NA - Notizie AvventisteNotizie Avventiste/Adventist Review/Rns – Preoccupati per la brutalità manifestata in varie occasioni, gli agenti della polizia militare brasiliana prendono lezioni di Bibbia durante il loro orario di lavoro “per imparare a gestire lo stress e migliorare la loro vita personale e familiare”.

L’iniziativa insegna come applicare i concetti biblici nelle questioni familiari di tutti i giorni e incoraggia a cercare esempi biblici che danno consigli, indicazioni e soluzioni sui problemi di famiglia, tra cui come educare i figli, gestire le finanze e costruire relazioni personali.

Il “Programma di educazione morale” è stato lanciato come progetto pilota di tre mesi nel Distretto Federale di Brasilia, la capitale, dalla polizia militare e in collaborazione con l’Università della Famiglia di San Paolo. Oltre 150 agenti hanno fatto domanda di adesione al progetto, ma solo 70 sono stati selezionati per le sessioni settimanali di due ore, a causa dello spazio limitato.

Il corso cristiano ha suscitato polemiche perché alcuni hanno ritenuto inappropriato promuovere gli insegnamenti cristiani in un’istituzione pubblica di uno Stato laico come il Brasile che ha una politica dichiaratamente neutrale sulla religione. La polizia militare è l’ala civile delle forze di sicurezza ed è responsabile del rispetto della legge e dell’ordine pubblico.

“Chiaramente la Costituzione vieta la diffusione della dottrina religiosa”, ha affermato Paulo Blair, docente di diritto costituzionale presso l’Università di Brasilia.

Un rappresentante della polizia militare ha invece affermato che la laicità dello Stato non favorisce una religione rispetto a un’altra, ma anche non interferisce con le attività di qualsiasi religione.

“Consideriamo questo corso come uno strumento di aiuto per i nostri agenti”, ha affermato Gisleno Farias, cappellano della polizia militare e coordinatore del programma.

Il progetto è stato attivato in un momento in cui la polizia del Brasile è sotto costante pressione e vuole dare un freno alla violenza verificatasi contro le migliaia di persone scese in piazza quest’anno per manifestare contro le politiche di spesa del governo, la corruzione politica e l’eccessiva quantità di fondi pubblici investiti nella costruzione di stadi e strutture sportive in vista dei mondiali di calcio nel 2014 e delle Olimpiadi nel 2016.

 

 

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