Patrizia Grilli – Il 18 agosto, nella chiesa avventista di Jesi, si è svolto il funerale di Erminia Anselmi, da tutti conosciuta come Mimma, deceduta due giorni prima. Da circa tre settimane era ricoverata nell’ospedale cittadino per un severo scompenso organico che, nonostante le cure appropriate, non è giunto a guarigione.

La cerimonia funebre è iniziata con il saluto di accoglienza e di condoglianze ai parenti e agli amici presenti, seguito dal canto “Sotto le ali del mio Signore”, tra i preferiti di Mimma. Poi, dopo una preghiera, è iniziato il momento dedicato alle testimonianze. Tanti sono stati i ricordi affettuosi espressi negli interventi. La cara Mimma è stata una figura importante per la comunità locale, quasi una “pioniera”, che sempre si è adoperata a rendere viva la sua fede nella testimonianza e ad aiutare gli altri finché ha potuto, finché le forze e la salute glielo hanno permesso.

Il nostro pastore, Jonathan Breci, ha condiviso quindi la sua omelia riferendosi al testo di Giovanni 11:24-25. A conclusione, è seguita la testimonianza di Liliana, sorella di Mimma e consorella nella fede.

Testimonianza di Liliana 
Mi ricordo il Natale del 1973 quando, con babbo veniste a Torino, dove ero per lavoro, per passare insieme le festività. Ti trovai diversa dal solito, contenta e allo stesso tempo timorosa: volevi rivelarmi qualcosa che ti aveva profondamente cambiata. Mi dicesti: “Sai ho fatto un passo importante per la mia vita. Il mese di novembre scorso mi sono battezzata nella chiesa cristiana avventista del settimo giorno di Jesi (io non lo avrei mai fatto… neanche un anno dopo feci la stessa scelta). Sono stata indecisa fino all’ultimo (tipico del tuo carattere). La notte precedente ho vegliato in preghiera, ma quando sono scesa nelle acque battesimali la mia indecisione si è dissolta. Mi sono innamorata di Gesù come non avrei mai immaginato”.

Mi guardasti in silenzio, aspettando la mia reazione. Ti abbracciai e ti dissi che se la scelta fatta ti rendeva così felice, era quella giusta ed ero contenta per te. Da qual momento la tua vita è stata di presenza costante, di impegno attivo per la chiesa, di momenti di incontro speciali, di congressi a cui mai hai rinunciato per molti anni, fino a che l’età e le forze fisiche te lo hanno permesso. Eri profondamente convinta anche se non mancavano, a volte, le note polemiche tipiche di chi non accetta passivamente tutto, ma tutto vuole rapportare alla Parola.

Circa un anno fa la tua salute non ti ha consentito più di vivere da sola. Ti ho accolta in casa mia, come in altri periodi di necessità. Come spesso accade, il fatto di essere molto diverse caratterialmente, tu più solare e a volte impulsiva, io più riflessiva e meno loquace, ci portava ad avere momenti di disaccordo, ma ci accomunava sempre l’essere sorelle di sangue, la condivisione della stessa fede e la disponibilità a venire incontro ai bisogni l’una dell’altra con affetto sincero.

Penso che proprio per tutto questo sentirò forte la tua mancanza. Avevi tanta paura di morire ma io penso che le mie continue preghiere al Signore e la mia vicinanza insieme a quella di Silvia, mia figlia e tua nipote che ti ha sempre amata di un amore profondo, spero ti siano state di conforto e ti abbiano accompagnata serenamente al tuo riposo, consapevole della presenza amorevole di nostro Signore. Aspettiamo insieme il ritorno del nostro amato Gesù.
Tua sorella Liliana Anselmi.

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