“Gratitudine”, una poesia dedicata alle donne, per l’8 marzo

“Gratitudine”, una poesia dedicata alle donne, per l’8 marzo


“Lunedì in poesia” è una nuova rubrica di RVS curata da Claudio Coppini. Oggi Claudio ci ha letto un suo componimento poetico dal titolo “Gratitudine”, una poesia dedicata alle donne. Scritta per l’8 marzo e per tutti gli altri giorni:

“Da voi imparai

l’arte dell’amore e della compassione.                 

Diamanti preziosi                 

stringo nel pugno.                           

della mano.”

Claudio Coppini è speaker (e poeta) di RVS.

Per leggere le sue poesie:

http://claudiocoppini.scrivere.info/

“Gratitudine”, una poesia dedicata alle donne, per l’8 marzo

“Gratitudine”, una poesia dedicata alle donne, per l’8 marzo


“Lunedì in poesia” è una nuova rubrica di RVS curata da Claudio Coppini. Oggi Claudio ci ha letto un suo componimento poetico dal titolo “Gratitudine”, una poesia dedicata alle donne. Scritta per l’8 marzo e per tutti gli altri giorni:

“Da voi imparai

l’arte dell’amore e della compassione.                 

Diamanti preziosi                 

stringo nel pugno.                           

della mano.”

Claudio Coppini è speaker (e poeta) di RVS.

Per leggere le sue poesie:

http://claudiocoppini.scrivere.info/

La poesia, luce dell’anima

La poesia, luce dell’anima


In questa puntata parliamo di poesia, una forma d’arte che racchiude in sé i sentimenti della nostra anima che ci porta a sognare e ad arricchirci.
Ne parliamo insieme alla poetessa Lolita Rinforzi in collegamento telefonico da Assisi.

Programma a cura di Annamaria Citino

Poesia-Preghiera: “Stare al tuo passo”

Poesia-Preghiera: “Stare al tuo passo”


Questa mattina all'interno dello spazio RVS Poesia, Claudio Coppini ci ha letto una sua poesia-preghiera dal titolo: "Stare al tuo passo". Uno scritto poetico, autobiografico, che racconta il suo incontro con Gesù. Un incontro che non si esaurisce e si rinnova quotidianamente tra "atti di umana solidarietà e rivelazioni divine". 

…"Senza di te sarebbe stato impossibile l'incontro ravvicinato con me stesso, con l'anima. Capire, che il prossimo, non è il numero successivo (…avanti il prossimo) nè il marziano arrivato da un altro pianeta. Ma un fratello, una sorella, benedizione preziosa a cui non posso, non voglio più  rinunciare".

Per leggere le poesie di Claudio Coppini cliccate sul link qui sotto.

http://claudiocoppini.scrivere.info/

Recensione alla raccolta di poesie di Giovanni Varrasi

Recensione alla raccolta di poesie di Giovanni Varrasi


Sussulti di un viaggiatore è la seconda raccolta di poesie, a distanza di due anni, dalla prima, Parentesi graffe, di Giovanni Varrasi. 

In mezzo la pandemia e uno sguardo realistico, dinamico, interattivo dello psichiatra che contamina il poeta e viceversa. 

Claudio Coppini e Roberto Vacca nel parlano con l'autore, prendendo spunto da una fresca recensione della professoressa e scrittrice Lorella Rotondi, che riportiamo integralmente, perché ci aiuta a capire meglio i "sussulti" di questo particolare viaggiatore e a farne tesoro.   

Le poesie: La cura e Seconda occasione sono lette da Roberto Vacca.

 

Recensione alla raccolta a cura di Lorella Rotondi

Questa notte ho letto le tue poesie. Sono tue le parole e la cultura, saperi della mente del cuore e del vissuto, e dei mondi che hai attraversato. Intrisi di vissuto e di futuro i tuoi pensieri. Espressioni ricche di cortese resistenza nella Natura (spazi e spaziosi/ ariosi incontri). Ne esce il quadro di un Maestro che 'sussulta' ma non dimentica la speranza, autentico sorriso dell' anima. Questa è la verità, a mio avviso, della tua poesia, ma anche del tuo sussulto spirituale.

Essere per l' Infinito. L' immanentismo è il farsi dei giorni cercando in ogni momento la goccia di azzurro nel bruno, saggio autunno fatto dal succedersi di giovinezza. Accorgersi di questo è un privilegio raro. Grazie per il tuo dono di vita poetica che ha sovrinteso lo iatros, grazie per aver custodito nel medico adulto il tempo fanciullo che ha in sé già tutti i semi della promessa d'uomo e di donna che ognuno di noi già è.

Fabio Strinati, il mio amore per la Puglia in poesia

Fabio Strinati, il mio amore per la Puglia in poesia


E'uscito l'ultimo libro del poeta e compositore di Esanatoglia Fabio Strinati, dal titolo:"Nella Valle d'Itria il sole e l'oro".  

Un lavoro interamente dedicato alla  Valle d'Itria e pubblicato con la Nuova Palomar di Bari. Ogni poesia, rispecchia

l'anima lucente della "Valle dei Trulli". Claudio Coppini lo ha intervistato nel corso della diretta RVS del 27 maggio e Roberto Vacca ha letto: "Lettera da Taranto"

e "Da Bari" intrecci di emozioni e ricordi dal Mar Ionio all'Adriatico.

La stanza degli abbracci

La stanza degli abbracci

Lina Ferrara – La poesia è capace di cogliere gli attimi sublimi ma anche i momenti più comuni della vita, regalando ogni volta emozioni e commozione. Così, l’ultima opera di Claudio Coppini, poeta e speaker di Radio Voce della Speranza, accompagna alla riflessione sulla situazione difficile della pandemia nel racconto di un piccolo episodio che muove il cuore e riempie di speranza.

Coppini descrive, o meglio dipinge con le parole, la visita a sua mamma al tempo del Covid-19. Lei è ospite di una Rsa fiorentina. Il coronavirus è stato inclemente con le case di riposo in diverse parti del nostro Paese, dove ha sviluppato contagi e mietuto vittime.

Per questo, le abitudini sono cambiate nelle visite ai parenti in questi luoghi; bisogna rispettare le dovute precauzioni ma… “separati” da un telo di plastica trasparente si può ancora godere di quell’abbraccio che lega una madre a suo figlio fin da quando è venuto al mondo.
 

La stanza degli abbracci 
Amore
scritto in cielo 
il nostro, 
mamma. 
Nemmeno il Covid 
che zitto zitto aveva attraversato la porta socchiusa 
ha potuto separarci. 
Abbracci e coccole  
al cellophane, 
vibrazioni ravvicinate 
oggi nella stanza 
degli abbracci. 
Cantiamo, cantiamo, 
senza saperlo 
il nostro canto   
si fa preghiera. 
E sale al cielo  
o forse è il cielo 
che scende giù. 
Ho sempre creduto fragile 
quest'amore, 
oggi lo scopro infrangibile. 
Ha superato tutto, 
anche il Covid. 
Sei un mito, mamma!  
E qui alla Casa dei nonni, (Rsa il Gignoro) 
ho visto angeli travestiti da marziani 
danzare notte e giorno, 
addomesticare la morte  
cantando la vita.

Claudio Coppini

Ascolta anche il programma di radio Rvs sulla Rsa "Il Gignoro", cliccando qui.

 

 

IL CANNOCCHIALE 09 La vita è un viaggio – prima parte

IL CANNOCCHIALE 09 La vita è un viaggio – prima parte


Il ciclo di trasmissioni de “IL CANNOCCHIALE"volge al termine.
L’ultimo paesaggio che il dottor Varrasi ( il nostro psicoterapeuta psichiatra e poeta) intende mostrare, mettere a fuoco, dall’alto di una collinetta spelacchiata conquistata da una arrampicata durata non una mattinata ma una intera vita, (queste espressioni sono sue) è quello della pianura solcata da mille sentieri e quello delle montagne imbiancate, scure, sullo sfondo, che sembrano impenetrabili, lontane, poco accessibili.
È il percorso di un viaggio possibile.
Nelle ultime due puntate (questa e la prossima), IL CANNOCCHIALE sostiene che “la vita è un viaggio”.
Varrasi, nel corso della trasmissione, risale all’etimologia della parola viaggio, legata sia alla “via” da percorrere che al “viatico” da portare con sè, come dicevano gli antichi romani.
Il viaggio, sostiene il Cannocchiale, è sempre esterno, lungo un percorso geografico ben definito, ma sopratutto mentale, lungo un sentiero di emozioni, di scelte, di visioni, che costituiscono alla fine l’identità profonda di una persona. Questa volta per il conduttore, Claudio Coppini, non sarà  facile stare al passo del suo interlocutore, diventato improvvisamente compagno di viaggio che compagno di viaggio!
Il dottor Varrasi procede elencando e commentando alcune tappe significative del viaggio: la terra da calcare, da sentire come parte di sé, le avventure private e pubbliche durante il percorso, le energie, le fatiche, gli Altri che si incontrano qua e là, spiragli di calore e di bellezza se sei fortunato e, infine, uno sguardo nuovo, un po’ meno opaco, più ampio ( i paraocchi si sono lacerati e strappati via via metro dopo metro, fatica dopo fatica, zuffa dopo zuffa, abbraccio dopo abbraccio), più addestrato a vedere e a comprendere e non uso solo a guardare.
La riflessione “ cannocchialesca” è accompagnata da due poesie scritte da Gianni, quasi due canzoncine che il viaggiatore mormora, canticchia, quando si sente solo, per darsi coraggio e farsi compagnia.

Non perdete la prossima puntata, la seconda parte: "La vita è  un viaggio" con la quale per il.momento si conclude la rubrica IL CANNOCCHIALE o forse fa una pausa….vedremo ci aspetta ancora strada da fare.

Le Ultime Tre cose della Sera 20

Le Ultime Tre cose della Sera 20


Le Ultime 3 cose della sera 20

Le ultime 3 cose della sera…anzi quattro, non sono altro che un modo diverso per trascorrere una mezz'ora insieme prima della buona notte.
In ogni puntata ascolteremo: due vecchi ricordi incisi sul vinile "canzoni d'altri tempi", una brevissima storia con una morale "Per Riflettere" sorseggeremo una Tisana e per finire avremo modo di ascoltare una bella canzone, ma non solo, conosceremo anche la nascita, la paternità e la storia del brano.

Brani e testi di questa puntata: 

Vecchi Ricordi – Macariolita  1941 e  La Strada Nel Bosco 1943.              
Per Meditare – L'Eco della vita.
Storia del Brano  – Sweet low sweet chariot.       

A condurre la puntata saranno: Domenico Sangiorgio, Diana Cusin, e Stefano Losio.
 

A tu per tu con il poeta Fabio Strinati

A tu per tu con il poeta Fabio Strinati


Una puntata di A tu per tu speciale e su una frequenza tutta spirituale quella di lunedì 28 settembre, in compagnia di Fabio Strinati, poeta, aforista, musicista, compositore e contadino per amore della natura e della sua terra.
Tutto nasce da una sua mail inviata alla direttrice della radio di Firenze, Alessia Calvagno, arrivata alcuni giorni prima, in cui Fabio si presentava come ascoltatore che segue i nostri programmi da tempo con molta passione. E quasi come gesto di ringraziamento, chiudeva la mail con una sua poesia, Verde Speranza, dedicata a Radio Voce della Speranza.
Più che una classica intervista è nato un vero e proprio “ping pong” tra il nostro ospite e Claudio Coppini, una conversazione profonda e al tempo stesso familiare sui temi dell’esistenza.
Interessante e coinvolgente il passaggio con la lettura di alcune preghiere, simili a dei brevi salmi contemporanei, che Fabio ha dato alla luce da poco.

Di seguito alcuni link a degli scritti trattati nella trasmissione:

Dal proprio nido alla vita

Una poesia libera in viaggio

Toscana-Venezia solo andata


mail: strinati.fabio@tiscali.it

Vi proponiamo la poesia dedicata a Radio voce della Speranza e letta in trasmissione da Roberto Vacca:

VERDE SPERANZA

Sboccerà, sboccerà il nuovo fiore;
il prato rigoglioso, nel chiaro del mattino;
fischiettano le danze nel cielo,
la giovinezza, gioia della vita!

Lo scoiattolo sui rami: fugace,
fluttua leggiadro; amante del verde,
la fontanella chiara che ha per voce
il dono della natura in festa!

Il respiro del mare, ondoso…
Lacrima nel vento: gocciola…

a primavera la foglia timorosa!

S’apre alla vita, luce tanto amata;
pacifico e lieve, spensierato albero
regale e decorato: lussuosa è l’alba:
carezza effeminata, nel giardino,
frescura della beatitudine.

FABIO STRINATI

Altrobinario: speciale poesia (8)

Altrobinario: speciale poesia (8)


Siamo arrivati all’ottava puntata della rubrica L’altrobinario speciale poesia e il secolo di cui ci occuperemo in questa puntata è il Novecento.
Del ‘900 italiano in questa prima puntata abbiamo scelto tre poeti:
Gabriele D’Annunzio
Giuseppe Ungaretti
Eugenio Montale

Come premessa alla puntata ci piace riportare un aforisma di un poeta di lingua tedesca, Rainer Maria Rilke ( Praga 1875, Alpi svizzere 1926).
“Nasciamo, per così dire, provvisoriamente, da qualche parte; soltanto a poco a poco andiamo componendo in noi il luogo della nostra origine, per nascervi dopo, e ogni giorno più definitivamente”.
*******

Gabriele D’Annunzio è nato a Pescara nel 1863, è morto a Gardone Riviera nel 1938.
Scrittore, poeta, drammaturgo, militare, politico, giornalista, è stato simbolo del Decadentismo e celebre figura della prima guerra mondiale e del nascente fascismo.
Di lui scegliamo la celeberrima poesia “ La pioggia nel pineto” ( due strofe)

Taci. Su le soglie del bosco non odo parole che dici
umane;
ma odo parole più nuove che parlano,
gocciole e foglie lontane.

Ascolta. Piove dalle nuvole sparse,
piove sulle tamerici salmastre e arse
piove su i pini scagliosi e irti
piove su i mirti divini
sulle ginestre fulgenti di fiori accolti
su i ginepri folti di coccole aulenti
piove sui nostri volti silvani
piove sulle nostre mani ignude
sui nostri vestimenti leggeri
sui freschi pensieri
che l’aria schiude novella,
sulla favola bella che ieri t’illuse, oggi m’illude
o Ermione

******
Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d’Egitto nel 1888 è muore a Milano nel 1970.
Figlio di genitori italiani provenienti da Lucca. Il padre era operaio per i lavori di apertura lavori del canale di Suez, la madre possedeva un forno.
Ebbe in tutta la sua vita un grande amore per la poesia. Visse in Francia. Partecipò alla prima guerra mondiale. Coltivò molte attività letterarie e giornalistiche a Parigi.
Nel 1942 tornò in Italia, nominato Accademico.
L’Ermetismo è la sua espressione stilistica, cioè una poesia misteriosa, chiusa, serrata.
I suoi versi sono potenti anche se espressi da poche parole.

Poesia “Mattina”
M’illumino di immenso

Poesia “ Soldati”
Si sta come d’autunno
sugli alberi le foglie

Poesia “ Porto sepolto”
Vi arriva il poeta e poi torna alla luce
coi suoi canti
e li disperde
mi resta quel nulla
d’inesauribile segnale

*****

Eugenio Montale nato a Genova nel 1896, è morto a Milano nel 1981.
Poeta, traduttore, giornalista. Premio Nobel per la letteratura nel 1975.
Di lui, la splendida, famosa poesia
“Non chiederci la parola che squadri da ogni lato”

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato,
l’animo nostro informa, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato

Ah, l’uomo che se ne va sicuro
agli altri e a se stesso amico,
e l’ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!

Non domandarmi la formula che mondi possa aprirti
si qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo darti
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

Infine, una poesia di Giovanni Varrasi dal titolo “ Lodo Esposito”

Bastardi senza radici, soldi, casa, libri,
senza traccia di pietà,
corrono a perdifiato, ridendo, urlando,
nei vicoli , nel ventre della città.
Canzoni, risate, le scarpe rotte,
calzoni con le toppe.

Un vento caldo li spinge,
li sostiene, li fa volare.
Figli di Dio, si, si, figli di Dio,
affidati alla sua Provvidenza
e ai loro sorrisi, ai profili scavati,
alla sfida sfacciata per non morire.

Dai balconi soleggiati, scoppia, come un acquazzone estivo,
un canto allegro, sincero, solare, collettivo,
che s’impiglia tra i lenzuoli ad asciugare
tra gli odori umidi dei bassi e il vuoto delle Chiese.

L’eco lo senti, lontano, anche dopo tanti anni.
Quei bambini, ormai uomini, faticano in fornace,
in carcere, al cimitero,
hanno lo sguardo opaco, consumato,
non più, per niente, sincero.

Ci Sono Buone Notizie 478

Ci Sono Buone Notizie 478


Ci sono Buone Notizie 478 (27.05.2020) Alla ricerca di eventi, informazioni, curiosità per pensare positivo. Una rubrica con notizie che non vengono messe in risalto dai media … o quasi! a cura di Beniamino, Emanuele e Luisa.

In questa puntata:
Luisa: La Poesia è “servita”,
Beniamino: I Guerrieri del Covid,
Emanuele e tonina: Una vita a colori.

Il brano di intermezzo è Il cielo è sempre più blu, cantata da Artisti riuniti.

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