Opera importante, questa stampata e pubblicata dell’editore Castelvecchi, frutto del dialogo Ebraico-Cristiano, che permette di immergersi nell’ambiente in cui si è formato il Secondo Testamento. Rabbi Yoshua e i suoi discepoli parlavano correntemente l’aramaico e usavano l’ebraico per le preghiere e la lettura della Torah nella sinagoga. Questa nuova traduzione, basandosi su questa attestazione, ne fa il centro stesso della sua filosofia.

Quali sono i legami dei Vangeli e degli Atti degli Apostoli con l’ambiente ebraico d’origine?

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano il pastore Francesco Mosca, direttore del mensile “Il Messaggero Avventista” e Vicepresidente della Federazione delle Amicizie ebraico-cristiane in Italia.

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