Il Centurione romano di Luca 7:1-10, “incontra” Cristo in un modo speciale. Uomo pratico, non si ritiene degno di parlare direttamente col maestro, ma ha una fede reale in lui e nella sua opera. Manda altri e ottiene la guarigione per il suo servo, oltre a un encomio pubblico dal Signore. Anche per noi il sentirci indegni potrebbe essere una base di partenza per un legame con Gesù, vero e non formale. E sarà la fede a liberarci dal nostro senso di colpa.
Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Gianni Caccamo, pastore delle chiese avventiste di Bologna, Forlì e Modena.
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