C’è chi crede che l’olio di cannabis curi i tumori. È falso, può alleviare solo gli effetti collaterali

Può capitare di leggere che l’olio derivato dalla Cannabis sativa, detta anche canapa o marijuana, sia efficace nella cura di varie forme tumorali. Indubbiamente la canapa viene utilizzata da secoli come rimedio erboristico; negli ultimi anni, a livello mondiale se ne stanno occupando molti studi scientifici. Del resto, se così non fosse non ne sarebbe stato sdoganato l’uso terapeutico, soprattutto in una malattia tanto complessa e delicata come il cancro.

Oggi sappiamo dalla letteratura scientifica che la canapa contiene varie sostanze benefiche, tra cui in particolare dei composti biologicamente attivi come i ben noti Thc (o delta-9-tetraidrocannabinolo) e Cbd (o cannabidiolo); in realtà ce ne sono anche altri, che al momento sono però meno studiati. “La cannabis ha un’indicazione terapeutica nella terapia del dolore, riconosciuta da molti studi”, spiega il professor Francesco Schittulli – senologo, chirurgo oncologico e presidente nazionale della Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori). “Da qui sono nati i farmaci cannabinoidi utilizzati sia per il dolore nella malattia oncologica sia in altre patologie, come la sclerosi multipla e la fibromialgia”.

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