Baltimora1Scesi nelle strade della città hanno manifestato contro la violenza, perché ”Se vogliamo realizzare un cambiamento, dobbiamo impegnarci in un dialogo aperto, onesto, civile e produttivo sui diritti e l’uguaglianza di tutti i membri della nostra società”.

Notizie Avventiste/NadNews – I leader avventisti hanno esortato alla calma a Baltimora. La città è stata devastata da violente proteste iniziate dopo i funerali di Freddie Gray, il venticinquenne afroamericano morto il 19 aprile per le lesioni alla spina dorsale riportate all’arresto. Sei agenti di polizia sono stati sospesi, mentre gli investigatori esaminano le circostanze della morte.

Il governatore dello stato americano del Maryland ha dichiarato l’emergenza pubblica e  ordinato il dispiegamento di migliaia di soldati e agenti di polizia. Centinaia di teppisti sono stati arrestati.

I dirigenti della Regione Nordamericana (Nad) della Chiesa avventista hanno rilasciato, il 28 aprile, una dichiarazione in cui affermano:
“La Chiesa Avventista del Settimo Giorno in Nord America è profondamente addolorata per la tragica morte di Freddy Gray e per l’angoscia che questo evento ha portato nella sua famiglia e nella comunità di Baltimora. Porgiamo le nostre più sentite condoglianze e continuiamo a pregare per la sua famiglia.

Se vogliamo realizzare un cambiamento, dobbiamo impegnarci in un dialogo aperto, onesto, civile e produttivo sui diritti e l’uguaglianza di tutti i membri della nostra società. Preghiamo che la pace prevalga, perché la violenza non fa che generare violenza. Per favorire una pace duratura noi, come chiesa inserita nella comunità, dobbiamo portare a Baltimora l’amore e la compassione di Gesù, non solo ora, in questo periodo di disordini, ma anche negli anni a venire.

La Chiesa Avventista del Settimo Giorno è pronta a dare tutte le risorse necessarie per contribuire a trasformare persone oppresse e senza speranza in una vivace e prospera comunità piena di speranza.

Preghiamo per i tanti cittadini, i credenti e i religiosi delle diverse confessioni, tra i quali ci sono anche gli avventisti, che partecipano alle marce non violente, favorendo la pace”.

Tre pastori avventisti del luogo si sono uniti, lunedì sera, a un gruppo di credenti e religiosi  di varie confessioni che hanno marciato lungo le strade di Baltimora per dire ai giovani di smetterla con i disordini e i saccheggi. “Stasera Dio si è servito di noi per evitare altre perdite di vite”, ha affermato Reginald Exum, pastore della chiesa avventista Edmondson Heights. Ho tenuto alcuni esponenti delle gang tra le mie braccia e abbiamo pianto insieme”.

Intanto, i Servizi Avventisti per la Società, della Nad, e altre Unioni e Federazioni di chiese avventiste invieranno oggi, 29 aprile, un gruppo di volontari che insieme alle persone del posto aiuteranno a pulire e risistemare la parte occidentale di Baltimora, scenario dei disordini. “Pregate per questi volontari”, hanno chiesto i dirigenti della Nad, aggiungendo: “Esortiamo tutte le persone di entrambe le parti a impegnarsi per la pace, l’amore e la grazia. Ancora una volta preghiamo per il giorno in cui tutti i figli di Dio tratteranno il prossimo senza sospetti, pregiudizi e odio. Come l’apostolo Paolo ci ricorda: ‘Non c’è qui né ebreo né greco, non c’è né schiavo né libero, non c’è né maschio né femmina, perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù’”.

Ore prima che i disordini di Baltimora iniziassero, lunedì 27 aprile, centinaia di persone avevano partecipato ai funerali di Freddie Gray nella chiesa battista New Shiloh. Secondo le notizie diffuse, quello di Baltimora è uno dei peggiori focolai di violenza scoppiato negli Stati Uniti per un decesso in cui è coinvolta la polizia, dopo le proteste di Ferguson, nell’estate 2014, seguite alla morte di Michael Brown, un afroamericano ucciso durante uno scontro con un agente di polizia bianco.

Almeno 15 agenti sono rimasti feriti negli scontri di Baltimora, sei dei quali sono ancora ricoverati in ospedale. Il 28 aprile le scuole pubbliche della città sono rimaste chiuse e il sindaco ha imposto il coprifuoco, dalle 22.00 alle 5.00, per una settimana.

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