In questi giorni Gianni Morandi ha scritto su Facebook un post nel quale esprime solidarietà nei confronti dei migranti che con grandi difficoltà tentano di raggiungere le nostre coste. Ha ricordato che anche gli italiani, durante il secolo scorso, sono partiti dalla propria patria in cerca di una vita migliore in altri paesi. In risposta alle parole del cantautore sono arrivati oltre 15mila commenti, molti al limite dell’insulto.

Sembra ci sia poca tolleranza. Non si può rispondere al male, alla violenza, con gli stessi strumenti. L’odio non è una soluzione. Durante il programma viene letto un segmento della relazione dell’Ispettorato per l’Immigrazione al Congresso Americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, risalente al 1912: si tratta di parole che possono certamente offrire uno spunto di riflessione. Cosa pensiamo oggi noi italiani di chi arriva qui con grandi speranze, adesso che non siamo più noi i migranti? In che modo accogliamo chi arriva nel nostro paese?

La Bibbia ci invita a dimostrare amore verso coloro che si trovano in difficoltà. Lasciamo da parte l’odio e costruiamo ponti di solidarietà.

Riflessione a cura del pastore avventista Franco Evangelisti, responsabile dell’OSA (Opera Sociale Avventista).

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