N5-Forli_alluvione 1Tra gli oltre 100 volontari che hanno lavorato nelle zone alluvionate, coordinati dalla Protezione civile, ha operato anche una decina di membri della chiesa avventista.

Notizie Avventiste – Il maltempo dei giorni scorsi ha provocato allagamenti, frane e situazioni critiche nel forlivese. Subito si sono mobilitati i volontari della Protezione civile e di varie altre associazioni per interventi durante l’emergenza con attività di supporto e di riduzione degli effetti: sono stati preparati e sistemati i sacchi di sabbia, distribuiti prodotti alimentari. Si è quindi proseguito svuotando le aree allagate, le cantine, i garage e i locali interrati.

Tra gli oltre 100 volontari che hanno lavorato, domenica 8 febbraio c’era anche un gruppo di membri della chiesa cristiana avventista del settimo giorno, attivato dal past. Roberto Iannò.

N5-Forli_alluvione 2“Abbiamo operato in un quartiere di Forlì, Villafranca, la zona più colpita dall’alluvione, dove per giorni si faceva fatica a muoversi e dove il livello degli allagamenti era relativamente alto”, ha affermato il pastore.

Come ha riportato il giornale locale ForlìToday, il disastro vero e proprio si è verificato nella zona di via XIII Novembre, con strade che sembravano fiumi e campi completamente coperti d’acqua. La marea arrivava al ginocchio e i volontari della Protezione civile sono stati al lavoro per distribuire sacchi di sabbia.

“È proprio in questa zona che ci siamo recati – ha aggiunto R. Iannò – su richiesta del presidente del Coordinamento provinciale volontariato di Protezione civile di Forlì-Cesena, il dott. Lorenzo Mirelli. Eravamo pronti a spalare, pulire, incoraggiare le persone. Ma non sapevamo cosa avremmo trovato né effettivamente cosa avremmo dovuto fare. Il dott. Mirelli ci ha incoraggiato ad andare in avanscoperta in quella zona e a metterci a disposizione di chi avremmo incontrato. E così abbiamo fatto. Abbiamo individuato una famiglia in difficoltà e lì si è fermata una squadra del gruppo. Gli altri, dove aver verificato che non c’erano altre situazioni urgenti, sono ritornati da quella famiglia, rendendo più agevole lo sgombro e la pulizia di tutta la parte sottostante l’abitazione, completamente invasa dall’acqua”.

Il gruppo di volontari avventista fa parte di Adra, l’Agenzia umanitaria avventista che si occupa di sviluppo e soccorso a livello nazionale e mondiale.

N5-Forli_alluvione 3“Come pastore – ha commentato R. Iannò – mi sento orgoglioso della mia comunità e credo che abbiamo dato una bella testimonianza di servizio e solidarietà. Personalmente ho avuto modo di parlare con i proprietari della casa che abbiamo aiutato a ripulire e condiviso con loro la mia certezza che come figli di Dio non siamo mai abbandonati, neppure nelle situazioni più difficili. Ringrazio le persone che hanno offerto il loro tempo: è stato un motivo in più per sentirci uniti nel servizio”.

La disponibilità del gruppo a “sporcarsi le mani” per aiutare chi era nel bisogno, ha permesso di creare contatti con la Protezione civile.

“Il dott. Mirelli mi ha caldamente invitato presso la sede della Protezione civile per conoscerci meglio: quanto prima avrò un incontro con lui. Quando l’ho contattato per ringraziarlo dell’opportunità che ci ha dato di collaborare pur non essendo formati per questo, ha espresso la sua gratitudine e mi ha chiesto alcune informazioni sul servizio svolto, perché era sua intenzione integrarle nel comunicato stampa che stava per inviare alla cittadinanza tutta. È stato per noi un gesto che ci ha colpito molto”.

E infatti, il quotidiano Cesena Today del 6 febbraio ha riportato le seguenti parole di Lorenzo Mirelli: “È stato il caso della chiesa avventista che, seppur non potendo operare nelle attività tecnicamente più complesse per carenza di formazione, ci è stata di aiuto avendo affidato loro l’assistenza alla popolazione di Villafranca, il tutto seguendo le nostre indicazioni metodologiche generali ed impegnando una decina di persone”.

Durante il lavoro di pulizia dei locali allagati, svolto domenica scorsa, il gruppo ha vissuto un particolare che André Legni racconta come emblema di quella faticosa ma fruttuosa mattinata di servizio: “Anche in questa triste circostanza il Signore si è rivelato, incoraggiando e commuovendo il proprietario dell’abitazione devastata da oltre un metro d’acqua. In mezzo a quel caos,una piccola luce ha attirato l’attenzione del past. Roberto Iannò: una torcia rimasta accesa, appoggiata sul vangelo. Un chiaro messaggio di speranza da parte di Cristo, nostra luce, per quella famiglia di credenti: ‘Sono con voi’”.

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