Parole al vento dal Veneto, un accento particolare sulle note e le notizie note o meno che mirano dritte al cuore delle orecchie che hanno fegato.
Le notizie oggi:
Scuola: Il Vangelo secondo Matteo Franco Di Manno e il Parco dei Frutti Dimenticati (1) Franco Di Manno e il Parco dei Frutti Dimenticati (2) Le società benefit crescono Disturbi alimentari e ruolo dei genitori Un tesoro nel cassonetto giallo
Geoffrey conduceva uno stile di vita frugale, vestiva in maniera dimessa e non aveva un’auto. Nessuno sapeva quanto fosse bravo a fare investimenti. Alla sua morte ha devoluto i suoi averi per quattro milioni di dollari alla sua cittadina, con l’intenzione di rimanere anonimo, anche se… Nel Vangelo di Matteo 6 leggiamo che quando si tratta di carità e beneficenza, non è necessario fare sfoggio delle proprie azioni.
Nel Vangelo di Matteo 6:5-8, Gesù invita i suoi discepoli a pregare con un atteggiamento intimo che non lasci spazio all’ipocrisia. Questo testo introduce al “Padre Nostro” e mette in evidenza il valore della preghiera come esercizio fondamentale per stabilire un sincero contatto con Dio.
Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Gianni Caccamo, pastore delle chiese avventiste di Bologna, Forlì e Modena.
Nel Vangelo di Matteo 6:1-4, Gesù ammonisce i suoi seguaci che manifestano atteggiamenti altruistici solo per ricevere il plauso. Il suo obiettivo è quello di evitare la tentazione della millanteria e insegnare a praticare il bene con discrezione.
Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Gianni Caccamo, pastore delle chiese avventiste di Bologna, Forlì e Modena.
Al di là delle considerazioni prettamente politiche, perché alcuni dovrebbero pagare le tasse e altri potrebbero usufruire di un abbuono? In Matteo 22, Gesù pronuncia la celeberrima frase: “Rendete dunque a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”. Cosa significa?
Mario Calvagno ne parla con Daniele Benini, pastore avventista.
Mario Calvagno commenta il testo di Matteo 16:1-12.
Se non vediamo bene, gli occhiali sono indispensabili. I Farisei non solo non vedevano, ma volevano imporre agli altri la propria “visione”. Un esempio da non seguire.
Il pastore avventista tirocinante Nicolò D’Elia ci invita a riflettere su Matteo 11,28-30: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero”. In quale contesto Gesù pronuncia queste parole? E in che modo possiamo trovare riposo in lui?
Il pastore avventista tirocinante Alessandro Butera ci guida nella riflessione sul testo di Matteo 13,51-52: «”Avete capito tutte queste cose?”. Essi risposero: “Sì”. Allora disse loro: “Per questo, ogni scriba che diventa un discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa il quale tira fuori dal suo tesoro cose nuove e cose vecchie”». A quale tesoro sta facendo riferimento Gesù? E cosa sono queste cose nuove e vecchie di cui parla?
I consumatori, ma anche le piccole e medie imprese, si orientano sempre più sui prodotti etici, realizzati secondo principi di giustizia sociale, ambientale ed economica. Sono principi di cui ha parlato Gesù (Matteo 6:28:34)
Mario Calvagno intervista Daniele Benini, pastore avventista.
Il pastore avventista Mihai Bumbar ci invita a riflettere sul testo di Matteo 15,32: «Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse: “Io ho pietà di questa folla; perché già da tre giorni sta con me e non ha da mangiare; non voglio rimandarli digiuni, affinché non vengano meno per strada”». Con il suo esempio, Gesù ci insegna a guardare ai bisogni degli altri.
Profezia pienamente adempiuta quella del profeta Zaccaria (9:9): “Esulta grandemente, o figlia di Sion, manda grida di gioia, o figlia di Gerusalemme; ecco, il tuo re viene a te; egli è giusto e vittorioso, umile, in groppa a un asino, sopra un puledro, il piccolo dell’asina”. Troviamo la conferma nell’episodio del Vangelo di Matteo 21:1-11.
Gesù è il profeta di Nazaret, il profeta Galileo che Zaccaria indicava come re di Gerusalemme; ma un re umile. Perché sembra ci sia una apparente contraddizione? Qual è la differenza nel concetto di regalità, di potere, nelle intenzioni di Gesù e nelle intenzioni del popolo e di Pilato?
Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Adelio Pellegrini, pastore avventista.