La fuga dalla realtà, dalla verità, ha caratterizzato costantemente l’umanità attraverso lo scorrere del tempo e della storia. Il linguaggio dei sensi, l’illusione di essere in grado di dominare gli eventi e di sottometterli attraverso riti propiziatori, la seduzione esercitata dalle pratiche magiche capaci di conferire poteri speciali e soprannaturali, hanno giocato sempre un ruolo primario nell’esistenza. Come si pone la Bibbia davanti a questi temi? Perché è più semplice modellare e adorare all’interno del proprio cuore un idolo “virtuale”, piuttosto che Dio?

Commento di Mario Calvagno e Carmen Zammataro a un testo del pastore avventista Franco Evangelisti di Guerrino.

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