Prima Parola: “Alzati dunque, mettiti all’opera, e il Signore sia con te” (1 Cronache 22:16). Seconda Parola: “Gettate su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi” (1 Pietro 5: 7). Terza Parola: “Debbo realmente preoccuparmi di questioni che non mi procurano altro che angoscia ed infelicità e che mi sono sostanzialmente incomprensibili? No. Voglio invece occuparmi di cose positive, capaci di procurarmi un autentica serenità, che il mondo non può dare” (Norimberga 1676). Abbandonarsi a Dio è il passaggio dalla fiducia in se stessi, dal fondarsi sulle proprie forze, sulla bontà delle proprie ragioni e decisioni alla fiducia in Dio, che ha strade insospettate d’intervento, che accorre prontamente quando l’uomo gli fa affidamento. La nostra vita diventa leggera se abbiamo fiducia in Dio, perché egli ci sostiene. Riflessione a cura di Mario Calvagno, caporedattore RVS Roma e Carmen Zammataro, redattrice RVS Roma.

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