Buon inizio del nuovo anno scolastico. Auguri dai direttori dei Dipartimenti Educazione e Gioventù

Buon inizio del nuovo anno scolastico. Auguri dai direttori dei Dipartimenti Educazione e Gioventù

Cari studenti, a breve inizierà un altro anno scolastico, con (tanta) voglia di fare meglio e finire bene.

L’altro giorno mi trovavo in cartoleria per fare degli acquisti. A un certo punto è entrata una ragazza con la sua mamma. Tirano fuori dalla borsa un foglio di carta e, rivolgendosi alla commessa, chiedono: “Sono arrivati tutti i libri della IV E?” Allora, mi sono ricordato per quanti anni della mia vita ho seguito questo rituale. E ora, che mi ritrovo a studiare per un nuovo corso di studi, anche io mi accingo a controllare la lista dei libri. Con la novità, questa volta, di ordinarli non più in cartoleria ma su Amazon!

E voi, avete controllato nello zaino della vostra vita se avete tutto il necessario? Mi permetto di segnalarvi alcuni ingredienti indispensabili:

– Fiducia, per dire a voi stessi che saprete farcela.

– Costanza, per non ridurvi all’estate prossima a recuperare qualche insufficienza.

– Piacevolezza, per essere sempre gentili e allegri con (tutti) i vostri compagni di classe.

– Rispetto, perché anche se l’insegnante dovesse essere (un po’) noioso è pur sempre il vostro educatore. A prescindere.

– Onestà, perché i voti che riceverete dovranno essere i vostri, e non quelli di qualcuno che, al posto vostro, ha fatto quel compito.

E ora, continuate voi a controllare lista, divertendovi a trovare altri ingredienti, speciali, unici, eccezionali, come anche voi potete esserlo, se ci credete.

Ringraziamo anche tutti quei membri di chiesa impegnati professionalmente nell’ambito educativo. Agli insegnanti, in particolare, rivolgiamo un ringraziamento per la passione e l’impegno nella formazione delle nuove generazioni, del loro contributo allo sviluppo intelligente, ma anche, laddove possibile, allo sviluppo di una coscienza morale che li renderà cittadini responsabili sia in questo mondo sia in quello che aspettiamo dall’alto.

Insieme a Ignazio, non ci rimane che augurarvi un buon inizio. Per tutti voi abbiamo pensato a un testo della Bibbia, che invita alla vera intelligenza da acquisire alla scuola di Dio: «Quando viene la superbia, viene anche il disonore; ma la sapienza è con gli umili» (Pr 11:2).

Roberto Iannò – direttore Dipartimenti Educazione e Ministeri Avventisti della Famiglia

Ignazio Barbuscia – direttore Dipartimento Ministeri Avventisti per la Gioventù

Buongiorno con l’Edicola RVS del 27 luglio 2018

Buongiorno con l’Edicola RVS del 27 luglio 2018


Claudio Coppini e Marco Zanini commentano con i loro ospiti alcuni articoli presenti sui giornali di oggi. Sono intervenuti il giornalista Alberto Galimberti, autore del libro: “E’ una chiesa per giovani?”; Raffaele Battista, docente di teologia alla Facoltà avventista di Firenze; Vittorio Fantoni, pastore avventista.

Tra gli argomenti affrontati: le parole del premier Conte, la strategia della paura del ministro Salvini, l’influenza delle fake news, le difficoltà dell’attuale generazione di giovani, il Tour de France.

Leggiamo insieme: “E’ una chiesa per giovani?”

Leggiamo insieme: “E’ una chiesa per giovani?”


In questo numero di Leggiamo insieme Roberto Vacca e Claudio Coppini intervistano il giornalista Alberto Galimberti, autore del libro: “E’ una chiesa per giovani? Proviamo ad ascoltarli“, ed. Ancora.

Dalla quarta di copertina del libro: “Chi sono i giovani? Quali desideri coltivano? La fede religiosa e la Chiesa hanno ancora un ruolo nella loro vita? La tesi che va per la maggiore disegna scenari apocalittici. I giovani di oggi sono nichilisti, sprecati e sdraiati. Disillusi su tutto, non credono più a nulla, assuefatti a un presente rattrappito, accartocciato su se stesso. Preludio di un futuro opaco, poco promettente. Ma è davvero così? Questo libro è un viaggio scandito dall’incontro di giovani impegnati, tra mille peripezie, a scovare il senso della propria esistenza, a non disertare il destino cui sono chiamati, coscienti che a volte le paure sono solo speranze in controluce. Armato di penna e taccuino, un loro coetaneo è andato a stanarli, in Italia e all’estero. Credenti e atei, studenti e lavoratori, sposati e conviventi. I giovani e il lavoro. I giovani e l’amore. I giovani e la morte. I giovani e la vocazione. I giovani e la Chiesa. Le sfaccettature di un poliedro, la cui immagine rifranta l’autore prova a restituire, fornendo una chiave di lettura aperta alla speranza. Con interviste a Alessandro D’Avenia, Franco Garelli, Chiara Giaccardi, Alessandro Rosina”.

Parma – Chiusura attività giovani 2018

Parma – Chiusura attività giovani 2018

 

Cristina Campisi – Sabato 9 giugno, si sono concluse le attività dei giovani della comunità. Il gruppo ha deciso di finire coinvolgendo la chiesa che, divisa in 7 squadre, ha seguito un percorso di dieci giochi (tra cui quelli con acqua), con relativo punteggio. La squadra che otteneva più punti vinceva. È stato bello passare una giornata cosi divertente con la chiesa e soprattutto giocare insieme alle persone con le quali non ci si ferma spesso a parlare. Abbiamo riso e giocato tantissimo, e soprattutto non sono mancanti i gavettoni d’acqua. Per concludere il sabato in bellezza, ci siamo fermati a mangiare la pizza, scherzando e ridendo insieme. È stato bello quando molti membri di chiesa hanno ringraziato i giovani per queste attività. Abbiamo anche salutato Inna Davidova nel suo ultimo giorno come responsabile GA.

[Foto credit: Inna Davidova]

 

 

Pillole da Rvs Conegliano

Pillole da Rvs Conegliano

Maol – Da qualche settimana un gruppo di giovani avventisti, capitanato dal past. Davide Mozzato, ha lanciato il progetto «Pillole».

Messaggero Avventista online: In che cosa consiste «Pillole»?
Davide Mozzato
: Piccoli video (dai quali è possibile ricavare brevi trasmissioni audio per le radio), piccoli contributi di qualche minuto di effervescenza spirituale-sociale-civica-umana.

Maol: Da cosa nasce questo progetto?
D. M.
: Dall’esigenza di comunicare e di sentirsi vivi e partecipi. Se è vero che la comunicazione parte non tanto da un’esigenza della gola ma dal sentire profondo, posso dire a nome di tutti, che ci siamo ascoltati ben bene e abbiamo sentito la chiamata, la vocazione.

Maol: Tutti chi?
D. M.: A Conegliano abbiamo una emittente Rvs. Siamo partiti dalla frustrazione di chi vi lavora con grande impegno affrontando le sfide difficili della gestione e della programmazione. Sono amici che hanno ancora miccia, malgrado tutto.

Maol: Avete riscontri?
D. M.: Comunicare a vuoto credo sia una cosa da svitati. La rete web ci dà la possibilità di misurare numericamente i nostri i interlocutori. Siamo appena partiti e non ci possiamo lamentare… Conegliano, la chiesa, ha un bacino di utenza di poche decine di orecchie e occhi; in due giorni dal varo della pagina Facebook, i nostri contributi sono già arrivati e visti da centinaia di utenti. Ne siamo felici, ma abbiamo stabilito un contratto tra di noi: il bilancio lo stileremo tra quattro anni. Fino ad allora vogliamo lavorare con entusiasmo senza curarci delle difficoltà inevitabili. Come diceva l’apostolo Paolo? “Guai se non evangelizzo”.

Maol: Qual è la pagina Facebook?
D. M.: Eccola: https://www.facebook.com/quotidianaeffervescenza/

 

Messaggio di fine anno scolastico

Messaggio di fine anno scolastico

Ormai manca poco, siamo agli sgoccioli. Ultimi giorni e poi: urrà è finita la scuola!!! Vacanze!!! Ma non per tutti… alcuni devono ancora fare un ultimo sforzo… gli esami… concentrare le ultime energie per chiudere l’anno o una parte del percorso scolastico per poi tuffarsi in una nuova avventura dopo l’estate. Ricordo che quando a 14 anni mi chiesero di fare la prima meditazione in chiesa era un venerdì sera. Il mio testo di riferimento era: «Del resto, figlio mio, sta’ in guardia: si fanno dei libri in numero infinito; molto studiare è una fatica per il corpo.» Ecclesiaste 12:14 NR06. Ho riletto quella meditazione qualche settimana fa. Diciamo che era la mia prima meditazione, che non avevo nemmeno i rudimenti di ermeneutica ed esegesi ed avevo 14 anni. L’obiettivo era quello dimostrare che: “anche la Bibbia ci dice che studiare troppo fa male e che nella vita ci sono cose ben più importanti”. Avevo 14 e non avevo 5 anni di teologia sulle spalle. Avevo ragione a pensarla così? Di fatto il testo biblico continua: «Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto per l’uomo» Ecclesiaste 12:15 NR06. Non fa una piega. Ma il testo biblico parla del “troppo” studio. Quel troppo sta per “veramente troppo”, per chi non fa altro che studiare, studiare, studiare. Non so se è il tuo caso ma ti confesso che non è stato il mio. Se ci pensi, studiare e conoscere le cose approfonditamente è l’unico modo per distinguere nella vita le cose vere dalle cose false. Non si tratta quindi di un esame, non è solo una licenza media o superiore, un diploma o una laurea, è molto di più.

Insieme a Roberto, ti auguriamo di concludere l’anno scolastico nel migliore dei modi, dando il massimo con la consapevolezza che c’è un ritorno nello studio che è utile nella vita anche se nell’immediato non te ne rendi conto. Dio sarà con te!

Ignazio Barbuscia – Direttore dei Ministeri Avventisti per la Gioventù
Roberto Iannò – Direttore Dipartimenti Educazione e Famiglia

PS. Per chi si sta diplomando, ricordatevi di consultare il bando di concorso per le tesine di maturità. Se vuoi saperne di più consultata il sito:http://educazione.uicca.it/documenti/concorsi/concorso-luna-e-sole/concorso-la-luna-e-il-sole-junior-2018

Parma – Visita del past. Robert Iosub

Parma – Visita del past. Robert Iosub

Inna Davidova – Sabato 19 maggio, la chiesa ha ospitato il past. Robert Iosub. Nella prima parte della giornata tutta la comunità è stata coinvolta. Durante il sermone, prendendo spunto dalla storia di Bartimeo, il cieco di Gerico, abbiamo riflettuto sull’importanza di chiedere a Dio né troppo né poco, ma tutto il necessario per poter servire gli altri. La seconda parte del sabato è stata dedicata ai giovani. Nell’incontro pomeridiano, il past. Iosub ha condiviso la sua esperienza. Ha raccontato come ha conosciuto Dio e in che modo questo incontro ha cambiato la sua vita. Abbiamo, quindi, meditato insieme sull’importanza delle scelte che facciamo.

(Foto credit: Inna Davidova)

 

 

Alcol dipendenti, un’emergenza sociale e sanitaria

Alcol dipendenti, un’emergenza sociale e sanitaria


All’interno de “L’Ornitorinco”, Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Emanuele Scafato, medico, direttore dell’Osservatorio nazionale alcol dell’Istituto superiore di sanità. Il tema della puntata è dedicato all’Alcohol Prevention Day 2018, l’evento organizzato dall’Istituto superiore di sanità il 16 maggio scorso, durante il quale sono stati presentati alcuni dei dati elaborati dall’Osservatorio nazionale alcol acquisiti e trasmessi dal Ministro della Salute nella Relazione annuale al Parlamento.

Sono circa 35 milioni gli italiani sopra gli 11 anni di età che consumano bevande alcoliche (20 milioni di uomini e 15 di donne); di questi più di 8,6 milioni (il 23,2% dei maschi e il 9,1% delle femmine) hanno una modalità del bere a rischio. Il dato più allarmante riguarda i minori (circa 800 mila) ai quali la vendita e somministrazione di bevande alcoliche sarebbe vietata sino ai 18 anni, e i giovani sino ai 24 anni di età (altrettanti), altrettanti giovani sino ai 24 anni di e gli anziani (2,7 milioni).

L’esposizione all’alcol è causa di circa 41 mila accessi nei Pronto soccorso, con diagnosi principale di abuso di alcol episodico, e di 57 mila ricoveri ospedalieri, il 42% dei quali ha come diagnosi principale una condizione alcol-correlata.

Perugia. Festa di primavera dei giovani del Campo Centro

Perugia. Festa di primavera dei giovani del Campo Centro


Marko Hromis
– Sabato 19 maggio, a Perugia, si è svolta la Festa di primavera dei giovani avventisti. L’evento, sul tema «Sfide e diritti delle seconde generazioni», ha ricevuto il patrocinio dalla Provincia. Una mattinata vissuta nel Centro Congressi «Aldo Capitini», con i contributi biblici e di rilevanza sociale sulla sfida della multiculturalità nell’integrazione comunitaria. Musica, video e interventi dei relatori dal palco hanno caratterizzato il programma interamente curato dal gruppo dei giovani di Perugia, che ha organizzato la Festa.

Nel pomeriggio, i circa 200 ragazzi presenti hanno riempito il centro storico, coinvolgendo la cittadinanza in alcune attività. Differenti generazioni, culture e realtà possono contribuire alla realizzazione di un Paese e di una Chiesa che non lascino indietro nessuno e che integrino e valorizzino le diversità.

(Foto credit: Kristina Kasap)

 

Parma – Ritiro spirituale Giovani e Compagnon

Parma – Ritiro spirituale Giovani e Compagnon


Inna Davidova
– Dal 20 al 22 aprile, abbiamo trascorso un bellissimo fine settimana a Tabiano Terme, la località scelta per il ritiro spirituale dei Giovani e dei Compagnon della nostra chiesa. È stato un week-end ricco di momenti spirituali, canti e preghiere, ma anche di divertimento e relax. L’ospite, il past. Giovanni Caccamo, ha scelto il tema «Il coraggio» di credere, di prendere le decisioni importanti, di cambiare. Ha preso esempi dalla Bibbia e dai giorni nostri per aiutarci a meditare sulle esperienze delle persone che hanno mostrato diversi tipi di coraggio e sono state in grado di cambiare non solo la loro vita, ma anche quella degli altri. È stata una bellissima esperienza che ha arricchito spiritualmente ognuno di noi.

(Foto credit: Inna Davidova)

 

Cagliari – Ritiro spirituale dei giovani

Cagliari – Ritiro spirituale dei giovani

Nicola Secci – I giovani della nostra chiesa si sono riuniti nelle splendide campagne di Castiadas, dal 4 al 6 maggio, per una serie di incontri sul tema «Il piano della salvezza». Al ritiro spirituale hanno partecipato oltre 20 giovani, uniti dal comune sentimento di lodare il Signore e studiare la sua parola. Abbiamo vissuto bellissimi momenti di comunione fraterna.

(Foto pervenuta dalla comunità in oggetto)

 

Niscemi – Settimana di preghiera Giovani e Compagnon

Niscemi – Settimana di preghiera Giovani e Compagnon


Giusy Carbè
– «Lascia che la fede sia più grande delle tue paure» è stato il motto della Settimana di preghiera dei Giovani e dei Compagnon della nostra chiesa, che ci ha accompagnato dal 19 al 22 marzo. Abbiamo vissuto momenti di riflessione e meditazione profonde, attraverso lo studio della parola e la preghiera. Ogni serata è stata organizzata dalle sezioni Giovani, Compagnon e Aisa del Dipartimento locale dei Ministeri avventisti per la Gioventù. Insieme abbiamo affrontato le paure, ricordandoci che con la fede e l’amore di Gesù possiamo essere più che vincitori!


(Foto pervenute dalla comunità in oggetto)

 

 

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