“Rigenerate dallo Spirito Santo” il tema dello speciale fine settimana.

Lina Ferrara – Imperdibile, irrinunciabile, preziosa… sono solo alcuni degli aggettivi usati dalle donne per descrivere la loro esperienza al cong resso spirituale organizzato dai Ministeri Femminili nel Centro “Casuccia Visani” a Poppi (AR). E poi la gioia, i sorrisi, gli abbracci, il desiderio di approfondire la Parola, di essere “Rigenerate dallo Spirito Santo” (tema dell’incontro), di pregare insieme e vivere un’esperienza unica con il Signore.

Dal 12 al 14 maggio, più di 100 donne e alcuni uomini accompagnatori si sono riuniti in questo luogo del casentinese immerso nella natura, lontano dai rumori e dalle distrazioni delle città. Una specie di “camera alta” dove fermarsi, come accadde ai discepoli e alle donne (erano in 110) prima della Pentecoste (Atti 1:12-15). Il numero delle partecipanti ha superato ogni aspettativa, sintomo del grande desiderio di incontrarsi e condividere le proprie esperienze. Tanti sono stati, infatti, gli spazi dedicati al racconto delle donne che hanno incoraggiato e consolato tutte coloro che si sono rispecchiate in quelle esperienze spesso dolorose, come malattia, depressione, perdita di una persona cara, divorzio, solitudine. È emerso anche un quadro meraviglioso dell’inarrestabile azione dello Spirito Santo nella vita e nelle famiglie di chi ha condiviso la sua storia. Ogni volta, un fragoroso e collettivo “Amen”, per rendere grazie a Dio, sottolineava la partecipazione di chi ascoltava.

Le ospiti 
L’ospite speciale del congresso, Dagmar Dorn, direttrice dei Ministeri Femminili alla Regione intereuropea (Eud) della Chiesa avventista, ha predicato sul testo biblico: “Il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto” (Giovanni 14:26). Il suo messaggio davvero ispirato, intessuto di esperienze personali in cui lo Spirito Santo è stato guida e Consolatore, è arrivato dritto al cuore dei presenti.

Il Signore ci ha fatto dono anche di un’altra ospite super gradita, Nilde Itin, direttrice associata dei Ministeri Femminili presso la Chiesa mondiale, che si trovava in Italia con suo marito per un altro impegno. Nei suoi interventi ha parlato della regina Ester, ha condiviso esperienze dal campo globale e i progetti dei Ministeri Femminili nel mondo.

L’angolo della preghiera 
Durante tutto il congresso, le donne hanno potuto fermarsi presso l’angolo della preghiera, uno spazio allestito con una grande croce di legno, un braciere e due tavoli provvisti di penne e foglietti su cui scrivere richieste, ringraziamenti o preghiere a Dio, e poi deporli nel braciere. Il sabato sera, i numerosi biglietti sono stati bruciati per far salire le preghiere fino al Signore, quale profumo soave, mentre l’assemblea intonava sottovoce il canto: “Nella preghiera io trovo calma, nella preghiera io trovo Amor. Pregare Dio fa bene all’anima, parlar con Dio fa bene a me”. È stato un momento molto commovente.

Nel suo messaggio spirituale, Dagmar ha evidenziato il significato della croce, del sacrificio di Gesù e l’importanza di portare i nostri pesi al Signore, simboleggiati da un sasso, su cui ogni donna aveva scritto il proprio nome, deposto ai piedi della croce. La serata si è conclusa con la preghiera di benedizione per le direttrici dei Ministeri Femminili delle chiese locali che erano presenti, pronunciata da Nilde Itin. Prima di andare via, le donne sono state invitate a prendere un sasso e a pregare per la persona il cui nome era scritto sopra. I pesi diventano più leggeri e sopportabili se condivisi.

Conclusione 
I lavori in gruppi nel pomeriggio del sabato, i progetti dei Ministeri Femminili in Europa, nel mondo e anche in Italia, presentati la domenica mattina, sono stati gli altri momenti importanti di questo intenso congresso. L’evento si è concluso con i ringraziamenti alle ospiti, a tutte le collaboratrici e, in modo particolare, a Dio con il canto (per l’ultima volta) dell’inno tema “Grazie”, composto e suonato dalla musicista Sabrina Viaggi. Prima di partire, non è mancato l’applauso caloroso alla cuoca per aver preparato piatti gustosi e abbondanti.

[Foto: Matteo Rossetti]

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