La Chiesa avventista in Sudafrica risponde agli attacchi xenofobi

La Chiesa avventista in Sudafrica risponde agli attacchi xenofobi

csm_South_Africa_aee87f157dI dirigenti della Regione Africa-Oceano Indiano della denominazione sono preoccupati per gli atti di violenza perpetrati contro gli stranieri.

Notizie Avventiste/Ann – Paul Charles, direttore del dipartimento Comunicazioni presso la Regione Africa-Oceano Indiano della Chiesa, ha rilasciato la seguente dichiarazione in risposta agli attacchi in corso in Sudafrica contro i cittadini stranieri:

“La Chiesa Avventista del Settimo Giorno è indignata per i recenti attacchi xenofobi perpetrati in Sudafrica. Non vi è alcuna ragione che possa giustificare l’insensata violenza e il pregiudizio che fa vergognare il nuovo e libero Sudafrica democratico. Vivere la libertà vera significa rinunciare allo spirito di dominio, all’abuso e alla violenza contro le persone. I nostri dirigenti e i 3,5 milioni circa di avventisti nell’Africa meridionale condannano senza riserve tutti questi atti insensati e terribili di violenza e di odio che hanno colpito pure i membri della nostra chiesa”.

Anche il presidente dell’Unione avventista del Sudafrica, Tankiso Letseli, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“La Chiesa Avventista del Settimo Giorno in Sudafrica ha mobilitato l’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (ADRA Sudafrica) e Meals on Wheels Community Service (MOWCS Sudafrica) per intervenire in favore dei bisognosi. Abbiamo identificato le persone che sono state costrette a lasciare le loro case a causa della violenza xenofoba. Al momento, MOWCS Sudafrica e MOWCS Kwazulu distribuiscono ogni giorno scorte alimentari e altri aiuti a circa 1.500 persone nella zona di Durban. Inoltre, forniamo pasti caldi nelle aree di Chatsworth e Chesterville. Il past. C. M. Nhlapo, presidente della Chiesa avventista nel Kwazulu, lavora insieme al suo team per arrivare nella zone colpite e portare aiuto alle persone. I dirigenti della Federazione Trans-Orange della Chiesa, insieme con il past. Mpho Rantsoabe, hanno individuato i ‘punti caldi’ nella zona di Johannesburg, al fine di intervenire con gli aiuti umanitari. Stiamo anche cercando di mobilitare il sostegno di ADRA International, tramite l’ufficio regionale di ADRA Africa,  per poter aumentare la portata degli interventi”.

Questa crisi, di tale disumana rilevanza, colpisce l’intera chiesa mondiale e la comunità internazionale. I dirigenti invitano tutte le chiese avventiste locali a intensificare il loro impegno con ADRA Sudafrica e MOWCS Sudafrica, con il governo e le altre organizzazioni religiose, per alleviare la sofferenza causata dagli atti di violenza. Rivolgono a coloro che sono stati colpiti l’appello a collaborare con le agenzie governative, come la polizia e il dipartimento degli Affari Interni, in modo che gli autori delle violenze siano consegnati alla giustizia.

“Tutti noi”, ribadisce Paul Charles,  “indipendentemente da nazionalità, colore o credo, siamo fatti a immagine di Dio (Colossesi 1:15) e prendiamo molto sul serio la questione della dignità umana. Questo ci porta a trattarci reciprocamente come fratelli e sorelle, e la ferita subita da uno riguarda tutti. Il tessuto collettivo del Sudafrica è vario e dinamico e deve essere preservato a tutti i costi, senza violenza o spargimento di sangue. La dignità umana dà un valore infinito alle persone che incontriamo, per questo devono essere rispettate, amate e onorate.

La Bibbia offre alcune indicazioni su come dovremmo trattarci l’un l’altro: ” Quando qualche straniero abiterà con voi nel vostro paese, non gli farete torto. Tratterete lo straniero, che abita fra voi, come chi è nato fra voi; tu lo amerai come te stesso…” (Levitico 19:33,34).

Dio ci aiuti a rinunciare a tutte le forme di violenza e coercizione, alla violazione delle coscienze e dell’integrità fisica ed emotiva degli individui. Possa egli darci la forza di abbracciare la pace in tutte le sue dimensioni e la determinazione a difendere la dignità di ogni persona. Possa il Signore creare in noi la volontà e la passione di adoperarci per la libertà di tutti, finché egli venga”.

Gestire le proprie emozioni

Gestire le proprie emozioni


In questo numero di “A tu per tu”, parliamo nuovamente con lo psicoterapeuta Samuele Orsucci. Il tema di oggi verte su alcune caratteristiche specifiche delle nuove generazioni, quali l’accesso a nuovi strumenti tecnologici che possono favorire la conoscenza e la socializzazione ma in certe condizioni anche l’opposto, l’isolamento. Il problema di fondo rimane il rapporto complicato con genitori sempre piu’ assenti e smarriti, e una difficolta’ piu’ generale nella gestione delle proprie emozioni

Sterilizzare per evitare gli abbandoni

Sterilizzare per evitare gli abbandoni


In questo numero della rubrica “Animaliamoci, l’arca degli animali”, a cura della sezione fiorentina dell’associazione OIPA (Organizzazione Internazionale per la Protezione degli Animali), Roberto Vacca e Sergio Ammannati parlano con Maria Grazia Porri, responsabile nuovi volontari di OIPA-Firenze, del problema dell’abbandono di tanti cuccioli che vengono alla luve in questo periodo. La principale causa e’ la mancata sterilizzazione degli animali che si riproducono senza controllo. Anche gli abbandoni estivi rientrano in un generale clima di irresponsabilita’: sono ancora troppe le famiglie che prendono un animale domestico senza calcolare tutte le responsabilita’ che comporta avere un animale in casa, a cominciare dalla sua sistemazione nel periodo estivo.

Prima visione: “Mia Madre”

Prima visione: “Mia Madre”


In questo numero di “Prima visione” Peter Ciaccio, dell’associazione protestante “Cinema Roberto Sbaffi”, parla con Roberto Vacca del film “Mia Madre”, regia di Nanni Moretti, con Margherita Buy, John Turturro, Giulia Lazzarini, Nanni Moretti, Stefano Abbati, Beatrice Mancini, Enrico Ianniello, Anna Bellato, Toni Laudadio, Pietro Ragusa, Tatiana Lepore, Lorenzo Gioielli. Margherita e’ una regista. Sta girando un film sul mondo del lavoro, di cui ha chiamato come protagonista un eccentrico e bizzoso attore americano. Ma Margherita ha anche una madre ricoverata in ospedale, che assiste assieme al fratello Giovanni, fratello e figlio perfetto che e’ sempre un passo avanti a lei. La madre di Margherita e Giovanni, dicono i medici, non ha molto tempo. Tra le riprese di un film che si rivelano piu’ complicate del previsto, una figlia 13enne con problemi col latino (quello stesso latino che insegnava la madre), e il dolore per un lutto che si sa imminente e non si sa come gestire, Margherita confonde realta’, sogno, ricordo e deve trovare la sua strada in tutta quella sofferenza (da “www.comingsoon.it”). Un film da vedere, per Peter Ciaccio, che parla piu’ del disorientamento di un’esistenza che deve comunque andare avanti, piuttosto che di lutto e di morte

“Sono forse io il guardiano di mio fratello?” E la tragedia dei migranti continua, senza fine

“Sono forse io il guardiano di mio fratello?” E la tragedia dei migranti continua, senza fine


Lunedì 20 aprile prima della consueta diretta delle 11.00, gli amici e colleghi Roberto Vacca, Claudio Coppini e Laura Ferraresi si sono guardati negli occhi e hanno rinunciato alla consueta trasmissione di “intrattenimento intelligente” del lunedi’. Era ancora fresca la notizia della nuova immensa tragedia che si è consumata nel Mar Mediterraneo dove hanno trovato una morte atroce e vergognosa 700 migranti, uomini, donne e bambini ammassati e sigillati nella stiva. E’ venuta in mente la provocazione di Martin Luther King: “Non mi fanno paura le parole dei violenti, ma il silenzio degli onesti”, per cui hanno cominciato a contattare chi da sempre si occupa degli altri, di coloro che sono privati dei piu’ elementari diritti umani. Tante voci per provare a dare senso alla domanda/risposta di Caino che ci coinvolge personalmente e collettivamente: “sono forse io il guardiano di mio fratello”? Ed Ecco allora la voce di don Renato Sacco, coordinatore di Pax Christi, che piu’ volte e’ stato presente attivamente in Iraq, in quelle aree cosi’ martoriate dalla guerra e dal post-guerra. Ci ha raggiunto subito dopo Marco Mustacchia, presidente dell’associazione Arcobaleno che opera in Sicilia e che si occupa nella propria struttura del recupero di venti minori rifugiati. Dopo di lui in collegamento da Mazzara del Vallo abbiamo avuto l’intervento del presidente dell’associazione Prendiamolaparola, Karim Hannachi, e in contemporanea da Mestre il pastore avventista Davide Mozzato e ancora il direttore dell’opera sociale avventista (OSA) Franco Evangelisti che ci ha parlato di un progetto in Africa che partirà a settembre per dare sbocchi di lavoro locale a dei giovani. Non sono mancate le voci degli ascoltatori. E alla fine ci sono tornate in mente le parole di don Renato: “Quando sto per lasciare l’Iraq succede tutte le volte. In tanti quando mi incontrano si raccomandano: non dimenticatevi di noi”. Ma non e’ forse la medesima domanda di Dio: Dov’è Abele, tuo fratello?

(reuters)

EDITORIALE – Pensare diversamente non è democratico

EDITORIALE – Pensare diversamente non è democratico


La direzione del Partito Democratico ha deciso di estromettere dieci dei propri membri perché non disposti a votare le risoluzioni della maggioranza in tema di riforma elettorale, il famoso Italicum. Sembra un assurdo, ma il partito che fa della democrazia la propria bandiera ideologica ha dato prova di scarsa, o addirittura nulla, democrazia.

Nella Bibbia, in Isaia 1:18, Dio dice ai suoi figli: “Venite, e discutiamo assieme”.

Il Signore ritiene l’uomo libero e proprio per questo desidera un dialogo con lui. Anche noi dobbiamo essere pronti a fare altrettanto con il nostro prossimo.

Riflessione a cura del pastore avventista Daniele Benini, direttore nazionale del network RVS e direttore delle Chiese Cristiane Avventiste dell’Italia centrale.

La Chiesa avventista in Sudafrica risponde agli attacchi xenofobi

Le autorità dello Sri Lanka hanno ordinato di sciogliere una comunità avventista

rsz_sri-lanka-282949_1920Il caso, dovuto alle pressioni dei monaci buddisti, solleva nuovi timori di intolleranza religiosa.

Notizie Avventiste/ARnews – Il presidente della Missione avventista del settimo giorno in Sri Lanka ha chiesto di pregare in tutto il mondo per una comunità di circa 80 membri, che le autorità locali stanno cercando di sciogliere su richiesta dei monaci buddisti.

Le difficoltà della chiesa avventista nel villaggio di Pitabeddara, nel sud dello stato insulare a maggioranza buddista, arrivano dopo che le autorità hanno chiuso un’altra chiesa avventista e in un clima di preoccupazione per la libertà religiosa in tutto il mondo.

Gli avventisti continuano a tenere le funzioni religiose nella casa-chiesa a Pitabeddara, dove si trova anche la casa del pastore, nonostante un’ordinanza di scioglimento da parte delle autorità locali. Il 7 maggio, un tribunale della capitale, Colombo, si esprimerà sull’appello presentato dal pastore di rispetto della libertà religiosa dei credenti avventisti.

“Il nostro avvocato che si occupa del caso ci ha consigliato di non smettere di tenere le riunioni perché si tratta di una istigazione da parte di gruppi anti-cristiani guidati da monaci buddisti” ha spiegato Wambeek.

Le possibilità della chiesa appaiono limitate. Se non dovessero vincere la causa in tribunale, gli avventisti potranno rivolgersi alla commissione nazionale per i diritti umani, a Colombo. Il timore è sempre che i monaci buddisti possano agitare le masse, provocare disordini e poi accusare i 77 credenti della piccola chiesa di disturbo della quiete pubblica. George Wambeek, presidente della Missione avventista del settimo giorno, ha affermato che la situazione non è facile e ha chiesto di pregare.

Il 70 per cento dei 20,5 milioni di abitanti dello Sri Lanka è di fede buddista Theravada, mentre il 12 per cento è indù Shaivite, e il 10 per cento musulmana. I cristiani rappresentano circa il 7,5 per cento della popolazione, di cui il 6 per cento è cattolica. La Chiesa avventista, arrivata nel paese nel 1900, conta circa 3.300 membri che si riuniscono in 60 chiese.

Qualche tempo prima, anche un’altra chiesa avventista era stata costretta a chiudere. Infatti,  il pastore e vari dirigenti della denominazione di Deniyaya, a 32 chilometri da Pitabeddara, sono stati picchiati e la chiesa è stata chiusa.

I timori per la libertà religiosa non si limitano allo Sri Lanka. Alla fine di marzo, la Chiesa avventista aveva espresso preoccupazione per due membri di chiesa arrestati in Bangladesh, dove predomina l’islam, per motivi religiosi. Lo scorso agosto, attivisti indù hanno minacciato di sequestrare una chiesa avventista in un villaggio indiano, dopo la riconversione degli ultimi membri.

Ted NC Wilson, presidente della Chiesa avventista mondiale, ha espresso preoccupazione sulla situazione della libertà religiosa durante un incontro con il segretario generale con le Nazioni Unite, Ban Ki-moon, all’inizio di questo mese.

“Purtroppo, ciò che sta accadendo in Sri Lanka non è una novità, ma il risultato di una crescente intolleranza religiosa”, ha affermato John Graz, direttore del dipartimento Affari pubblici e Libertà religiosa della Chiesa avventista mondiale.

“Quando la libertà religiosa viene attaccata, tutte le libertà sono in pericolo”, ha proseguito Graz, “Spero che il governo e il popolo dello Sri Lanka consentiranno alla casa-chiesa di continuare a essere aperta al culto”.

La Chiesa avventista in Sudafrica risponde agli attacchi xenofobi

ADRA distribuisce alimenti agli sfollati in Nigeria nell’anniversario delle ragazze rapite

Adra crisi Nigeria 2015-2L’agenzia umanitaria avventista è in prima linea nell’assistenza a centinaia di persone.

Notizie Avventiste/ARnews – ADRA (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) ha ricordato il primo anniversario del rapimento delle 200 studentesse in Nigeria, distribuendo prodotti alimentari a centinaia di persone sfollate a causa della violenza.

I militanti di Boko Haram hanno rapito le ragazze dalla scuola convitto dove vivevano, nella notte tra il 14 e il 15 aprile 2014. Un atto criminale condannato a livello internazionale e sui social media con l’hashtag #BringBackOurGirls. L’agenzia umanitaria avventista ha aderito alla campagna con una serie di memi su Facebook e Twitter.

Si sa poco della sorte e dello stato di salute delle ragazze che il governo nigeriano ha invano cercato di liberare. Secondo la BBC, 50 di esse sono state viste vive il mese scorso. L’Unicef, agenzia delle Nazioni Unite, ha tristemente segnato l’anniversario del loro sequestro, annunciando che 800.000 bambini e le loro famiglie sono stati costretti a lasciare le loro case nel nord della Nigeria a causa di Boko Haram.Adra crisi Nigeria 2015-1

“ADRA è in prima linea in questa crisi”, ha spiegato Marie-Jo Guth, responsabile del programma per le emergenze dell’agenzia umanitaria. “I nostri colleghi in Nigeria stanno facendo un ottimo lavoro, portando cibo salvavita alle famiglie che hanno subito gli abusi più brutali da Boko Haram”.

Boko Haram ha distrutto interi villaggi nella guerra per stabilire uno stato islamico, e decine di persone hanno dovuto abbandonare le proprie case in cerca di sicurezza. Solo nello stato settentrionale di Adamawa, dove ADRA lavora attivamente, circa 218.000 persone sono senza casa.

Adra crisi Nigeria 2015-3Adra distribuisce alimenti a 1.500 sfollati e offre altre forme di sostegno a circa 100 bambini; inoltre, in un campo profughi, ha contribuito ad alleviare l’epidemia di diarrea tra i 200 bambini al di sotto dei 5 anni e ha fornito formazione prenatale a 30 donne incinte.

L’opera dell’agenzia umanitaria avventista nello stato di Adamawa è stata ostacolata dalle scarse vie di accesso; gli operatori di ADRA hanno dovuto raggiungere la zona in aereo e acquistare localmente alcuni veicoli.

“Il nostro team lavora attivamente con grande impegno e molta dedizione alla missione umanitaria”, ha concluso Guth.

Musica, Maestro! – Le Fontane di Roma (Ottorino Respighi)

Musica, Maestro! – Le Fontane di Roma (Ottorino Respighi)


Proponiamo la guida all’ascolto di Fontane di Roma, poema sinfonico di Ottorino Respighi. Costituisce la prima parte della cosiddetta “trilogia romana” (che comprende anche Pini di Roma e Feste romane).

Composto nel 1916, vedrà la sua prima esecuzione nel 1917, con Antonio Guarnieri come direttore. Il successo arriverà però l’anno dopo, quando Toscanini lo presenta alla Scala di Milano.

Nella “trilogia romana” Respighi, sfruttando le sue straordinarie doti di orchestratore, riporta le sensazioni provate nella città di Roma, di cui descrive in musica l’atmosfera.

Programma a cura del M° Alessia Calvagno.

Apocalisse in breve. Uscite da essa

Apocalisse in breve. Uscite da essa

NA - Notizie AvventisteFrancesco Zenzale – “Dopo ciò, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere e la terra fu illuminata dal suo splendore. Gridò a gran voce: ‘È caduta, è caduta Babilonia la grande ed è diventata covo di demòni, carcere di ogni spirito immondo, carcere d’ogni uccello impuro e aborrito e carcere di ogni bestia immonda e aborrita. Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino della sua sfrenata prostituzione, i re della terra si sono prostituiti con essa e i mercanti della terra si sono arricchiti del suo lusso sfrenato’. Poi udii un’altra voce dal cielo: ‘Uscite, popolo mio, da Babilonia per non associarvi ai suoi peccati e non ricevere parte dei suoi flagelli’” (Ap 18:1-4).

Il grido del cielo che risuona qui, sulla piazza di Babilonia, è gravido della stessa inquietudine e della stessa supplica di Dio. Qui non si tratta di lasciare fisicamente dei luoghi per emigrare altrove. Dopo la caduta della Babilonia storica, l’appello a uscire da Babilonia non è più accompagnato da traslochi e biglietti d’aereo.

Babilonia si trova ovunque. Essa è, certo, lo abbiamo studiato, l’istituzione religiosa che ha segnato con la sua impronta generazioni di cristiani. Ma non è uscendo da un’organizzazione umana anche se religiosa, che si esce da Babilonia.

Babilonia si trova al di là delle sue mura, si tratta di una mentalità, di un bagaglio di abitudini e di errori che si sono propagati negli ambienti religiosi più disparati.

Uscire da Babilonia significa smettere di fare della chiesa la porta di Dio (Babele), sostituire Dio con l’organizzazione ecclesiastica e la fede con i negoziati politici. Uscire da Babilonia significa sbarazzarsi della mentalità orgogliosa e imperialista. Significa guarire dall’antisemitismo; e per un cristiano equivale a ricordarsi delle proprie radici ebraiche.

Uscire da Babilonia è avere il coraggio di rimettere in discussione le proprie idee e tradizioni. Significa anche correre il rischio di arrivare a credere in cose diverse da quelle ereditate dalla nascita, per aprirsi alla verità che viene dall’alto, anche se essa urta contro i luoghi comuni umani, dal basso. Uscire da Babilonia è un programma di conversione. La questione è grave, ne va della nostra sopravvivenza. Uscire da Babilonia s’impone come il solo modo per sfuggire al massacro, ma anche per scoprire la propria identità nella terra promessa.

È un appello alla speranza che viene lanciato per le strade stesse di Babilonia, quando la città vibra in tutto il suo tessuto, un appello che riguarda tutti.

Per ricevere lo studio completo: assistenza@avventisti.it

Radio – Aggiornamenti RVS

Radio – Aggiornamenti RVS

Logo-rvs– Editoriale. Pronti a negare la realtà
Il Papa ha denunciato il genocidio degli Armeni e la Turchia ha negato il fatto. Bisogna essere coraggiosi nell’attestare la verità, cosa decisamente non consueta in un paese come il nostro in cui l’etica non ha più molto valore. All’amore per la verità si è sostituito l’amore per il benessere e per il denaro. Nella Bibbia leggiamo: “Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, malignità, calunnia; e non vi escano di bocca parole oscene. Non mentite gli uni agli altri, perché vi siete spogliati dell’uomo vecchio con le sue opere e vi siete rivestiti del nuovo, che si va rinnovando in conoscenza a immagine di colui che l’ha creato” (Colossesi 3:8-10). Ricordare permette alla storia di essere maestra di vita. Riflessione a cura del pastore avventista Daniele Benini, direttore nazionale del network RVS. Ascolta l’mp3

– Convegno per il trentennale di Biblia. Per sora nostra madre terra
In questo numero di “A tu per tu”, Roberto Vacca intervista Agnese Cini Tassinario, fondatrice di Biblia, Associazione laica di cultura biblica, che quest’anno festeggia il suo trentesimo anno di vita. Agnese Cini Tassinario ci parla dell’associazione, dei suoi scopi, della realtà a volte sconsolante di una sorta di analfabetismo biblico che continua a caratterizzare la cultura italiana (e cristiana). Nella seconda parte dell’intervista Cini Tassinario ci parla del convegno che si svolge a Firenze dal 17 al 19 aprile sul tema “Per sora nostra madre terra”. La difesa della terra è uno dei più gravi problemi odierni. Cosa ha da dire la Bibbia al riguardo? Ascolta l’mp3

– Custodire il giardino
In questo numero di “Riflettiamo insieme”, vi proponiamo l’intervento di Don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele e della rete di associazioni “Libera”, in occasione del trentennale dell’associazione “Biblia”. Il tema dell’intervento di Ciotti, “custodire il giardino”, prende spunto dal testo biblico di Genesi 2:15. La registrazione è stata effettuata il 17 aprile, nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze. Ascolta l’mp3

– Il clima cambia le città. Quali rischi in Italia?
Si è svolto a Roma, in Campidoglio, il Convegno sul “global warming”, il riscaldamento globale, cui hanno partecipato esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni. Durante il convegno è stato presentato il libro Il clima cambia le città. Strategie di adattamento e mitigazione nella pianificazione urbanistica, promosso da Legambiente e Università Iuav di Venezia, e curato da Francesco Musco e dal vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini. Il volume nasce nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Città-Clima che ha realizzato una mappa interattiva sempre aggiornata che raccoglie informazioni sui danni provocati in Italia dai fenomeni climatici dal 2010 ad oggi. Sul tema, Mario Calvagno e Carmen Zammataro, di RVS Roma, intervistano Giorgio Zampetti, responsabile scientifico Legambiente. Ascolta l’mp3

– Faithbook Connessi a Gesù. Un futuro pieno di speranza
Ti senti preoccupato, ansioso? Il futuro ti fa paura? Credi che non sia possibile guardare al domani con fiducia? Nella Bibbia leggiamo: “Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno” (Matteo 6:34). Sei pronto ad abbandonare le tue preoccupazioni e a dare piena fiducia a Dio? Riflessione di Alessia Calvagno e Daniele Amodeo su questo tema. Ascolta l’mp3

– Vite trasformate. Giovanni, il nervoso
Giovanni è definito nella Bibbia, insieme con il fratello, “figlio del tuono” (Marco 3:17). All’inizio del suo cammino con Gesù non sempre riusciva a comprenderne le scelte, ma poco a poco il suo cuore venne trasformato: diventò il discepolo dell’amore. Stando con Gesù, Giovanni vide il coraggio dell’amore concretizzarsi in ogni parola e in ogni gesto. Arrivò a scrivere: “Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore” (1 Giovanni 4:7-8). Come avvenne questo cambiamento? In che modo anche noi, da “figli del tuono”, possiamo diventare portatori di amore? Quali scelte sono necessarie nella nostra vita per vivere questa trasformazione? Mario Calvagno, di RVS Roma, intervista il pastore avventista Marco Valenza. Ascolta l’mp3

– Philip Morris-Uruguay. La guerra del fumo
La Philip Morris, nota multinazionale del tabacco con sede in Svizzera, ha fatto causa allo stato dell’Uruguay, “colpevole” di aver firmato un accordo con l’Organizzazione mondiale della sanità in materia di lotta al fumo, che prevede fra l’altro l’apposizione di segnalazioni sulla nocività delle sigarette sui pacchetti, i divieti di porre in vendita varietà apparentemente meno nocive, di fumare in spazi chiusi e altro. La Philip Morris ha chiesto danni per una cifra esorbitante: due miliardi e mezzo di dollari. La notizia è del 2010, ma ritorna periodicamente alla ribalta, come in questi ultimi giorni, ogniqualvolta ci sono novità nell’iter processuale oppure quando viene rilanciata dalle fonti d’informazione per altri motivi. Mario Calvagno e Carmen Zammataro, di RVS Roma, intervistano il prof. Giacomo Mangiaracina, presidente dell’Agenzia nazionale per la prevenzione. Ascolta l’mp3

– Guitars speak (puntata 152)
Storia e vita della chitarra, a cura di Andrea Aguzzi. In questo incontro: la chitarra di Lonnie Johnson, cantante e chitarrista statunitense, passato alla storia per la sua straordinaria capacità innovativa nel suonare la chitarra e per aver saputo fondere in maniera originale stili come blues e jazz. Grazie al suo stile rivoluzionario è considerato il progenitore di tutti i chitarristi jazz e blues, ispirando, fra i tanti, musicisti del calibro di B.B. King, Django Reinhardt e Robert Johnson. Altre informazioni su: http://dichemusicasei.blogspot.it/ Ascolta l’mp3

– Ci sono buone notizie (puntata 293)
Alla ricerca di eventi, informazioni, curiosità per pensare positivo. Una rubrica con notizie che non vengono messe in risalto dai media … o quasi! In questa puntata: cinque consigli per il nostro cervello; usi “bestiali” dei canali di scolo; un’”asta” contro il freddo a Milano. Ascolta l’mp3

Per ascoltare altri programmi: www.radiorvs.it

Radio – Aggiornamenti RVS

Televisione – Protestantesimo

TERRADEI%20FUOCHI%201[3]Domenica 26 aprile, all’una di notte circa su Raidue, la rubrica Protestantesimo trasmette una nuova puntata i servizi:

– Carovana per la dignità del lavoro e la sostenibilità. Un’iniziativa della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia;
Teatro in carcere. Progetto promosso dalla Scuola di Pace, con il gruppo teatrale “Delirio Creativo”. Un’iniziativa che coinvolge diversi penitenziari campani.
Alfabeto cristiano. Continua l’appuntamento biblico con la quarta lettera dell’alfabeto in cui saranno affrontati i temi più importanti e controversi della fede cristiana. In questo numero “D” di Discepolo.

Le repliche della puntata andranno in onda lunedì 27 aprile, all’una di notte circa, e lunedì 4 maggio, alle ore 8.05, sempre su Raidue.

Le trasmissioni sono disponibili anche sul sito della Rai: www.protestantesimo.rai.it
Per rivedere tutte le puntate in archivio, cliccare qui.

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