Gospel significa Vangelo: intervista a Nehemiah Brown

Gospel significa Vangelo: intervista a Nehemiah Brown


In questo numero di “A tu per tu” Roberto Vacca intervista Nehemiah Brown, poco prima di una sua conferenza alla Facolta’ avventista di teologia di Firenze sulla storia e il significato della musica gospel. Nato a Charlotteville, in Virginia (U.S.A): cantante, pianista, compositore, arrangiatore, direttore, insegnante di canto e tecnica vocale.
E’ cresciuto nella chiesa di suo padre, la Holy Temple Church of God in Christ, dove ha ricevuto la sua educazione sia spirituale che musicale. Ha Cantato il suo primo solo all’eta’ si sei anni. A undici anni ha iniziato lo studio del pianoforte con Victoria Perkins, ha diretto il suo primo coro gospel a quindici anni e poi ha partecipato a numerosi programmi radiofonici e televisivi negli Stati Uniti. Ha studiato teoria della musica alla University of Virginia; tecnica vocale Afro-Americana nella Universita’ del Massachussets con il Dott. Horace Boyer (Cattedra in Composizione ed Etnomusicologia), ed inoltre pianoforte e voce con Martin Grusin a San Diego, (U.S.A), dove ha avuto grande successo con il suo programma radiofonico “The God Is Alive Show”.
Ha completato nell’estate 2003 i suoi studi in Lingua e Letteratura italiana all’Universita’ di Firenze e alla San Francisco State University.
Ha partecipato a numerosi concerti in Europa e negli Stati Uniti con Walter ed Edwin Hawkins, Andrae Crouch, Shirley Caesar e Ron Kenoly; si è esibito al Festival di Porto, in Portogallo, con il gruppo The Florence Gospel Choir.
Ha tenuto e tiene molti seminari negli Stati Uniti, in Italia e in Germania sulla musica Afro-Americana in particolar modo sul Gospel. Ha fondato gruppi come i Dimensions of Gospel (Virginia), The Black Voices (University of Virginia), Genesis allo Smith College (Northampton, Mass.); The New Voices of Joy, The Children’s Gospel Choir of Florence e The Stars of Hope a Firenze. Sempre a Firenze ha fondato la prima scuola di musica e cultura Afro-Americana “The Florence Gospel Choir School” della quale fa parte il gruppo The Florence Gospel Choir ed il nuovo gruppo The Gospel Tree.

Dora Bognandi e’ la nuova presidente della Fdei

Dora Bognandi e’ la nuova presidente della Fdei


Dora Bognandi e’ stata nominata presidente della Federazione donne evangeliche in Italia (Fdei) alla fine della mattinata di domenica 19 aprile. “Considero questo incarico un grande onore ma anche una enorme responsabilita’”, ha dichiarato oggi Bognandi. “Nel congresso di qualche giorno fa abbiamo sentito tanta energia positiva che non e’ il frutto del caso, ma il risultato di un immenso lavoro portato avanti con intelligenza e competenza dal Comitato precedente, guidato eccellentemente da Gianna Urizio e di cui facevano parte le avventiste Lina Ferrara, in qualita’ di segretaria, e Franca Zucca, come revisora dei conti. Il mio augurio e’ che si continui sulla strada intrapresa per servire meglio le donne, le comunita’ e anche per dare un contributo evangelico nella societa’ in cui viviamo”.
Donne di varie confessioni evangeliche si sono incontrate numerose presso il Centro di “Ecumene”, a Velletri (RM), dal 17 al 19 aprile, per vivere insieme l’XI Congresso della Fdei. In un clima di serena amicizia e di intensi lavori, le oltre 70 signore convenute hanno discusso sul ruolo delle donne evangeliche nella societa’ che cambia e si sono interrogate su tre concetti che coinvolgono tutte e tutti: giustizia, solidarieta’ e nuove relazioni (da “Notizie avventiste” del 21-04-2015). Dora Bognandi e’ anche direttore associato del dipartimento Affari pubblici e Liberta’ religiosa dell’Unione Italiana delle Chiese Avventiste. In questo numero di “Sfogliando il giornale” Roberto Vacca la intervista su questa nuova responsabilita’ nella Fdei e sul ruolo della donna nella societa’ e nella chiesa

Una musica puo’ fare… n. 51: “Oltre il nostro giardino”

Una musica puo’ fare… n. 51: “Oltre il nostro giardino”


Continua la serie “Una musica puo’ fare” a cura di Ismaele Di Maggio. Il titolo di questa puntata e’ “oltre il nostro giardino”. In questo numero infatti Ismaele ci propone alcune canzoni che cercano di farci uscire da un certo “provincialismo italico” per portarci ad osservare situazioni, emozioni, tragedie, che avvengono fuori dai nostri confini, ma non sempre in luoghi lontani e inaccessibili. Le canzoni sono le seguenti:
• SARAJEVO (ALEANDRO BALDI)
• RWANDA (PAOLA TURCI)
• BLOWIN’ IN THE WIND (BOB DYLAN)
• SI PUO’ DARE DI PIU’ (MORANDI, RUGGERI, TOZZI)

Pisa – Presentazioni al Signore

Pisa – Presentazioni al Signore

M16_ Pisa_PRESENTAZIONE_ Andrea e GiorgioRoberta Chiarappa – Papà Angelo e mamma Mariana, papà Filippo e mamma Emily, sabato 11 aprile, hanno condiviso con la comunità la gioia di portare al Signore i loro secondogeniti, rispettivamente Andrea Noa Rojas e Giorgio Petri. Il past. Michele Abiusi, invocando la benedizione sui piccoli, ha presentato la metafora del lapis, del temperino e della gomma. Nel difficile compito di genitori, si dovrebbe lasciare che una mano superiore guidi i propri figli come si fa con il lapis per tracciare un disegno; ha evidenziato l’importanza, al bisogno, di saper temperare, e capire quando serve correggere gli sbagli, come si fa con la gomma per cancellare. La comunità si unisce a queste due famiglie nel desiderare che Giorgio e Andrea crescano nella grazia di Gesù.

Bari – Decesso

Bari – Decesso

M16-Bari_decessoLaura MastrangeloSilvia Magistà – «Mia mamma non è morta, si è addormentata nel Signore…». Questa la verità biblica, affermata dal figlio Stefano, alla cerimonia di commiato di Laura Mastrangelo Giliberti. Sabato 11 aprile si è spenta; aveva quasi 90 anni. Donna forte e attiva, mamma dedita alla sua bella famiglia che l’ha affettuosamente ricordata attraverso le immagini in video dei momenti gioiosi della sua vita. Era stata provata da una lunga malattia che l’aveva, negli ultimi anni, tenuta lontana dalla sua chiesa, a cui tanto teneva. La certezza di rivederla un giorno, risanata e risorta al ritorno del Signore, è stato il fulcro del messaggio trasmesso ai suoi cari nella funzione di saluto alla cara Laura.

Dora Bognandi e’ la nuova presidente della Fdei

Solidarietà verso i migranti: l’appello di Morandi su Facebook


In questi giorni Gianni Morandi ha scritto su Facebook un post nel quale esprime solidarietà nei confronti dei migranti che con grandi difficoltà tentano di raggiungere le nostre coste. Ha ricordato che anche gli italiani, durante il secolo scorso, sono partiti dalla propria patria in cerca di una vita migliore in altri paesi. In risposta alle parole del cantautore sono arrivati oltre 15mila commenti, molti al limite dell’insulto.

Sembra ci sia poca tolleranza. Non si può rispondere al male, alla violenza, con gli stessi strumenti. L’odio non è una soluzione. Durante il programma viene letto un segmento della relazione dell’Ispettorato per l’Immigrazione al Congresso Americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, risalente al 1912: si tratta di parole che possono certamente offrire uno spunto di riflessione. Cosa pensiamo oggi noi italiani di chi arriva qui con grandi speranze, adesso che non siamo più noi i migranti? In che modo accogliamo chi arriva nel nostro paese?

La Bibbia ci invita a dimostrare amore verso coloro che si trovano in difficoltà. Lasciamo da parte l’odio e costruiamo ponti di solidarietà.

Riflessione a cura del pastore avventista Franco Evangelisti, responsabile dell’OSA (Opera Sociale Avventista).

Pisa – Battesimo

Pisa – Battesimo

M15-Pisa_battesimo IVIANARoberta Chiarappa – Bellissime emozioni ci hanno accompagnato per l’intero pomeriggio di sabato 11 aprile, nel partecipare alla gioia di Viviana Balabanian che ha voluto rinnovare il cammino con Gesù. Viviana è scesa nella vasca battesimale accolta dal past. Davide Abiusi. Ci ha emozionato la dedica canora delle figlie, dei giovani e le toccanti testimonianze dei familiari. La comunità tutta accoglie Viviana con un abbraccio, partecipando alla gioia del cielo. «Signore prendi il mio cuore, mantienilo puro perché da sola non ci riesco. Modellami, elevami, portami con il tuo amore a raggiungere la vita eterna! Amen». Questa la sua preghiera che ci piace condividere con tutti voi.

Niente per Niente: l’usura raccontata a teatro (3)

Niente per Niente: l’usura raccontata a teatro (3)


La dott.ssa Tamara Pispisa, project manager della Fondazione ADVENTUM, intervista il prof. Valdo Spini, docente di storia economica, già parlamentare e Ministro dell’Ambiente, e l’avv. Luigi Ciatti, presidente dell’Ambulatorio Antiusura Onlus. Discuteranno di sovraindebitamento partendo da una prospettiva storica. Quali sono stati i fattori esterni ed interni (legati quindi alla dimensione personale) che hanno portato le famiglie e gli individui a contrarre debiti? Guardando invece al presente e al futuro, in che modo lo Stato e le banche possono venire incontro ai cittadini che si trovano in difficoltà economiche?

Di usura si parla nell’opera teatrale Niente per Niente. La pièce debutta il 27 aprile, alle ore 21, presso la Sala Umberto a Roma.

Lo spettacolo, promosso dalla Fondazione ADVENTUM e dall’Ambulatorio Antiusura, si rivolge a un pubblico di giovani, i primi a dover capire entità e gravità del fenomeno del sovraindebitamento, spesso responsabile di gettare individui e famiglie nel baratro dell’usura. Presenta storie tratte dalla realtà di testimonianze e inchieste che fanno riflettere, e guida a una gestione più consapevole del denaro.

Il progetto è realizzato grazie al contributo dell’otto per mille destinato alla Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno.

Newbold College. Commemorato il centenario della morte di Ellen G. White

Newbold College. Commemorato il centenario della morte di Ellen G. White

EGW-centenary-RadisaMaol/BUCNews – Il Newbold College ha ospitato, la settimana scorsa, una commemorazione anticipata del centenario della morte di Ellen G. White, avvenuta il 16 luglio 1915, ricordandone la vita e il ministero. L’evento di due giorni, che ha attirato circa 370 persone nel campus universitario inglese, si è concentrato sul lavoro della co-fondatrice della Chiesa avventista del settimo giorno e sull’impatto che esso ha ancora oggi.

Dall’età di diciassette anni fino alla sua morte, quasi 70 anni dopo, Ellen G. White ha ricevuto quello che lei e molti altri credono siano sogni profetici e visioni soprannaturali. Questi sogni, e gli scritti che ne sono seguiti, hanno aiutato e incoraggiato molte persone nel loro cammino con Gesù. Hanno fornito un quadro del carattere di Dio e del conflitto cosmico tra il bene e il male, e sono stati una guida nei primi giorni della nascita della Chiesa avventista del settimo giorno.

Il past. Antić Radisa, responsabile del Centro di ricerca su E. G. White a Newbold, ha spiegato che, «a causa di un equivoco su quale fosse il proposito di Dio per lei, Ellen G. White non era sempre pienamente accolta nella Chiesa durante i primi anni. Ma ha avuto una forte passione per Cristo, la Parola di Dio e la salvezza dei perduti».

EGW-centenary-Merlin-BurtIl dott. Merlin Burt, direttore del Centro ricerca su E. G. White della Andrews University, dove insegna anche Storia della Chiesa, ha tenuto il sermone del sabato e ha evidenziato le benedizioni che le persone continuano a ricevere dagli scritti di Ellen G. White e i tanti, milioni, di individui i quali possono accedere alle sue opere grazie al fatto che sono tradotte in nuove lingue. E questo, ha ribadito, era lo scopo dei suoi scritti e del suo ministero: condurre le persone a Gesù e alla Bibbia.

Merlin Burt ha quindi ricordato che Ellen G. White non ha mai considerato il suo ruolo profetico uguale a quello dei profeti della Bibbia, né si considera il suo lavoro come canonico; è invece ritenuto come una luce minore che porta alla luce maggiore, la Scrittura, a cui i suoi scritti conducono. Ha poi invitato il pubblico presente a leggere gli scritti di E. G. White insieme alla Bibbia e a scoprire come ciò che lei scrive aiuta a capire la Bibbia.

Il Centro di ricerca su Ellen G. White di Newbold è stato il primo fondato al di fuori degli Stati Uniti, e fornisce i servizi e le risorse per consentire la ricerca sulla vita e sugli scritti di Ellen G. White, e anche sulla storia della Chiesa avventista del settimo giorno.

Lentini. Iniziato con successo il laboratorio «Alle fonti della fede»

Lentini. Iniziato con successo il laboratorio «Alle fonti della fede»

M14-Lentini laboratorio alle fonti della fedeDaniele Bastari/Maol – Il laboratorio «Alle fonti della fede» è una iniziativa nata dalla «confabulazione» di alcuni amici credenti, appartenenti a diverse confessioni, cristiane che hanno avvertito il bisogno di pervenire a una fede più viva, robusta e pratica, andando senza preamboli alla Parola dal cui ascolto viene la fede, perché questa fede di qualità «Viene dall’ascolto della parola di Cristo» (Rm 10:17).

Nel giro di un mese dall’elaborazione del progetto, abbiamo visto Dio facilitatore in azione, il quale ha coinvolto amministratori del Comune di Lentini (prezioso è stato il contributo della direttrice della biblioteca, Anna Ippolito) ad assumere il progetto come coproduttori, pure accollandosi tutte le spese di pubblicità, anche se la vera, più accattivante ed efficace pubblicità l’ha fatta chi ha creduto e partecipato con entusiasmo al progetto.

Martedì 21 aprile, alle 19.30, si è svolto il primo della serie di incontri che si concluderà il 16 giugno.

Nella sala di lettura della biblioteca di Lentini c’è posto per una trentina persone… e trenta ne sono venute, fra le quali un residuo qualificato di appassionati avventisti che, fin dall’inizio, il progetto lo hanno essi stessi fatto vivere nel loro cuore e nella preghiera.

Dopo alcuni preliminari in cui ho parlato del perché dell’iniziativa, ho «verticalizzato» sul tema che è «Il movimento di Gesù» in Marco; perciò è stato volutamente bypassato il tema spesso troppo cruciale della chiesa, che storicamente, negli scritti del Nuovo Testamento, verrà affrontato solo successivamente. È stato proposto solo il tema dell’attività di Gesù nella sua fase pre-ecclesiastica, che ha il vantaggio di mettere d’accordo tutti i credenti.

Perciò questo è stato il modo di procedere: fare scoprire Cristo che chiama al discepolato e coinvolge subito a «discepolare» chiunque ascolta la sua voce. Solo dopo un bel periodo di sequela si potrà scoprire la bellezza e le difficoltà, le aperture e gli impedimenti dell’esperienza ecclesiastica.

Fra i diversi discepoli che si sono presentati alla chiamata è emerso un simpatico gruppo di dolci signore specializzate in tisane, preparate con erbe officinali del luogo, che sono venute organizzate di tutto punto, con tanto di mortaio per triturare le erbe fresche, bollitori, tazzine ecc., e hanno spiegato, nel quarto d’ora di attesa accademico, quali erano le virtù salutari delle tisane che avremmo degustato. Esperienza straordinaria e propedeutica allo studio successivo del Vangelo. Il laboratorio è stato caratterizzato da domande, proposte interpretative e organizzative, interventi di persone qualificate.

Invito tutti i fratelli e le sorelle a pregare per questo progetto che risulta datato di quasi duemila anni, ma il cui primo e ultimo autore responsabile è Cristo, che è lo stesso ieri, oggi e in eterno!

Per scaricare la locandina del laboratorio, cliccare qui.

Offerta nazionale per l’educazione

Offerta nazionale per l’educazione

banner-edu-011Maol – Sabato 25 aprile, in tutte le chiese e comunità avventiste in Italia, si raccoglierà l’offerta nazionale per l’educazione. Ciascuno potrà dare il suo contributo all’azione educativa che come credenti esercitiamo nei confronti dei giovani della Chiesa, per aiutarli a prepararsi, come figli di Dio, non solo per questo mondo ma anche per il Regno dei Cieli.

Per l’occasione, Il Messaggero Avventista online (Maol) ha rivolto alcune domande al past. Roberto Iannò, direttore del dipartimento dell’Educazione.

Messaggero Avventista online: Potresti spiegare brevemente gli obiettivi del dipartimento dell’Educazione?
Roberto Iannò: Gli obiettivi del dipartimento dell’Educazione sono concentrati sull’area educativa e formativa nella nostra Chiesa. In particolare ci occupiamo di: seminari e conferenze nel campo educativo, per la coppia e/o genitori; collaborazione con il dipartimento della Gioventù per la cura degli studenti universitari avventisti e la sua associazione AUDA (Associazione Universitari e Diplomati Avventisti); supporto all’integrazione tra fede e studi per i giovani diplomandi e universitari; docenza del corso di Pedagogia Cristiana; creare una rete di professionisti nel campo dell’educazione e sostegno alla famiglia/genitorialità per un supporto più efficace e capillare al Campo italiano; supporto e creazione di un servizio di doposcuola scolastico nelle nostre comunità.

Maol: Quali progetti sono stati realizzati grazie all’offerta dello scorso anno?
R.
I.: L’anno scorso, grazie alla grande generosità della Chiesa italiana, sono stati raccolti 8.306,11 euro che sono serviti a finanziare i seguenti progetti:
– borse di studio (per un totale di 1.250 euro) per giovani universitari avventisti che hanno fatto la loro tesi su argomenti legati alla spiritualità, alla fede o alla Chiesa avventista. Sull’Informatore verde sono stati pubblicati i 2 nominativi dei lavori scelti, la cui premiazione avverrà il 9 maggio a Villa Aurora, in occasione della chiusura dell’anno accademico e del quarantennale dell’AUDA;
– borse di studio (per un totale di 300 euro) per giovani diplomandi che hanno fatto la loro tesine di maturità su argomenti legati alla spiritualità, alla fede o alla Chiesa avventista;
– avvio di un programma nazionale di sostegno alla coppia denominato «Incontro matrimoniale avventista»;
– traduzione e diffusione gratuita della rivista Dialogue della Conferenza Generale, pensata proprio per aiutare i giovani che frequentano l’università a rafforzare la propria fede ed essere una testimonianza efficace per i loro professori e compagni di corso;
– sostegno all’associazione AUDA dei giovani avventisti italiani;
– fondo per un convegno per psicologi, educatori, assistenti sociali avventisti per studiare il modo di essere meglio al servizio dei bisogni delle famiglie del Campo italiano.

Maol: Hai un messaggio particolare che vorresti lasciare alle chiese?
R. I.:  Preghiamo per i nostri giovani: facciamolo personalmente, scegliendo un giovane in particolare e dicendogli che stiamo pregando per lui (secondo il modello del progetto chiesa iCOR, del dipartimento Gioventù). Capitalizziamo le risorse educative che ci sono nelle comunità per avviare, ad esempio, un servizio di doposcuola: il dipartimento è a disposizione per consigli e supporto. Mettiamoci al servizio del Signore e che possa ispirarci nel donare, e donarci, ai più giovani. E, infine, che ci sostenga affinché dei nostri giovani si possa dire quello che fu detto per Gesù: «… e crescevano in sapienza e in statura, e in grazia dinanzi a Dio e agli uomini».
Un abbraccio fraterno, Roberto Iannò.

Consultate il medico: “come dare la pillola al bimbo” e “vertigini con ansia”

Consultate il medico: “come dare la pillola al bimbo” e “vertigini con ansia”


Dalla rivista Vita e Salute, una mamma alle prime armi chiede consiglio su come “indorare la pillola” alla propria bambina di due anni.
Una donna di 62 anni soffre di vertigini e si cura con antidepressivi e ansiolitici, senza nessun risultato evidente.

Lettrici Nerina Vettorello e Milca Lamuraglia Zanini

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