Roberto VaccaLunedì 12 giugno u.s. hanno ufficialmente preso il via le trasmissioni radiofoniche digitali Dab+ delle due società consortili toscane, partecipate complessivamente da ventiquattro imprese radiofoniche locali associate Aeranti-Corallo (concessionarie per le trasmissioni radiofoniche analogiche autorizzate quali fornitori di contenuti per la radiofonia digitale terrestre in ambito locale), per l’esercizio dell’attività di operatore di rete per la radiofonia digitale terrestre (in tecnica dab+) nel territorio corrispondente al bacino delle province di Firenze, Pistoia, Prato, Arezzo e Siena.
Si tratta di Toscana Dab (che trasmette sul blocco 11B) e di Radio Digitale Toscana (che trasmette sul blocco 11C).

Questo era il comunicato che Aeranti, l’associazione che rappresenta numerose emittenti private e comunitarie, ha rilasciato lo scorso 17 giugno.

Tra le emittenti che fanno parte del consorzio di Toscana Dab, c’è anche Radio Voce della Speranza (Rvs) di Firenze, che trasmette sui bacini di Firenze, Prato e Pistoia, raggiungendo potenzialmente una popolazione di circa 1.500.000 persone. Sottolineiamo potenzialmente perché il sistema Dab+, ben conosciuto all’estero (in Svizzera, in Germania, nei paesi nord-europei) deve ancora fare molta strada in Italia prima di sostituire la modulazione di frequenza (FM). Sono ancora pochissimi gli ascoltatori delle stazioni Dab+, che possono già apprezzare la nitidezza della qualità audio del segnale radiofonico (niente più interferenze) e la sua stabilità. Il servizio radiofonico Dab+ (un’evoluzione del Dab) rappresenta secondo molti tecnici lo scenario radiofonico del futuro, come dimostra l’interesse dei grandi network e di molte radio medio-piccole per la nuova banda digitale, che richiede però appositi ricevitori, peraltro previsti nelle nuove autovetture già in vendita in Europa.

A fronte di un costo di gestione relativamente modesto, l’Unione italiana ha appoggiato l’ingresso di Rvs nel consorzio toscano, rendendo così la Rvs di Firenze non solo la prima radio avventista europea in FM, ma anche la prima tra le affiliate di Awr nella frequenza digitale Dab+.

Ho avuto il piacere di fare i primi test agli inizi di luglio, appena mi è arrivato il ricevitore FM/Dab+, ordinato via internet per la cifra non astronomica di 40 euro (spese di spedizione incluse). Inizialmente non sentivo proprio nulla! Ho quindi scritto ai gestori del consorzio che dopo un paio di giorni mi hanno risposto che tutto era in ordine e, oplà, straordinaria coincidenza, sono riuscito senza sforzo a sintonizzare la radio su Rvs.

Naturalmente mi sono precipitato a fare dei giri in auto con la mia radiolina sul sedile anteriore accanto a me, e sono rimasto stupito dalla nitidezza del suono (specie dopo che Vincenzo Annunziata ha potuto fare l’upgrading della qualità del nostro segnale a 128kbps) e la sua stabilità tra Firenze e Pistoia percorrendo i 32 km di autostrada ad alta velocità e verificando solo sporadici «buchi» nella trasmissione (come è noto, con la trasmissione digitale o si sente bene, o c’è silenzio). Anche provenendo da Poppi, dalla Consuma fino a Firenze era un piacere ascoltare la musica lirica (in quel momento cantava la Callas), apprezzando persino i sussurri!

Credo che questa situazione potrà contribuire ad assicurare un futuro alle nostre radio, che già diversificano il loro segnale in varie direzioni: oltre all’FM (che continuerà ancora per anni ad essere la nostra maggiore risorsa), il servizio di streaming su PC e cellulari (grazie alle apposite app), attraverso i social network, il podcast, il servizio via satellite e ora anche le trasmissioni via Dab+.

In un momento non facile per le nostre radio, di transizione verso nuove forme di organizzazione, sapere che altre porte si aprono ci rende ottimisti sul futuro di questo strumento che ci offre la possibilità di condividere la nostra comprensione del Vangelo e i valori fondanti per una società più giusta.

 

 

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