Alla Camera dei deputati, teologhe, storiche e giuriste hanno parlato del ruolo liberante della Riforma protestante per le donne e delle figure femminili del passato e del presente. Il saluto della vicepresidente Sereni e del deputato Lacquaniti.

Notizie Avventiste – La Sala del Refettorio della Camera dei deputati, a Roma, si è colorata di rosso, nel pomeriggio del 22 giugno. Gli intervenuti alla tavola rotonda organizzata dalla Federazione delle donne evangeliche in Italia (Fdei) hanno indossato la collana di cordoncino rosso, divenuta ormai simbolo dell’impegno della Fdei contro la violenza di genere.

Sono intervenute teologhe, storiche filosofe e giuriste per presentare le ultime ricerche sul ruolo liberante della Riforma protestante per le donne e il loro contributo in ambito sociale, culturale e politico.

La tavola rotonda è iniziata con il saluto della vicepresidente della Camera, Maria Sereni, che ha riconosciuto l’attenzione della Fdei nelle questioni femminili.

“La Fdei”, ha esordito la vicepresidente, “è stata sempre all’avanguardia nel lavoro per il riconoscimento della libertà femminile, prendendo posizioni via via a favore di quelle riforme che hanno ridefinito e ridisegnato la posizione e il ruolo delle donne negli ultimi decenni”. Inoltre, le donne evangeliche hanno attuato bene il pluralismo considerandolo “un valore da salvaguardare e non un pericolo da scongiurare”, ha aggiunto M. Sereni.

Nel suo saluto, l’on. Luigi Lacquaniti ha evidenziato l’impegno della Fdei nella lotta alla violenza contro le donne. Parlando della Riforma ha affermato: “Sappiamo sicuramente, perché abbiamo documenti che ce lo dicono, che sia Lutero che Calvino invitarono e spinsero le donne allo studio e all’approfondimento delle Scritture. Esse dovevano essere anche capaci di rispondere alle argomentazioni dei sacerdoti cattolici. Però questo non si tradusse in una parità di genere”.

Ha quindi concluso con un augurio alla Fdei e alle donne presenti: “In questi 500 anni della Riforma, il mio augurio è che voi possiate segnare sempre più e sempre meglio la vita sociale di questo paese con il vostro attivismo e la vostra fede in quanto donne, perché il Paese ha assolutamente necessità di tutto questo”.

La presidente della Federazione, Dora Bognandi, ha presentato il lavoro svolto nei diversi anni e fatto notare il rosso di una sciarpa e di un cartellone che coprivano la sedia del “Posto occupato”, preparato per dire a tutti che una donna avrebbe potuto essere presente in sala, ma non le è stato possibile perché non c’è più, è stata vittima del femminicidio

Sono seguiti i diversi e interessanti interventi delle relatrici: Daniela Di Carlo, teologa e pastora valdese; Franziska Müller, teologa e pastora luterana; Bruna Peyrot, storica e scrittrice; Debora Spini, docente alla Syracuse University di Firenze; Alessandra Trotta, diacona e giurista; Adriana Valerio, teologa cattolica; Mirella Manocchio, presidente Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia.

Le loro presentazioni hanno tracciato un quadro a 360 gradi della forza e dell’impegno delle donne durante e dopo la Riforma protestante, ma anche prima. Le loro scelte coraggiose hanno contribuito a cambiare la storia, la condizione femminile, ma soprattutto, e questa è una caratteristica propria delle donne, a migliorare la società.

Molto apprezzato è stato anche il breve intervento di Maria Antonietta Caggiano, musicista luterana e membro del comitato Fdei, che indossando un costume dell’epoca, ha cantato un inno scritto dalla prima poetessa e compositrice di canti della Riforma protestante: Elisabeth Cruciger (1500-1535).

L’intera tavola rotonda è stata trasmessa in streaming dalla radio Rvs di Roma e registrata dalla troupe televisiva di Hope Channel Italia.

 

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