Rapporto del segretario esecutivo della Chiesa avventista.

Notizie Avventiste – “Il cristianesimo è nato per raggiungere il mondo intero” ha esordito Erton Köhler, segretario esecutivo della Chiesa avventista mondiale, nel presentare il suo rapporto al Consiglio annuale, il 9 ottobre 2022. Come avventisti del settimo giorno, siamo chiamati ad annunciare “il vangelo del regno a tutto il mondo” (Matteo 24:14). Le radici della denominazione sono in Nord America ma siamo diventati un movimento globale, ha affermato il segretario, e oggi solo il 6% degli avventisti vive in Nord America, il restante 94% è distribuito nel resto del mondo.

La realtà attuale 
David Trim, direttore di Archivi, Statistiche e Ricerche (Astr), ha presentato i dati attuali sul numero globale dei membri e li ha confrontati con quelli degli ultimi quindici anni. Prima della pandemia di Covid-19, oltre un milione di persone si univano ogni anno alla Chiesa avventista. Nel 2020, il numero è sceso a 800.000, il più basso dal 1997. Tuttavia, vi è stata una ripresa nel 2021, quando si è tornati a un milione di nuovi membri. E non solo. Infatti, si è registrato un aumento sbalorditivo sia per quanto riguarda l’evangelizzazione sia per la nascita di chiese.

Nel 2020 sono state fondate 1.736 nuove chiese, un dato che Trim ha definito “miracoloso nel mezzo di una pandemia”, anche se era ancora una diminuzione del 29% rispetto ai numeri pre-Covid. Nel 2021 si è ritornati ai livelli del 2019, con in più la fondazione di 413 gruppi. Nel complesso, il numero di chiese e gruppi avventisti registra una crescita costante.

Purtroppo, questa tendenza non si riscontra in tutti gli ambiti amministrativi. Se le decime hanno persino superato le cifre pre-Covid, a testimoniare la notevole fedeltà dei membri, non è così per le offerte che sono diminuite drasticamente.

Confrontando l’equilibrio tra decime e offerte nel secolo scorso, Trim ha mostrato che nel 1922, i membri di chiesa donavano in offerte quasi la stessa cifra restituita con la decima. A poco a poco, negli ultimi cento anni, le cose sono cambiate. Oggi, le offerte sono poco più di un terzo di ciò che si riceve in decime. Questa tendenza al ribasso delle offerte indica che la Chiesa deve porre maggiore enfasi sul discepolato, che include la gestione cristiana della vita.

Un altro ambito con tendenza negativa continua è la fuoriuscita di membri. Dal 1965, circa il 42% degli avventisti, ovvero 4 su 10, non frequenta più. In genere sono andati via a causa di una crisi personale, di conflitti nella loro chiesa locale, perché si sono sentiti trascurati e non apprezzati, ecc. La ricerca condotta da Astr evidenzia che la maggior parte di questi membri se ne sono andati senza prendere una decisione consapevole in tal senso.

Il discepolato 
Cosa possiamo fare noi, come chiesa, per evitare che i nostri membri vadano via? La risposta di Gerson Santos, segretario associato della Chiesa mondiale, si trova nella chiamata di Gesù di adempiere il grande mandato e di “fare discepoli” (Matteo 28:19).

“Le chiese locali dovrebbero creare un ambiente caloroso e premuroso, in cui giovani, adulti e visitatori si sentano accolti e amati” ha affermato Santos. La segreteria ha lavorato in collaborazione con altri dipartimenti della denominazione per sviluppare strategie e risorse al fine di aiutare le chiese a prendersi cura, equipaggiare e seguire i loro membri.

“Il nostro obiettivo principale” ha sottolineato Santos “non è vantarci della percentuale di membri presenti, ma raggiungere chi ancora non conosce il vangelo e prenderci cura dei membri inattivi nella nostra chiesa”.

Questione cruciale 
Il rapporto del segretariato ha spostato l’attenzione dall’interno della denominazione alle aree in cui non ci sono avventisti.
Gary Krause, segretario associato della Chiesa mondiale, ha evidenziato le statistiche e i megatrend che il mondo affronta e che sono una sfida per la missione. Sono:
Popolazione globale in aumento. Entro il 2050, la maggior parte della crescita della popolazione avverrà in soli otto Paesi. Cinque di questi si trovano nella cosiddetta finestra 10/40.
Invecchiamento della popolazione. Entro il 2050, la popolazione di ultrasessantacinquenni sarà quasi il doppio rispetto a quella dei bambini con meno di 5 anni.
Migrazione Internazionale. Nel 2020 vi sono stati 281 milioni di migranti internazionali. Quasi 21 milioni di questi erano rifugiati.
Urbanizzazione. Entro il 2050, due terzi della popolazione mondiale vivrà nelle città.

Il direttore di Astr, David Trim, ha dedicato un momento per descrivere l’andamento storico delle missioni avventiste. Ha spiegato che il “periodo d’oro” del programma missionario all’estero venne registrato nel secondo dopoguerra (dal 1946 al 1970) quando 7.385 missionari furono inviati nei campi di missione negli altri Paesi. Dal 1969 al 1970 furono mandati in servizio 970 nuovi missionari, il numero più alto mai raggiunto in un biennio nella storia della Chiesa.

L’aumento di operai nella missione in quel periodo fu il risultato di un impegno congiunto e organizzato di dirigenti, educatori, medici e membri di chiesa in Nord America, Europa, Africa meridionale e Australasia. Trim ha parlato della deriva della missione generata nel corso di molti anni e ha sottolineato la necessità di rifocalizzare il modo in cui utilizziamo le risorse della nostra missione, identificando gruppi di persone mission-critical e luoghi che non sono stati raggiunti dal vangelo.

Strategie 
“Come faranno 22 milioni di avventisti a raggiungere quasi 8 miliardi di abitanti in questo mondo?” ha chiesto il segretario Köhler ai presenti.
“Ogni anno, la popolazione mondiale cresce al ritmo di 72 milioni di persone, ma solo 1 milione entra a far parte della Chiesa” ha continuato “Ci sono 7.111 lingue in tutto il mondo, ma svolgiamo la nostra opera in 496 idiomi… che, sebbene includano le principali lingue parlate nel mondo, ve ne sono altre 6.615 in cui non siamo in grado di comunicare il messaggio biblico di speranza”.

È impossibile portare a termine il mandato missionario da soli, ma con l’aiuto dello Spirito Santo sarà certamente compiuto. Con questa speranza, la denominazione vuole attuare strategie per lavorare con efficacia e in collaborazione con Dio, nei territori ancora non raggiunti. Così Köhler ha condiviso una proposta formulata dal dott. Gorden Doss, professore emerito nel Dipartimento di Missiologia del Seminario avventista della Andrews University, per aiutare i dirigenti e i membri di chiesa a “visualizzare, focalizzare e riorientare la nostra missione internazionale nel XXI secolo”.

Questo modello considera gli sviluppi che hanno avuto luogo negli ultimi 30-40 anni nel nord globale e nel sud globale. È un modello che incoraggia le Regioni della Chiesa nel sud del mondo, che hanno fatto progressi costanti nella diffusione del vangelo, a lavorare in cooperazione con quelle del nord del mondo, che hanno subito l’effetto opposto. Köhler ha incoraggiato i leader a concentrarsi sulle massime priorità missionarie nella Chiesa – i gruppi di persone e i territori meno evangelizzati – e a trasferire risorse e progetti in parti della denominazione mondiale con minore capacità missionaria, inclusi membri, chiese, risorse finanziarie e strutture fisiche.
“La Chiesa avventista non è stata chiamata per essere un parcheggio, ma un trampolino di lancio per i missionari. Dobbiamo andare avanti nella fede” ha ricordato Köhler.

Ha quindi concluso il suo rapporto con un video commovente prodotto da Missione Avventista, che mostra territori e persone non ancora raggiunte dal valgelo. “Signore, apri i nostri cuori per non ignorare le grida di un mondo bisognoso e apri le nostre orecchie in modo che possiamo ascoltare la tua chiamata a condividere la speranza che hai liberamente concesso” sono state le sue parole ispiratrici.

[Foto: Enno Müeller. Fonte: Anais Anderson/Ann]

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