Accettazione e integrazione sociale, l’insegnamento di Gesù

Accettazione e integrazione sociale, l’insegnamento di Gesù


La pastora avventista Liudmila Biscardi ci invita a riflettere sul testo di Matteo 15,21-28: «Partito di là, Gesù si ritirò nel territorio di Tiro e di Sidone. Ed ecco una donna cananea di quei luoghi venne fuori e si mise a gridare: “Abbi pietà di me, Signore, Figlio di Davide. Mia figlia è gravemente tormentata da un demonio”. Ma egli non le rispose parola. E i suoi discepoli si avvicinarono e lo pregavano dicendo: “Mandala via, perché ci grida dietro”. Ma egli rispose: “Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa d’Israele”. Ella però venne e gli si prostrò davanti, dicendo: “Signore, aiutami!”. Gesù rispose: “Non è bene prendere il pane dei figli per buttarlo ai cagnolini”. Ma ella disse: “Dici bene, Signore, eppure anche i cagnolini mangiano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”. Allora Gesù le disse: “Donna, grande è la tua fede; ti sia fatto come vuoi”. E da quel momento sua figlia fu guarita». In questa circostanza cosa insegna Gesù ai discepoli, e a noi, con i suoi gesti e le sue parole?

Intervista a cura di Alessia Calvagno.

150 bambini ucraini in campeggio in Austria

150 bambini ucraini in campeggio in Austria

Un progetto dell’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso.

Notizie Avventiste – Offrire un’estate felice a 150 bambini ucraini provenienti dalle zone più colpite dalla guerra è l’obiettivo di Adra Austria, l’agenzia umanitaria avventista, che ha organizzato da luglio ad agosto cinque campi estivi in bellissime località nelle province di Salisburgo (Lago Wolfgang), Carinzia (Lago Klopeiner), Alta Austria (Selker) e Vorarlberg (Schwarzenberg).

I bambini, dai 7 ai 12 anni, potranno vivere spensierati nella natura e lasciarsi alle spalle, almeno per due settimane, lo stress del conflitto in corso nel loro Paese. Accuditi da assistenti qualificati, saranno coinvolti in attività quali nuoto, arrampicate, realizzazione di ponti tibetani, speleologia, nonché la costruzione di comunità attraverso giochi, storie intorno al fuoco, attività manuali e canti. L’attenzione è rivolta soprattutto al supporto psicologico.

Adra Ucraina si occupa di selezionare i piccoli partecipanti, tenendo conto di criteri sociali e psicologici, in questo progetto congiunto con Adra Austria.

[Fonte: Apd/Eud News]

 

 

 

“Hope in Action” aiuta la popolazione di Dubno

“Hope in Action” aiuta la popolazione di Dubno

Il progetto dell’Adventist World Radio fornisce assistenza al popolo ucraino. Dal 2 al 9 maggio ha fatto tappa a Dubno, nella regione di Rivne.

Notizie Avventiste – Da un po’ di tempo un semirimorchio attraversa le città dell’Ucraina per fornire vari tipi di assistenza. È “Hope in Action” il progetto sostenuto dall’Adventist World Radio (Awr). A Dubno, circa 200 persone, tra residenti locali e profughi, hanno approfittato di questa opportunità.

“Hope in Action non è solo attrezzature” spiega Valerii Levytskyi su Adventist News Network “ma soprattutto specialisti e volontari che aiutano a superare le conseguenze del conflitto”.
Oltre alle consulenze mediche e psicologiche, alla massoterapia e al servizio di parrucchiere, le persone possono ricevere sostegno spirituale con l’iscrizione al corso biblico online per conoscere meglio la Scrittura.

“A Dubno, il semirimorchio ha sostato nel centro della città, davanti alla Casa della Cultura; questa è una buona posizione perché nelle vicinanze ci sono supermercati, pizzerie, una stazione degli autobus, un centro fitness e altri locali molto frequentati. Di conseguenza, sono state tante le persone che si sono registrate per usufruire dei nostri servizi” continua Levytskyi che aggiunge “Grazie all’attivo lavoro sociale della comunità avventista locale, le autorità cittadine hanno risposto positivamente a questa iniziativa perché Hope in Action è una grande opportunità per sostenere i residenti della città”.

Nell’ambito del progetto sono stati organizzati anche due eventi speciali: il “Paese della salute”, un gioco divertente ed educativo per bambini; e un concerto di beneficenza per raccogliere fondi per Ihor Polishchuk, soldato della guarnigione di Dubno, che ha bisogno di protesi agli arti inferiori.

[Foto: Unione avventista ucraina. Fonte: Ann]

“Hope in Action” aiuta la popolazione di Dubno

“Hope in Action” aiuta la popolazione di Dubno

Il progetto dell’Adventist World Radio fornisce assistenza al popolo ucraino. Dal 2 al 9 maggio ha fatto tappa a Dubno, nella regione di Rivne.

Notizie Avventiste – Da un po’ di tempo un semirimorchio attraversa le città dell’Ucraina per fornire vari tipi di assistenza. È “Hope in Action” il progetto sostenuto dall’Adventist World Radio (Awr). A Dubno, circa 200 persone, tra residenti locali e profughi, hanno approfittato di questa opportunità.

“Hope in Action non è solo attrezzature” spiega Valerii Levytskyi su Adventist News Network “ma soprattutto specialisti e volontari che aiutano a superare le conseguenze del conflitto”.
Oltre alle consulenze mediche e psicologiche, alla massoterapia e al servizio di parrucchiere, le persone possono ricevere sostegno spirituale con l’iscrizione al corso biblico online per conoscere meglio la Scrittura.

“A Dubno, il semirimorchio ha sostato nel centro della città, davanti alla Casa della Cultura; questa è una buona posizione perché nelle vicinanze ci sono supermercati, pizzerie, una stazione degli autobus, un centro fitness e altri locali molto frequentati. Di conseguenza, sono state tante le persone che si sono registrate per usufruire dei nostri servizi” continua Levytskyi che aggiunge “Grazie all’attivo lavoro sociale della comunità avventista locale, le autorità cittadine hanno risposto positivamente a questa iniziativa perché Hope in Action è una grande opportunità per sostenere i residenti della città”.

Nell’ambito del progetto sono stati organizzati anche due eventi speciali: il “Paese della salute”, un gioco divertente ed educativo per bambini; e un concerto di beneficenza per raccogliere fondi per Ihor Polishchuk, soldato della guarnigione di Dubno, che ha bisogno di protesi agli arti inferiori.

[Foto: Unione avventista ucraina. Fonte: Ann]

Adra a Jesi Educa

Adra a Jesi Educa

Michele Abiusi – La nuova amministrazione comunale ha organizzato, dal 25 al 28 maggio, l’iniziativa “Jesi Educa” indirizzata alla cittadinanza, per promuovere la cultura, la famiglia, il rispetto dell’ambiente, ecc. Sabato 27 e domenica 28, dalle 17.00 alle 20.00, le associazioni di volontariato sono state invitate ad allestire degli stand per tale finalità.

Adra, sede di Jesi, ha partecipato volentieri, proponendo la SalutExpò Junior, un percorso di educazione alla salute rivolto ai bambini e ai ragazzi, che ha riscosso successo. Anche i figli di assessori comunali vi hanno partecipato.
“È stata un’esperienza molto positiva” ha scritto un volontario “Vedere i bambini divertirsi e imparare è stato veramente bello”.
Un papà, i cui figli hanno seguito il percorso, ha definito la SalutExpò Jr. veramente bella, originale e istruttiva.

La comunità avventista di Jesi ha unito le forze in questo progetto. I Ministeri in favore dei Bambini e gli scout Aisa si sono impegnati insieme ai volontari per rendere possibile l’iniziativa. Dopo la formazione tenuta il sabato precedente, con il materiale messo a disposizione dalla chiesa di Perugia, che abbiamo ringraziato per la disponibilità, ci siamo lanciati e tutto è andato oltre le più rosee aspettative. Questo ha rafforzato i nostri legami con l’amministrazione comunale che ha inviato una mail di ringraziamento per aver contribuito a rendere “Jesi Educa” un vero successo.

[Foto pervenute dalla comunità in oggetto]

Brasile. Progetto di una scuola avventista per le donne ammalate di cancro

Brasile. Progetto di una scuola avventista per le donne ammalate di cancro

La campagna ha raccolto 80 donazioni di capelli che diventeranno parrucche per le pazienti oncologiche.

Notizie Avventiste – In occasione della festa della mamma, la scuola avventista di Ibes, a Vila Velha (Espírito Santo, Brasile) ha realizzato una campagna a beneficio di diverse donne che lottano contro il cancro. Studenti, dipendenti e l’intera comunità sono stati coinvolti nel progetto e, in una piazza della città, hanno organizzato uno spazio per tagliare i capelli. Le donazioni saranno poi trasformate in parrucche per le pazienti assistite dal Grupo de Apoio a Pessoas com Câncer (Gapc).

“La campagna ‘I tuoi capelli sono così forti che possono cambiare la vita di qualcuno’ voleva essere un punto di riferimento per la donazione di capelli, fazzoletti e prodotti per l’igiene personale, oltre a offrire servizi di misurazione della pressione sanguigna e una merenda ai donatori” ha spiegato Mairon Hothon, sul sito noticias.adventistas.org.

L’iniziativa è stata il risultato di una collaborazione tra la scuola, il salone di bellezza Dondocas, la rete ospedaliera Meridional e lo stesso Gapc, e si è svolta nella piazza centrale del quartiere Ibes, a Vila Velha, il 12 maggio. In tre ore sono state donate più di 80 ciocche di capelli, 30 foulard e 20 articoli per l’igiene personale.
“Tutto questo materiale è stato destinato a Gapc che realizzerà le parrucche e indirizzerà le donazioni alle oltre 100 donne assistite dall’organizzazione non governativa” ha aggiunto Horthon.

Diversi media di Espírito Santo hanno dato notizia di questa iniziativa che ha mobilitato tanti giovanissimi.
“In tutte le date commemorative, creiamo di solito una campagna di sensibilizzazione che coinvolge i nostri studenti, non solo per far conoscere il motivo della celebrazione stessa, ma anche per avere un impatto sociale” ha sottolineato la prof.ssa Marina Farias, direttrice della scuola “Stiamo pensando di fare di questa campagna di donazione di capelli un programma scolastico annuale, per aiutare sempre Gasp e creare questa catena del bene. È stato bellissimo vedere i nostri piccoli studenti portare i capelli”.

Le donazioni si trasformeranno in parrucche 
Una delle studentesse donatrici è stata Alice Bolzan, di appena 10 anni. Incoraggiata dalla madre si è fatta tagliare 30 cm di capelli.
“Avevo già donato una volta, ma è stato tanto tempo fa, credo sia stato quattro o cinque anni fa, poi quando ho saputo dell’iniziativa di questi giorni ho detto a mia madre che volevo tagliarmi i capelli e li ho donati perché contribuiranno a realizzare una bellissima parrucca per una mamma che ne ha bisogno. E per questo mi sento molto bene” ha detto la bambina che frequenta la quinta elementare.

Per Suzana Castro, assistente sociale presso Gapc, iniziative come questa aiutano a cambiare la mentalità delle persone, che siano bambini o familiari, e hanno un impatto sulla vita di coloro che hanno bisogno di affetto concreto in questo momento della vita.
“Assistiamo tante donne che vengono dalle campagne, che sono povere e bisognose. Queste donazioni sono importanti per alleviare le loro sofferenze. Collaborazioni come questa arricchiscono la società, creano una consapevolezza del bene e avvicinano Gapc alle persone. Le donazioni di capelli andranno a un’azienda di San Paolo che fa le parrucche e poi torneranno qui. I fazzoletti e i prodotti per l’igiene saranno distribuiti a chi ne ha bisogno” ha affermato.

[Foto: Davner Toledo. Fonte: noticias.adventistas. org]

Cavaliere al merito della Repubblica: quando il sapere diventa fare/donare

Cavaliere al merito della Repubblica: quando il sapere diventa fare/donare


In un periodo tanto difficile come quello vissuto nei primi mesi del 2020, Franco Pepe, riconosciuto come il miglior pizzaiolo al mondo, ha utilizzato il suo sapere nel campo della panificazione per preparare, pane, pizza e biscotti per senza tetto, anziani e bisognosi e la sua "faccia" sui social per avviare una raccolta fondi per l’ospedale di Caserta.  

Voglio vivere in pace

Voglio vivere in pace

Un progetto di Adra in Libano previene l’abbandono scolastico.

Notizie Avventiste – Jemam ha 16 anni ed è siriana. L’arrivo della guerra ha costretto la sua famiglia a fuggire a Beirut, da alcuni parenti. Ma la ragazza e i suoi cinque fratelli non avevano la possibilità di andare a scuola, così la famiglia si è trasferita ad Arsal, dive risiede ancora.

La giovane sogna di diventare dentista e quando le viene chiesto se ha intenzione di tornare in Siria, scuote la testa: “No, non voglio tornare, voglio vivere in pace”.

La scuola di Arsal rischia di chiudere a causa della situazione economica, per questo è stata scelta per il progetto di Adra “Affrontare ed eliminare tutti i tipi di lavoro minorile attraverso l’istruzione”. Scopo del progetto è attuare una serie di interventi al fine di prevenire il lavoro minorile e diminuire l’abbandono scolastico.

Nello specifico, Adra fornisce varie forme di assistenza: il pagamento del 70% dell’affitto dell’edificio scolastico, la fornitura di combustibile per il riscaldamento delle aule, e il pagamento degli stipendi degli insegnanti che non sono coperti dall’Unicef o dal Ministero dell’Istruzione e dell’Educazione Superiore.

Inoltre, Adra fornisce i pasti agli studenti, il materiale didattico necessario e ha condotto incontri con gli insegnanti e i genitori per sensibilizzarli sull’importanza dell’istruzione per il futuro dei loro figli. Finora sono 1.380 i pasti distribuiti e questo impegno continuerà ancora. L’agenzia umanitaria avventista ha realizzato corsi per circa 29 insegnanti. Anche gli occupanti di due insediamenti informali di tende sono stati formati sulla prevenzione del lavoro minorile. La scuola ha ricevuto anche una stampante, articoli di cancelleria e materiale didattico. Non sono mancate sessioni di sostegno psicosociale per gli studenti. Con questo impegno, Adra ha contribuito al miglioramento dell’istruzione ad Arsal.

Il progetto è realizzato da Adra Libano, grazie alle donazioni di RadioAid, Adra Svezia, Adra Germania e Adra International. Anche Adra Italia contribuisce al progetto tramite l’8xmille destinato alla Chiesa cristiana avventista.

[Foto e fonte: adraitalia.org/]

La moneta sei tu

La moneta sei tu

L’iniziativa di una chiesa avventista di Saragozza porta visibilità agli emarginati.

Notizie Avventiste – Incontrare un mendicante e gettare qualche spicciolo nelle sue mani tese. È un’azione che può far sentire a posto. E se invece diventiamo noi la “moneta”? È quanto devono aver pensato i giovani e gli adulti della chiesa avventista di Las Fuentes a Saragozza, in Spagna. Un sabato pomeriggio, sono usciti insieme per svolgere un’attività dal nome singolare “La moneda eres tú” (La moneta sei tu).

“Consiste nel prendersi cura delle persone che vivono per strada o che escono per cercare sostentamento per la giornata e per le loro famiglie” spiega Ania López sul sito revista.adventista.es.
“Lo scopo dell’iniziativa” continua “non è quello di dare loro una coperta, vestiti caldi o cibo, sebbene anche questo venga offerto. Lo scopo è trascorrere del tempo con quella persona, ascoltarla, farla sentire visibile e amata e, se possibile, mantenere una relazione a lungo termine”.

I giovani della comunità avventista hanno già svolto questa attività in precedenza. La novità, questa volta, è nel coinvolgimento anche degli adulti.
“In Matteo 25 Gesù dice che tutto ciò che abbiamo fatto a uno dei suoi minimi fratelli, lo abbiamo fatto a lui. Ma avverte anche che tutto quello che non abbiamo fatto a uno dei suoi minimi fratelli, non lo abbiamo fatto a lui” ricorda López.

Dopo una preghiera comunitaria in cui i partecipanti hanno affidato a Dio l’attività che si apprestavano a svolgere, il gruppo è uscito per le strade.

Da invisibile a visibile 
“La prima persona che abbiamo incontrato si trovava davanti a una parrocchia” racconta López “Era un’anziana zingara che abbracciava il suo corpo per scaldarsi. Abbiamo iniziato a parlare con lei e ha cominciato a raccontarci la sua vita. Come è passato velocemente il tempo! Siamo stati con lei per circa due ore. La gente ci guardava in modo strano, non essendo abituata a vedere un gruppo di giovani che ridevano con una persona che incontravano tutti i giorni per strada, così sovente da diventare invisibile ai loro occhi”.

“Ci ha raccontato della sua famiglia e di sua nipote di 15 anni, che soffre di una malattia cronica. Ci ha parlato della venuta di Gesù e ha espresso il suo desiderio di vivere in un mondo migliore e di essere finalmente con il Signore. Prima di andare via, abbiamo pregato insieme e abbiamo deciso di pregare per la sua famiglia. Ci ha detto che era grata per quel poco tempo che avevamo trascorso con lei perché, a differenza di altri giorni in cui si sentiva sola e a volte piangeva anche nel vedere la vita e le ore che passavano, quel pomeriggio si era sentita accompagnata e felice”.

Gente di strada, che ha il nostro stesso Padre 
Il gruppo ha incontrato anche due donne, una ragazza di 18 anni e sua suocera. Conversando insieme, la giovane ha parlato del suo “Dio” al quale si rivolge ogni giorno.
“Abbiamo scoperto” dice López “che aveva uno zio che osserva il sabato dal tramonto al tramonto e non mangia carne di maiale. Dopo averci raccontato le loro esperienze, abbiamo deciso di dare loro i nostri recapiti e, siccome non sapevano né leggere né scrivere, hanno salvato i nostri numeri sul telefonino con due cuori per ricordarsi che eravamo noi. Le abbiamo invitate a non perdere la buona abitudine ad andare in chiesa e ci siamo accordati per andare a prenderle il sabato successivo, in modo che possano venire in chiesa con noi”.

Queste sono alcune delle persone “con cui abbiamo avuto il privilegio di condividere un paio d’ore e che per un attimo sono passate dall’essere invisibili a migliaia di passanti, a diventare persone per noi visibili. Un’esperienza che ha arricchito loro e noi. Un modo per sentire il Signore più vicino” conclude López.
(LF)

[Foto e fonte: revista.adventista.es]

Quando l’ansia diventa un problema sociale

Quando l’ansia diventa un problema sociale


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 30 marzo 2023, ascoltiamo Alessandro Martini, già assessore al Comune di Firenze e direttore della Caritas della Toscana.

Tra i temi toccati: il Papa ricoverato; l’ansia devasta i ragazzi; i progetti per la scuola del ministro Valditara.

 

Germania. Rifugio per donne senzatetto a Lipsia

Germania. Rifugio per donne senzatetto a Lipsia

L’Advent-Wohlfahrtswerk e. V. pubblica il suo rapporto annuale.

Notizie Avventiste – A Lipsia, esiste un ricovero notturno per donne senzatetto gestito dall’Advent-Wohlfahrtswerk e. V. (Aww), associazione benefica, senza scopo di lucro, che fa parte dell’opera sociale avventista in Germania. Ogni anno, l’Aww pubblica un rapporto sull’andamento dell’accoglienza nel centro. I dati del 2022 mostrano una leggera diminuzione di donne che hanno pernottato nel ricovero rispetto all’anno precedente, ma anche un notevole aumento nell’ultimo decennio.

“Sempre più donne non riescono a vivere in modo autosufficiente” afferma Lothar Scheel, di Aww, in un comunicato stampa “Nel 2022, 145 donne hanno utilizzato almeno una volta il ricovero notturno per senzatetto di Lipsia, una struttura con 24 posti letto. Sebbene ci siano state otto donne in meno rispetto al 2021, il numero di pernottamenti è aumentato di circa il 77% negli ultimi dieci anni. Molte donne sono rimaste solo per una notte, altre fino a diversi mesi. In media 50 giorni all’anno. Ma ci sono alcune che sono lì da anni”.

Di ogni età e classe sociale 
Rimanere senza casa è qualcosa di trasversale e colpisce le donne di tutte le età, anche se il gruppo tra 26 e 45 anni è il più rappresentato. 
“Le donne provengono da tutte le classi sociali, non solo da Lipsia ma dall’intera Germania. Molte sono solo di passaggio. Circa il 15% delle donne proviene dall’UE e da Paesi terzi. 16 le nazioni rappresentate nel 2022, e circa una su cinque aveva un passato migratorio", spiega Scheel “Il 38% delle donne riceveva un assegno di previdenza sociale; circa il 22% si manteneva con una pensione di invalidità e di vecchiaia, o attraverso un’attività lucrativa; oltre il 40% non aveva alcun reddito regolare. Questa tendenza è in aumento”.

Motivi che portano al centro notturno 
Le donne che arrivano nel ricovero notturno di Lipsia presentano una serie di motivi per cui sono rimaste per strada. Uno di essi, tra l’altro in crescita, è la cessazione senza preavviso del contratto d’affitto per comportamenti contravvenzionali, con conseguente sfratto (dall’8% al 19% nel 2022). Seguono la separazione dal partner, i conflitti con i familiari o gli amici e i conoscenti, e l’espulsione dall’appartamento, non essendo il nome della donna incluso nel contratto di locazione. Altri motivi sono le degenze ospedaliere più lunghe, nessuna sistemazione in rifugi di emergenza specializzati per tossicodipendenti, rilascio dal carcere, essere di passaggio, diventare senzatetto temporaneo a causa dell’incendio dell’appartamento o di danni causati dall’acqua, della perdita delle chiavi e così via.

Quasi l’80% delle donne ha anche problemi di salute. 
"Molte di loro presentano problemi comportamentali o sono malate di mente. Nella maggior parte dei casi, queste donne non sono né in cura da un medico né sanno di essere malate e necessitano di una cura. Anche i disturbi da dipendenza (alcol e droghe) hanno un ruolo in circa un quarto delle donne. Le disabilità o le gravidanze sono invece piuttosto secondarie", afferma il rapporto di Aww.

Ulteriore supporto 
Anche se fornire un posto pulito e sicuro dove dormire e l’opportunità di riposare e assicurarsi un sostentamento finanziario hanno la priorità per il centro, i dipendenti vogliono anche sostenere le donne nel loro ritorno a una vita autodeterminata, con un lavoro retribuito e il proprio appartamento. Ciò include l’organizzazione di adeguate strutture di supporto, terapie o cure adeguate.

Il lavoro nel ricovero notturno è estremamente impegnativo ed emotivamente stressante per il personale. Per questo sono indispensabili strutture di lavoro adeguate e offerte o misure di cura di sé. In ogni caso, secondo l’Aww, tutti i dipendenti meritano il pieno riconoscimento per il loro servizio nella struttura a favore delle donne bisognose. 
(LF)

[Foto: Diana Cibotary-pixabay.com. Fonte: Apd e Aww]

 

 

 

 

Monreale. Serata di beneficenza e raccolta alimentare

Monreale. Serata di beneficenza e raccolta alimentare

Renata Lo Bianco – Come consuetudine ormai da anni, la chiesa avventista di Monreale (PA) ha organizzato una serata di beneficenza il 15 dicembre 2022. Durate l’evento sono stati venduti biscotti e oggetti confezionati per l’occasione. La serata è stata rallegrata dal gruppo folcloristico "Trinacria bedda" che si è esibito in antichi balli e canti natalizi della tradizione siciliana. I presenti si sono poi intrattenuti per un momento conviviale. L’incasso è stato devoluto alle famiglie bisognose del paese.

Sabato 17 dicembre, la chiesa ha dato vita a una raccolta alimentare in alcuni dei principali supermercati di Monreale. Le persone hanno come sempre risposto con tanta generosità. In pochissime ore, abbiamo raccolto 90 kg di alimenti non deperibili, tra cui pasta, latte e salsa di pomodori.

[Foto pervenuta dalla comunità in oggetto]

 

 

 

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