A tu per tu: algoritmi strani

A tu per tu: algoritmi strani


In questa nuova puntata di A tu per tu parliamo delle strane scelte di alcuni  “social network” che, specie in questo periodo, per motivi  tecnici o politici, spesso suscitano perplessità per i criteri poco chiari alla base della chiusura di certi profili o l’oscuramento di certe pagine. Raccogliamo nel corso del programma l’appello di Adelina e le spiegazioni – sia pure parziali – di Paolo Mariotti, Information Technology per l’Unione italiana delle chiese avventiste e per HopeChannel Italia.

A tu per tu: chiusura anno accademico alla Facoltà avventista

A tu per tu: chiusura anno accademico alla Facoltà avventista


In questa nuova puntata di A tu per tu vi proponiamo un’intervista di Claudio Coppini a Tiziano Rimoldi, Decano dell’Istituto Avventista di Cultura Biblica (IACB), in occasione della chiusura dell’anno accademico. L’offerta formativa dello Iacb comprende la Facoltà di teologia, le cui lauree sono riconosciute dallo Stato, il Dipartimento di Lingua, Cultura e Arte Italiana, frequentato da studenti di Paesi europei e del mondo, il Master di primo livello in Fundraising, comunicazione e management per gli enti ecclesiastici e le organizzazioni religiose.

Come (e se) il virus ha cambiato le Chiese. “A tu per tu” con Debora Spini

Come (e se) il virus ha cambiato le Chiese. “A tu per tu” con Debora Spini


La necessità di combattere il virus ha imposto il lockdown di tutti i luoghi della socialità, incluse le chiese. Le varie denominazioni cristiane hanno quindi dovuto fare di necessità virtù ed esplorare nuove forme di testimonianza, predicazione e adorazione; soprattutto il distanziamento sociale ha imposto scelte anche drammatiche. Quanto, e se, il virus sta cambiando il nostro modo di essere chiesa? Cosa possiamo imparare da questa esperienza senza precedenti? Sono queste le domande che verranno trattate nel dibattito che il Centro culturale protestante «Pier Martire Vermigli» di Firenze organizza per lunedì 22 giugno, alle ore 18, sulla piattaforma Zoom e attraverso la diretta Facebook dalla pagina della Chiesa valdese di Firenze.
Don Andrea Bigalli, sacerdote cattolico e membro del Comitato toscano di Libera, e Marco Fornerone, pastore valdese, a partire dalla loro esperienza di culti domestici e culti “digitali” rifletteranno sul nesso liturgia/predicazione in assenza di comunione fisica. La pastora Ylenia Goss guiderà i partecipanti nel delicato terreno delle questioni etiche nelle terapie intensive; Davide Donelli, direttore della DVF Fiorentina, porterà la prospettiva delle nuove sfide che si aprono al lavoro diaconale durante e dopo la pandemia, mentre Antonella Visintin, della Commissione Globalizzazione e Ambiente della FCEI informerà su come le chiese si stiano attrezzando per mettere in campo uno sviluppo ecosostenibile e più giusto, diverso dal neoliberismo.
Introduce e modera Debora Spini, presidente del Centro Culturale Protestante «P. M. Vermigli» (dal settimanale Riforma del 19-06-2020).

Su questa iniziativa e sui temi che verranno affrontati, Roberto Vacca ha intervistato Debora Spini, presidente del Centro Culturale Protestante «P. M. Vermigli» di Firenze.

Link e coordinate per accedere a ZOOM: https://us02web.zoom.us/j/86200976913?pwd=ekw4M0ZrMnV3QythQ3ZTa2xiQkhFQT09
ID: 862 0097 6913
Password: 105188
Diretta Facebook su: https://www.facebook.com/chiesavaldesefirenze/

Firenze. Chiusura anno accademico dell’Istituto avventista «Villa Aurora»

Firenze. Chiusura anno accademico dell’Istituto avventista «Villa Aurora»


Il 19 e il 20 giugno si terrà presso l’Istituto avventista di cultura biblica “Villa Aurora” la cerimonia di chiusura dell’anno accademico 2019-2020. Un anno sicuramente particolare, vista l’emergenza Covid-19, ma le attività non si sono fermate e in completa sicurezza è stato possibile proseguire con le lezioni. Il past. Davide Romano, direttore della Facoltà avventista di Teologia (FAT), ha parlato ai nostri microfoni dell’esperienza di quest’anno e ha annunciato alcune novità per quanto riguarda l’offerta formativa. All’interno del servizio, Elisa Ghiuzan, Cesare Zausa e Rafaela Thais De Araujo raccontano brevemente la loro esperienza di studenti presso la FAT.

Intervista a cura di Alessia Calvagno.

Un bilancio del confinamento nella prospettiva di uno psicologo

Un bilancio del confinamento nella prospettiva di uno psicologo


In questo numero di “A tu per tu” parliamo ancora delle misure di “lockdown” che hanno interessato il nostro Paese negli ultimi mesi, misure molto restrittive delle libertà personali che sono state adottate e imposte in nome della sicurezza collettiva. In effetti recenti ricerche hanno sottolineato l’utilità di queste misure. Uno studio condotto da epidemiologi presso l’Imperial College di Londra ha stimato che i lockdown abbiano salvato circa 3,1 milioni di vite in 11 Paesi europei, tra cui 500 mila nel Regno Unito, e che abbiano ridotto i tassi di infezione di una media dell’82% (da Repubblica.it).
Tuttavia il costo delle restrizioni sociali – il cosiddetto “distanziamento sociale” che spesso si è tradotto semplicemente in isolamento sociale – è risultato spesso pesante, con conseguenze a medio-lungo termine ancora da studiare. Si presume che il costo di queste misure sia stato pagato dalla popolazione soprattutto in termini di acutizzazione di tensioni e disagi psichici presistenti, ma che abbia colpito soprattutto le fasce più deboli: gli anziani, i bambini e gli adolescenti, privati della socializzazione indispensabile per l’equilibrio psichico e lo sviluppo cognitivo.
Abbiamo parlato di questi temi – e di vari altri problemi emersi in questa straordinaria fase della storia umana – con Giuseppe Tomai, psicologo e psicoterapeuta.

(Nella foto un esempio di “lockdown” nel mondo: una strada di Manhattan, New York, durante l’ora normalmente di massimo traffico)

Diamo una possibilità alla pace! (11)

Diamo una possibilità alla pace! (11)


Con questa puntata termina la serie di conversazioni di Roberto Vacca con Francesco Lo Cascio, vice-presidente del MIR Italia (Movimento Internazionale della Riconciliazione) e portavoce della Consulta della Pace di Palermo.
In questa ultima puntata prendiamo in esame il dilemma se un movimento nonviolento possa nascere e sopravvivere in una società fortemente autoritaria e indifferente verso i diritti umani. Francesco Lo Cascio prende brevemente in esame alcune situazioni storiche, come la lotta nonviolenta in India e in Sudafrica, nell’America razzista di Martin Luther King, in certi paesi latinoamericani, nella Danimarca dell’occupazione nazista e persino nella stessa Germania di Hitler. Come per tutti gli eventi storici, la vittoria non è garantita, ma è falso affermare che solo la lotta armata possa offrire prospettive di vittoria. E in certi casi,  alcune sconfitte sono diventate  il germe di sviluppi successivi di pace e riconciliazione.

Nella foto: 9 Ottobre 1989, da una chiesa di Lipsia si arrivò al crollo del Muro di Berlino. In un contesto in cui dilagava un senso di impotenza e di rabbia, la Chiesa Evangelica, nella DDR, svolse un ruolo fondamentale. Fu un punto di riferimento perché offrì un luogo protetto di discussione, di confronto e di opposizione, “vessillo di speranza e centro di raccolta dei cittadini più critici”. Un membro del comitato centrale della SED, il partito unico della DDR, disse: “Wir hatten alles geplant. Wir waren auf alles vorbereitet. Nur nicht auf Kerzen und Gebete.” (“Avevamo pianificato tutto. Eravamo pronti a tutti. Ma non a candele e preghiere”).

Festa del libro ADV: “Ri-apriamo pagina”

Festa del libro ADV: “Ri-apriamo pagina”


Torna la Festa del libro ADV. Domenica 7 giugno, dalle 9.00 alle 18.00, sarà possibile acquistare alcuni titoli del catalogo a un prezzo vantaggioso. Maurizio Caracciolo, direttore delle Edizioni ADV, ci consiglia alcuni libri da leggere molto interessanti.

Intervista a cura di Alessia Calvagno.

Diamo una possibilità alla pace! (10)

Diamo una possibilità alla pace! (10)


Continua la serie di conversazioni di Roberto Vacca con Francesco Lo Cascio, vice-presidente del MIR Italia (Movimento Internazionale della Riconciliazione) e portavoce della Consulta della Pace di Palermo.
Continuiamo a parlare del rapporto ambiguo che i cristiani hanno da sempre con l’uso della forza. In particolare in questa puntata ci soffermiamo sul ruolo dei cappellani militari, da sempre al centro di polemiche per la loro funzione pastorale inserita all’interno della struttura militare, in cui sono organicamente inquadrati per ruolo e salario. Terza parte.

Il 30 maggio riaprono (molte) chiese avventiste

Il 30 maggio riaprono (molte) chiese avventiste


Il 24 maggio sono state riaperte al pubblico molte chiese cattoliche ed evangeliche (il 23 anche le sinagoghe). Il 30 maggio tocca alle chiese avventiste, tra cui la chiesa avventista di Firenze. Ne parliamo con il pastore Luca Faedda, che a proposito della riapertura del luogo di culto avventista di Firenze (quello di Careggi) ci spiega le difficoltà e le preoccupazioni, ma anche il bisogno di accettare le nuove sfide. Le chiese non sono andate in letargo nel periodo del “lockdown” e hanno continuato, in modi diversi, a testimoniare la grazia di Dio e a offrire un servizio diaconale importante, con la sorpresa di vedere emergere la solidarietà in luoghi e persone inaspettate. Intervista e montaggio a cura di Roberto Vacca.

22-23 maggio: quarto festival della legalità

22-23 maggio: quarto festival della legalità


In questo numero di A tu per tu parliamo con Mimma Dardano, presidente onoraria dell’associazione Gomitolo Perduto, a proposito della quarta edizione del Festival della legalità, che quest’anno – per motivi sanitari – si svolge il 22 e il 23 maggio in diretta su Facebook. Molte le iniziative che saranno proposte in diretta: testimonianze, riflessioni, ricordi, concerti, teatro, occasioni di solidarietà (per un programma dettagliato delle due serate, clicca qui). L’obiettivo è, come nelle passate edizioni, coinvolgere la società civile, a partire dai giovani, per fondare una società più attenta ai temi della legalità e più solidale rispetto ai bisogni dei più deboli.

Omaggio a Ezio Bosso

Omaggio a Ezio Bosso


“La musica la facciamo insieme, la musica è una cosa che si fa insieme”, affermava Ezio Bosso, maestro, compositore e direttore d’orchestra scomparso qualche giorno fa. L’uomo e il musicista sono strettamente legati sia nella testimonianza di vita che nell’espressività comunicativa e artistica che ha contraddistinto da sempre Bosso in tutta la sua versatilità: dalle Sinfonie alle Composizioni per Orchestra, da Quartetti per archi alla musica vocale. Senza dimenticare le opere originali composte per il cinema e il teatro. Nel 2015, per EGEA Music, pubblica il suo primo album da solista, The 12th Room, in cui Bosso oltre ai suoi inediti, è interprete di vari brani di repertorio tra cui Bach e Chopin.

In questa puntata di A tu per tu ricordiamo l’uomo e il musicista Ezio Bosso,con Francesco Ciriolo, ricercatore in Filosofia Teoretica presso l’Università del Salento, docente presso un Ente di Formazione che ha l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica minorile, vicedirettore della rivista Idee. Semestrale di filosofia, scienze sociali ed economiche, membro dell’Associazione musico-culturale “Settima più”.

 

Diamo una possibilità alla pace! (9)

Diamo una possibilità alla pace! (9)


Continua la serie di conversazioni di Roberto Vacca con Francesco Lo Cascio, vice-presidente del MIR Italia (Movimento Internazionale della Riconciliazione) e portavoce della Consulta della Pace di Palermo.
In questa puntata continuiamo a parlare del rapporto ambiguo che i cristiani hanno da sempre con l’uso della forza: da una parte le “Chiese di Stato” omologate al Potere “costantiniano”, dall’altra il dissenso delle chiese di minoranza e l’orrore delle due guerre mondiali. Nel mezzo una riflessione etica che oscilla tra la teoria della “guerra giusta” e l’impossibilità della “risposta proporzionata” nello scenario futuro di una guerra atomica. Seconda parte.

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