N33-Casa Mia_Inaugurazione ampliamentoIl sindaco Davide Drei, intervenuto per il taglio del nastro, ha espresso apprezzamento per l’innovazione e gli investimenti sulla qualità del servizio in periodi non facili

Notizie Avventiste – Più di 100 persone hanno partecipato, il 30 settembre, all’evento proposto da Casa Mia Onlus, un’opera sociale voluta dalla Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno per prendersi cura della persona anziana attraverso l’attività di assistenza sociale e socio-sanitaria.

Il sindaco Davide Drei, intervenuto per il saluto della città e per il taglio del nastro del nuovo ampliamento, ha sottolineato di essere “vicino a una realtà viva come Casa Mia in grado, anche in periodi non facili, di innovare e investire sulla qualità del proprio servizio”.

E Raoul Mosconi, assessore al Welfare del Comune di Forlì, ha parlato del “ruolo di attore primario che Casa Mia Onlus ricopre all’interno del distretto sanitario forlivese” e come sia “un esempio da seguire per quanto riguarda la cura della persona anziana”.

Non sono mancati gli interventi dei vertici della Chiesa cristiana avventista che ogni anno indirizza su Casa Mia una quota dell’Otto per mille che i contribuenti italiani hanno deciso di donare alla Chiesa avventista. Infine è stata data la parola ai principali portatori di interesse di Casa Mia Onlus: i familiari degli ospiti e gli operatori che ogni giorno assistono i 98 anziani presenti all’interno delle attività residenziali e diurne.

Ora la struttura, presente a Forlì dal 1983, è dotata di nuovi spazi per la vita di tutti i giorni e per le occasioni speciali di apertura e condivisione.
Alcuni familiari intervenuti hanno affermato:
“Inserire mia madre in questa struttura è stata per me una sicurezza! Mi hanno ascoltato, hanno capito come mi sentivo, perché non è semplice per un figlio affidare il genitore anziano a una casa di riposo. Sono felice che mia madre sia a Casa Mia, un luogo dove i familiari sono coinvolti e non esclusi dal processo di cura”.

“Mia madre è in casa di riposo da 14 anni, vengo a trovarla ogni giorno e per me è come essere a Casa Mia, sento gli operatori parte della mia famiglia e sento sempre la loro vicinanza per qualsiasi piccolo o grande problema che mia mamma possa avere”.

“Casa Mia è un luogo vivo, situato in un quartiere pieno di attività commerciali. Sino a poco tempo fa mia madre usciva ogni giorno per scambiare due chiacchiere con l’orologiaio, la parrucchiera, la barista… tutto questo ha contribuito a non farla sentire dentro una struttura ma in un luogo di cura della sua persona, in una relazione continua con l’altro…”.

La cerimonia è stata un momento molto sentito, in cui non è mancata un po’ di commozione soprattutto nell’intervento del past. Giuseppe Cupertino, direttore uscente di Casa Mia, dopo 16 anni di servizio.

“Il patrimonio più grande che trattengo dentro di me è la dignità e la forza che ho visto nei volti dei tanti anziani che hanno deciso di trascorrere presso Casa Mia gli ultimi anni della loro vita. A Casa Mia nessuno si sentirà mai solo!”, ha affermato il past. Cupertino che attualmente ricopre l’incarico di segretario dell’Unione avventista italiana.

In occasione dell’inaugurazione è stato anche presentato il Bilancio di responsabilità sociale dell’istituzione avventista, preparato dallo Studio Romboli Associati di Forlì.

Condividi

Articoli recenti