Il Perù sommerso dall’acqua

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Forti piogge e frane causate da El Niño. L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso interviene negli aiuti alla popolazione.

Notizie Avventiste – Le piogge persistenti in Perù hanno causato gravi inondazioni. 12 delle 24 regioni del paese sono in situazione di emergenza. Si contano almeno 72 morti e oltre 70.000 persone sono rimaste senza casa. L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (ADRA) del Perù ha distribuito, insieme ad altre organizzazioni non governative locali, 84.212 chilogrammi di generi di primo soccorso e 31.527 chilogrammi di capi di abbigliamento, raccolti grazie agli appelli diffusi dai media locali e tramite i social.

Le forti e incessanti piogge sono dovute al fenomeno “El Niño” che è attivo da nord a sud e ha provocato alluvioni e frane. Persino i torrenti secchi da molti anni sono ora in piena a causa del tempo anomalo. La parte settentrionale del paese è la più colpita. Centinaia di migliaia di persone sono state evacuate dalle loro case. Le strade sono inagibili e alcuni ponti sono crollati.

A rischio anche il ponte “Ñaña” della strada centrale di Lima, capitale del Perù, che è stato chiuso al traffico per la piena del fiume. Il ponte si trova a circa sei chilometri dalla Universidad Peruana Unión, istituzione avventista dove le lezioni sono state sospese per alcuni giorni a causa dell’avvicinarsi di una frana. Molte linee idriche ed elettriche del paese sono fuori uso.

ADRA Perù ha fornito 36.150 litri di acqua potabile tramite autocisterne e 35.736 litri di acqua in bottiglia in otto zone urbane e rurali nelle regioni Lambayeque e Lima. Inoltre, ha distribuito 5.300 razioni di alimenti e 8.909 chilogrammi di cibo supplementare a 2.900 famiglie nei distretti di La Tinguiña, San Jose de Los Molinos, Chaclacayo, Chosica, Santa Eulalia, Ricardo Palma, Pimentel, Jayanca, Chiclayo, La Victoria e José Leonardo Ortiz.

L’UICCA (Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno), insieme ad ADRA Italia, interverrà negli aiuti con un contributo di 10.000 euro e attraverso il sostegno di un progetto dell’agenzia umanitaria avventista peruviana.

(Fonti: APD e ASN)

 

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Il partito di un’animalista avventista si consolida nel Parlamento olandese

Passato da 2 a 5 seggi dopo le ultime elezioni politiche.

ARnews/Notizie Avventiste – Il partito politico co-fondato e guidato da una donna, in seguito divenuta membro della Chiesa cristiana avventista, ha guadagnato tre nuovi seggi nel Parlamento dei Paesi Bassi, dopo le elezioni politiche del 15 marzo. Marianne Thieme, co-fondatrice, presidente e leader del Partito per gli Animali, è passata dall’1,9 per cento dei voti e 2 seggi alla Camera dei rappresentanti olandese nel 2012, al 3,2 per cento e 5 seggi alle elezioni del 2017. Già nel 2010, il partito animalista aveva ottenuto l’1,3 per cento dei voti.

Marianne Thieme ha una lunga storia nella difesa dei diritti e del benessere degli animali. Era ancora studentessa di diritto amministrativo all’università Erasmus, a Rotterdam, quando ha iniziato a interessarsi agli animali ed è diventata vegetariana. Nel decennio successivo è divenuta attivista dei diritti degli animali e rappresentante ufficiale delle organizzazioni che promuovevano il benessere degli animali e lottavano contro l’agricoltura industriale e l’allevamento intensivo.

Nel 2002, insieme ad altri attivisti, M. Thieme ha fondato il Partito per gli Animali che, presentatosi per la prima volta alle elezioni del 2003, ha guadagnato lo 0,5 per cento dei voti, non sufficiente per un seggio nel Parlamento olandese. Comunque, la leader è deputata alla Camera dal 2006, anno in cui è diventata avventista.

M. Thieme, che crede nella separazione tra chiesa e stato e definisce il suo partito laico e non religioso, ha conosciuto gli avventisti mentre svolgeva una ricerca sul vegetarismo. Ha letto gli scritti di Ellen G. White, co-fondatrice della Chiesa cristiana avventita, sulla compassione per gli animali. “Oserei dire che era un’attivista dei diritti degli animali”, ha affermato in un’intervista a Adventist Review, nel 2014. Gli avventisti del settimo giorno promuovono una dieta a base vegetale, quando possibile, e l’uso responsabile e la cura delle risorse naturali.

Il sostegno al Partito per gli Animali – che si considera un “partito testimonial”, vale a dire che non ha l’obiettivo di andare al governo, ma di difendere i suoi principi e fare pressioni per arrivare ad accordi di coalizione – è in costante crescita. Nelle elezioni del 2014, il partito ha ottenuto voti sufficienti per un seggio al Parlamento europeo.

Sposata con un agricoltore biologico che produce “carne” vegetariana alternativa, la leader animalista ha fatto notizia durante le politiche del marzo scorso per aver dichiarato in diverse interviste che “Adamo ed Eva erano vegetariani”, affermazione riportata anche dal quotidiano El Español. La stessa fonte spiegava che il partito è contrario alla caccia e all’uccisione di animali senza anestesia e favorevole all’agricoltura biologica. Il programma del partito, tuttavia, non si limita ai diritti e al benessere degli animali. Nell’ultima campagna per le elezioni, ha sostenuto il reddito di cittadinanza, il pensionamento a 65 anni e il limitare il trasferimento di nuovi poteri all’Unione europea.

M. Thieme, intanto, crede che il messaggio sulla salute portato avanti dalla Chiesa cristiana avventista sia più attuale che mai e che gli avventisti dovrebbero essere più presenti nei dibattiti in corso su temi quali l’impatto del consumo di carne sul cambiamento climatico, l’obesità, il benessere degli animali e la crisi alimentare incombente.

“È arrivato il momento di prendere posizione e dimostrare che si è coinvolti e che si dispone di soluzioni pratiche capaci di rendere questo mondo un posto migliore”, ha affermato nell’intervista del 2014. “Facciamo in modo che le persone sappiano il vero significato della gestione cristiana della vita”.
(La Gestione cristiana della vita è un dipartimento della Chiesa cristiana avventista)

 

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Preghiere e cordoglio per le vittime dell’attacco di Londra

La Chiesa cristiana avventista britannica esprime solidarietà alle famiglie delle vittime e ai feriti .

Notizie Avventiste – La Chiesa cristiana avventista del Regno Unito ha espresso cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime e ai feriti nel recente attentato di Londra. Il direttore delle Comunicazioni avventiste in UK, Richard Daly, ha pubblicato il seguente messaggio sul sito britannico della Chiesa:
“Mercoledì 22 marzo, l’attacco avvenuto fuori dal Parlamento inglese, a Londra, ci ha ricordato che viviamo in un mondo precario e insicuro. Fino a oggi, sono 7 gli arresti effettuati dalla polizia nei dintorni di Londra e altrove. Purtroppo, ci sono stati 4 morti, tra i quali un poliziotto, 7 feriti gravi e 29 persone sono state ricoverate o medicate in ospedale.

Il past. Ian Sweeney, presidente dell’Unione avventista britannica ha dichiarato:
‘La Chiesa cristiana avventista del Regno Unito condanna l’attacco terroristico di mercoledì a Londra ed esprime cordoglio per la tragica e insensata perdita di nuove vite umane. Anche se non dovremmo speculare sulle motivazioni dietro a questa atrocità, sembra che sia stato un attacco contro la sede del governo britannico e la democrazia, e purtroppo tante persone innocenti, tra le quali un agente di polizia, hanno perso la vita. Come comunità di fede, i nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alle famiglie e agli amici di tutti coloro che sono nel dolore.

Questo sabato, chiediamo ai dirigenti delle chiese di dedicare momenti di preghiera alle famiglie di coloro che hanno perso la vita e alle tante persone ancora ricoverate in ospedale e che sono state traumatizzate da quanto successo’”.

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I giovani avventisti hanno riempito il mondo con azioni di servizio

Nel Global Youth Day numerose iniziative sono state realizzate in Europa e negli altri continenti.

EUDNews/Notizie Avventiste – Migliaia di giovani avventisti di tutto il mondo hanno partecipato a un evento speciale che incoraggia a uscire dalle mura della chiesa e ad andare nella società per realizzare azioni di servizio e gentilezza.

Anche in questa quinta edizione, il Global Youth Day (GYD), la giornata mondiale della gioventù, ha messo in moto i giovani che hanno offerto abbracci e preghiere, pulito spiagge e parchi, cantato nelle piazze e nelle carceri, insegnato e promosso uno stile di vita sano, e condiviso la loro speranza in Dio.

Ecco alcuni punti salienti del GYD di sabato 18 marzo,  andati in onda nel programma trasmesso in diretta per 24 ore dalla sede di Hope Channel Germania, nei pressi di Francoforte, e seguito in tutto il mondo dal sito dell’evento globalyouth.org.

Donazioni di sangue
Il GYD 2017 è stato caratterizzato, più che nelle precedenti edizioni, dall’impegno nel donare il sangue. Grazie alla collaborazione con varie banche del sangue e a organizzazioni come la Croce Rossa, gli avventisti di vari paesi, dal Perù all’Inghilterra, al Kenya, hanno donato il sangue per contribuire a salvare la vita di altre persone.

In molti casi, i partecipanti hanno colto l’occasione per sottolineare l’importanza di donare il sangue come simbolo del sacrificio di Gesù sulla croce. “Do un po’ del mio sangue, perché Gesù ha dato tutto il suo sangue per me”, ha affermato un donatore dell’India.

Evidenziato anche il collegamento tra sangue e buona salute. In Sudamerica, molti hanno indossato una maglietta rossa con la frase: “Un buon sangue è il risultato di buone abitudini!”.

In numerosi luoghi, la generosità dei giovani avventisti ha sorpreso gli ospedali e le banche del sangue. “Non potevano credere che così tante persone arrivassero per donare il sangue”, ha affermato un donatore. Molti giovani hanno deciso di continuare nel tempo questa pratica salvavita.

I rifugiati
L’edizione 2017 del GYD non è rimasta insensibile al recente afflusso di rifugiati in tutto il mondo, per lo più cittadini siriani in fuga dalla guerra nel loro paese. I giovani avventisti hanno fornito assistenza, una parola di incoraggiamento e una preghiera. Dalla Germania alla Turchia, alla Giordania, i giovani della chiesa hanno teso una mano ai profughi appena arrivati nelle loro comunità e distribuito cibo, vestiti, giocattoli per i bambini e sorrisi che scaldano il cuore.

Commovente l’incontro di un gruppo di ragazzi avventisti con alcune famiglie rifugiate in Turchia e fuggite dalla Siria un paio di mesi prima. “Erano così felici che qualcuno fosse andato a trovarli”, ha spiegato una giovane commossa, “Anche se non avevano nulla, hanno voluto preparare il tè per tutti noi, mentre continuavano a ringraziarci per esserci fermati. Non dimenticheremo mai i loro sorrisi”.

Le persone anziane e i bambini
Le statistiche indicano che la popolazione è invecchiata in modo esponenziale in tutto il mondo. Conoscendo i vari problemi che devono affrontare molte persone anziane in diversi paesi (solitudine, mancanza di denaro, salute precaria), i giovani avventisti si sono adoperati per farli sentire curati, accettati e amati.
A Taiwan, hanno offerto canti, massaggi gratuiti e pasti sani alle persone anziane con problemi di mobilità. In Tunisia, i giovani hanno realizzato iniziative per far capire a questa fascia della popolazione che non sono soli e abbandonati.

I giovani avventisti in varie parti del mondo hanno anche portato speranza, conforto e sostegno ai bambini, che sono spesso le prime vittime di guerra, fame e malattie.
In Libano, una scuola avventista ha organizzato un programma speciale per i bambini rifugiati che devono integrarsi nel loro nuovo paese. A Tel Aviv, in Israele, un gruppo di giovani avventisti vestiti da clown hanno visitato un ospedale per bambini e portato canti e sorrisi ai piccoli. In Marocco, i giovani hanno organizzato diverse attività sportive per i bambini, tra cui il calcio, loro sport preferito.

Gioventù creativa
Il GYD è stato in tutto il mondo anche un modo per esprimere creatività.
Indossando elmetti e magliette militari a Belgrado, in Serbia, in un luogo dedicato alla memoria dei soldati, i giovani avventisti hanno regalato rose ai turisti e ai residenti come simbolo di pace. Intanto, un gruppo di ragazzi di Città del Capo, in Sudafrica, ha trascorso la giornata presso la stazione di Vigili del fuoco per ringraziarli del servizio che svolgono. A Cracovia, in Polonia, è stata messa in scena una rievocazione del momento che ha iniziato la Riforma protestante. In una piazza pubblica, un giovane vestito da Martin Lutero ha inchiodato le 95 tesi su una porta per richiamare l’attenzione sui 500 anni della Riforma.

In Italia, 250 giovani avventisti della Lombardia, ma arrivati anche da Genova e Torino, hanno marciato verso il ponte San Michele di Paderno d’Adda, tristemente noto per i suicidi. Il corteo era preceduto da striscioni e cartelli che inneggiavano alla vita, mentre i giovani gridavano  messaggi di speranza in Dio. Arrivati sul ponte, hanno lanciato centinaia di palloncini blu.
A Chisinau, in Moldavia, le mamme sono state premiate con fiori e copie delle statuette dell’Oscar, per dire loro: siete vincitrici.

Non  un giorno soltanto, ma uno stile di vita
La giornata della gioventù avventista non è fine a se stessa. “Vogliamo innescare un modo diverso di pensare la vita”, hanno affermato gli organizzatori.

“È fondamentale che il GYD non resti solo un evento”, ha aggiunto Pako Mokgwane, direttore associato del dipartimento della Gioventù Avventista a livello mondiale e principale organizzatore della giornata, “Deve diventare uno stile di vita”.

 

 

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Ricercatori avventisti conducono uno studio sui giovani cristiani LGBT negli Stati Uniti

Sono ad alto rischio di depressione, abuso di stupefacenti e suicidio.

NADnews/Notizie Avventiste – In un recente articolo pubblicato dal Journal of Social Work and Christianity,* un gruppo di ricercatori avventisti ha condiviso le sue conclusioni dopo aver condotto uno studio speciale: “Venire a patti con la propria identità sessuale è un processo particolarmente complesso per i giovani cristiani LGBT, molti dei quali sono ad alto rischio di conseguenze negative, come la depressione, l’abuso di stupefacenti e il suicidio”. Non fanno eccezione, secondo i risultati dell’indagine, i giovani avventisti, anzi possono avere una maggiore difficoltà a gestire questi problemi a causa “degli standard comportamentali molto elevati della nostra Chiesa”.

Lo studio, condotto da Curtis Vanderwaal, David Sedlacek, Nancy Carbonell e Shannon Trecartin, ha esaminato 310 giovani avventisti della Generazione Y (18-35 anni) negli Stati Uniti, sul modo in cui hanno percepito l’accettazione o il rifiuto della famiglia riguardo al loro orientamento sessuale, o identità di genere, durante l’adolescenza.

I metodi utilizzati nello studio includono la scelta della popolazione di riferimento, lo sviluppo del sondaggio, la raccolta dei dati e la divisione del campione nei vari segmenti della popolazione. I risultati riportati si basano sull’ambiente religioso (il 97,4 per cento è cresciuto in ambito avventista, con il 76,8 per cento che definisce la propria famiglia “molto religiosa o spirituale”); le variabili indipendenti di accettazione e rifiuto della famiglia quando i giovani esaminati rispondevano alle domande su come “avevano fatto coming out, come LGBT, con un genitore o un tutore”; le risposte e le conseguenze del genitore o tutore; e l’influenza che la religione ha avuto nel modo in cui i rispondenti e le famiglie hanno interpretato e risposto alle questioni sull’orientamento e l’identità. Il sostegno sociale da parte di amici e parenti rientrava nelle variabili dipendenti del sondaggio.

Questa ricerca è stata condotta per favorire una migliore comprensione dei LGBT avventisti: molti membri della Chiesa parlano delle persone LGBT, ma pochi in realtà parlano direttamente con loro. Secondo l’articolo, la Chiesa avventista è stata “sollecitata ad affrontare la realtà che vi sono membri con un orientamento sessuale, o identità di genere, che può essere lesbico, gay, bisessuale, transgender. … Molti genitori lottano per conciliare la loro comprensione dell’insegnamento biblico e la posizione ufficiale della loro Chiesa con l’orientamento sessuale dei propri figli”.

I ricercatori ritengono che nessuno studio sia stato pubblicato fino a oggi che esamini l’accettazione delle persone LGBT all’interno delle famiglie in un contesto confessionale cristiano. Essi vorrebbero, secondo l’articolo, che si conducano ulteriori studi per capire il ruolo che l’accettazione o il rifiuto svolgono nella depressione, nella tendenza al suicidio, nell’abuso di stupefacenti, nelle attività sessuali a rischio, ecc.

Si spera che gli operatori sociali e i counselor cristiani siano capaci di aiutare genitori e figli, facilitando conversazioni in cui entrambe le parti imparino “a rispondere in grazia e ad essere una voce obiettiva nella loro vita, in questo difficile periodo… ”.

E i ricercatori ritengono inoltre che gli avventisti, i quali concordano che il maggiore comandamento è amare, debbano discutere su come vada dimostrato questo amore. Hanno quindi ipotizzato che ciò debba “iniziare con dialoghi che diano spazio a maggiori livelli di comprensione e compassione. … E, nel manifestare questo amore in modo significativo, dobbiamo ricordarci che siamo tutti beneficiari della grazia continua di Dio”.

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*Journal of Social Work and Christianity, vol. 44, n. 1 & 2, (2017), pp. 72-95.

 

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Premiato a Filadelfia il responsabile avventista mondiale della libertà religiosa


Ganoune Diop dedica il riconoscimento all’impegno della Chiesa.

ANN/Notizie Avventiste – Il direttore del dipartimento Affari pubblici e Libertà religiosa della Chiesa cristiana avventista mondiale è stato premiato, il mese scorso, per il suo lavoro nel promuovere la libertà religiosa come diritto umano fondamentale. Ganoune Diop ha ricevuto il Thomas L. Kane Religious Freedom Award, il 17 febbraio, durante la conferenza annuale di tre giorni della J. Reuben Clark Law Society, a Filadelfia, negli Stati Uniti.

Accettando il premio, Diop ha ribadito ai presenti che la libertà religiosa non è un diritto strettamente giuridico, è una libertà umana fondamentale che supporta tutta una serie di altri diritti fondamentali. Si è poi impegnato a continuare la sua opera “a favore della vita, promuovendo la cultura della libertà, la dignità della differenza e la sacralità di tutti gli esseri umani creati a immagine di Dio”.

Diop ha ricevuto il premio per gli anni trascorsi nel promuovere la libertà religiosa presso le Nazioni Unite e altre organizzazioni nazionali e internazionali, i numerosi scritti pubblicati, i corsi di formazione tenuti e per il suo ruolo di segretario generale dell’International Religious Liberty Association.


Si tratta anche, ha precisato Diop in seguito, di un riconoscimento implicito all’impegno continuo della Chiesa cristiana avventista nella difesa della libertà religiosa di tutti, non solo dei suoi fedeli.

“Questo ampio approccio deriva dalla nostra comprensione della libertà intesa come qualcosa che è stata scritta nel nostro DNA al momento della creazione; si tratta di un elemento essenziale di tutti i patti originali tra l’umanità e Dio”, ha spiegato, “Per questa ragione, la libertà religiosa non appartiene solo ad alcune persone, ma è di tutti, anche di coloro con i quali siamo in disaccordo. Fa parte dell’essenza dell’essere umano”.

La J. Reuben Clark Law Society è un’organizzazione globale di avvocati e studenti di legge credenti, con circa 190 sezioni in sei continenti. Il premio Thomas L. Kane prende il nome dal famoso avvocato e abolizionista del XIX secolo di Filadelfia, che ha rischiato la sua reputazione per offrire assistenza legale e politica ai membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, quindi una minoranza religiosa ampiamente vituperata e perseguitata.

(Foto: PARL Department)

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ADRA Regno Unito distribuisce pacchi dono nelle scuole del Ghana

Un’iniziativa che ha ‘l’effetto collaterale’ di incrementare la frequenza scolastica.

APD/Notizie Avventiste – A febbraio, 12 volontari di ADRA (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) del Regno Unito si sono recati in Ghana per distribuire migliaia di pacchi dono nella capitale, Accra. Sono il frutto di numerose donazioni e contributi degli avventisti britannici, hanno riferito i dirigenti della denominazione del Regno Unito.

I pacchi, destinati ai bambini ghanesi, contenevano zaini, scarpe, giocattoli e indumenti. Il personale ha distribuito i doni in circa 50 scuole di Accra, selezionate in collaborazione con le autorità scolastiche del luogo.

“I bambini che ne hanno beneficiato provengono da famiglia povere”, ha dichiarato Bert Smit, direttore di ADRA Regno Unito, “e hanno ricevuto i regali con grande gioia. Un interessante ‘effetto collaterale’ di questa parte del progetto è che ora più bambini vogliono andare a scuola, perché sperano di ricevere un giorno simili doni”.

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Germania. Il Centro “Desert Flower” di Berlino in un programma televisivo nazionale

Ospite la dottoressa dell’ospedale avventista che cura le mutilazioni genitali femminili

Notizie Avventiste/Ministeri FemminiliEUD – Un programma della televisione nazionale tedesca ha dato spazio al lavoro del Centro Desert Flower (fiore del deserto) dell’Ospedale avventista Waldfriede di Berlino. Il centro si occupa di assistere e curare le donne che hanno subito mutilazioni genitali (MGF).

Ospite della trasmissione la dott.ssa Cornelia Strunz che ha parlato delle MGF e delle terribili conseguenze che questa pratica ha nella vita delle vittime. Ci sono circa 48.000 donne in Germania che hanno subito MGF, la maggior parte dei quali sono state mutilate durante la loro infanzia in Africa. Attraverso la chirurgia ricostruttiva, la dottoressa ha aiutato circa 100 donne, da quando il Centro è stato aperto tre anni fa. Il suo aiuto non si esaurisce con l’intervento chirurgico, il team dell’ospedale organizza con le pazienti riunioni mensili e gruppi di sostegno.

Il Waldfriede è l’unico ospedale in Germania dove le donne possono trovare un aiuto in termini di chirurgia ricostruttiva, nonché consulenza psicologica. Le vittime di MGF generalmente non parlano dei loro problemi ed è bello vedere come si fidano della dottoressa C. Strunz e la loro felicità quando possono ancora sentire di essere interamente donne.

 

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La ristrutturazione di una chiesa cristiana avventista in Messico porta alla luce una sepoltura precolombiana

Accanto agli scheletri, due statuine e un vaso risalenti a 1.700 anni fa.

Notizie Avventiste – I lavori di ristrutturazione di una chiesa cristiana avventista nel centro della città di Colima, nel Messico occidentale, ha permesso una scoperta archeologica ritenuta molto importante dagli studiosi. Si tratta di una tomba intatta risalente a 1.700 anni fa e contenente scheletri e statuine cultuali.

La tomba, rinvenuta proprio sotto la chiesa, contiene i resti di 12 uomini adulti e reperti che la rivista online Live Science del 10 febbraio attribuisce al periodo precolombiano, più precisamente all’età Comala che fiorì dall’anno 0 al 500 d.C.

Da questa prima tomba si è sviluppato un secondo scavo che ha portato alla luce tre livelli di sepoltura. Nel secondo livello, gli archeologi hanno trovato un vaso e due statuine, una maschile e una femminile, poste a faccia in giù accanto a due teschi.

Secondo gli esperti, la scoperta potrebbe portare a ulteriori rinvenimenti nella zona che è stata abitata continuamente dal 1500 a.C. al 1500 d.C.

Quelli trovati sono reperti particolarmente rari, perché le tombe di questa natura vengono in genere saccheggiate prima che gli archeologi possano analizzarne il contenuto.

(Foto: Rafael Platas/INAH)

 

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Inaugurato in Francia il Centro per la Libertà religiosa e gli Affari pubblici

Ha sede nel campus della facoltà avventista di Collonges-sous-Salève

EUDnews/Notizie Avventiste – Il Centro internazionale per la Libertà religiosa e gli Affari pubblici, primo al mondo nel suo genere, è stato inaugurato lo scorso 4 febbraio. A tagliare il nastro l’ambasciatore Ibrahim Salama, direttore della divisione dei trattati in materia di diritti umani presso l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani a Ginevra, e Ganoune Diop, direttore del dipartimento Affari pubblici e Libertà religiosa (APLR) della Chiesa cristiana avventista mondiale.

La cerimonia di è svolta alla presenza di numerosi dirigenti della Chiesa in Francia, Svizzera e nel mondo. Responsabile del nuovo organismo è John Graz, che ha diretto il dipartimento APLR a livello mondiale dal 1995 al 2015.

Il Centro si trova nel campus della facoltà avventista francese, al piano superiore della biblioteca “Alfred Vaucher”. Il presidente della scuola, Jean-Philippe Lehmann, ha ricordato le ragioni che hanno portato alla realizzazione di questo progetto.

In primo luogo, ragioni storiche. Dal campus sono passate figure di spicco nell’impegno per la difesa della libertà religiosa, come per esempio Jean Nussbaum che ha fondato l’AIDRL (Associazione internazionale per la difesa della libertà religiosa), Pierre Lanarès che ha notevolmente ampliato la diffusione della rivista Coscienza e Libertà, o Jean Weidner, dichiarato “giusto tra le nazioni” per la sua condotta durante la seconda guerra mondiale.

Ragioni geografiche. La vicinanza a Ginevra, luogo centrale della Riforma e sede di numerose organizzazioni internazionali che si occupano, in particolare, della difesa dei diritti umani.

Infine, ragioni educative. Il campus ospita gruppi scolastici, una scuola di lingua francese e una facoltà di teologia. Il Centro contribuirà a sviluppare il concetto di rispetto per le persone e le differenze, aspetti già cari all’istituzione; inoltre promuoverà la ricerca, produrrà pubblicazioni, organizzerà incontri e contribuirà alla formazione degli studenti.

Dagli interventi che hanno preceduto la cerimonia di inaugurazione, sono emerse alcune idee interessanti.
Ganoune Diop: “La libertà religiosa è la prima di tutte le libertà. Include la libertà di pensiero, di scelta, di coscienza, di espressione, di divulgazione … I diritti umani sono interdipendenti e indivisibili”.

John Graz: “Il dialogo interreligioso e con le autorità ci permette di determinare ciò che ci distingue, ma anche a quali livelli possiamo stare insieme. In questo modo possiamo essere operatori di pace”.

Per Ibrahim Salama, le religioni devono svolgere un ruolo importante nella difesa dei diritti umani.

Maggiori informazioni sul sito del Centro.

 

 

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Disponibili online due prestigiose bibbie di Gutenberg

La Biblioteca nazionale di Francia ha pubblicato immagini e commenti di due esemplari del volume stampato nel XV secolo

Riforma.it – La Biblioteca nazionale di Francia ha pubblicato online, a disposizione di tutti, la Bibbia di Gutenberg. L’istituzione culturale possiede due dei quattro esemplari conservati su suolo francese, una stampata su pergamena e una su carta.

Prodotta a Magonza attorno all’anno 1455, la Bibbia del tipografo Johannes Gutenberg è il primo libro creato in Occidente con la nuova tecnica di stampa detta “a caratteri mobili” (in Cina esisteva da 4 secoli).

Di quest’opera di importanza capitale nella storia moderna del nostro continente non restano che una cinquantina di esemplari sparsi nel mondo. Due per l’appunto fanno parte della collezione di libri rari della Biblioteca nazionale di Francia, fra le maggiori istituzioni letterarie al mondo, con oltre 30 milioni di volumi stimati e la prestigiosa edizione digitale Gallica che a sua volta raccoglie milioni di documenti, volumi, mappe, immagini, spartiti, e ora per l’appunto anche le versioni digitali delle due bibbie del XV secolo.

La prima, assai rara e prestigiosa è una copia completamente stampata su pergamena, che mantiene ancora oggi una luminosità e una nitidezza eccezionali. Sono solo dodici gli esemplari oggi noti di Bibbia di Gutenberg stampati su pergamena e solo quattro di questi sono interi. La seconda copia è stampata su carta ma riveste una grande importanza storica perché l’unica che riporta una nota manoscritta che certifica come la stampa sia stata terminata nel 1456, fornendo quindi una delle poche informazioni cronologiche sul periodo in questione.

Entrambi questi tesori sono ora disponibili per una consultazione gratuita sul portale Gallica, con ampi commenti, immagini, note, un regalo per studiosi e appassionati proprio nell’anno in cui si festeggia il cinquecentenario della Riforma protestante, che fece della traduzione del testo sacro uno dei pilastri su cui poggiare.

La scelta di stampare su pergamena non era casuale, in quanto veniva garantita in questa maniera una maggiore longevità del prodotto, maggiore resistenza davanti ad un uso ripetuto e capacità di mantenere vivi a lungo i colori originali delle decorazioni e delle miniature. Che anche nel nostro caso mantengono dunque una lucentezza particolare nelle infinite varianti delle lettere stampate. Le parti che appaiono di colore rosso o blu (i titoli dei capitoli, l’apertura e la chiusura dei libri biblici, le lettere di riferimento, i numeri romani dei capitoli) sono state tutte colorate dopo il processo di stampa, rendendo in pratica ogni esemplare originale ed irripetibile.

(Immagine: Incipit della Genesi)

 

 

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