M24-Convegno Kid 1Maol/EudNews – Al convegno sul discepolato dei bambini, tenutosi a Firenze dall’1 al 4 maggio, hanno partecipato tutti coloro che sono impegnati nel progetto Kids in Discipleship (Kid) nella Divisione Intereuropea. Kid è un progetto volto a sostenere le famiglie e le comunità, educando i giovani a essere discepoli di Gesù, non solo membri di una chiesa.

«Il convegno è stato organizzato allo scopo di riunire le famiglie e i formatori che hanno partecipato al progetto Kid nelle Unioni dell’Eud, da quando è iniziato nella nostra regione», ha spiegato Elsa Cozzi, direttore del dipartimento Ministeri in favore dei Bambini (Mib) presso l’Eud e organizzatrice dell’evento. «L’obiettivo primario era quello di celebrare i successi e le esperienze, condividere le sfide che M24-ConvegnoKID2incontriamo ogni giorno e incoraggiarci a vicenda», ha aggiunto.

Presenti i dirigenti di dipartimenti e ministeri dell’Eud collegati con il progetto Kid e il discepolato: Mario e Maria-José Brito, dell’Associazione pastorale e delle mogli di pastore; Paolo Benini, dei Ministeri Personali e Scuola del Sabato; e Barna Magyarosi, dei Ministeri per la Famiglia e l’istruzione. Hanno partecipato anche le famiglie e i singoli membri interessati nella ricerca di nuove idee e strategie per aiutare i propri figli a riscoprire il loro posto come discepoli di Gesù. Tutti hanno contribuito al successo dell’evento. M24-ConvegnoKID3

Tra gli ospiti vi erano: Linda Koh, direttore dei Mib alla Conferenza Generale; Don MacLafferty, direttore esecutivo del Ministero Kid a livello mondiale; Bonita Shields, direttore della Scuola del Sabato della fascia di età 9-16 anni; Kiti Freier Randall, neuropsicologo e ricercatore presso il Child Development International and Risk Behaviour degli adolescenti. Dalla Regione Trans-Europea (Ted), sono intervenuti Clair Sanches (dei Ministeri Femminili e Mib) e suo marito John, che hanno presentato il nuovo progetto di evangelizzazM24-ConvegnoKID4ione per le famiglie denominato «Messy Church».

I temi trattati nei workshop e nelle sessioni plenarie si concentravano su famiglia, rapporto genitori e figli, e formazione spirituale, il tutto con in mente il discepolato.

«Essere e fare discepoli: il punto focale di tutta la chiesa», «Come motivare, organizzare e istruire i bambini, i giovani e gli adulti a essere uniti e decisi a diventare discepoli di Cristo», «Costruire ponti tra le generazioni», «Come possono i bambini della Scuola del Sabato aiutare a costruire questo ponte», «Come imparano i bambini», sono questi alcuni degli argomenti presentati al convegno.M24-ConvegnoKID5

Vari responsabili del Kid si sono impegnati nell’organizzazione dell’evento, tra cui Mariarosa Cavalieri, dell’Unione italiana; Caterina Cazan, della Federazione Svizzera francese e italiana; Samuel De Abreu, dell’Unione portoghese; Pascal Rodet dall’Unione franco-belga. Vi è stata una persona sulla quale poter contare ogni volta in cui era necessario, è Monica De Paolis, il dottor Bucatin dei Canarini in Corsia. Abbiamo avuto anche il privilegio di avere un team M24-ConvegnoKID6per il culto, guidato da Timmy e Sabrina Minò con Liana Parvan, Mariarosa e Monica. Prezioso il contributo dei volontari.

«Questo convegno è stato un sogno che si è avverato, dopo molte ore di preparazione e tanto lavoro da parte di tutti coloro che erano coinvolti», ha affermato Elsa Cozzi.

I partecipanti sono andati via, alla fine, ricchi di speranza e di idee da portare a casa e mettere in pratica nelle loro famiglie e chiese.

«Un incontro Kid veramente storico», ha commentato Linda Koh, «La sua forza è stata la partecipazione intergenerazionale di adulti e bambini in tutte le attività. La mia preghiera è che più Unioni, Federazioni e chiese partecipino a iniziative di questo genere».M24-ConvegnoKID7

Sono cinque anni che l’Eud è impegnata nel Ministero Kid. Non è sempre facile intraprendere questo cammino di discepolato, in particolare a favore dei propri figli. Il progetto richiede impegno e cambiamenti di stile di vita che non sono sempre facili da raggiungere. Essere un seguace di Gesù richiede impegno quotidiano e perseveranza. La nostra vita frenetica a volte ci limita e dobbiamo fare deviazioni o rallentare. Ma se crediamo che questa sia la strada giusta, il Signore ci prenderà per mano e guiderà noiM24-ConvegnoKID8 e le nostre famiglie.

«Come formatori, ci impegniamo a continuare a sensibilizzare i genitori, i pastori e i membri delle comunità sulle loro responsabilità in quanto modelli spirituali per i bambini», ha concluso Elsa Cozzi, «Gesù ci chiama a essere discepoli e attende con impazienza la nostra risposta».

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