarci in un mondo confortevole. Ironia della sorte, ciò che si vede sui cartelloni pubblicitari non rispecchia fedelmente la realtà. Spesso, anche il modello che posa è sorpreso dal risultato finale dell’immagine modificata. Dobbiamo essere radicati nella realtà, e la realtà è che non siamo perfetti. Anche i modelli non sono perfetti.

Domanda: Gli indossatori, che hanno caratteristiche fisiche invidiate, sono più felici delle cosiddette persone «normali»?
M.C.: Si potrebbe pensare che siano più felici. Ma questa felicità non è autentica. È un qualcosa di superficiale che nutre l’ego e porta a un atteggiamento arrogante. L’egoismo non porta felicità. Se ripenso al mio livello di felicità, posso dire che non ero troppo felice. La tua bellezza è praticamente relativa a ciò che lo stilista ha bisogno per rappresentare le sue creazioni. Nell’ambito della moda, sebbene tutti siamo considerati «belli», siamo scelti secondo criteri diversi.

Domanda: Di recente hai pubblicato un libro dal titolo Tre minuti. Cosa vuol dire?
M. C.: Il titolo indica il punto culminante del libro, i tre minuti più intensi che ho vissuto nella mia vita. Ero seduto nell’ufficio del direttore, davanti a una decisione estremamente difficile. [Doveva scegliere se firmare o no un contratto molto importante per la sua carriera. ndt] La mia manager mi ha dato tre minuti di grazia, tre minuti di riflessione. Avevo la mente in subbuglio. In quel momento ero in guerra con me stesso e con Dio. La coscienza mi diceva una cosa ma io volevo qualcos’altro. Tre minuti per prendere una decisione! Ma sono bastati per riconnettermi con il periodo in cui ho riorganizzato la mia vita e in cui ho trovato i miei veri valori. Mi hanno dato la forza di rifiutare l’offerta strabiliante della manager.

Domanda: Quanto è importante ascoltare la coscienza e cercare di rispettare gli standard morali che hai scelto?
M. C.
: È molto importante! Se ascolti la tua coscienza, puoi dormire sonni tranquilli! Se combatti seguendo la coscienza… vinci. Inizialmente, quando ho lasciato l’ufficio del direttore, mi sono rammaricato del mio rifiuto. L’offerta di un brillante futuro era davvero allettante. Ma un pensiero ha immediatamente messo a tacere questo sentimento: la realizzazione vera avviene di fatto senza compromessi.

Domanda: Per un giovane, quanto è forte la necessità di guadagnare denaro?
M. C.: Ho iniziato a sentirne l’esigenza al liceo. Non è sufficiente avere buoni risultati, devi raggiungere un determinato livello nella società, e a un certo punto il denaro diventa un fattore importante per i ragazzi, un fattore motivante. Ho scelto il lavoro di modello per soldi. La maggior parte dei giovani sceglie la propria carriera per denaro, e questo è un grosso errore. Dovremmo scegliere la nostra carriera per passione e i soldi arriveranno da soli. Oggi, è così pressante il fattore finanziario che diventa un’ossessione. Non si vedono altre possibilità se non quelle che si tradurrebbero in denaro e spesso si è tentati di procurarselo nel modo più semplice possibile, ad esempio con il gioco d’azzardo, come io stesso sono stato tentato al liceo. Fortunatamente, non sono caduto nella dipendenza.

Domanda: Denaro e fama vanno di pari passo?
M. C.: Da modello, cominciavo a sentirmi un po’ famoso, ma non guadagnavo molti soldi. Era più una fama falsa e immaginaria, perché apparivo sui cartelloni pubblicitari. In realtà fare il modello in sé non porta fama, perché non contribuisci in nulla al bene del mondo, ma sei solo un manichino, un mezzo attraverso il quale le altre persone ricevono applausi. Sei una faccia senza nome. È strano, ma nessuno conosce il tuo nome perché non è importante. Solo i fotomodelli che vanno lontano hanno il privilegio di avere una reputazione, ma arrivarci è molto difficile, quasi impossibile. Ci sono pochissimi posti e la competizione è feroce. Non ci sono molti contratti da centinaia di migliaia di euro, quindi per arrivarci, oltre a un sacco di lavoro e compromessi, c’è anche il fattore «fortuna».

Domanda: Cos’è per te il successo?
M. C.: Il successo per me è poter realizzare ciò a cui sto puntando, e poi rendermi conto che ciò che ho realizzato è andato oltre le mie aspettative. Ci sono molti modi in cui la società cerca di renderti schiavo, offrirti concetti di vita errati, ma leggendo la Bibbia sono diventato libero. Per me successo è vedere i problemi delle persone e aiutarle al meglio possibile. Invece, il mondo generalmente vede il successo come il punto più alto che si possa scalare, quindi diventare superiore agli altri e procurarsi beni che sembrano dare rango, status, prestigio.

Domanda: Vedi qualche differenza tra successo egoistico e successo altruistico?
M. C.: Un esempio classico è quello del giovane che va a lavorare all’estero per guadagnare abbastanza soldi da permettersi una vacanza in posti esotici, poi scattare delle foto e postarle su Instagram o Facebook. Questo è il successo dei social media, un successo che si riduce alla popolarità, ma in realtà non offre nulla in termini di qualità. Come se il successo fosse nel numero di «Mi piace» ricevuti su una foto. Alcuni giovani pensano che il successo sia la notorietà su Instagram o Facebook, ma se ci pensi, in realtà vivi in un mondo virtuale in cui non contribuisci a nulla di utile e che non somiglia a nulla della vita reale. Spegni il computer o il telefono e ti ritrovi tra quattro pareti, con il senso di insoddisfazione. Il successo autentico sarà raggiunto solo quando contribuisci a qualcosa di utile per la società.

Domanda: Hai mai «giocato con il fuoco»?
M. C.: Ho spesso provato la sensazione di giocare con il fuoco. Il fuoco è attraente, scintillante, ti incuriosisce, ti attrae. Si tratta di giocare con qualcosa che sai ti può bruciare, ma ti piace il calore che emana da breve distanza. È esattamente come mi sentivo dopo aver bevuto il primo bicchiere di un drink alcolico. Sapevo che era dannoso, ma ho voluto provarlo. Poi è stato molto più facile accettare un altro bicchiere e un altro ancora dai miei cosiddetti amici. È così che sono arrivato a «maneggiare il fuoco». Ma a un certo punto, non importa quanto diventi esperto, il fuoco è fuoco e ti svegli che sei bruciato. Sto facendo un parallelo con il compromesso morale. Inizia con qualcosa, con un drink alcolico, magari con droghe o altre cose, e poi devi andare avanti con quantità crescenti per soddisfare i tuoi desideri interiori. Quindi, prima di rendertene conto, cadi preda della dipendenza.

Domanda: Concludendo, se dovessi dare un consiglio a un adolescente o a un giovane, quale sarebbe?
M. C.: Leggi [la Bibbia] tutti i giorni. Medita e cerca di applicare i principi che hai letto. Riferendomi alla mia esperienza, posso dire che bastano solo tre mesi per cambiare radicalmente il proprio modo di pensare grazie allo studio. Ma prima hai bisogno di tre minuti per prendere la decisione giusta!

 

Guarda il video su Tre minuti di Marius Capota

 

 

[Foto 1: modelmamagement.com. Foto 2: chiesa in Romania. Foto 3: attività sociale dell’Università avventista di Cernica]

Erasmus+ a Piazza Armerina

Erasmus+ a Piazza Armerina

 

Dag. K. Pontvik – Adra Italia partecipa al programma europeo Erasmus+ (Learning Mobility of Individuals), in collaborazione con Adra Serbia, per promuovere un progetto di mobilità giovanile dedicato a ragazzi dai 18 ai 26 anni.

Il progetto coinvolge gruppi di giovani provenienti dai Paesi europei per un periodo che va dai 5 ai 21 giorni, durante i quali vengono affrontati temi di rilevanza europea attraverso metodi di educazione non formale. Il focus del nostro incontro prevede «il coinvolgimento giovanile contro la discriminazione».

L’incontro si terrà dal 19 al 27 marzo, a Vallegrande, in Sicilia, e metterà insieme 30 giovani di sei diverse nazionalità. I posti disponibili per l’Italia sono quattro.

Durante i giorni che trascorreremo insieme ci saranno diversi workshop, meeting e attività informali per lavorare sulla tematica. L’obiettivo è aumentare la consapevolezza dei diritti dei giovani, responsabilizzarli a riconoscere e contrastare la discriminazione, invitarli a rivolgersi alle istituzioni competenti per cercare rimedi legali o altre soluzioni.

Alla fine del progetto i partecipanti prepareranno un opuscolo per la promozione della non- discriminazione e tolleranza.

Se vuoi partecipare invia una email all’indirizzo d.pontvik@adraitalia.org entro il 9 febbraio, con oggetto «Erasmus+» e una breve descrizione personale e motivazionale alla partecipazione.

Maggiori informazioni sono sul sito https://adraitalia.org/progetto-erasmus-scambio-di-giovani/

A tu per tu con Noemi Di Segni 24-1-19

A tu per tu con Noemi Di Segni 24-1-19


In questa puntata dedicata alla Giornata della memoria abbiamo intervistato Noemi Di segni presidente dell’Unione delle Comunità ebraica in Italia, la quale ci ha presentato gli obiettivi dell’Ente e il tema di quest’anno della memoria: donne a e giovani.
L’ebraismo non può essere visto solo in funzione della Shoah ma come una vita che si rinnova continuamente producendo cultura, dialogo, arte….

Roma Lungotevere – Ritiro spirituale dei giovani

Roma Lungotevere – Ritiro spirituale dei giovani

Gioia Giacchetti – Si è tenuto dal 23 al 25 novembre 2018, a Cori (LT), negli splendidi locali del «Circo della Farfalla», ex convento francescano, che ha ospitato i numerosi partecipanti. Il tema, «Qual è il mio posto nel piano di Dio», è stato trattato dall’ospite, past. Gianfranco Irrera, che ci ha guidati in momenti di spiritualità, convivialità, preghiera e attività di gruppo molto intensi. Abbiamo compreso cosa vuol dire nel quotidiano saper «cogliere l’attimo» nel testimoniare al prossimo l’amore di Cristo, e i suoi piani non solo nelle nostre vite, ma anche in quelle di coloro con i quali Dio ci mette a contatto; tutto questo ricordando costantemente che «la nostra cittadinanza è nei cieli» (Fl 3:20). È quello il nostro posto nel piano di Dio: vivere un’eternità con lui.

Campo Sud. Formazione per la Scuola del Sabato bambini, ragazzi e giovani

Campo Sud. Formazione per la Scuola del Sabato bambini, ragazzi e giovani

 

Mariarosa Cavalieri/Ignazio Barbuscia – Sei un animatore della Scuola del Sabato (SdS) bambini (0-13 anni), ragazzi (14-17), giovani (18-35)? La SdS è importante, crea comunità, appartenenza, dialogo, identità, conoscenza e molto altro. Aggiungi tu qualcosa alla lista e non mancare al Mib Day del Campo Sud più vicino alla tua chiesa, che durerà una giornata:

Sabato 19 gennaio, dalle 9.30 alle 17.00, presso la chiesa cristiana avventista di Napoli, in Via T. Campanella, 10. Saranno ospiti Francesca Marchese, Ignazio Barbuscia, Anna Cupertino e Mariarosa Cavalieri.
Cliccado qui, scarica la locandina e stampala per la bacheca della tua chiesa.

Sabato 26 gennaio, dalle ore 9.30 alle ore 17.00, presso la chiesa cristiana avventista di Bari, in via S. Quasimodo, 68. Saranno ospiti Francesca Marchese, Maria Barbuscia, Mariarosa Cavalieri.
Cliccando qui, scarica la locandina e stampala per la bacheca della tua chiesa.

 

Pisa – Sermone dei giovani

Pisa – Sermone dei giovani

 

Ilaria Bellio – Sabato 8 dicembre, il sermone è stato tenuto dai giovani sul tema «Essere o non essere sulla strada giusta», cioè come si fa a capire quali sono i piani di Dio per noi. Ognuno ha parlato di un personaggio diverso, biblico e non, che non sempre ha scelto la strada giusta. Paolo, Mandela e Colgate sono, ad esempio, persone che hanno scelto la strada giusta; mentre Hitler è uno di quei personaggi che ha scelto la strada del male. Il sermone è stato intervallato da diversi canti eseguiti dal coro. Nella conclusione, a proposito di come Dio ci guida nella strada del bene, è stato citato il versetto: «Io ho cercato l’eterno ed egli mi ha risposto e mi ha liberato da tutti i miei spaventi» (Salmi 34:4).

 

 

[Foto: Ilaria Bellio]

Rally dei giovani del Campo Nord

Rally dei giovani del Campo Nord

 

Dario Gentile – È stato l’evento del periodo autunnale per il Campo Nord, quello svoltosi l’8 e il 9 dicembre tra Milano e Como: lo Youth Rally 2018. Come gli altri anni, la scelta è ricaduta su un weekend di attività composto da un sabato insieme, con momenti di riflessione e arricchimento spirituale, e una domenica all’insegna del ludico, con un torneo di calcio e pallavolo misto.

250 giovani hanno partecipato all’evento, provenienti dalle comunità di Bergamo, Caravaggio, Sesto San Giovanni e dalle varie chiese di Milano: Baggio, brasiliana, Certosa, latinoamericana, Mirabello, romena.

Il sabato è iniziato con l’accoglienza all’arrivo nella chiesa evangelica di via Fleming, a Milano, in cui venivano distribuiti i sacchetti con la colazione e il programma; è proseguito con una presentazione di canti e momenti di riflessioni, che ha introdotto il tema «Relazioni all’interno della chiesa» e la condivisione in gruppi. Ogni gruppo, guidato da un responsabile e partendo da alcune immagini che rappresentavano in maniera diversa i modi di vivere le relazioni in chiesa, ha potuto scegliere una tematica tra quelle presentate dalla Scuola del Sabato settimanale, che più si avvicinava all’interesse dei ragazzi, per riflettere insieme.

La mattinata è stata chiusa dalla predicazione di Jose Luis Nunez, pastore di Sesto San Giovanni e responsabile dello staff GA dell’area nord. Dopo il pranzo, nel pomeriggio, Alessio Bellunato, della chiesa di Sesto San Giovanni, ha condiviso la sua esperienza e testimoniato i cambiamenti avvenuti nella sua vita grazie al vangelo. Si era reso conto di condurre uno stile di vita non a coerente con la sua fede e aveva deciso di cambiare, iniziando una nuova esistenza alla ricerca di equilibrio tra la fede e la realtà di tutti i giorni. L’ultimo atto della giornata è stata l’uscita insieme, con scopo la ricerca di una relazione con l’altro e alcuni sondaggi per facilitare il momento di approccio.

La domenica si è svolto il torneo di calcetto e beach volley misto, creato come ogni anno per favorire l’apertura di tornei e momenti ludici anche alle ragazze delle nostre chiese e non, che altrimenti si troverebbero a fare solo da spettatrici. Hanno partecipato 12 squadre e le regole principali sono state riprese dall’ultimo torneo, con il vincolo principale a calcetto. Infatti, per salvaguardare la partecipazione delle ragazze al gioco, si è scelto di rendere gli uomini solo dei supporti e di considerare validi soltanto i gol delle ragazze.

Il torneo ha visto la vittoria meritata della squadra di Bergamo su quella di Sesto A, dopo la doppia sfida a calcetto e a beach volley, con al terzo posto l’altra squadra di Sesto. Menzione speciale per  la squadra di Milano Baggio, premiata con il trofeo fair play, che, partecipando come fuori quota, ha rinunciato alla terza posizione conquistata sul campo, ed ereditata successivamente dai sestesi.

 

 

 

 

 

 

Milano Mirabello – Il credente e la tecnologia

Milano Mirabello – Il credente e la tecnologia

 

Jana Hajer – Sono ricominciate le attività dei giovani della nostra chiesa. Sabato 27 ottobre, appuntamento speciale con Veronica Addazio, giornalista professionista e vice direttore nazionale di Radio Voce della Speranza, che ci ha spiegato meglio la relazione tra il credente e la tecnologia. Un’occasione per parlare di uso responsabile della rete e dei social tanto frequentati e usati dai più giovani, in particolare. La nostra presenza sul web e il modo in cui agiamo o ci esprimiamo dice tanto di noi e ci offre la possibilità di essere discepoli 2.0, che rispettano l’altro, si confrontano con chi la pensa diversamente, usando le parole giuste e senza giudicare. L’incontro è stato interattivo e ha coinvolto il gruppo in attività pratiche.

 

 

[Immagini pervenute dalla comunità in oggetto]

 

 

“Oltre ciò che è dovuto”. L’educazione finanziaria a teatro

“Oltre ciò che è dovuto”. L’educazione finanziaria a teatro


“Oltre ciò che è dovuto” è il titolo della pièce teatrale che ha coinvolto giovedì 22 novembre 2018 i ragazzi dell’IISS Piaget-Diaz di Roma. In occasione del mese dell’educazione finanziaria – ottobre 2018 – la Fondazione Adventum ha commissionato all’Associazione Eleusis la stesura dello spettacolo sul tema dell’uso responsabile del denaro e del rischio usura.

L’obiettivo è stato quello di sensibilizzare i ragazzi delle scuole superiori su questi temi sempre più attuali, attraverso una modalità, quella del teatro, con cui è possibile parlare di rischio da sovraindebitamento/usura da un punto di vista, non solo cognitivo ma anche emotivo, esperienziale e interattivo.

Mario Calvagno e Carmen Zammataro hanno raggiunto telefonicamente il pastore avventista Franco Evangelisti, presidente Fondazione Adventum e Lavinia Monti, Dirigente Fondo prevenzione usura (Ministero Economia e Finanze). I due ospiti sono intervenuti su Radio Voce della Speranza nel corso di tutto il mese di ottobre 2018 nell’ambito della serie “Conta” su di me. Per riascoltare le puntate della rubrica, clicca qui.

(Foto di Alessia Calvagno)

A dicembre il ritiro spirituale dei giovani del Campo Centro

A dicembre il ritiro spirituale dei giovani del Campo Centro

Maol – «Dio nel mondo, del mondo?» è il tema del ritiro organizzato dai Ministeri Avventisti per la Gioventù (Mag) del Campo Centro. Dal 7 al 9 dicembre, i giovani si incontreranno a Casa «Tonino Bello», a Strabatenza di Bagno di Romagna (FC) per riflettere sulla parola di Dio, pregare, rivedere i vecchi amici e conoscerne di nuovi. Ospite per l’occasione è il past. Andrei Cretu, direttore del Campo Nord.

Per iscriversi bisogna compilare il modulo online (https://goo.gl/forms/O2vct1WTOKDghczf1) e inviare copia della ricevuta dell’acconto, all’email: g.a.campocentro@gmail.com entro il primo dicembre.

Scarica tutte le informazioni.

 

 

Siamo sempre connessi. Implicazioni sui rapporti familiari.

Siamo sempre connessi. Implicazioni sui rapporti familiari.


Vi proponiamo un incontro con il prof. Giuseppe Tomai, che si è svolto nella Chiesa avventista di Firenze il 20 ottobre 2018, sulle implicazioni familiari di un eccessivo utilizzo dei cellulari da parte dei giovani. Il prof. Tomai spiega i pericoli a cui vanno incontro i nostri figli, e quali possono essere i rimedi da utilizzare per tamponare questo fenomeno ormai dilagante nella nostra società. Cosa possiamo fare noi e cosa le istituzioni preposte? Dopo l’esposizione un dibattito con domande e risposte.

Il prof. Giuseppe Tomai è uno psicologo, psicoterapeuta e socio-formatore AICO a Firenze

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