Ciò che è successo qualche giorno fa a Lampedusa deve obbligarci a riflettere su come oggi l’umanità vive su questo pianeta; riflettere sulla speculazione che c’è dietro l’immigrazione clandestina e sull’insofferenza di una parte di italiani a quella che viene definita “invasione”. I superstiti al naufragio di Lampedusa, secondo la Legge Bossi-Fini, devono paradossalmente essere processati dai giudici per immigrazione clandestina. Ma noi viviamo in un grande “condominio” globale dove ci sono degli spazi comuni che non appartengono ai singoli paesi ma appartengono a tutti. Perché allora non accogliere altri condividendo i beni comuni a tutti? “Non opprimere lo straniero; voi conoscete lo stato d’animo dello straniero, poiché siete stati stranieri nel paese d’Egitto” (Esodo 23:9). Cerchiamo di comprendere le motivazioni, le sofferenze, il bisogno di riscatto, la ricerca di dignità, il bisogno di realizzare i sogni di queste persone e dei loro figli. Riconquisteremo la passione della solidarietà. Riflessione a cura del pastore avventista Daniele Benini, direttore del network nazionale RVS.

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