Ted N. C. Wilson – Alcuni mesi fa, ho accettato un invito del past. Derek Morris, presidente di Hope Channel International, a partecipare a un weekend di Hope Channel Partnership il 7 e l’8 dicembre 2018, al Ridgecrest Retreat Center, appena fuori Asheville, nella Carolina settentrionale. Hope Channel sta ampliando il bacino di sostenitori nella sua missione di testimonianza. È stato un fine settimana molto bello, con tante esperienze meravigliose di Hope Channel condivise con i partecipanti all’incontro. Il sabato mattina, ho predicato un breve messaggio biblico di incoraggiamento sulla missione e ho evidenziato il fatto che Dio ci guida in modo straordinario in tutto il mondo.

Il programma è andato molto bene all’interno del locale, ma fuori il tempo si preparava al brutto. Quel fine settimana era prevista una forte tempesta di neve. Infatti, il sabato sera nevicava quando abbiamo lasciato l’incontro per andare da nostra figlia Elizabeth e nostro genero David Wright, pastore della chiesa di Hendersonville, non lontano dall’aeroporto di Asheville. Mentre procedevamo in macchina quella sera, a poca distanza dalla loro casa, la neve si è fatta più intensa e siamo riuscita a malapena a risalire la collina prima di arrivare a casa loro.

Il lunedì mattina, dovevo prendere l’aereo molto presto per andare alla Loma Linda University Health in California, dove avevo un comitato. Ha nevicato senza interruzione per tutta la notte del sabato e per gran parte della domenica. Quando ci siamo svegliati la mattina, c’erano circa 3 metri di neve e mancava la luce! Ciò significava che non avevamo neanche il riscaldamento e l’acqua, poiché la casa si approvvigionava da un pozzo tirata su da una pompa elettrica.

Per un po’ abbiamo goduto dell’ambiente innevato, ma poi ha iniziato a fare freddo in casa e la vita non è stata più così facile come al solito. Avevamo una piccola stufa e un fornello da campeggio, ma potevamo usarli solo per un po’ a causa del monossido di carbonio. Ci siamo imbacuccati per riscaldarci e rimanere concentrati. Meno male che mia figlia aveva previsto questa possibile interruzione di energia elettrica e aveva cucinato in abbondanza zuppa e altri prodotti per superare qualsiasi problema. Ma l’elettricità non è ritornata e abbiamo iniziato a domandarci cosa sarebbe successo.

A causa della neve, il mio primo volo del lunedì mattina è stato cancellato, e così anche un secondo volo che la United Airlines aveva programmato più tardi, nel corso della giornata, quindi non sono mai arrivato in California! Il martedì eravamo ancora senza luce, acqua e riscaldamento, cosi abbiamo tolto un po’ di neve e ghiaccio dal lunghissimo viale e siamo andati a casa di alcuni amici per scaldarci e fare la doccia. Quale benedizione fare una doccia calda dopo che non era statoa possibile. Ho viaggiato in molti luoghi del mondo e sono giunto alla conclusione che il lusso è l’acqua corrente e che il vero lusso è l’acqua corrente calda! Quel giorno abbiamo confermato questa massima! Abbiamo trascorso il tempo con i nostri nipoti che scivolavano con lo slittino sulla neve: non c’era molto altro da fare dato che eravamo sostanzialmente in «modalità di sopravvivenza» e provvedevamo ai bisogni di base. Era il momento di appoggiarsi al Signore per ricevere sostegno e una buona visione mentale, non sempre facile quando si è stanchi, infreddoliti, affamati e senza acqua!

Siamo tornati a casa e abbiamo dovuto fare tutto senza le normali comodità che diamo per scontate. Molte persone in tutto il mondo devono trasportare l’acqua nelle loro case, e abbiamo dovuto farlo anche durante quel periodo. Per fortuna c’era un laghetto nelle vicinanza, dove potevamo attingere acqua per i servizi igienici. Vivere senza energia, riscaldamento e acqua per circa tre giorni è stato come un piccolo assaggio di ciò che dovremo sopportare in futuro, durante il periodo di distretta, in cui avremo bisogno di dipendere da Dio per ogni nostra necessità, compresi il cibo e avere un riparo. Alla fine, abbiamo deciso di salire in macchina e viaggiare per circa due ore per trasferirci da alcuni parenti fino a quando l’energia elettrica sarebbe ritornata (la caduta di un ramo aveva danneggiato una centralina elettrica e ci sarebbero voluti giorni per ripararla).

È stato bello arrivare a casa dei nostri parenti e godere dell’elettricità, del caldo, dell’acqua calda e del buon cibo. Loro hanno accolto questi «rifugiati» ed è stata una benedizione per tutti noi. Con quanta facilità la nostra vita «normale» può essere sconvolta dalla mancanza di alcune «normali» aspettative; non dimentichiamo che per molte persone nel mondo la normalità con comprende tali servizi. È incredibile quanto il nostro stile di vita moderno dipenda dall’energia elettrica.

Alla fine abbiamo saputo che la luce era stata ripristinata e siamo tornati a casa di nostra figlia. Che privilegio godere delle comodità che diamo per scontate! Dobbiamo ringraziare Dio ogni giorno per le semplici benedizioni di cui godiamo, riconoscendo che dovremo affrontare un giorno tempi ben difficili. Tuttavia, abbiamo la certezza che Dio proteggerà e si prenderà cura di coloro che lo accettano completamente e si affidano alla sua potenza salvifica. Sono grato per le promesse bibliche e dello Spirito di profezia, incluso quel meraviglioso incoraggiamento dei Salmi, che dice: «L’angelo del Signore si accampa intorno a quelli che lo temono, e li libera» (Sl 34:7). Nel libro Il gran conflitto, nel capitolo «Il tempo di distretta», leggiamo: «Il popolo di Dio non sarà al riparo dalle sofferenze; però, anche se perseguitato e in distretta, anche se esposto a preoccupazioni e privazioni per mancanza di nutrimento, non sarà lasciato morire. Quel Dio che ebbe cura di Elia non trascurerà nessuno dei suoi figli. Colui che conta i capelli del loro capo avrà cura di loro e nel tempo della carestia essi saranno saziati» – p. 629 in inglese.

Grazie a questa esperienza abbiamo imparato di nuovo ad essere grati per le piccole benedizioni della vita e a ringraziare Dio per la sua misericordiosa benevolenza verso ciascuno di noi. Egli è colui che ci protegge.
(Ted N. C. Wilson è il presidente della Chiesa avventista mondiale)

[Fonte: Adventist Review online]

 

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