Si è tenuta in Francia una conferenza su come adattare i propri metodi alla realtà dei nuovi media digitali.

Notizie Avventiste/IRLAnews – Il dott. Nelu Burcea, vice segretario generale dell’International Religious Liberty Association (IRLA), ha invitato coloro che lavorano per la difesa della libertà religiosa ad adattare i loro metodi alle realtà della nuova era dei media digitali. Ai presenti, studiosi e leader religiosi in rappresentanza di molte comunità di fede, Burcea ha parlato dell’urgente necessità di imparare a interagire con le piattaforme sociali online, e di trovare nuovi modi per valutare e combattere le minacce alla libertà religiosa.

Burcea è stato il relatore principale della Conferenza accademica di due giorni, tenutasi a novembre nel sud della Francia, presso l’università Paul Valéry di Montpellier. All’evento “ComSymbol 2016” hanno partecipato accademici e rappresentanti religiosi di 11 paesi. Le discussioni si sono incentrate sulle sfide e le opportunità che la rapida ascesa del social media offre ai chi è impegnato nella difensa dei diritti umani.

“Facebook, Twitter, hashtag, meme fanno tutti parte di una nuova piazza pubblica, e offrono nuove strade alla libertà di coscienza e di espressione religiosa”, ha affermato Burcea, “Pertanto, qualsiasi approccio alla difesa della libertà religiosa non riuscirà se ignorerà questo nuovo e vibrante panorama sociale. La rivoluzione dei social media rende necessario che gli attivisti dei diritti umani adottino una nuova mentalità e nuovi strumenti”.

Il convegno è stato coordinato dal dott. Stefan Bratosin, professore presso l’università Paul Valéry di Montpellier, e dalla dott.sa Mihaela-Alexandra Tudor, professore associato presso la stessa università. Nei loro interventi, che hanno aperto la Conferenza, hanno evidenziato i vasti e rapidi cambiamenti portati dai media digitali ai modi in cui le persone esprimono il loro credo religioso, scambiano le informazioni, collaborano insieme, convincono, influenzano e mobilitano all’azione. Questi cambiamenti fanno capire che i sostenitori della libertà religiosa devono imparare nuovi modi per promuovere e proteggere la libertà di coscienza e di religione in ambito digitale.

Altri oratori erano studiosi provenienti da numerose tradizioni religiose e rappresenti di istituzioni accademiche di tutto il mondo. Nei loro interventi hanno trattato vari argomenti, tra cui il discorso islamico e la rete social, l’identità religiosa e i meme cristiani, la relazione tra media digitali e radicalizzazione religiosa.
Le relazioni principali presentate alla conferenza saranno pubblicate sul sito dell’evento.

(Foto: ComSymbol 2016)

 

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