“Esprimo la mia vicinanza a quanti sono stati vittime di intollerabili aggressioni e a quanti subiscono episodi di discriminazione che hanno per oggetto il loro orientamento sessuale”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio in occasione della giornata mondiale contro l’omofobia che si e’ svolta lo scorso 17 maggio. Secondo un sondaggio condotto dall’agenzia Ue per i diritti fondamentali (Fra) il 26 per cento del campione dichiara di aver subito violenza o minacce negli ultimi cinque anni. E i transgender sono i piu’ colpiti fra gli intervistati: circa il 30 per cento ha dichiarato di aver subito violenza o minacce piu’ di tre volte nell’anno precedente all’indagine. Inoltre e’ stato rilevato un bassissimo tasso di denuncia di casi di discriminazione e crimini generati dall’odio, malgrado il 56 per cento degli intervistati fosse a conoscenza delle leggi contro la discriminazione. La meta’ delle vittime di violenza e molestie ha creduto che una denuncia sarebbe stata inutile. Ne abbiamo parlato con Andrea Panerini, che studia presso la Facolta’ valdese di teologia. Un tema quello dell’omofobia che tocca (o dovrebbe toccare) la coscienza di qualunque cristiano a prescindere dalle sue convinzioni etiche e teologiche sul tema dell’omosessualita’

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