Prima Parola: “Non ti supplichiamo fondandoci sulla nostra giustizia, ma sulla tua grande misericordia” (Daniele 9: 18). Seconda Parola: “Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti” (1 Pietro 1: 3). Terza Parola: “O Dio onnipotente, attraverso il tuo Figlio unigenito tu hai vinto la morte e hai spalancato per noi le porte della vita eterna. Fa’ che noi possiamo, attraverso la potenza rinnovatrice del tuo Spirito, risorgere dalla morte del peccato a una vita di giustizia” (Chiesa presbiteriana U.S.A.). In ebraico la misericordia si esprime con il termine “hesed” che significa “viscere d’amore”. L’amore di Dio per l’uomo è dunque viscerale, unico. Dio ci ama come una madre ama il proprio figlio. Qualsiasi cosa abbiamo compiuto egli ci ama; chiama per nome il peccato, quella strada sbagliata che abbiamo seguito, ma ci ricorda che siamo più preziosi di qualsiasi peccato e ci chiede di tornare a Lui. Riflessione a cura di Mario Calvagno, caporedattore RVS Roma e Carmen Zammataro, redattrice RVS Roma.

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