Dan Weber/Maol – Ero in viaggio per lavoro quando ho ricevuto un messaggio da mia moglie. «Papà, per favore?!» è la scritta apparsa sullo schermo del mio cellulare, insieme a una foto delle mie figlie super sorridenti. Mentre guardavo l’immagine ho capito di non poter dire di no alla loro richiesta. Nella foto, entrambe le mie figlie adolescenti avevano tra le braccia un gattino.

Nelle settimane successive ci siamo attrezzati per tenere al meglio i due nuovi membri della famiglia e li abbiamo presentati ai nostri due cani pastori australiani. Il gattino più piccolo, Aloe, ha deciso di essere la nostra «sveglia mattutina», anche se esagerava, svegliandoci alle 2 del mattino. Ma come si può arrabbiarsi con una creatura carina che si siede sul petto e fa le fusa mentre muove avanti e indietro le zampette?

Quello che mi ha colpito dei due micetti è la loro energia infinita, sembra quasi esplodere dai loro piccoli corpi pelosi. A qualunque ora del giorno sentiamo le loro zampe tuonare sui pavimenti in legno della nostra casa come una mandria di puledri. E quando non corrono in giro, sono impegnati a giocare con un pezzo di spago: lo lanciano in aria e si riposizionano di nuovo per acchiapparlo. Niente sembra affievolire la loro energia illimitata e l’amore per la vita.

Energia senza limiti
Osservando i nostri amici felini, ho pensato ad alcune similitudini spirituali tra i gattini e la loro passione senza fine per la vita, e il nostro cammino cristiano. Spesso, come molti di noi sanno, alla conversione viviamo la gioia e la passione della nuova vita, abbiamo energie illimitate per condividere quello che già conosciamo da anni.

Chissà quante volte, mi chiedo, senza volerlo, ho reagito negativamente quando mi è venuto vicino un nuovo membro che desiderava condividere con me le esperienze e le verità bibliche che avevano trasformato la sua vita. E ancora di più, mi interrogo sulla mia «energia cristiana». Sono forse diventato spiritualmente soddisfatto di me? Ho perso l’entusiasmo sconfinato dei miei amici pelosi?

Tre Vangeli parlano dei bambini che sono stati portati da Gesù perché li benedicesse. I discepoli hanno condannato questo gesto, ma il nostro Salvatore li ha subito redarguiti dicendo: «Lasciate che i bambini vengano da me; non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro» (Mc 10:14).

Gesù ha poi aggiunto, per chiarire meglio il suo punto di vista: «In verità io vi dico che chiunque non avrà ricevuto il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà affatto» (v. 15).

Forse parlava degli atteggiamenti dei piccoli e del loro amore per la vita. Quello che è stato percepito dai discepoli come un problema, essendo i «bambini rumorosi», è stato invece visto da Gesù come una benedizione e un requisito per entrare nella regno dei cieli.

Adulti, non cresciuti
Ho continuato a pensare ai gattini e a come sarebbero diventati crescendo. Quella che una volta era una creatura giocosa spesso da adulto diventa un animale scontroso che vuole solo mangiare e dormire.

È così anche la mia vita cristiana?

Proprio come un gattino «perde la testa» per un semplice pezzetto di spago, un giovane nella fede è felice di scoprire un nuovo testo della Bibbia che gli fa capire meglio l’amore di Dio per i suoi figli. Ho perso questa passione nella mia esperienza cristiana? Sono cresciuto e ho dimenticato le cose che una volta mi entusiasmavano spiritualmente e mi permettevano di crescere?

Stasera, mi siederò sul pavimento di casa mia a giocare con i micetti, li guarderò saltellare avanti e indietro, gli occhi raggianti di passione per le piccole cose che li rendono felici. Un pezzo di spago. Una pallina di carta. Un bottone lucente. Ogni cosa nuova cattura la loro attenzione.

Allo stesso tempo, pregherò di riscoprire le cose che una volta mi avevano entusiasmato all’inizio del mio cammino cristiano. Prego che la mia passione per Cristo sia come il desiderio dei piccoli che saltellano sulle mie ginocchia, in una calda giornata di sole in Israele.

(Dan Weber è il direttore delle Comunicazioni presso la Divisione nordamericana (Nad). Pubblicato da Nad Newspoints del 18 ottobre 2017)

(Foto: Nad Newspoints)

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