Preghiere degli avventisti per le persone colpite nell’attentato all’aeroporto di Istanbul

Preghiere degli avventisti per le persone colpite nell’attentato all’aeroporto di Istanbul

Wikipedia-Istanbul-airport-Milan-SuvajacL’attacco “è una nuova onda d’urto che strazia i nostri cuori”, ha detto il presidente dell’Unione avventista MENA.

ARnews/Notizie Avventiste – Il presidente della Chiesa cristiana avventista in Medio Oriente e Nord Africa (MENA), Rick McEdward, si è unito agli avventisti di tutta la regione, martedì 28 giugno, nella preghiera per le persone colpite dagli attentati suicidi avvenuti nel principale aeroporto di Istanbul. Un attacco sentito particolarmente “vicino a casa”, perché i dirigenti avventisti della regione e le loro famiglie spesso sono in viaggio e passano dall’aeroporto della capitale turca.

36 persone sono state uccise e 147 ferite quando tre kamikaze armati di bombe e fucili hanno sparato sulla folla e si sono fatti esplodere in uno scontro notturno con la polizia, all’ingresso del terminal internazionale dell’aeroporto Atatürk di Istanbul, uno dei più frequentati. L’attacco non è stato ancora rivendicato.

“Come chiesa e staff MENA preghiamo per le famiglie delle vittime e per coloro che sono ricoverati in ospedale”, ha affermato McEdward.

MENA è l’acronimo dell’Unione delle chiese cristiane avventiste di Medio Oriente e Nord Africa, di cui McEdward è presidente.

“In questo momento non siamo a conoscenza di alcun avventista colpito personalmente”, ha aggiunto McEdward. “Tuttavia, l’attacco di oggi a Istanbul è una nuova onda d’urto che strazia i nostri cuori”.

Pensando al fatto che solo all’inizio della settimana diversi dirigenti avventisti erano nello stesso scalo turco, il presidente ha affermato che l’attentato è un richiamo alla necessità di essere personalmente vigili e preparati a qualsiasi evento.

“Come avventisti, siamo chiamati a portare la luce nelle crisi e nella tragedia”, ha concluso, “per questo ogni evento può essere un’opportunità per vivere l’amore di Dio e condividere il messaggio del ritorno di Cristo, quando queste tragedie non ci saranno più”.

(Foto: Milan Suvajac / Wikipedia)

Preghiere degli avventisti per le persone colpite nell’attentato all’aeroporto di Istanbul

Gli avventisti pregano perché in Russia non si limiti la libertà religiosa

csm_Russian_State_Duma_entrance_hall-2_1f6641bbb9In un appello al  presidente Putin, i dirigenti della Chiesa chiedono che respinga il progetto di legge.

ARnews/Notizie Avventiste – Gli avventisti del settimo giorno in Russia hanno dedicato la giornata di oggi al digiuno e alla preghiera per non far passare un progetto di legge che limiterebbe notevolmente la libertà religiosa nel paese. Esso vieta, tra le altre cose, le riunioni religiose in casa e richiede a coloro che vogliono condividere la propria fede online o tramite le pubblicazioni religiose di presentare dei documenti rilasciati dalla denominazione.

I dirigenti della Regione Euro-Asia (EAD) della Chiesa cristiana avventista, che ha sede a Mosca e che si occupa delle comunità avventiste in gran parte dei paesi della ex Unione Sovietica, hanno indetto la giornata di digiuno e preghiera mentre rivolgevano un appello al presidente russo, Vladimir Putin, perché respinga la legge approvata il 24 giugno dalla Duma di Stato, la camera bassa del parlamento russo.

La legislazione, che fa parte di un pacchetto di provvedimenti antiterrorismo, deve ora essere approvata dalla camera alta, il Consiglio della Federazione, e poi da Putin, per diventare legge.

“In relazione all’adozione da parte della Duma di Stato del progetto di legge che limita significativamente la libertà di attività missionaria e del suo prossimo passaggio nel Consiglio della Federazione, ci appelliamo a lei di unirsi nel digiuno e nella preghiera, il 28 giugno, per l’intervento di Dio e perché ci sia un periodo di grazia per la predicazione del Vangelo in Russia senza ostacoli”, affermano i leader avventisti in una dichiarazione.

Hanno poi citato il testo dei Proverbi che dice: “Il cuore del re, nella mano del Signore, è come un corso d’acqua; egli lo dirige dovunque gli piace” (Pvb 21:1).

Durante la giornata di preghiera e digiuno, Oleg Goncharov, direttore del dipartimento Affari pubblici e Libertà religiosa della EAD, ha chiesto a Putin di respingere la legislazione.

“È impossibile per i credenti rispettare i requisiti richiesti di non esprimere le loro convinzioni religiose e di tacere, anche nelle proprie case, come richiesto dalla normativa”, ha affermato Goncharov in una lettera aperta a Putin, pubblicata lunedì sul sito web della EAD.

“Se questa legge sarà approvata, la situazione religiosa nel paese diventerà sempre più complicata e molti credenti saranno costretti all’esilio e sottoposti a rappresaglie a causa della propria fede”, ha continuato, “Tutto ciò preoccupa i cristiani avventisti che svolgono le loro attività in Russia da più di 130 anni.”

Goncharov, che è membro di un Consiglio consultivo del Cremlino sulle organizzazioni religiose e co-presiede un Consiglio delle Chiese protestanti in Russia, ha definito la normativa “una flagrante violazione dei diritti umani, del diritto inalienabile dato a ogni persona dal Creatore di esprimere le proprie convinzioni religiose, e dei diritti sanciti dalla Costituzione russa e dal diritto internazionale”.

Inoltre ha espresso la preoccupazione che la formulazione vaga della normativa sia aperta all’interpretazione delle forze dell’ordine.

Un cittadino russo che viola la legge proposta dovrebbe pagare una multa da 5.000 a 50.000 rubli (da 70 a 700 euro), mentre un’organizzazione sarebbe multata da 100.000 a 1 milione di rubli (da 1.400 a 14.000 euro). I cittadini di altri paesi verrebbero espulsi.

Il progetto di legge, che è stato bruscamente introdotto nel pacchetto di provvedimenti antiterrorismo, il 20 giugno, definisce come attività missionarie da non svolgere: i culti pubblici e altri riti e cerimonie; la distribuzione di pubblicazioni religiose, stampati, audio e materiali video; la raccolta di fondi pubblici per scopi religiosi; lo svolgimento di culto e incontri religiosi; e la predicazione.

Goncharov ha ricordato che la Chiesa avventista, insieme alle altre confessioni religiose, ha sostenuto l’impegno del governo nel combattere l’estremismo e il terrorismo, ma ha anche ricordato che la parte della legge sull’attività missionaria è stata introdotta e approvata rapidamente in soli tre giorni, bypassando le necessarie discussioni con la Commissione della Duma di Stato sulle organizzazioni religiose e con i rappresentanti delle organizzazioni religiose direttamente interessate dal progetto di legge.

“La Russia è sempre stata un paese multietnico e multi-religioso che rispetta i diritti e le libertà di ogni persona, indipendentemente dalla sua religione”, ha affermato Goncharov, “L’adozione di questa normativa metterebbe centinaia di migliaia di credenti di varie denominazioni in una posizione molto difficile”.

Nel suo appello, egli chiede a Putin di rimandare indietro il progetto di legge alla Duma di Stato per la revisione.

“Preghiamo continuamente per lei, caro signor Presidente, e per tutte le autorità dello Stato,” ha concluso il suo appello.

(Foto: Sergei S. Rublëv / Wikipedia)

Preghiere degli avventisti per le persone colpite nell’attentato all’aeroporto di Istanbul

La Chiesa della Regione Transeuropea risponde al voto della Brexit

Notizie Avventiste/tedNews – Giovedì 23 giugno, il popolo britannico ha votato, con un margine del 3,8 per cento, di lasciare l’Unione europea. Il referendum ha avuto il 72 per cento di affluenza, e il 51,9 per cento degli elettori ha preso la decisione storica, cambiando così 43 anni di storia europea. Il Regno Unito aveva aderito alla Comunità europea nel 1973.

I dirigenti della Chiesa cristiana avventista britannica e della Regione Transeuropea (TED), nei loro commenti al voto, hanno evidenziato i valori della solidarietà cristiana, facendo trasparire come  uno dei motivi che hanno spinto i cittadini britannici a decidere di abbandonare l’Europa sia stata la paura dell’altro, del diverso.

il past. Ian Sweeney, presidente della Chiesa cristiana avventista del settimo giorno di Regno Unito e Irlanda, ha osservato che il voto “non ci deve distogliere dalla nostra responsabilità di promuovere l’unità, l’amore e il bene comune tra tutte le persone!”. Poi, ricordando che i suoi genitori sono stati migranti nel 1970, Sweeney ha affermato: “L’Europa sarà sempre divisa in un modo o nell’altro, però abbiamo una responsabilità cristiana nel mostrare amore a tutte quelle persone che nei dibattiti politici sono stati spersonalizzati ed etichettati come ‘migranti’, ‘rifugiati economici’, ecc. Non abbiamo la stessa lingua, cultura ed etnia, tuttavia ogni donna, uomo e bambino è nostro fratello e sorella. Cristo li ama ed è morto per salvarli”.

Victor Pilmoor, tesoriere della Chiesa cristiana avventista di Regno Unito e Irlanda, ha parlato di fraternità. Ha scritto nel suo blog mensile: “Se si guarda l’obiettivo di inclusione tra le nazioni d’Europa, la libertà dei frequentatori di feste a Orlando e la buona volontà nella città di Batley, nello Yorkshire, [dove una parlamentare favorevole al ‘restare’ è stata assassinata a sangue freddo], la nostra società è chiaramente frammentata. Gli argomenti che provocano rabbia dimorano nella paura e nella forza dell’interesse egoistico”.

Tutto ciò, egli ha osservato, ha portato a “una perdita di fraternità, a una mancanza di volontà da parte di molti nella società di ritenere che ci sia spazio abbondante per tutti, che la vita non è un gioco tra vincitori e vinti”. Ha poi aggiunto: “Il fondamentalismo senza compromessi dominato dalla paura ha riempito il cuore di molti, fino al punto in cui l’auto-conservazione è diventata oggetto di influenza nazionale e religiosa”.

La sua conclusione è un mantra positivo per la missione: “Per contro, noi possiamo offrire una visione del mondo che riconosce la generosità di un Dio che offre la grazia e il sostentamento a tutti. Una prospettiva in cui le nostre vite onorano ciò che Dio ci dà, per amministrare le capacità di cui siamo dotati per scopi più grandi di noi”.

Intanto, l’uscita dall’UE della Gran Bretagna può avere anche alcune conseguenze sull’organizzazione della Chiesa a livello di Regione Transeuropea.

Il presidente della TED, Raafat Kamal, ha dichiarato: “Al momento stiamo cercando di capire le implicazioni che questo voto avrà sul funzionamento dell’ufficio TED nel portare avanti la nostra missione in Europa. Ci saranno chiaramente delle implicazioni finanziarie e operative che dobbiamo prendere in considerazione”. Ha altresì fatto notare che la TED non è solo multilingue ma comprende nel suo territorio le chiese cristiane avventiste di paesi che hanno monete diverse.

«La composizione dell’Europa è cambiata nel corso degli anni sia all’interno sia all’esterno della chiesa. Cambiare di per sé non è un problema. Dobbiamo semplicemente trovare il modo migliore di reagire al cambiamento», ha osservato.

«L’incertezza all’interno dei vari mercati finanziari può creare alcuni problemi alla missione della chiesa», ha aggiunto Nenad Jepuranovic, tesoriere della TED. Il maggiore rischio finanziario, secondo lui, è il fluttuare del tasso di cambio tra le 12 diverse monete utilizzate nei 22 paesi abbracciati dalla Regione della Chiesa.

“Negli ultimi anni, le nostre entrate dalle decime in valute locali sono state in costante aumento”, ha affermato Jepuranovic, “Tuttavia, la turbolenza economica dei mercati europei degli ultimi due anni, ha fatto sì che subissimo il peso dei tassi di cambio sfavorevoli i quali hanno ridotto le entrate delle decime in sterline del 9,6 per cento”. Questo è stato in parte bilanciato dai tassi di cambio tra dollaro e sterlina.

Che cosa accadrà in futuro?. Le ultime previsioni dei mercati europei sono nella migliore delle ipotesi incerte, ma la TED ha accantonato riserve sufficienti per coprire periodi economicamente volatili, come quelli che si potranno incontrare nei prossimi mesi. Tuttavia, Jepuranovic è alla ricerca di modi per “migliorare la nostra efficienza ed efficacia, per servire al meglio i bisogni del nostro territorio”.

Preghiere degli avventisti per le persone colpite nell’attentato all’aeroporto di Istanbul

A Panama, c’è chi serve la zuppa con un pizzico di speranza

csm_Soup_of_Hope_edd2d7721bOltre 300 persone hanno ricevuto un pasto grazie all’iniziativa delle chiese cristiane avventiste nella capitale.

ANN/Notizie Avventiste – Aveva visto bambini senza casa, giovani problematici e anziani dimenticati. Scene strazianti che colpivano Fulbia Castrellón ogni volta che attraversava il parco in un quartiere fatiscente di Panama City, capitale di Panama.
Che cosa poteva fare per portare speranza e accendere una luce nella loro vita? La sua idea era semplice: zuppa.

Questa è stata la scintilla che ha catturato l’interesse delle responsabili dei Ministeri Femminili delle chiese cristiane avventiste della città. Oggi, quasi sei mesi dopo, centinaia di avventisti partecipano a questo nuovo ministero chiamato “Zuppa della speranza”, che offre un pasto a più di 300 persone, ogni domenica, nel parco La Concepción.

“Ci sono avventisti che donano i prodotti alimentari, altri i fondi per acquistare gli ingredienti di cui abbiamo bisogno per la zuppa, altri il loro tempo a questo bel progetto”, ha affermato F. Castrellón, direttrice dei Ministeri Femminili della Federazione metropolitana di Panama City, “Sono felice di lavorare con persone che amano veramente Gesù e dedicano le loro energie a questo progetto”.

Ogni chiesa prepara a turno la minestra e la distribuisce alle persone nel parco. “Alcuni abitanti  delle case intorno  vengono a darci una mano come volontari per cucinare e servire la zuppa”, ha aggiunto F. Castrellón.

Le persone ricevono un piatto di zuppa, con una razione di riso e di pane, ascoltano i messaggi spirituali, cantano gli inni, ascoltano le letture bibliche e poi ci sono dirigenti e membri di chiesa che pregano per chi lo chiede.

Il progetto, che va avanti ogni domenica da gennaio, non è passato inosservato alle autorità locali le quali ne hanno preso atto e hanno ringraziato la chiesa perché porta speranza ai giovani e gli anziani in una società affamata di amore autentico e solidarietà.

Il successo del programma nei primi due mesi di operatività ha spinto i leader della chiesa a dedicare una domenica speciale a marzo in cui sono stati offerti controlli clinici gratuiti, visite dentistiche e assistenza psicologica, sono anche state organizzate attività per i giovani e il gioco della pentola per i bambini. Più di 700 persone della città, insieme ai membri delle chiese avventiste, hanno condiviso le attività della giornata.

“La ‘Zuppa della speranza’ è un’iniziativa sociale che ci ha permesso di testimoniare la bontà di Gesù e più di 350 persone hanno chiesto di far parte della chiesa nei primi quattro mesi dell’anno”, ha aggiunto F. Castrellón.

Ora è in fase di pianificazione anche un altro progetto a favore di 200 bambini che trascorrono tutta la giornata per strada, perché sono orfani o perché i genitori lavorano tutto il giorno. Si vuole collaborare con le autorità locali per valutare la situazione familiare dei piccoli e realizzare un programma di istruzione scolastica nelle chiese avventiste.

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Le chiese avventiste di Orlando offrono servizi funebri gratuiti e counseling dopo la strage

csm_Forest_Lake_SDA_71cad3b501Cinque comunità della denominazione hanno espresso solidarietà alle famiglie colpite dalla tragedia

ANN/Notizie Avventiste – Domenica 12 giugno 2016 sarà ricordata come il giorno in cui è avvenuto la peggiore strage di massa nella storia recente degli Stati Uniti. In quella notte, un uomo armato ha aperto il fuoco nel Pulse, un popolare night club di Orlando, in Florida, uccidendo 49 persone e ferendone 53.

Cinque giorni dopo la tragedia, Dan Jackson, presidente della Chiesa cristiana avventista in America del Nord, si è recato a Orlando per confortare e incoraggiare le famiglie delle vittime.

Jackson si è fermato davanti a uno dei tanti memoriali dedicati alle vite spezzate quella notte e ha dato un messaggio di speranza. “Partecipiamo al dolore delle famiglie delle 49 vittime che hanno perso la vita, e delle 53 famiglie che ancora sperano e pregano per la piena guarigione dei loro cari, feriti nella tragedia”, ha affermato Jackson.

Poco dopo la strage, la chiesa cristiana avventista Forest Lake di Orlando ha pubblicato un annuncio su Facebook rivolto alle famiglie e agli amici delle vittime in cui si diceva disponibile a offrire servizi funebri gratuiti, nel proprio locale, a chi lo desiderasse e, volendo, di poterli anche trasmettere in diretta streaming per coloro che fossero impossibilitati a essere presenti di persona. Poco dopo, altre quattro comunità avventiste hanno dato uguale disponibilità a offrire gli stessi servizi

Inoltre, alcuni avventisti hanno donato il sangue per i feriti ancora ricoverati in ospedale.

Dal tenere servizi in spagnolo (presso la chiesa cristiana avventista di Forest City) ad aprire le porte al pubblico per pregare, trovare tranquillità e consolazione (nella comunità avventista centrale di Orlando), queste chiese sono diventate un rifugio sicuro per molti.

“Questa è l’occasione per manifestare solidarietà”, ha affermato Walter Castro, coordinatore dei Ministeri personali della denominazione in Florida, “Vogliamo mostrare amore e compassione, e far vedere alle giovani generazioni che siamo qui per le persone”.

 

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52 tonnellate di aiuti umanitari distribuiti nella Colombia colpita dalla siccità

ADRAColombia-aiuti a Guajira-I volontari di ADRA sono arrivati fin dalle Hawaii per offrire sollievo agli abitanti di La Guajira.

ANN/Notizie Avventiste – L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (ADRA) ha consegnato 52 tonnellate di aiuti umanitari in una regione remota della Colombia, dove una grave siccità ha ucciso centinaia di bambini negli ultimi cinque anni.

La Colombia sta vivendo la peggiore siccità della sua storia e gli scienziati accusano il fenomeno meteorologico El Niño. La regione più colpita del paese è La Guajira, che si trova all’estremità settentrionale del Sudamerica, in una penisola tra Colombia e Venezuela.

ADRA, che già aveva portato aiuto a centinaia di famiglie di La Guajira nel mese di settembre 2014, è tornata nella zona dopo aver appreso che 29 bambini erano morti di malnutrizione nei primi cinque mesi del 2016.

“La grave siccità unita alla chiusura del confine tra il Venezuela e la Colombia ha fortemente colpito… questa zona”, ha affermato Gabriel Villarreal, direttore di Adra Colombia, “La situazione ci preoccupa molto. Basti pensare che tanti bambini a La Guajira non hanno mai visto la pioggia. È incredibile”.

Circa 75 volontari, provenienti dalla capitale della Colombia, Bogotá, ma anche da lontano, come le Hawaii, sono andati in cinque città a La Guajira, all’inizio di questo mese, e per cinque giorni hanno distribuito cibo, vestiti e scarpe, offerto assistenza medica e farmaci gratuiti, un servizio di parrucchiere e attività ricreative a migliaia di famiglie.

Le autorità delle città di Uribia, Jujurá, Alta Guajira, Kamushino e Puerto Nuevo hanno espresso gratitudine per l’assistenza ricevuta.

“Siamo molto grati per gli interventi sanitari svolti da ADRA”, ha affermato Nayla Sierra, rappresentante del dipartimento della Salute di Uribia, che ha lavorato insieme con gli operatori di ADRA, “La città di Uribia vi è grata per l’opera umanitaria svolta in diversi luoghi dove è difficile arrivare”.

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Il Canada incarica ADRA dei soccorsi nel dopo incendio a Fort McMurray

Alberta-warehouse-ADRA-June16-1ADRA Canada riceve una sovvenzione di 771.000 dollari per gestire e distribuire le donazioni.

ANN/Notizie Avventiste – Le autorità canadesi hanno incaricato il coordinamento locale di ADRA (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) di raccogliere e distribuire le donazioni alle persone colpite dal devastante incendio che ha portato all’evacuazione della città di Fort McMurray, il mese scorso.

ADRA Canada ha ricevuto una sovvenzione di 1 milione di dollari canadesi (771.000 dollari statunitensi) da parte del governo di Alberta per gestire e distribuire i beni raccolti in un magazzino di Edmonton, a circa 380 chilometri a sud di Fort McMurray. L’accordo, che durerà fino a novembre, amplia l’opera di ADRA nella città pesantemente colpita da un incendio boschivo fuori controllo che ha costretto all’evacuazione 90.000 abitanti.

“Dopo gli interventi iniziali, in collaborazione con le chiese cristiane avventiste locali, in cui abbiamo distribuito cibo, kit d’emergenza e fornito un riparo”, ha affermato James Astleford, direttore esecutivo di ADRA Canada, “in questa partnership con il governo di Alberta, ADRA Canada garantirà che i beni donati dalle persone generose di Edmonton, della provincia di Alberta e di tutto il paese, siano gestiti in modo efficace per soddisfare le esigenze della popolazione”.

Il ministro degli affari comunali di Alberta, Danielle Larivee, ha detto che l’accordo allevierà il carico di lavoro delle agenzie comunitarie intervenute nell’emergenza per rispondere al disastro e consentirà di organizzare gli aiuti a lungo termine.
“Questa partnership garantisce alle famiglie di Fort McMurray l’accesso alle donazioni di cui hanno bisogno per rimettersi in piedi”, ha affermato D. Larivee.

Il governo ha fatto sapere che sono state particolarmente necessarie le donazioni di carne in scatola, burro di arachidi, alimenti per l’infanzia e latte per neonati, biberon nuovi, cuscini e asciugamani nuovi, kit di primo soccorso, calzature per bambini, pannolini e acqua.

Leggi anche: Canada. 88mila sfollati nel mega incendio della provincia di Alberta

La causa dell’incendio scoppiato il 1° maggio non è stata ancora determinata, ma gli investigatori continuano le indagini.

Gli avventisti hanno lavorato molte ore per aiutare le persone colpite dall’incendio che si è propagato velocemente. La chiesa cristiana avventista di Edmonton ha consegnato almeno 16 camion di provviste e ospitato diverse persone nella sua struttura. Varie famiglie avventiste hanno anche aperto le loro case agli sfollati.

ADRA Canada ha  collaborato in precedenza con l’organizzazione umanitaria Global Medic per inviare kit per l’igiene (contenenti spazzolini da denti, dentifricio, sapone e asciugamani) a 2.000 persone.

L’assegnazione di 771.000 dollari, annunciata questa settimana, copre i costi per la gestione del magazzino e del centro di distribuzione, compresi personale, viaggi e trasporti, arredi e attrezzature, materiali e forniture, e gli altri costi operativi. Il contratto di locazione del magazzino è coperto dal governo di Alberta in un accordo separato.

Jonathan Duffy, presidente di ADRA International, si è detto orgoglioso del lavoro di ADRA Canada a Fort McMurray.
“Questa partnership”, ha affermato, “è una meritata opportunità per ADRA Canada, e brilla davvero una luce sul duro lavoro degli operatori e sull’impegno che hanno mostrato finora negli interventi verso quanti sono stati colpiti dal devastante incendio di Fort McMurray”.

(Foto: Governo di Alberta)

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Le condoglianze della Chiesa britannica per l’assassinio della deputata Jo Cox

fiori-decessoNotizie Avventiste – La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno delle isole britanniche è profondamente addolorata per l’insensata uccisione di Jo Cox, la deputata laburista accoltellata da uno sconosciuto che poi le ha esploso addosso alcuni colpi di arma da fuoco. L’aggressione mortale è avvenuta mentre la deputata era in servizio nella sua circoscrizione elettorale di Batley e Spen, nello Yorkshire, ieri pomeriggio, 16 giugno.

“Porgiamo le nostre più sentite condoglianze al marito Brendan e ai loro due figli“, ha dichiarato il past. Ian Sweeney, presidente dell’Unione britannica della Chiesa cristiana avventista.

“Come credenti cristiani”, ha continuato Sweeney, “il nostro tributo sarà quello di continuare l’opera nella quale Jo Cox era impegnata, vale a dire rendere il mondo un posto migliore per tutti e lottare contro ogni tipo di odio con l’amore e la compassione che Cristo ha posto nel nostro cuore”.

La polizia ha arrestato l’aggressore ed è impegnata nelle indagini.

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Muhammad Ali e gli avventisti

Adventist-Muhammad-Ali-Andrews-1Il famoso pugile ha vissuto buona parte della sua vita circondato da esponenti della denominazione.

ARnews/Notizie Avventiste – Diversi parenti avventisti e una casa nei pressi dell’Andrews University: la leggenda del pugilato, Muhammad Ali, ha mantenuto buoni rapporti di amicizia con i credenti avventisti per gran parte della sua vita, hanno detto quanti lo conoscevano.

Ali, deceduto il 3 giugno a 74 anni, non ha mai abbracciato la fede avventista, ma la sua vita si basava su uno dei suoi principi fondamentali: rimanere saldi in quello che si crede. Lo ha rivelato Edith Clay Fraser, cugina di primo grado di Ali e membro della Chiesa cristiana avventista.

Ali è stato uno dei più grandi e celebri personaggi dello sport del XX secolo, e ha fatto notizia non solo per le sue gesta di pugile, ma anche per il suo rifiuto di combattere in Vietnam, una decisione che gli era costata finanziariamente e gli aveva impedito di competere in alcuni dei migliori anni della sua vita. Da decenni era ammalato di Parkinson.

Ali era cresciuto a Louisville, nel Kentucky, in una famiglia metodista, non avventista come alcuni avevano suggerito erroneamente. Diversi suoi parenti fanno parte però della denominazione.

“Le persone spesso dicono che fu allevato in una famiglia avventista”, ha precisato E. Clay Fraser, “ma non era così. Conosceva la nostra chiesa a Louisville, nel Kentucky, però non ne era membro”.

Sempre secondo E. Clay Fraser, l’interesse di Ali per le cose spirituali aumentò quando si convertì all’islam. Il suo nome alla nascita era infatti Cassius Marcellus Clay Jr., e lo cambiò dopo la sua conversione, avvenuta agli inizi degli anni ’60.

Adventist-Muhammad-Ali-Andrews-2Terminata la spettacolare carriera pugilistica, in cui era stato tre volte campione del mondo dei pesi massimi, Ali si era stabilito in una fattoria di 32 ettari a soli 2 chilometri e mezzo dall’università più importante della Chiesa cristiana avventista: la Andrews University, a Berrien Springs nel Michigan. Fino al 2006, anno in cui si trasferì in Arizona, era facile incontrare l’ex pugile nel campus, nella mensa universitaria, tra il pubblico nelle gare disputate in casa dalla squadra di ginnastica della scuola e negli incontri della chiesa.

“Veniva nel campus e si fermava a parlare con le persone che incontrava”, ha affermato Becky St. Clair, portavoce della Anderws University.

Uno dei suoi figli ha frequentato il Box Crayon, una struttura per l’infanzia presente nel campus dell’università avventista.

(Foto: Andrews University)

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La Chiesa cristiana avventista esprime cordoglio per il massacro di Orlando

Pixabay-roseDaniel R. Jackson: “Denunciamo con forza l’odio che ha portato a questa strage”.

Notizie Avventiste – Daniel R. Jackson, presidente della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno in America del Nord, ha rilasciato la seguente dichiarazione, il 12 giugno, subito dopo il massacro avvenuto presso il Club Pulse di Orlando, in Florida:

“La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno in America del Nord è affranta e piange la perdita di tante vite innocenti nella peggiore strage di massa della storia degli Stati Uniti. Porgiamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie delle 50 persone uccise e preghiamo per loro e per i 53 feriti, le loro famiglie, i loro cari e amici. Preghiamo anche per la comunità di Orlando, che ora vive in una situazione di angoscia e tristezza, in seguito a questa tragedia.

Denunciamo con forza l’odio che ha portato a questo massacro. La violenza non deve aver posto in questo paese e nel mondo. È spaventoso che queste vite siano state tragicamente stroncate a causa dell’odio. Preghiamo affinché l’amore di Dio possa confortare e consolare i cari delle vittime, la cui esistenza è diventata un incubo, questa notte.

Come cristiani, crediamo fermamente che l’odio per chiunque, fratello, sorella, amico o nemico, non venga da Dio, ma dal padre del male, il diavolo. Dobbiamo condannare tutte le espressioni di odio, dall’incitamento alla violenza mortale. Tutte le donne, i bambini e gli uomini di questo mondo, indipendentemente dal fatto se credono, vivono o amano come noi, sono figli di Dio.

Siamo certi che, alla fine, l’amore vincerà. Sappiamo che un giorno l’odio e il male non ci saranno più. Fino a quel giorno, continueremo a pregare che le comunità in questo mondo possano vivere senza paura.

‘Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l’amore’ (1 Corinzi 13:13)”.

(Immagine: Pixabay)

Preghiere degli avventisti per le persone colpite nell’attentato all’aeroporto di Istanbul

Il presidente di ADRA evidenzia il lavoro dell’agenzia allo storico vertice delle Nazioni Unite

csm_UN_World_Humanitarian_Summit_22856c1951Al primo Summit Umanitario Mondiale sono state condivise le pratiche migliori per salvare vite umane nel mondo e alleviare le sofferenze.

ANN/Notizie Avventiste – Il mondo si trova di fronte al più alto livello di sofferenza umana dalla seconda guerra mondiale, affermano le Nazioni Unite. Per questo il segretario generale, Ban Ki-moon, ha convocato il Summit Umanitario Mondiale a Istanbul, in Turchia, il 23 e 24 maggio.

Jonathan Duffy, presidente dell’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso a livello mondiale (ADRA International), ha rappresentato la rete globale dell’agenzia umanitaria e ha evidenziato le priorità dell’organizzazione nello sviluppo e negli interventi di emergenza nel mondo.

Circa 5.000 persone hanno partecipato ai due giorni di evento, tra cui capi di stato e di governo, leader di organizzazioni internazionali, rappresentanti della società civile e delle associazioni umanitarie.

Gli obiettivi del vertice includono: rafforzare l’impegno nei confronti dell’umanità e dell’universalità dei principi umanitari; avviare una serie di azioni concrete per rendere gli stati e le comunità capaci di affrontare le crisi e di reagire; condividere le pratiche migliori che possono salvare vite umane nel mondo; porre le vittime delle crisi al centro dell’azione umanitaria e alleviarne le sofferenze.

Ban Ki-moon ha proposto cinque impegni fondamentali per raggiungere questi obiettivi: prevenire e risolvere i conflitti; sostenere le norme che tutelano l’umanità; non lasciare nessuno indietro; trovare soluzioni ai bisogni umanitari; investire in umanità.

La dichiarazione del presidente di ADRA si è focalizzata su due punti: non lasciare nessuno indietro e condividere le pratiche migliori che possono salvare vite umane nel mondo.

ADRA è il braccio umanitario della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno. La sua opera è volta a migliorare le condizioni di vita delle comunità nel mondo, fornendo sviluppo sostenibile e soccorso in caso di catastrofe. Per ulteriori informazioni, visitare il sito ADRA.org e, per il nostro paese, adraitalia.org

(Foto: World Humanitarian Summit/United Nations)

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Festival della libertà religiosa in Svizzera

N20-Festilal-LR-SvizzeraDialogo e educazione le parole chiave del convegno.

Giampiero Vassallo/Notizie Avventiste – Una pace duratura è possibile solo se insegniamo ai nostri figli l’arma del dialogo, l’unica vincente in nostro possesso. È questa una delle conclusioni del primo Festival della libertà religiosa del Ticino, che si è tenuto sabato 21 maggio nella chiesa cristiana avventista del settimo giorno di Lugano, in Svizzera.

“Il 75 per cento degli abitanti del nostro pianeta non ha la libertà di poter scegliere la propria fede religiosa. Dobbiamo quindi essere consapevoli del nostro privilegio di vivere in un paese che tutela i diritti. Non dimentichiamoci che ogni individuo ha il diritto di appartenere o meno a una religione”, ha dichiarato John Graz, ex ambasciatore della Chiesa cristiana avventista alle Nazioni Unite e già segretario generale per oltre vent’anni dell’International Religious Liberty Association (IRLA).

N20-Festival-LR-Svizzera1Il Festival è stato un susseguirsi di momenti di dialogo. Negli interventi del mattino, David Jennah, presidente dell’Associazione Internazionale per la Difesa della Libertà religiosa (AIDLR) in Svizzera, ha messo in parallelo la Dichiarazione universale dei diritti umani con il testo biblico del libro della Genesi in cui si parla di Caino e Abele; John Graz ha descritto la libertà religiosa vissuta da Gesù Cristo.

Nel pomeriggio Graz ha parlato della crisi della libertà religiosa a livello mondiale. Ha raccontato la triste esperienza vissuta da quanti sono ancora in prigione per difendere la propria fede e gli spiragli di tolleranza e solidarietà che pur in questi luoghi si possono vedere. Ha infatti presentato l’esempio di una chiesa cristiana che è stata protetta da un gruppo di giovani musulmani i quali si sono impegnati a ricostruirla.

È intervenuto altresì Padre Abramo Unal, responsabile della chiesa siro-ortodossa in Ticino, che ha parlato della situazione dei cristiani in Medio Oriente, i quali non godono ancora della libertà religiosa.

N20-Festival-LR-Svizzera4Sempre nel pomeriggio è intervenuto Paolo Tognina, teologo evangelico e giornalista della RSI (Radio e Televisione della Svizzera Italiana). Durante la presentazione della sua relazione “Minareti e luoghi di preghiera”, ha affermato che occorre creare dei luoghi di dialogo e confronto, dei tavoli di dialogo civile per costruire la cultura della diversità.

Nel suo intervento su “Libertà di religione e fondamentalismo religioso”, Vincenzo Pacillo, professore associato in Law and Religion all’università di Modena e Reggio Emilia, ha affermato che occorre cancellare tutti i privilegi delle Chiese riconosciute e garantire una politica ecclesiastica inclusiva. È poi intervenuto l’imam Samir Radawan Jelassi, rappresentante di una delle comunità islamiche in Ticino. Il dibattito è stato moderato da Bruno Boccaletti, produttore delle emissioni religiose della RSI.

N20-Festival-LR-Svizzera2Durante l’evento, David Jennah ha consegnato il “Prix de la Liberté religieuse 2016” a Gianfranco Rossi, pastore avventista emerito e grande difensore della libertà religiosa in Italia e in Europa, e a sua moglie Carmela, a Vincenzo Pacillo e a John Graz, per il loro impegno nella lotta a favore dei diritti umani.

Momenti musicali hanno caratterizzato gli intervalli tra i relatori, in cui il tenore William Hurtado ha interpretato brani del repertorio cristiano sul tema della libertà.

Dialogo ed educazione sono state le parole centrali dell’intero convegno, entrambe fondamentali per la crescita di ogni individuo. I luoghi dove esse si sviluppano sono la famiglia, in cui i genitori sono dei modelli per i figli, e la scuola (a tutti i livelli) che è lo spazio privilegiato per l’approccio e il contatto diretto con altre persone.

(Giampiero Vassallo è direttore del dipartimento Libertà religiosa della Chiesa cristiana avventista nella Svizzera romanda e nel Ticino)

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